1A Song or Psalm for the sons of Korah, to the chief Musician upon Mahalath Leannoth, Maschil of Heman the Ezrahite. O LORD God of my salvation, I have cried day and night before thee:2Let my prayer come before thee: incline thine ear unto my cry;3For my soul is full of troubles: and my life draweth nigh unto the grave.4I am counted with them that go down into the pit: I am as a man that hath no strength:5Free among the dead, like the slain that lie in the grave, whom thou rememberest no more: and they are cut off from thy hand.6Thou hast laid me in the lowest pit, in darkness, in the deeps.7Thy wrath lieth hard upon me, and thou hast afflicted me with all thy waves. Selah.8Thou hast put away mine acquaintance far from me; thou hast made me an abomination unto them: I am shut up, and I cannot come forth.9Mine eye mourneth by reason of affliction: LORD, I have called daily upon thee, I have stretched out my hands unto thee.10Wilt thou shew wonders to the dead? shall the dead arise and praise thee? Selah.11Shall thy lovingkindness be declared in the grave? or thy faithfulness in destruction?12Shall thy wonders be known in the dark? and thy righteousness in the land of forgetfulness?13But unto thee have I cried, O LORD; and in the morning shall my prayer prevent thee.14LORD, why castest thou off my soul? why hidest thou thy face from me?15I am afflicted and ready to die from my youth up: while I suffer thy terrors I am distracted.16Thy fierce wrath goeth over me; thy terrors have cut me off.17They came round about me daily like water; they compassed me about together.18Lover and friend hast thou put far from me, and mine acquaintance into darkness.
Psalm 88
Nuova Riveduta 2006
Lamento durante l’afflizione
1Cantico. Salmo dei figli di Core. Al direttore del coro. Da cantarsi mestamente. Cantico di Eman, l’Ezraita. Signore, Dio della mia salvezza, io grido giorno e notte davanti a te.2Giunga fino a te la mia preghiera; porgi orecchio al mio grido,3perché l’anima mia è sazia di mali e la mia vita è vicina al soggiorno dei morti.4Io sono contato tra quelli che scendono nella tomba; sono come un uomo che non ha più forza.5Sto disteso fra i morti, come gli uccisi che giacciono nella tomba, di cui non ti ricordi più e che la tua mano ha abbandonato.6Tu mi hai messo nella fossa più profonda, in luoghi tenebrosi, negli abissi.7L’ira tua pesa su di me, tu mi hai travolto con tutti i tuoi flutti. [Pausa]8Hai allontanato da me i miei amici, mi hai reso abominevole per loro. Io sono imprigionato e non posso uscire.9I miei occhi si consumano di dolore; io t’invoco ogni giorno, Signore, e tendo verso di te le mie mani.10Farai forse qualche miracolo per i morti? I defunti potranno risorgere a celebrarti? [Pausa]11La tua bontà sarà narrata nel sepolcro? O la tua fedeltà nel luogo della distruzione?12Le tue meraviglie saranno forse conosciute nelle tenebre, e la tua giustizia nella terra dell’oblìo?13Ma io grido a te, o Signore, e la mattina la mia preghiera ti viene incontro.14Perché, Signore, respingi l’anima mia? Perché mi nascondi il tuo volto?15Io sono afflitto e agonizzante fin dalla mia gioventù; io porto il peso dei tuoi terrori e sono smarrito.16Il tuo sdegno mi travolge, i tuoi terrori mi annientano,17mi circondano come acque tutto il giorno, mi stringono tutti assieme.18Hai allontanato da me amici e conoscenti; le tenebre sono la mia compagnia.