1 Re 8

Nuova Riveduta 2006

1 Allora Salomone radunò presso di sé a Gerusalemme gli anziani d’Israele e tutti i capi delle tribù, i prìncipi delle famiglie dei figli d’Israele, per portare su l’arca del patto del Signore dalla città di Davide, cioè da Sion.2 Tutti gli uomini d’Israele si radunarono presso il re Salomone nel mese di Etanim[1], che è il settimo mese, durante la festa.3 Quando arrivarono gli anziani d’Israele, i sacerdoti presero l’arca4 e portarono su l’arca del Signore, la tenda di convegno e tutti gli utensili sacri che erano nella tenda. I sacerdoti e i Leviti eseguirono il trasporto.5 Il re Salomone e tutta l’assemblea d’Israele convocata presso di lui si radunarono davanti all’arca, e sacrificarono pecore e buoi in tal quantità da non potersi contare né calcolare.6 I sacerdoti portarono l’arca del patto del Signore al luogo destinato per essa, nel santuario della casa, nel luogo santissimo, sotto le ali dei cherubini;7 i cherubini infatti avevano le ali spiegate sopra il sito dell’arca e coprivano dall’alto l’arca e le sue stanghe.8 Le stanghe avevano una tale lunghezza che le loro estremità si vedevano dal luogo santo, davanti al santuario, ma non si vedevano dal di fuori. Esse sono rimaste là fino ad oggi.9 Nell’arca non c’era altro se non le due tavole di pietra che Mosè vi aveva deposte sul monte Oreb, quando il Signore fece alleanza con i figli d’Israele, dopo che questi furono usciti dal paese d’Egitto.10 Mentre i sacerdoti uscivano dal luogo santo, la nuvola riempì la casa del Signore11 e i sacerdoti non poterono rimanervi per farvi il loro servizio, a causa della nuvola; perché la gloria del Signore riempiva la casa del Signore.12 Allora Salomone disse: «Il Signore ha dichiarato che avrebbe abitato nell’oscurità!13 Ho costruito per te un tempio maestoso, un luogo dove tu abiterai per sempre!»14 Poi il re si voltò e benedisse tutta l’assemblea d’Israele; e tutta l’assemblea d’Israele stava in piedi.15 Egli disse: «Benedetto sia il Signore, Dio d’Israele, il quale di sua propria bocca parlò a Davide mio padre, e con la sua potenza ha adempiuto quanto aveva dichiarato dicendo:16 “Dal giorno che feci uscire il mio popolo Israele dall’Egitto, io non scelsi alcuna città, fra tutte le tribù d’Israele, per costruirvi una casa, dove il mio nome dimorasse; ma scelsi Davide per regnare sul mio popolo Israele”.17 Davide mio padre ebbe in cuore di costruire una casa al nome del Signore, Dio d’Israele,18 ma il Signore disse a Davide mio padre: “Tu hai avuto in cuore di costruire una casa al mio nome, e hai fatto bene ad avere questo pensiero;19 però non sarai tu a costruire la casa, ma il figlio che uscirà dai tuoi lombi; sarà lui a costruire la casa al mio nome”.20 Il Signore ha adempiuto la parola che aveva pronunciata; e io ho preso il posto di Davide mio padre e mi sono seduto sul trono d’Israele, come il Signore aveva annunciato, e ho costruito la casa al nome del Signore, Dio d’Israele.21 E là ho assegnato un posto all’arca, nella quale è il patto del Signore: il patto che egli stabilì con i nostri padri quando li fece uscire dal paese d’Egitto».22 Poi Salomone si pose davanti all’altare del Signore, in presenza di tutta l’assemblea d’Israele, stese le mani verso il cielo23 e disse: «O Signore, Dio d’Israele! Non c’è nessun dio che sia simile a te, né lassù in cielo, né quaggiù in terra! Tu mantieni il patto e la misericordia verso i tuoi servi che camminano in tua presenza con tutto il cuore.24 Tu hai mantenuto la promessa che facesti al tuo servo Davide, mio padre, e ciò che dichiarasti con la tua bocca, la tua mano oggi l’adempie.25 Ora, Signore, Dio d’Israele, mantieni al tuo servo Davide, mio padre, la promessa che gli facesti, dicendo: “Non ti mancherà mai qualcuno che sieda davanti a me sul trono d’Israele, purché i tuoi figli veglino sulla loro condotta e camminino in mia presenza, come tu hai camminato”.26 Ora, o Dio d’Israele, si avveri la parola che dicesti al tuo servo Davide, mio padre!27 Ma è proprio vero che Dio abiterà sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non ti possono contenere; quanto meno questa casa che io ho costruita!28 Tuttavia, o Signore, Dio mio, abbi riguardo alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, ascolta il grido e la preghiera che oggi il tuo servo ti rivolge.29 Siano i tuoi occhi aperti notte e giorno su questa casa, sul luogo di cui dicesti: “Qui sarà il mio nome!” Ascolta la preghiera che il tuo servo farà rivolto a questo luogo!30 Ascolta la supplica del tuo servo e del tuo popolo Israele quando pregheranno rivolti a questo luogo; ascoltali dal luogo della tua dimora nei cieli; ascolta e perdona!31 Se uno pecca contro il suo prossimo, e si esige da lui il giuramento per costringerlo a giurare, se egli viene a giurare davanti al tuo altare in questa casa,32 tu ascolta dal cielo, agisci e giudica i tuoi servi; condanna il colpevole, facendo ricadere sul suo capo i suoi atti, e dichiara giusto l’innocente, trattandolo secondo la sua giustizia.33 Quando il tuo popolo Israele sarà sconfitto dal nemico per aver peccato contro di te, se torna a te, se dà gloria al tuo nome e ti rivolge preghiere e suppliche in questa casa,34 tu esaudiscilo dal cielo, perdona al tuo popolo Israele il suo peccato e riconducilo nel paese che dèsti ai suoi padri.35 Quando il cielo sarà chiuso e non ci sarà più pioggia a causa dei loro peccati contro di te, se essi pregano rivolti a questo luogo, se danno gloria al tuo nome e si convertono dai loro peccati perché li hai afflitti,36 tu esaudiscili dal cielo, perdona il loro peccato ai tuoi servi e al tuo popolo Israele, ai quali mostrerai la buona strada per cui debbono camminare, e manda la pioggia sulla terra che hai data come eredità al tuo popolo.37 Quando il paese sarà invaso dalla carestia o dalla peste, dalla ruggine o dal carbone[2], dalle locuste o dai bruchi, quando il nemico assedierà il tuo popolo nel suo paese, nelle sue città, quando scoppierà qualsiasi flagello o epidemia,38 ogni preghiera, ogni supplica che ti sarà rivolta da qualsiasi individuo o da tutto il tuo popolo Israele, che riconoscerà la piaga del proprio cuore e stenderà le mani verso questa casa,39 tu esaudiscila dal cielo, dal luogo della tua dimora, e perdona; agisci e rendi a ciascuno secondo le sue vie, tu, che conosci il cuore di ognuno; perché tu solo conosci il cuore di tutti i figli degli uomini;40 e fa’ che essi ti temano tutto il tempo che vivranno nel paese che tu dèsti ai nostri padri.41 Anche lo straniero, che non è del tuo popolo Israele, quando verrà da un paese lontano a causa del tuo nome,42 perché si udrà parlare del tuo gran nome, della tua mano potente e del tuo braccio disteso, quando verrà a pregarti in questa casa,43 tu esaudiscilo dal cielo, dal luogo della tua dimora, e concedi a questo straniero tutto quello che ti domanderà, affinché tutti i popoli della terra conoscano il tuo nome per temerti, come fa il tuo popolo Israele, e sappiano che il tuo nome è invocato su questa casa che io ho costruita!44 Quando il tuo popolo partirà per far guerra al suo nemico, seguendo la via per la quale tu lo avrai mandato, se pregherà il Signore, rivolto alla città che tu hai scelta e alla casa che io ho costruita al tuo nome,45 esaudisci dal cielo le sue preghiere e le sue suppliche, e rendigli giustizia.46 Quando peccheranno contro di te, poiché non c’è uomo che non pecchi, e ti sarai sdegnato contro di loro e li avrai abbandonati in balìa del nemico che li deporterà in un paese ostile, lontano o vicino,47 se, nel paese dove saranno schiavi, rientrano in se stessi, se tornano a te e ti rivolgono suppliche nel paese di quelli che li hanno deportati, e dicono: “Abbiamo peccato, abbiamo agito da empi, siamo stati malvagi”;48 se tornano a te con tutto il cuore e con tutta l’anima nel paese dei loro nemici, che li hanno deportati, e ti pregano rivolti al loro paese, il paese che tu dèsti ai loro padri, alla città che tu hai scelta e alla casa che io ho costruita al tuo nome,49 esaudisci dal cielo, dal luogo della tua dimora, le loro preghiere e le loro suppliche, e rendi loro giustizia.50 Perdona il tuo popolo, che ha peccato contro di te, tutte le trasgressioni di cui si è reso colpevole verso di te, e muovi a pietà per essi quelli che li hanno deportati, affinché abbiano misericordia di loro;51 poiché essi sono il tuo popolo, la tua eredità, che tu hai fatto uscire dall’Egitto, da una fornace per il ferro!52 Siano i tuoi occhi aperti alle suppliche del tuo servo e alle suppliche del tuo popolo Israele, per esaudirli in tutto quello che ti chiederanno;53 perché tu li hai separati da tutti gli altri popoli della terra per farne la tua eredità, come dichiarasti per mezzo del tuo servo Mosè, quando facesti uscire dall’Egitto i nostri padri, o Signore, Dio!»54 Quando Salomone ebbe finito di rivolgere al Signore tutta questa preghiera e questa supplica, si alzò davanti all’altare del Signore dove stava inginocchiato tenendo le mani stese verso il cielo.55 Alzatosi in piedi, benedisse tutta l’assemblea d’Israele ad alta voce, dicendo:56 «Benedetto sia il Signore che ha dato riposo al suo popolo Israele, secondo tutte le promesse che aveva fatte; non una delle buone promesse da lui fatte per mezzo del suo servo Mosè è rimasta inadempiuta.57 Il Signore, il nostro Dio, sia con noi, come fu con i nostri padri; non ci lasci e non ci abbandoni,58 ma ci faccia volgere i nostri cuori verso di lui, affinché camminiamo in tutte le sue vie e osserviamo i suoi comandamenti, le sue leggi e i suoi precetti, che egli prescrisse ai nostri padri!59 E le parole di questa mia supplica al Signore siano giorno e notte presenti al Signore, nostro Dio, perché egli renda giustizia al suo servo e al suo popolo Israele, giorno per giorno, secondo il bisogno,60 affinché tutti i popoli della terra riconoscano che il Signore è Dio e non ce n’è alcun altro.61 Il vostro cuore sia dunque dedito interamente al Signore, al nostro Dio, per seguire le sue leggi e osservare i suoi comandamenti, come fate oggi!»62 Poi il re e tutto Israele con lui offrirono dei sacrifici davanti al Signore.63 Salomone immolò, come sacrificio di riconoscenza al Signore, ventiduemila buoi e centoventimila pecore. Così il re e tutti i figli d’Israele dedicarono la casa al Signore.64 In quel giorno il re consacrò la parte di mezzo del cortile, che è davanti alla casa del Signore; poiché offrì in quel luogo gli olocausti, le offerte e i grassi dei sacrifici di riconoscenza, dato che l’altare di bronzo, che è davanti al Signore, era troppo piccolo per contenere gli olocausti, le offerte e i grassi dei sacrifici di riconoscenza.65 In quel tempo Salomone celebrò la festa, e tutto Israele con lui. Ci fu una grande assemblea di gente venuta da tutto il paese: dai dintorni di Camat fino al torrente d’Egitto, raccolta davanti al Signore, al nostro Dio, per sette giorni e poi per altri sette, in tutto quattordici giorni.66 L’ottavo giorno il re fece partire il popolo. Quelli benedissero il re e se ne andarono alle loro tende allegri e con il cuore contento per tutto il bene che il Signore aveva fatto a Davide, suo servo, e a Israele, suo popolo.

1 Re 8

English Standard Version

1 Then Solomon assembled the elders of Israel and all the heads of the tribes, the leaders of the fathers’ houses of the people of Israel, before King Solomon in Jerusalem, to bring up the ark of the covenant of the Lord out of the city of David, which is Zion. (Nu 1,16; 2Sam 5,7; 2Sam 6,17; 2Cr 5,2)2 And all the men of Israel assembled to King Solomon at the feast in the month Ethanim, which is the seventh month. (Le 23,34; 1Re 8,65; 2Cr 7,8)3 And all the elders of Israel came, and the priests took up the ark. (Nu 4,15; De 31,9; Gios 3,3; Gios 3,6; 1Cr 15,14)4 And they brought up the ark of the Lord, the tent of meeting, and all the holy vessels that were in the tent; the priests and the Levites brought them up. (1Re 3,4; 2Cr 1,3)5 And King Solomon and all the congregation of Israel, who had assembled before him, were with him before the ark, sacrificing so many sheep and oxen that they could not be counted or numbered. (2Sam 6,13)6 Then the priests brought the ark of the covenant of the Lord to its place in the inner sanctuary of the house, in the Most Holy Place, underneath the wings of the cherubim. (Eso 26,33; 2Sam 6,17; 1Re 6,5)7 For the cherubim spread out their wings over the place of the ark, so that the cherubim overshadowed the ark and its poles.8 And the poles were so long that the ends of the poles were seen from the Holy Place before the inner sanctuary; but they could not be seen from outside. And they are there to this day. (Eso 25,13; 1Re 8,6)9 There was nothing in the ark except the two tablets of stone that Moses put there at Horeb, where the Lord made a covenant with the people of Israel, when they came out of the land of Egypt. (Eso 25,21; Eso 34,27; Eso 40,20; De 4,13; De 10,2; De 10,5; Eb 9,4)10 And when the priests came out of the Holy Place, a cloud filled the house of the Lord, (Eso 40,34; 2Cr 5,13; 2Cr 7,1; Ez 10,3)11 so that the priests could not stand to minister because of the cloud, for the glory of the Lord filled the house of the Lord.12 Then Solomon said, “The Lord[1] has said that he would dwell in thick darkness. (Le 16,2; 2Cr 6,1; Sal 18,11; Sal 97,2)13 I have indeed built you an exalted house, a place for you to dwell in forever.” (Eso 15,17; 2Sam 7,13; Sal 132,14)14 Then the king turned around and blessed all the assembly of Israel, while all the assembly of Israel stood. (2Sam 6,18; 1Re 8,55)15 And he said, “Blessed be the Lord, the God of Israel, who with his hand has fulfilled what he promised with his mouth to David my father, saying, (1Re 6,12; Lu 1,68)16 ‘Since the day that I brought my people Israel out of Egypt, I chose no city out of all the tribes of Israel in which to build a house, that my name might be there. But I chose David to be over my people Israel.’ (De 12,11; 1Sam 16,1; 2Sam 7,4; 2Sam 7,8; 2Sam 7,25; 1Re 8,29; 1Cr 28,4)17 Now it was in the heart of David my father to build a house for the name of the Lord, the God of Israel. (2Sam 7,2; 1Cr 17,1)18 But the Lord said to David my father, ‘Whereas it was in your heart to build a house for my name, you did well that it was in your heart.19 Nevertheless, you shall not build the house, but your son who shall be born to you shall build the house for my name.’ (2Sam 7,5; 2Sam 7,12; 1Re 5,3; 1Re 5,5)20 Now the Lord has fulfilled his promise that he made. For I have risen in the place of David my father, and sit on the throne of Israel, as the Lord promised, and I have built the house for the name of the Lord, the God of Israel. (1Cr 28,5)21 And there I have provided a place for the ark, in which is the covenant of the Lord that he made with our fathers, when he brought them out of the land of Egypt.” (De 31,26; 1Re 8,9)22 Then Solomon stood before the altar of the Lord in the presence of all the assembly of Israel and spread out his hands toward heaven, (Eso 9,33; 1Re 8,54; 2Cr 6,12; Esd 9,5; Is 1,15)23 and said, “O Lord, God of Israel, there is no God like you, in heaven above or on earth beneath, keeping covenant and showing steadfast love to your servants who walk before you with all their heart; (Eso 15,11; De 7,9; 2Sam 7,22)24 you have kept with your servant David my father what you declared to him. You spoke with your mouth, and with your hand have fulfilled it this day. (1Re 8,15)25 Now therefore, O Lord, God of Israel, keep for your servant David my father what you have promised him, saying, ‘You shall not lack a man to sit before me on the throne of Israel, if only your sons pay close attention to their way, to walk before me as you have walked before me.’ (1Re 2,4)26 Now therefore, O God of Israel, let your word be confirmed, which you have spoken to your servant David my father. (2Sam 7,25)27 “But will God indeed dwell on the earth? Behold, heaven and the highest heaven cannot contain you; how much less this house that I have built! (2Cr 2,6; Is 66,1; Ger 23,24; At 7,49; At 17,24)28 Yet have regard to the prayer of your servant and to his plea, O Lord my God, listening to the cry and to the prayer that your servant prays before you this day,29 that your eyes may be open night and day toward this house, the place of which you have said, ‘My name shall be there,’ that you may listen to the prayer that your servant offers toward this place. (De 12,11; 1Re 8,16; 1Re 8,52; 1Re 9,3; 2Cr 7,15; Ne 1,6)30 And listen to the plea of your servant and of your people Israel, when they pray toward this place. And listen in heaven your dwelling place, and when you hear, forgive.31 “If a man sins against his neighbor and is made to take an oath and comes and swears his oath before your altar in this house, (Eso 22,11)32 then hear in heaven and act and judge your servants, condemning the guilty by bringing his conduct on his own head, and vindicating the righteous by rewarding him according to his righteousness. (De 25,1)33 “When your people Israel are defeated before the enemy because they have sinned against you, and if they turn again to you and acknowledge your name and pray and plead with you in this house, (Le 26,17; Le 26,40; De 28,45; Ne 1,9)34 then hear in heaven and forgive the sin of your people Israel and bring them again to the land that you gave to their fathers.35 “When heaven is shut up and there is no rain because they have sinned against you, if they pray toward this place and acknowledge your name and turn from their sin, when you afflict them, (Le 26,17; De 11,17; De 28,25; Lu 4,25)36 then hear in heaven and forgive the sin of your servants, your people Israel, when you teach them the good way in which they should walk, and grant rain upon your land, which you have given to your people as an inheritance. (1Sam 12,23; Sal 25,4; Sal 27,11; Sal 86,11)37 “If there is famine in the land, if there is pestilence or blight or mildew or locust or caterpillar, if their enemy besieges them in the land at their gates,[2] whatever plague, whatever sickness there is, (Le 26,16; Le 26,25; De 28,21; De 28,37; De 28,42; De 28,52; 2Cr 20,9)38 whatever prayer, whatever plea is made by any man or by all your people Israel, each knowing the affliction of his own heart and stretching out his hands toward this house,39 then hear in heaven your dwelling place and forgive and act and render to each whose heart you know, according to all his ways (for you, you only, know the hearts of all the children of mankind), (1Sam 16,7; 1Cr 28,9; Ger 17,10; At 1,24)40 that they may fear you all the days that they live in the land that you gave to our fathers. (De 12,1)41 “Likewise, when a foreigner, who is not of your people Israel, comes from a far country for your name’s sake42 (for they shall hear of your great name and your mighty hand, and of your outstretched arm), when he comes and prays toward this house, (De 3,24; 2Cr 6,32)43 hear in heaven your dwelling place and do according to all for which the foreigner calls to you, in order that all the peoples of the earth may know your name and fear you, as do your people Israel, and that they may know that this house that I have built is called by your name. (Gios 4,24; 1Re 8,60; Sal 102,15)44 “If your people go out to battle against their enemy, by whatever way you shall send them, and they pray to the Lord toward the city that you have chosen and the house that I have built for your name, (1Re 8,48)45 then hear in heaven their prayer and their plea, and maintain their cause.46 “If they sin against you—for there is no one who does not sin—and you are angry with them and give them to an enemy, so that they are carried away captive to the land of the enemy, far off or near, (Le 26,34; Le 26,44; De 28,36; De 28,64; Prov 20,9; Ec 7,20; Ro 3,23; Giac 3,2; 1G 1,8; 1G 1,10)47 yet if they turn their heart in the land to which they have been carried captive, and repent and plead with you in the land of their captors, saying, ‘We have sinned and have acted perversely and wickedly,’ (Le 26,40; Ne 1,6; Sal 106,6; Da 9,5)48 if they repent with all their heart and with all their soul in the land of their enemies, who carried them captive, and pray to you toward their land, which you gave to their fathers, the city that you have chosen, and the house that I have built for your name, (1Sam 7,3; 1Re 8,44; Sal 5,7; Ger 29,12; Da 6,10; Gion 2,4)49 then hear in heaven your dwelling place their prayer and their plea, and maintain their cause50 and forgive your people who have sinned against you, and all their transgressions that they have committed against you, and grant them compassion in the sight of those who carried them captive, that they may have compassion on them (Sal 106,46)51 (for they are your people, and your heritage, which you brought out of Egypt, from the midst of the iron furnace). (De 4,20; De 9,29; Ne 1,10; Ger 11,4)52 Let your eyes be open to the plea of your servant and to the plea of your people Israel, giving ear to them whenever they call to you. (1Re 8,29)53 For you separated them from among all the peoples of the earth to be your heritage, as you declared through Moses your servant, when you brought our fathers out of Egypt, O Lord God.” (Eso 19,5; De 9,26; De 9,29; De 14,2)54 Now as Solomon finished offering all this prayer and plea to the Lord, he arose from before the altar of the Lord, where he had knelt with hands outstretched toward heaven. (2Cr 6,13; 2Cr 7,1)55 And he stood and blessed all the assembly of Israel with a loud voice, saying, (1Re 8,14)56 “Blessed be the Lord who has given rest to his people Israel, according to all that he promised. Not one word has failed of all his good promise, which he spoke by Moses his servant. (Gios 21,45; Gios 23,14)57 The Lord our God be with us, as he was with our fathers. May he not leave us or forsake us, (De 31,6; Gios 1,5; 1Sam 12,22)58 that he may incline our hearts to him, to walk in all his ways and to keep his commandments, his statutes, and his rules, which he commanded our fathers. (Sal 119,36)59 Let these words of mine, with which I have pleaded before the Lord, be near to the Lord our God day and night, and may he maintain the cause of his servant and the cause of his people Israel, as each day requires,60 that all the peoples of the earth may know that the Lord is God; there is no other. (De 4,35; De 4,39; 1Re 8,43; 1Re 18,39)61 Let your heart therefore be wholly true to the Lord our God, walking in his statutes and keeping his commandments, as at this day.” (1Re 11,4; 1Re 15,3; 1Re 15,14; 2Re 20,3)62 Then the king, and all Israel with him, offered sacrifice before the Lord. (2Cr 7,4; Esd 6,16)63 Solomon offered as peace offerings to the Lord 22,000 oxen and 120,000 sheep. So the king and all the people of Israel dedicated the house of the Lord.64 The same day the king consecrated the middle of the court that was before the house of the Lord, for there he offered the burnt offering and the grain offering and the fat pieces of the peace offerings, because the bronze altar that was before the Lord was too small to receive the burnt offering and the grain offering and the fat pieces of the peace offerings. (2Cr 4,1)65 So Solomon held the feast at that time, and all Israel with him, a great assembly, from Lebo-hamath to the Brook of Egypt, before the Lord our God, seven days.[3] (Le 23,34; Nu 13,21; Nu 34,5; Nu 34,8; 1Re 8,2; 2Re 24,7)66 On the eighth day he sent the people away, and they blessed the king and went to their homes joyful and glad of heart for all the goodness that the Lord had shown to David his servant and to Israel his people.