2.Korinther 1

Schlachter 2000

1 Paulus, Apostel Jesu Christi durch Gottes Willen, und Timotheus, der Bruder, an die Gemeinde Gottes, die in Korinth ist, samt allen Heiligen, die in ganz Achaja sind: (Röm 1,1; 1Kor 4,17; Phil 1,1; Tit 1,1)2 Gnade sei mit euch und Friede von Gott, unserem Vater, und dem Herrn Jesus Christus! (1Kor 1,2)3 Gelobt sei der Gott und Vater unseres Herrn Jesus Christus, der Vater der Barmherzigkeit und Gott alles Trostes, (Ps 51,3; Ps 119,156; Mi 7,18; Lk 6,36; Röm 15,5; Eph 1,3; 1Petr 1,3)4 der uns tröstet in all unserer Bedrängnis, damit wir die trösten können, die in allerlei Bedrängnis sind, durch den Trost, mit dem wir selbst von Gott getröstet werden. (Ps 34,2; Ps 94,19; Jes 66,13)5 Denn wie die Leiden des Christus sich reichlich über uns ergießen, so fließt auch durch Christus reichlich unser Trost. (Röm 5,3; 1Kor 4,11; Phil 2,17; Kol 1,24)6 Haben wir Bedrängnis, so geschieht es zu eurem Trost und eurer Rettung, die sich wirksam erweist in standhafter Erduldung derselben Leiden, die auch wir erleiden; werden wir getröstet, so geschieht es zu eurem Trost und eurer Rettung; (Phil 1,29; 2Tim 2,10; 1Petr 5,9)7 und unsere Hoffnung für euch ist gewiss, da wir wissen: Gleichwie ihr Anteil an den Leiden habt, so auch am Trost. (Röm 8,17; 2Tim 2,12)8 Denn wir wollen euch, Brüder, nicht in Unkenntnis lassen über unsere Bedrängnis, die uns in [der Provinz] Asia widerfahren ist, dass wir übermäßig schwer zu tragen hatten, über [unser] Vermögen hinaus, sodass wir selbst am Leben verzweifelten; (Apg 19,23; 1Kor 15,32)9 ja, wir hatten in uns selbst schon das Todesurteil, damit wir nicht auf uns selbst vertrauten, sondern auf Gott, der die Toten auferweckt. (Jer 17,5; Jer 17,7; Dan 3,17; Röm 4,17; Hebr 11,35)10 Er hat uns denn auch aus solch großer Todesgefahr gerettet und rettet uns noch; und wir hoffen auf ihn, dass er uns auch ferner retten wird, (1Tim 4,10; 2Tim 4,17)11 wobei auch ihr mitwirkt durch eure Fürbitte für uns, damit wegen der von vielen Personen für uns [erbetenen] Gnadengabe auch von vielen gedankt werde um unsretwillen. (Röm 15,30; Phil 1,19; Phil 4,6; Kol 4,2; 2Thess 3,1)12 Denn dies ist unser Ruhm: das Zeugnis unseres Gewissens, dass wir in Einfalt und göttlicher Lauterkeit, nicht in fleischlicher Weisheit, sondern in göttlicher Gnade gewandelt sind in der Welt, besonders aber bei euch. (2Sam 15,11; Lk 1,76; Apg 6,8; Apg 24,16; 1Kor 15,10; 2Kor 4,2; 2Kor 11,3; Kol 3,22; Hebr 13,18; 1Joh 3,21)13 Denn wir schreiben euch nichts anderes, als was ihr lest oder auch erkennt; ich hoffe aber, dass ihr [uns] auch vollständig erkennen werdet,14 wie ihr uns zum Teil schon erkannt habt, nämlich dass wir euch zum Ruhm gereichen, so wie auch ihr uns, am Tag des Herrn Jesus. (2Kor 5,12; Phil 2,16; 1Thess 2,19)15 In dieser Zuversicht nahm ich mir vor, zuerst zu euch zu kommen, damit ihr eine weitere Gnade empfangt, (Röm 1,11; 1Kor 4,19; Phil 1,25)16 und über euch durchzureisen nach Mazedonien, und von Mazedonien wieder zu euch zu kommen, um von euch nach Judäa geleitet zu werden. (1Kor 16,5)17 Habe ich nun leichtfertig gehandelt, als ich mir dies vornahm? Oder mache ich überhaupt meine Pläne nach dem Fleisch, sodass bei mir das Ja Ja auch Nein Nein wäre? (2Kor 5,16; 2Kor 10,2; Gal 5,24)18 Doch Gott ist treu, sodass unser Wort an euch nicht Ja und Nein gewesen ist! (1Kor 1,9; 2Kor 1,23; 1Thess 5,24; Hebr 10,23)19 Denn der Sohn Gottes, Jesus Christus, der durch uns unter euch verkündigt worden ist, durch mich und Silvanus und Timotheus, der war nicht Ja und Nein, sondern in ihm ist das Ja geschehen. (Apg 9,20; Apg 18,5; Röm 1,4; Gal 1,16; Hebr 13,8)20 Denn so viele Verheißungen Gottes es gibt — in ihm ist das Ja, und in ihm auch das Amen, Gott zum Lob durch uns! (Joh 3,33; Apg 13,32; Röm 15,8; 1Petr 1,21)21 Gott aber, der uns zusammen mit euch in Christus fest gegründet und uns gesalbt hat, (1Kor 1,8; 1Petr 5,10; 1Joh 2,20)22 er hat uns auch versiegelt und das Unterpfand des Geistes in unsere Herzen gegeben. (Röm 8,16; Eph 1,13; Eph 1,14)23 Ich berufe mich aber auf Gott als Zeugen für meine Seele, dass ich, um euch zu schonen, noch nicht nach Korinth gekommen bin. (1Thess 2,5; 1Thess 2,10)24 Nicht dass wir Herren sein wollten über euren Glauben, sondern wir sind Gehilfen eurer Freude; denn ihr steht fest im Glauben. (1Kor 16,13; 1Petr 5,2)

2.Korinther 1

Nuova Riveduta 2006

1 Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timoteo, alla chiesa di Dio che è in Corinto, con tutti i santi[1] che sono in tutta l’Acaia:2 grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo.3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione,4 il quale ci consola in ogni nostra afflizione affinché, mediante la consolazione con la quale siamo noi stessi da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione;5 perché, come abbondano in noi le sofferenze di Cristo, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione.6 Perciò se siamo afflitti, è per la vostra consolazione e salvezza; se siamo consolati, è per la vostra consolazione, la quale opera efficacemente nel farvi capaci di sopportare le stesse sofferenze che anche noi sopportiamo.7 La nostra speranza nei vostri riguardi è salda, sapendo che, come siete partecipi delle sofferenze, siete anche partecipi della consolazione.8 Fratelli, non vogliamo che ignoriate, riguardo all’afflizione che ci colse in Asia, che siamo stati grandemente oppressi, oltre le nostre forze, tanto da farci disperare perfino della vita.9 Anzi, avevamo già noi stessi pronunciato la nostra sentenza di morte, affinché non mettessimo la nostra fiducia in noi stessi, ma in Dio, che risuscita i morti.10 Egli ci ha liberati e ci libererà da un così gran pericolo di morte, e abbiamo la speranza che ci libererà ancora.11 Cooperate anche voi con la preghiera, affinché per il favore divino che noi otterremo per mezzo della preghiera di molte persone siano rese grazie da molti per noi.12 Questo, infatti, è il nostro vanto: la testimonianza della nostra coscienza di esserci comportati nel mondo, e specialmente verso di voi, con la semplicità e la sincerità di Dio, non con sapienza carnale ma con la grazia di Dio.13 Poiché non vi scriviamo altro se non quello che potete leggere e comprendere; e spero che sino alla fine capirete,14 come in parte avete già capito, che noi siamo il vostro vanto, come anche voi sarete il nostro nel giorno del {nostro} Signore Gesù.15 Con questa fiducia, per procurarvi un duplice beneficio, volevo venire prima da voi16 e, passando da voi, volevo andare in Macedonia; poi dalla Macedonia ritornare in mezzo a voi e voi mi avreste fatto proseguire per la Giudea.17 Prendendo dunque questa decisione ho forse agito con leggerezza? Oppure le mie decisioni sono dettate dalla carne, in modo che in me ci sia allo stesso tempo il «sì, sì» e il «no, no»?18 Ora, come è vero che Dio è fedele, la parola che vi abbiamo rivolta non è «sì» e «no».19 Perché il Figlio di Dio, Cristo Gesù, che è stato da noi predicato fra voi, cioè da me, da Silvano e da Timoteo, non è stato «sì» e «no», ma è sempre stato «sì» in lui.20 Infatti tutte le promesse di Dio hanno il loro «sì» in lui; perciò pure per mezzo di lui noi pronunciamo l’Amen alla gloria di Dio.21 Ora colui che con voi ci fortifica in Cristo e che ci ha unti è Dio;22 egli ci ha pure segnati con il proprio sigillo e ha messo la caparra dello Spirito nei nostri cuori.23 Ora io chiamo Dio come testimone sulla mia vita che è per risparmiarvi che non sono più venuto a Corinto.24 Noi non signoreggiamo sulla vostra fede, ma siamo collaboratori della vostra gioia, perché nella fede già state saldi.