Marco 8

Nuova Riveduta 2006

1 In quei giorni c’era di nuovo una folla grandissima, e poiché non avevano da mangiare, Gesù, chiamati a sé i discepoli, disse loro:2 «Io ho pietà di questa gente; poiché da tre giorni sta con me e non ha da mangiare.3 Se li rimando a casa digiuni, verranno meno per strada; e alcuni di loro sono venuti da lontano».4 I suoi discepoli gli risposero: «Come si potrebbe mai saziarli di pane qui, in un deserto?»5 Egli domandò loro: «Quanti pani avete?» Essi dissero: «Sette».6 Egli ordinò alla folla di accomodarsi per terra; e presi i sette pani, dopo aver reso grazie, li spezzò e li diede ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla.7 Avevano anche pochi pesciolini; ed egli, dopo averli benedetti, comandò di distribuire anche quelli.8 Così mangiarono e furono saziati; e dei pezzi avanzati si raccolsero sette panieri.9 Erano circa quattromila persone. Poi Gesù li congedò.10 E subito, salito sulla barca con i suoi discepoli, andò dalle parti di Dalmanuta.11 Allora vennero i farisei e si misero a discutere con lui, chiedendogli, per metterlo alla prova, un segno dal cielo.12 Ma egli, dopo aver sospirato nel suo spirito, disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: nessun segno sarà dato a questa generazione».13 E, lasciatili, salì di nuovo sulla barca e passò all’altra riva.14 I discepoli avevano nella barca solo un pane, perché avevano dimenticato di prenderne degli altri.15 Egli li ammoniva dicendo: «Guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!»16 Ed essi si dicevano gli uni agli altri: «È perché non abbiamo pane».17 Ma egli, accortosene, disse loro: «Perché state a discutere del non aver pane? Non riflettete e non capite ancora? Avete il cuore indurito?18 Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite[1]? E non vi ricordate?19 Quando io spezzai i cinque pani per i cinquemila, quante ceste piene di pezzi raccoglieste?» Essi gli dissero: «Dodici».20 «Quando spezzai i sette pani per i quattromila, quanti panieri pieni di pezzi raccoglieste?» Essi {gli} risposero: «Sette».21 E diceva loro: «Non capite ancora?»22 Giunsero a Betsaida, e gli condussero un cieco, pregandolo di toccarlo.23 Egli, preso il cieco per la mano, lo condusse fuori dal villaggio, gli sputò sugli occhi, pose le mani su di lui e gli domandò: «Vedi qualche cosa?»24 Egli aprì gli occhi e disse: «Scorgo gli uomini, perché vedo come alberi che camminano».25 Allora gli pose di nuovo le mani sugli occhi; ed egli guardò e fu guarito e vedeva ogni cosa chiaramente.26 Gesù lo rimandò a casa sua e gli disse: «Non entrare neppure nel villaggio».27 Poi Gesù se ne andò, con i suoi discepoli, verso i villaggi di Cesarea di Filippo; strada facendo domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che io sia?»28 Essi gli dissero: «Alcuni, Giovanni il battista; altri, Elia, e altri, uno dei profeti.29 Egli domandò loro: «E voi, chi dite che io sia?» E Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo».30 Ed egli ordinò loro di non parlare di lui a nessuno.31 Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell’uomo soffrisse molte cose, fosse respinto dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, fosse ucciso e dopo tre giorni risuscitasse.32 Diceva queste cose apertamente. Pietro lo prese da parte e cominciò a rimproverarlo.33 Ma Gesù si voltò e, guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro dicendo: «Vattene via da me, Satana! Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini».34 Chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua.35 Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per causa mia e del vangelo, la salverà.36 E che giova all’uomo se guadagna tutto il mondo e perde l’anima sua?37 Infatti che darebbe l’uomo in cambio della sua anima?38 Perché se uno si sarà vergognato di me e delle mie parole in questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui quando verrà nella gloria del Padre suo con i santi angeli».

Marco 8

La Parola è Vita

1 Sempre in quel periodo, un giorno capitò di nuovo che si riunisse unʼimmensa folla, e ancora una volta la gente rimase a corto di cibo. Gesù riunì allora i suoi discepoli per esaminare la situazione.2 «Questa gente mi fa compassione», disse, «è qui da tre giorni e non ha più niente da mangiare.3 Se li mando a casa a stomaco vuoto, si sentiranno male lungo la strada; perché ce ne sono alcuni che vengono da molto lontano!»4 «Come possiamo trovare cibo per tutti in questo posto deserto?» chiesero allora i discepoli. Gesù domandò:5 «Quanti pani avete?» «Sette», risposero.6 Allora Gesù ordinò alla folla di sedersi per terra. Poi prese i sette pani, ringraziò Dio, li spezzò e li diede ai suoi discepoli; e i discepoli li distribuirono alla folla.7 Si trovarono anche dei pesciolini, e Gesù ringraziò Dio anche per essi, poi ordinò ai discepoli di distribuirli.8-9 La folla mangiò, finché tutti non furono sazi, poi Gesù li mandò a casa. Quel giorno cʼerano circa quattromila persone e, quando dopo il pasto furono raccolti gli avanzi, se ne riempirono sette grandi cesti.10 Subito dopo, Gesù salì sulla barca con i discepoli e andò nella regione di Dalmanuta.11 Quando i capi giudei del luogo seppero del suo arrivo, vennero per discutere con lui. «Compi un miracolo per noi», gli dissero. «Fai apparire qualcosa nel cielo, allora ti crederemo!»12 Gesù sospirò e disse: «Perché questa gente chiede un miracolo? Di una cosa vi assicuro: non farò nessun miracolo per loro!»13 Poi risalì in barca e li lasciò per passare sullʼaltra riva del lago.14 Ma i discepoli avevano dimenticato di fare provvista di cibo prima della partenza, infatti non avevano che una pagnotta.15 Mentre attraversavano il lago, Gesù disse loro molto seriamente: «Badate di star lontani dal lievito di Erode e dei Farisei!»16 E i discepoli cominciarono a dire fra loro: «Dice così, perché ci siamo dimenticati di portar del pane…»17 Gesù sʼaccorse di quello che dicevano e disse: «Ma no! Il pane non cʼentra! Possibile che non riusciate a capire? È proprio così duro il vostro cuore?18 Cosa disse Isaia, “I vostri occhi sono fatti per vedere, perché non guardate? Perché non aprite le orecchie per ascoltare? Non ricordate più nulla?”19 Che dite delle cinquemila persone che ho nutrito con quattro pagnotte? Quanti cesti di avanzi raccoglieste dopo?» «Dodici», risposero i discepoli.20 «E quando ho dato da mangiare a quattromila persone con sette pagnotte, quanto ne avanzò?» «Sette cesti», risposero.21 «E ancora pensate che possa preoccuparmi se siamo senza cibo?»22 Quando giunsero a Betsaida, alcune persone gli portarono un cieco, supplicandolo che lo toccasse e lo guarisse.23 Gesù prese il cieco per una mano e lo condusse fuori dal villaggio, poi gli toccò gli occhi con la saliva, pose le mani su di lui e gli domandò: «Riesci a vedere qualcosa?»24 Lʼuomo si guardò intorno. «Sì», disse, «vedo degli uomini. Ma non posso distinguerli chiaramente; mi sembrano alberi che camminano!»25 Allora Gesù mise ancora le mani sugli occhi dellʼuomo e, quando questi guardò di nuovo, era guarito e poteva vedere tutto con chiarezza.26 Gesù lo rimandò a casa direttamente dalla sua famiglia. «Non tornare neppure al villaggio!» gli disse.27 Poi Gesù e i discepoli partirono dalla Galilea verso i villaggi della regione di Cesarea di Filippo. Cammin facendo, egli chiese loro: «Chi pensano che io sia? Che dice la gente?»28 «Alcuni di loro pensano che tu sia Giovanni Battista», risposero i discepoli. «Altri dicono che sei Elia o qualche altro antico profeta risuscitato».29 Poi Gesù chiese: «E secondo voi: chi sono io?» Rispose Pietro: «Tu sei il Cristo».30 Allora Gesù ordinò loro severamente di non dirlo a nessuno.31 Poi cominciò a raccontar loro le cose terribili che avrebbe dovuto subire: che sarebbe stato respinto dagli anziani, dai capi sacerdoti e dagli altri capi giudei e che sarebbe stato ucciso per risuscitare tre giorni dopo.32 Parlava con loro di questo argomento molto apertamente, perciò Pietro lo prese da parte e lo rimproverò. «Non dovresti dire cose del genere!» disse a Gesù.33 Allora Gesù si voltò a guardare i discepoli, poi disse a Pietro con severità: «Vattene via da me, Satana! Tu guardi le cose da un punto di vista umano e non da quello di Dio».34 Poi chiamò i discepoli e la folla, perché si avvicinassero ad ascoltare. «Se qualcuno di voi vuole seguirmi», disse loro, «deve smettere di pensare a se stesso, per prendere la sua croce e seguirmi da vicino.35 Chi vuole salvare la propria vita, la perderà. Chi, invece, è pronto a sacrificare la propria vita per amor mio e per amore del Vangelo saprà che cosa significa veramente vivere.36 Che vantaggio cʼè se uno guadagna tutto il mondo, ma poi perde la sua anima?37 Cʼè forse qualcosa che valga più dellʼanima?38 Chiunque si vergogna di me e del mio messaggio in questi giorni dʼincredulità e di peccato, sappia che anchʼio, il Messia, mi vergognerò di lui, quando tornerò nella gloria di mio Padre con i santi angeli».