Geremia 7

Nuova Riveduta 2006

1 Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore:2 «Fèrmati alla porta della casa del Signore e là proclama questa parola: “Ascoltate la parola del Signore, voi tutti, uomini di Giuda, che entrate per queste porte per prostrarvi davanti al Signore!3 Così parla il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Cambiate le vostre vie e le vostre opere, e io vi farò abitare in questo luogo.4 Non ponete la vostra fiducia in parole false, dicendo: ‘Questo è il tempio del Signore, il tempio del Signore, il tempio del Signore!’5 Ma se cambiate veramente le vostre vie e le vostre opere, se praticate sul serio la giustizia gli uni verso gli altri,6 se non opprimete lo straniero, l’orfano e la vedova, se non spargete sangue innocente in questo luogo e non andate per vostra sciagura dietro ad altri dèi,7 io allora vi farò abitare in questo luogo, nel paese che allora diedi ai vostri padri per sempre.8 Ecco, voi mettete la vostra fiducia in parole false, che non giovano a nulla.9 Voi rubate, uccidete, commettete adultèri, giurate il falso, offrite profumi a Baal, andate dietro ad altri dèi che prima non conoscevate,10 e poi venite a presentarvi davanti a me, in questa casa sulla quale è invocato il mio nome. Voi dite: ‘Siamo salvi!’ Perciò commettete tutte queste abominazioni.11 È forse, agli occhi vostri, una spelonca di ladri[1] questa casa sulla quale è invocato il mio nome? Ecco, tutto questo io l’ho visto”, dice il Signore.12 “Andate al mio luogo che era a Silo, dove una volta avevo messo il mio nome, e guardate come l’ho trattato, a causa della malvagità del mio popolo d’Israele.13 Ora, poiché avete commesso tutte queste cose”, dice il Signore, “poiché vi ho parlato, parlato fin dal mattino, e voi non avete dato ascolto, poiché vi ho chiamati e voi non avete risposto,14 io tratterò questa casa, sulla quale è invocato il mio nome e nella quale riponete la vostra fiducia, e il luogo che ho dato a voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo:15 vi caccerò dalla mia presenza, come ho cacciato tutti i vostri fratelli, tutta la discendenza di Efraim”.16 Tu non intercedere per questo popolo, non innalzare per essi suppliche o preghiere, non insistere presso di me, perché non ti esaudirò.17 Non vedi ciò che fanno nelle città di Giuda e nelle vie di Gerusalemme?18 I figli raccolgono legna, i padri accendono il fuoco, le donne impastano la farina per fare delle focacce alla regina del cielo e per fare libazioni ad altri dèi, per offendermi.19 È proprio me che offendono?», dice il Signore, «Non offendono essi loro stessi, a loro vergogna?»20 Perciò così parla il Signore, Dio: «Ecco, la mia ira, il mio furore, si riversa su questo luogo, sugli uomini e sulle bestie, sugli alberi della campagna e sui frutti della terra; essa consumerà ogni cosa e non si estinguerà».21 Così parla il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: «Aggiungete i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la carne!22 Poiché io non parlai ai vostri padri e non diedi loro alcun comandamento, quando li feci uscire dal paese d’Egitto, circa olocausti e sacrifici;23 ma questo comandai loro: “Ascoltate la mia voce; sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; camminate in tutte le vie che io vi prescrivo affinché siate felici”.24 Ma essi non ascoltarono, non prestarono orecchio, ma camminarono seguendo i consigli e la caparbietà del loro cuore malvagio, e invece di andare avanti si sono voltati indietro.25 Dal giorno che i vostri padri uscirono dal paese d’Egitto fino a oggi, io vi ho mandato tutti i miei servi, i profeti, ve li ho mandati ogni giorno, fin dal mattino.26 Ma essi non mi hanno ascoltato, non hanno prestato orecchio; hanno irrigidito il collo, si sono comportati peggio dei loro padri.27 Di’ loro tutte queste cose, ma essi non ti ascolteranno; chiamali, ma essi non ti risponderanno.28 Perciò dirai loro: “Questa è la nazione che non ascolta la voce del Signore, del suo Dio, e che non vuol accettare correzione; la fedeltà è perita, è venuta meno nella loro bocca”.29 Ràditi i capelli e buttali via, spandi sulle alture un lamento, poiché il Signore rigetta e abbandona la generazione che è divenuta oggetto della sua ira.30 I figli di Giuda hanno fatto ciò che è male ai miei occhi», dice il Signore; «hanno collocato le loro abominazioni nella casa sulla quale è invocato il mio nome, per contaminarla.31 Hanno costruito gli alti luoghi di Tofet[2] nella valle del figlio di Innom, per bruciarvi nel fuoco i loro figli e le loro figlie, cosa che io non avevo comandata e che non mi era venuta in mente.32 Perciò, ecco, i giorni vengono», dice il Signore, «che non si dirà più Tofet né la valle del figlio di Innom, ma la valle del massacro, e, per mancanza di spazio, si seppelliranno i morti a Tofet.33 I cadaveri di questo popolo serviranno di pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra, e non ci sarà nessuno che li scacci.34 Farò cessare nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme il grido di gioia e il grido di esultanza, il canto dello sposo e il canto della sposa, perché il paese sarà una desolazione.

Geremia 7

Neue evangelistische Übersetzung

1 Wort Jahwes, das zu Jeremia kam:2 Stell dich ins Tor vom Haus Jahwes und rufe: "Hört das Wort Jahwes, ihr Judäer! Hört her, die ihr durch diese Tore kommt, weil ihr Jahwe anbeten wollt!3 So spricht Jahwe, der allmächtige Gott Israels: 'Ändert euer Leben und Tun! Nur dann lasse ich euch an diesem Ort bleiben.4 Verlasst euch nicht auf solche Lügenworte wie: "Das hier ist der Tempel Jahwes! Es ist der Tempel Jahwes! Jahwes Tempel ist das!"5 Denn nur, wenn ihr euer Leben und Tun von Grund auf bessert, wenn ihr wirklich ‹nach Gottes› Recht miteinander lebt,6 wenn ihr Fremde, Waisen und Witwen nicht ausnutzt und hier nicht das Blut unschuldiger Menschen vergießt und wenn ihr nicht den fremden Göttern nachlauft zu eurem eigenen Schaden,7 nur dann werde ich euch für immer an diesem Ort wohnen lassen, in dem Land, das ich euren Vorfahren gegeben habe.8 Seht doch ein, dass ihr euch nur auf Lügen verlasst, die euch gar nichts nützen!9 Wie? Ihr stehlt und mordet, ihr brecht die Ehe, schwört Meineide, bringt dem Baal Räucheropfer und lauft anderen Göttern nach, die euch gar nichts angehen!10 Und dann kommt ihr her und tretet in diesem Haus vor mich hin – in diesem Haus, das meinen Namen trägt – und sagt: "Wir sind doch gerettet!", um dann weiter all diese Gräuel zu verüben.11 Ist denn dieses Haus, das meinen Namen trägt, für euch zu einer Räuberhöhle geworden?[1] – Gut, dann sehe ich es auch so an, spricht Jahwe. (Is 56,7; Mat 21,13; Mar 11,17; Lu 19,46)12 Geht doch zu meiner Stätte in Schilo,[2] wo ich früher meinen Namen wohnen ließ, und seht euch an, was ich ihr angetan habe wegen der Bosheit meines Volkes Israel!13 Nun denn, ihr habt genau das Gleiche getan', spricht Jahwe. 'Ich habe zu euch geredet, habe mich beizeiten aufgemacht, geredet und geredet, aber ihr habt einfach nicht gehört. Ich habe euch gerufen, aber ihr habt nicht geantwortet.14 Darum werde ich jetzt mit diesem Haus, das meinen Namen trägt und auf das ihr euch verlasst, genauso verfahren wie mit Schilo. Ich werde diesem Ort, den ich euch und euren Vorfahren gegeben habe, dasselbe Schicksal bereiten.15 Und ich werde euch aus meiner Gegenwart wegschleudern, so wie ich es mit euren Brüdern, den Leuten von Efraïm, getan habe.'"16 "Du aber, hör auf für dieses Volk zu bitten! Kein Gebet mehr, kein Flehen! Hör auf, in mich zu dringen, denn ich werde nicht auf dich hören!17 Siehst du nicht, was sie in den Städten Judas und auf den Straßen Jerusalems treiben?18 Die Kinder lesen das Holz zusammen, die Väter zünden das Feuer an und die Frauen kneten den Teig und backen Kuchen als Opfer für die Himmelskönigin.[3] Und anderen Göttern spendet man Trankopfer, nur um mich zu kränken.19 Doch kränken sie denn mich damit?", spricht Jahwe. "Bringen sie nicht Schande über sich selbst?"20 Darum spricht Jahwe, der Herr: "Passt auf! Ich werde meinen grimmigen Zorn über diesen Ort gießen, über Menschen und Tiere, über die Bäume und die ganze Ernte. Er brennt wie ein Feuer, das niemand löschen kann."21 So spricht Jahwe, der allmächtige Gott Israels: "Esst ruhig auch das Fleisch eurer Brandopfer,[4] wie ihr es bei den Freudenopfern macht.22 Denn als ich eure Vorfahren aus Ägypten herausführte, habe ich ihnen nicht befohlen, mir Brand- oder Freudenopfer darzubringen,23 sondern ich habe ihnen gesagt: 'Gehorcht mir, dann will ich euer Gott sein und ihr seid mein Volk! Lebt nach meinen Weisungen, dann geht es euch gut!'24 Aber sie wollten nicht gehorchen, ja, sie hörten noch nicht einmal zu, sondern machten eigensinnig, was aus ihrem bösen Herzen kam, und drehten mir den Rücken zu.25 Von dem Tag an, als eure Vorfahren aus Ägypten zogen, bis heute habe ich immer wieder von neuem meine Diener, die Propheten, zu euch geschickt.26 Aber keinen von euch kümmerte das. Niemand hörte auf mich. Alle blieben stur und trieben es schlimmer als ihre Väter.27 Wenn du ihnen das alles vorhältst, werden sie auch auf dich nicht hören. Dein Rufen wird ohne Antwort bleiben.28 Sag dann zu ihnen: 'Das ist das Volk, das nicht auf Jahwe, seinen Gott, hört und das sich gar nichts sagen lässt. Treue und Wahrheit sind verschwunden, es ist keine Rede mehr davon.'"29 "Schneid ab dein langes Haar[5] und wirf es weg. Stimm Trauerlieder auf den kahlen Höhen an, denn Jahwe zürnt dieser Generation. Verworfen und verstoßen hat er sie. –30 Ja, die Judäer taten, was mir missfällt", spricht Jahwe. "Sie haben ihre Scheusale in das Haus gestellt, das meinen Namen trägt, und haben es so entweiht.31 Im Hinnomtal haben sie die Opferhöhe des Tofet[6] errichtet, um ihre Söhne und Töchter dort zu verbrennen, was ich ihnen nie befohlen habe. Niemals ist mir so etwas in den Sinn gekommen!32 Darum passt auf! Es wird die Zeit kommen", spricht Jahwe, "da wird man diesen Ort nicht mehr Tofet oder Hinnomtal nennen, sondern Mordtal. Man wird die Toten im Tofet begraben müssen, weil man sonst keinen Platz mehr dazu hat.33 Die Leichen dieses Volkes werden den Vögeln und den wilden Tieren zum Fraß dienen, und niemand wird sie verscheuchen.34 In den Städten Judas und den Straßen von Jerusalem wird jeder Jubelruf verstummen. Ich lasse alles Freudengeschrei enden, auch den Ruf von Bräutigam und Braut, denn das Land wird ein einziges Trümmerfeld sein."