Geremia 3

Nuova Riveduta 2006

1 Il Signore dice: «Se un uomo ripudia sua moglie e questa se ne va via e si sposa con un altro, quell’uomo torna forse ancora da lei? Il paese stesso non ne sarebbe forse tutto profanato? E tu, che ti sei prostituita con molti amanti, ritorneresti da me?», dice il Signore.2 «Alza gli occhi verso le alture e guarda. Dov’è che non ti sei prostituita? Tu sedevi per le vie ad aspettare i passanti, come fa l’Arabo nel deserto, e hai contaminato il paese con le tue prostituzioni e con le tue malvagità.3 Perciò le grandi piogge sono state trattenute e non c’è stata pioggia di primavera; ma tu hai avuto una fronte da prostituta e non hai voluto vergognarti.4 Mi hai appena gridato: “Padre mio, tu sei stato l’amico della mia giovinezza!5 Egli sarà forse adirato per sempre? Serberà forse la sua ira sino alla fine?” Ecco, tu parli così, ma intanto commetti tutto il male che puoi!»6 Il Signore mi disse al tempo del re Giosia: «Hai visto ciò che l’infedele Israele ha fatto? È andata sopra ogni alto monte e sotto ogni albero verdeggiante, e là si è prostituita.7 Io dicevo: “Dopo che avrà fatto tutte queste cose, tornerà a me”; ma non è ritornata, e sua sorella, la perfida Giuda, l’ha visto.8 Benché io avessi ripudiato[1] l’infedele Israele a causa di tutti i suoi adultèri e le avessi dato la sua lettera di divorzio, ho visto che sua sorella, la perfida Giuda, non ha avuto alcun timore ed è andata a prostituirsi anche lei.9 Con il rumore delle sue prostituzioni Israele ha contaminato il paese; ha commesso adulterio con la pietra e con il legno.10 Nonostante tutto questo, la sua perfida sorella non è tornata da me con tutto il suo cuore, ma con finzione», dice il Signore.11 Il Signore mi disse: «L’infedele Israele si è mostrata più giusta della perfida Giuda.12 Va’, proclama queste parole verso il settentrione e di’: “Torna, o infedele Israele”, dice il Signore; “io non vi mostrerò un viso accigliato, poiché io sono misericordioso”, dice il Signore, “e non serbo l’ira per sempre.13 Soltanto riconosci la tua iniquità: tu sei stata infedele al Signore, al tuo Dio, sei andata di qua e di là con gli stranieri, sotto ogni albero verdeggiante e non hai dato ascolto alla mia voce”», dice il Signore.14 «Tornate, o figli traviati», dice il Signore, «poiché io sono il vostro Signore; vi prenderò, uno da una città, due da una famiglia, e vi ricondurrò a Sion[2];15 vi darò dei pastori secondo il mio cuore, che vi pasceranno con conoscenza e intelligenza.16 Quando sarete moltiplicati e avrete fruttato nel paese, allora», dice il Signore, «non si dirà più: “L’arca del patto del Signore!” Non vi si penserà più, non la si menzionerà più, non la si rimpiangerà più, non se ne farà un’altra.17 Allora Gerusalemme sarà chiamata il trono del Signore; tutte le nazioni si raduneranno a Gerusalemme nel nome del Signore e non cammineranno più secondo la caparbietà del loro cuore malvagio.18 In quei giorni la casa di Giuda camminerà con la casa d’Israele; verranno assieme dal paese del settentrione al paese che io diedi in eredità ai vostri padri.19 Io avevo detto: “Quale posto ti darò tra i miei figli? Che paese delizioso ti darò? La più bella eredità delle nazioni!” Avevo detto: “Tu mi chiamerai: ‘Padre mio!’ E non smetterai di seguirmi”.20 Ma proprio come una donna è infedele al suo amante, così voi mi siete stati infedeli, o casa d’Israele!», dice il Signore.21 Una voce si è fatta udire sulle alture; sono i pianti, le suppliche dei figli d’Israele, perché hanno pervertito la loro via, hanno dimenticato il Signore, il loro Dio.22 «Tornate, figli traviati, io vi guarirò dei vostri traviamenti!» «Eccoci, noi veniamo da te, perché tu sei il Signore, il nostro Dio.23 Certo, è vano il soccorso che si aspetta dalle alture, dalle feste strepitose sui monti; certo, nel Signore, nel nostro Dio, sta la salvezza d’Israele.24 La vergogna ha divorato il prodotto della fatica dei nostri padri, sin dalla nostra giovinezza: le loro pecore e i loro buoi, i loro figli e le loro figlie.25 Noi abbiamo la nostra vergogna come giaciglio e la nostra infamia come coperta, poiché abbiamo peccato contro il Signore, il nostro Dio: noi e i nostri padri, dalla nostra infanzia sino a questo giorno; non abbiamo dato ascolto alla voce del Signore, il nostro Dio».

Geremia 3

Neue evangelistische Übersetzung

1 ‹Weiter› sagte ‹Gott›: "Wenn ein Mann seine Frau verstößt / und sie geht von ihm weg / und wird die Frau eines anderen, / darf sie dann wieder zu ihm kommen? / Würde dieses Land nicht ganz und gar entweiht? / Doch du hast viele Liebhaber gehabt! / Und du willst zu mir zurück?", / spricht Jahwe.2 "Schau doch die kahlen Höhen an: / Wo trieb man es noch nicht mit dir? / An allen Wegen hast du auf sie gewartet / wie ein Araber in der Wüste ‹auf die Reisenden›. / Dein Huren hat das Land entweiht / und deine Bosheit ebenfalls.3 Darum fiel kein Regen im Herbst / und auch im Frühjahr nicht. / Doch du hattest die Stirn einer Hure, / du wolltest dich nicht schämen.4 Jetzt freilich rufst du mir zu: 'Du bist doch mein Vater, / mein Freund aus meiner Jugendzeit!5 Willst du denn ewig böse / und immer nachtragend sein?' / Ja, so hast du geredet und Böses getan / und hast dich durchgesetzt."6 Als König Joschija[1] regierte, sagte Jahwe zu mir: "Hast du gesehen, was Israel, diese treulose Frau, getan hat? Sie ist auf jede Anhöhe gestiegen, hat sich unter jeden grünen Baum gelegt und sich dort mit anderen eingelassen.7 Ich dachte: 'Wenn sie genug davon hat, wird sie wieder zu mir zurückkehren.' Aber sie kam nicht zurück. Und ihre treulose Schwester Juda sah zu.8 Ich gab Israel, dieser treulosen Frau, deshalb den Scheidebrief und schickte sie weg. Doch ihre treulose Schwester Juda schreckte das nicht ab. Sie ließ sich selbst mit anderen ein.9 So kam es, dass sie durch ihre leichtfertige Unmoral das Land entweihte. Mit Steinmalen und Holzfiguren hat sie Ehebruch getrieben.10 Und nach all dem ist Juda, die treulose Schwester, immer noch nicht mit ihrem ganzen Herzen zu mir zurückgekehrt. Es war nur geheuchelt, spricht Jahwe."11 Weiter sagte Jahwe zu mir: "Das abtrünnige Israel steht gerechter da als das treulose Juda.12 Geh und rufe folgende Worte in Richtung Norden: , Du treuloses Israel, / kehre zurück!', spricht Jahwe. / 'Ich blicke nicht mehr finster auf dich, / denn ich bin gütig', spricht Jahwe. / 'Ich werde nicht ewig nachtragend sein.13 Doch du musst deine Schuld einsehen: / Du hast Jahwe, deinem Gott, die Treue gebrochen / und bist fremden Göttern nachgelaufen. / Unter jedem grünen Baum hast du es getan, / aber auf meine Stimme hast du nicht gehört', / spricht Jahwe."14 "Kehrt um, ihr abtrünnigen Kinder!", spricht Jahwe, "denn ihr gehört doch zu mir! Ich hole euch, einen aus einer Stadt und zwei aus einer Sippe, und werde euch nach Zion bringen.15 Dann werde ich euch Hirten geben, die nach meinem Herzen sind. Sie werden euch hüten mit Einsicht und Verstand."16 Weiter sagte Jahwe: "Wenn ihr euch dann im Land wieder vermehrt und fruchtbar seid, wird man nicht mehr nach der Bundeslade Jahwes fragen. Sie wird keinem mehr in den Sinn kommen, niemand denkt mehr an sie, und keiner vermisst sie. Man stellt auch keine neue wieder her.17 Dann wird man Jerusalem als Jahwes Thron bezeichnen, und alle Völker werden sich dort versammeln, weil Jahwes Name Jerusalem erfüllt. Und sie werden nicht mehr dem Trieb ihres bösen Herzens folgen.18 Dann werden die Leute von Juda sich mit denen von Israel zusammenschließen. Miteinander werden sie aus dem Land im Norden in das Land zurückkehren, das ich euren Vorfahren als bleibenden Besitz gegeben habe."19 "Ich war entschlossen, / dir die Ehrenstellung eines Sohnes zu geben, / dazu ein wunderschönes Land, / den herrlichsten Besitz, / den die Völker nur kennen. / Ich dachte, ihr würdet mich nun Vater nennen, / euch nie wieder abwenden von mir.20 Doch wie eine Frau ihren Mann betrügt, / so habt ihr mir die Treue gebrochen, / Volk Israel", spricht Jahwe.21 Auf kahlen Höhen hört man eine Stimme, / ein Weinen, / ein Flehen der Israeliten. / Sie haben ihren Weg verfehlt / und Jahwe, ihren Gott, vergessen.22 "Kehrt doch um, ihr abtrünnigen Kinder! / Ich will eure Untreue heilen!" / "Hier sind wir, Jahwe, / wir kommen zu dir; / denn du bist unser Gott.23 Ja, es war alles Betrug, / was von den Hügeln her kam, / das Toben auf den Bergen. / Ja, die Rettung Israels / kommt nur von Jahwe, unserem Gott.24 Der schändliche Götze hat alles gefressen, / was unsere Väter erarbeitet haben: / ihre Schafe und Rinder, / ihre Söhne und Töchter. / Es geschah von unserer Jugend an.25 Wir liegen in unserer Schmach / und unsere Schande bedeckt uns. / Wir haben uns versündigt / an Jahwe, unserem Gott, / wir und unsere Väter, / von unserer Jugend an bis jetzt. / Wir haben nicht auf ihn gehört, / auf Jahwe, unseren Gott."