Esodo 12

Nuova Riveduta 2006

1 Il Signore parlò a Mosè e ad Aaronne nel paese d’Egitto, dicendo:2 «Questo mese sarà per voi il primo dei mesi: sarà per voi il primo dei mesi dell’anno.3 Parlate a tutta la comunità d’Israele e dite: “Il decimo giorno di questo mese, ognuno prenda un agnello per famiglia, un agnello per casa;4 se la casa è troppo poco numerosa per un agnello, se ne prenda uno in comune con il vicino di casa più prossimo, tenendo conto del numero delle persone. Voi conterete ogni persona secondo quello che può mangiare dell’agnello.5 Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, dell’anno; potrete prendere un agnello o un capretto.6 Lo serberete fino al quattordicesimo giorno di questo mese, e tutta la comunità d’Israele, riunita, lo sacrificherà al tramonto.7 Poi si prenda del sangue d’agnello e lo si metta sui due stipiti e sull’architrave della porta delle case dove lo si mangerà.8 Se ne mangi la carne in quella notte; la si mangi arrostita al fuoco, con pane azzimo e con erbe amare.9 Non mangiatelo poco cotto o lessato nell’acqua, ma sia arrostito al fuoco con la testa, le gambe e le interiora.10 Non lasciatene avanzo alcuno fino alla mattina. Quello che sarà rimasto fino alla mattina, bruciatelo con il fuoco.11 Mangiatelo in questa maniera: con i vostri fianchi cinti, con i vostri calzari ai piedi e con il vostro bastone in mano; e mangiatelo in fretta: è la Pasqua[1] del Signore.12 Quella notte io passerò per il paese d’Egitto, colpirò ogni primogenito nel paese d’Egitto, tanto degli uomini quanto degli animali, e farò giustizia di tutti gli dèi d’Egitto. Io sono il Signore.13 Il sangue vi servirà di segno sulle case dove sarete; quando io vedrò il sangue, passerò oltre, e non vi sarà piaga su di voi per distruggervi, quando colpirò il paese d’Egitto.14 Quel giorno sarà per voi un giorno di commemorazione, e lo celebrerete come una festa in onore del Signore; lo celebrerete di età in età come una legge perenne.15 Per sette giorni mangerete pani azzimi. Fin dal primo giorno toglierete ogni lievito dalle vostre case; perché, chiunque mangerà pane lievitato, dal primo giorno fino al settimo, sarà tolto via da Israele.16 Il primo giorno avrete una riunione sacra, e un’altra il settimo giorno. Non si faccia nessun lavoro in quei giorni; si prepari soltanto quello che è necessario a ciascuno per mangiare, e non altro.17 Osservate dunque la festa degli Azzimi; poiché in quello stesso giorno io avrò fatto uscire le vostre schiere dal paese d’Egitto; osservate dunque quel giorno di età in età, come un’istituzione perenne.18 Mangiate pani azzimi dalla sera del quattordicesimo giorno del mese, fino alla sera del ventunesimo giorno.19 Per sette giorni non si trovi lievito nelle vostre case, perché chiunque mangerà qualcosa di lievitato, sarà eliminato dalla comunità d’Israele, sia egli straniero o nativo del paese.20 Non mangiate nulla di lievitato; dovunque abiterete, mangerete pani azzimi!»21 Mosè dunque chiamò tutti gli anziani d’Israele e disse loro: «Andate a procurarvi degli agnelli per le vostre famiglie, e immolate la Pasqua.22 Poi prendete un mazzetto d’issopo[2], intingetelo nel sangue che sarà nel catino e con quel sangue spruzzate l’architrave e i due stipiti delle porte. Nessuno di voi varchi la porta di casa sua, fino al mattino.23 Infatti, il Signore passerà per colpire gli Egiziani; e, quando vedrà il sangue sull’architrave e sugli stipiti, allora il Signore passerà oltre la porta e non permetterà allo sterminatore di entrare nelle vostre case per colpirvi.24 Osservate dunque questo come un’istituzione perenne per voi e per i vostri figli.25 Quando sarete entrati nel paese che il Signore vi darà, come ha promesso, osservate questo rito.26 Quando i vostri figli vi diranno: “Che significa per voi questo rito?”27 risponderete: “Questo è il sacrificio della Pasqua in onore del Signore, il quale passò oltre le case dei figli d’Israele in Egitto, quando colpì gli Egiziani e salvò le nostre case”». Il popolo s’inchinò e adorò.28 Poi i figli d’Israele andarono e fecero così; fecero come il Signore aveva ordinato a Mosè e ad Aaronne.29 A mezzanotte, il Signore colpì tutti i primogeniti nel paese d’Egitto, dal primogenito del faraone che sedeva sul suo trono al primogenito del carcerato che era in prigione, e tutti i primogeniti del bestiame.30 Il faraone si alzò di notte, egli e tutti i suoi servitori e tutti gli Egiziani; e vi fu un grande lamento in Egitto, perché non c’era casa dove non vi fosse un morto.31 Egli chiamò Mosè e Aaronne, di notte, e disse: «Alzatevi, partite di mezzo al mio popolo, voi e i figli d’Israele. Andate a servire il Signore, come avete detto.32 Prendete le vostre greggi e i vostri armenti, come avete detto; andatevene, e benedite anche me!»33 Gli Egiziani fecero pressione sul popolo per affrettare la sua partenza dal paese, perché dicevano: «Qui moriamo tutti!»34 Il popolo portò via la sua pasta prima che fosse lievitata; avvolse le sue madie nei suoi vestiti e se le mise sulle spalle.35 I figli d’Israele fecero come aveva detto Mosè: domandarono agli Egiziani oggetti d’argento, oggetti d’oro e vestiti;36 il Signore fece in modo che il popolo ottenesse il favore degli Egiziani, i quali gli diedero quanto domandava. Così spogliarono gli Egiziani.37 I figli d’Israele partirono da Ramses per Succot, in numero di circa seicentomila uomini a piedi, senza contare i bambini.38 Una folla di gente di ogni specie salì anch’essa con loro. Avevano pure greggi, armenti, bestiame in grandissima quantità.39 Fecero cuocere la pasta che avevano portata dall’Egitto, e ne fecero delle focacce azzime, perché la pasta non era lievitata. Cacciati dall’Egitto, non avevano potuto indugiare né prendere provviste.40 Il tempo che i figli d’Israele abitarono in Egitto fu di quattrocentotrent’anni.41 Al termine dei quattrocentotrent’anni, proprio il giorno che finivano, tutte le schiere del Signore uscirono dal paese d’Egitto.42 Questa è una notte da celebrarsi in onore del Signore, perché egli li fece uscire dal paese d’Egitto; questa è la notte di veglia in onore del Signore per tutti i figli d’Israele, di generazione in generazione.43 Il Signore disse a Mosè e ad Aaronne: «Questa è la norma della Pasqua: nessuno straniero ne mangi,44 ma ogni schiavo che avrai comprato potrà mangiarne, dopo essere stato circonciso.45 Lo straniero di passaggio e il mercenario non potranno mangiarne.46 Si mangi ogni agnello per intero in una casa. Non portate fuori casa nulla della sua carne e non gli spezzate neanche un osso[3].47 Tutta la comunità d’Israele celebri la Pasqua.48 Quando uno straniero soggiornerà con te e vorrà fare la Pasqua in onore del Signore, siano prima circoncisi tutti i maschi della sua famiglia. Poi venga pure a fare la Pasqua, e sia come un nativo del paese; ma nessun incirconciso ne mangi.49 Vi sia un’unica legge per il nativo del paese e per lo straniero che soggiorna in mezzo a voi».50 Tutti i figli d’Israele fecero così; fecero come il Signore aveva ordinato a Mosè e ad Aaronne.51 Quello stesso giorno il Signore fece uscire i figli d’Israele, ordinati per schiere, dal paese d’Egitto.

Esodo 12

Neue evangelistische Übersetzung

1 Jahwe sagte zu Mose und Aaron, als sie noch in Ägypten waren:2 "Dieser Monat soll von jetzt an der Beginn des Jahres[1] für euch sein.3 Sagt der ganzen Gemeinschaft Israels: 'Am 10. dieses Monats soll jeder ein Lamm für seine Familie auswählen, ein Lamm für jedes Haus.4 Ist die Familie zu klein, um ein ganzes Tier zu essen, dann soll sie sich mit der Nachbarsfamilie zusammentun. Es sollen so viele Menschen von dem Lamm essen, dass es für alle reicht und nichts übrig bleibt.5 Es muss ein Schaf- oder Ziegenböckchen sein, einjährig und ohne Fehler.6 Ihr sollt es bis zum 14. des Monats von der Herde getrennt halten. Dann soll die ganze Versammlung Israels ihre Böckchen in der Abenddämmerung schlachten.7 Außerdem sollen sie etwas von dem Blut nehmen und es an den Türsturz und die beiden Türpfosten streichen. Das muss bei den Häusern geschehen, wo sie das Lamm essen.8 Das Fleisch muss am Feuer gebraten und noch in derselben Nacht zusammen mit ungesäuertem Fladenbrot und bitteren Kräutern gegessen werden.9 Ihr dürft das Fleisch nicht roh[2] oder im Wasser gekocht essen. Es muss über dem Feuer gebraten sein, und zwar das ganze Tier mit Kopf, Unterschenkeln und Innereien.10 Es darf nichts davon bis zum Morgen übrig bleiben. Die Reste müsst ihr verbrennen.11 Ihr sollt euch beim Essen beeilen und schon für die Reise angezogen[3] sein, Sandalen tragen und den Wanderstab in der Hand haben. Es ist ein Passa für Jahwe.12 In dieser Nacht werde ich durch Ägypten gehen und jede männliche Erstgeburt bei Mensch und Vieh töten. An allen Göttern Ägyptens werde ich das Gericht vollstrecken,[4] ich, Jahwe.13 Das Blut an den Häusern, in denen ihr euch befindet, soll ein Schutzzeichen für euch sein. Wenn ich das Blut sehe, werde ich vorübergehen,[5] und der Schlag, mit dem ich das Land Ägypten treffe, wird euch nicht verderben.14 Dieser Tag soll für euch ein Gedenktag sein. Ihr sollt ihn als Fest für Jahwe feiern. Das gilt für euch und alle Generationen nach euch.'"15 "‹Vom Passa-Abend an› sollt ihr sieben Tage lang ungesäuerte Brotfladen essen. Vorher müsst ihr den Sauerteig aus euren Häusern entfernen. Jeder, der in diesen sieben Tagen etwas mit Sauerteig isst, muss sterben und so aus Israel beseitigt werden.16 Am ersten und am siebten Tag sollt ihr euch zu einem heiligen Fest versammeln. Da muss jede Arbeit ruhen. Nur das Essen darf zubereitet werden.17 Haltet das Fest der ungesäuerten Brote auch in allen kommenden Generationen, denn am ersten Tag dieses Festes habe ich euch in geordneten Scharen aus dem Land Ägypten herausgeführt.18 Vom Abend des 14. bis zum Abend des 21. April[6] müsst ihr ungesäuerte Brotfladen essen.19 Sieben Tage lang darf kein Sauerteig in euren Häusern zu finden sein. Denn jeder, der etwas mit Sauerteig isst, muss sterben und so aus der Gemeinschaft Israels beseitigt werden. Das gilt für den Einheimischen genauso wie für den Fremden.20 In dieser Zeit dürft ihr nichts essen, was mit Sauerteig zubereitet ist. Das gilt für alle eure Wohnsitze."21 Mose rief die Ältesten Israels zusammen und sagte zu ihnen: "Sucht euch ein Schaf- oder Ziegenböckchen für eure Sippen heraus und schlachtet es für das Passa!22 Nehmt dann ein Büschel Ysop[7] und taucht ihn in das Blut, das ihr in einer Schüssel aufgefangen habt! Bestreicht damit den Türsturz und die beiden Türpfosten. Danach darf bis zum nächsten Morgen niemand mehr das Haus verlassen.23 Jahwe wird durch das Land gehen, um die Ägypter zu töten. Wenn er das Blut am Türsturz und den beiden Türpfosten sieht, wird er an dieser Tür vorübergehen und dem todbringenden Engel nicht gestatten, eure Häuser zu betreten.24 Haltet euch an diese Anweisungen! Sie gelten euch und euren Nachkommen als feste Regel.25 Auch wenn ihr in das Land kommt, das Jahwe euch geben wird, sollt ihr an diesem Brauch festhalten.26 Und wenn euch eure Kinder fragen, was das bedeutet,27 dann erklärt ihnen: 'Es ist das Passaopfer für Jahwe, der in Ägypten an den Häusern der Israeliten vorüberging und uns verschonte, als er den Schlag gegen die Ägypter führte.'" Da warf sich das Volk zur Anbetung nieder.28 Dann gingen die Israeliten und machten alles genauso, wie Jahwe es Mose und Aaron befohlen hatte.29 Um Mitternacht erschlug Jahwe alle Erstgeburt in Ägypten – vom ältesten Sohn des Pharao an, der einmal auf seinem Thron sitzen sollte, bis zum Erstgeborenen des Sträflings im Gefängnis, ja selbst die Erstgeburt beim Vieh.30 Der Pharao und alle seine Hofbeamten fuhren aus dem Schlaf, ganz Ägypten schreckte in dieser Nacht hoch. Überall im Land hörte man Wehgeschrei, denn es gab kein Haus, in dem nicht ein Toter war.31 Noch in der Nacht ließ der Pharao Mose und Aaron zu sich rufen und sagte zu ihnen: "Verlasst sofort mein Volk, ihr und die Israeliten! Geht und dient Jahwe, wie ihr es wolltet!32 Nehmt eure Schafe, Ziegen und Rinder mit, wie ihr es verlangt habt! Geht und segnet auch mich!"33 Die Ägypter drängten das Volk und wollten sie so schnell wie möglich aus dem Land haben. "Sonst kommen wir alle noch um", sagten sie.34 So nahmen die Israeliten ihren noch ungesäuerten Brotteig in Backschüsseln mit. Sie wickelten die Schüsseln in ihre Kleidung und trugen sie auf den Schultern.35 Auf Moses Anweisung hatten sie von den Ägyptern silberne und goldene Schmuckstücke und festliche Kleidung eingefordert.36 Jahwe hatte ihnen bei den Ägyptern Achtung verschafft, so dass sie ihnen gaben, was sie verlangten. Auf diese Weise plünderten sie die Ägypter aus.37 Die Israeliten brachen von Ramses[8] in Richtung Sukkot[9] auf. Allein das Fußvolk zählte 600 Mann-Einheiten[10] ohne ‹Frauen und› Kinder.38 Auch eine Menge Nichtisraeliten hatte sich ihnen angeschlossen. Dazu kamen große Herden an Schafen, Ziegen und Rindern.39 Aus dem ungesäuerten Teig, den sie aus Ägypten mitgenommen hatten, backten sie Fladenbrote. Sie waren ja aus Ägypten vertrieben worden und hatten nicht warten können. So hatten sie auch keine Verpflegung für unterwegs vorbereitet.40 Der Aufenthalt der Söhne Israels ‹als Fremde, zuletzt› in Ägypten, dauerte 430 Jahre.[11]41 Nach Ablauf dieser Zeit zogen die Heerscharen Jahwes aus dem Land Ägypten weg.42 Jahwe wachte über sie, als er sie in der Nacht aus Ägypten führte. Seitdem gilt diese Nacht für die Israeliten als Nacht des Wachens zur Ehre Jahwes.43 Jahwe sagte zu Mose und Aaron: "Beim Passa sollt ihr folgende Vorschriften beachten: Es darf kein Fremder daran teilnehmen.44 Doch ein ausländischer Sklave, der von einem Israeliten gekauft und auch beschnitten worden ist, darf mitessen, (Gen 17,9)45 aber kein ausländischer Nachbar oder Lohnarbeiter.46 Das Lamm muss in dem Haus gegessen werden, in dem es zubereitet wurde. Weder darfst du ein Stück davon nach draußen bringen noch einen Knochen an ihm zerbrechen.[12] (Giov 19,36)47 Die ganze Gemeinschaft Israels soll das Passa feiern.48 Wenn ein Fremder bei euch lebt und das Passa für Jahwe mitfeiern will, muss er alle männlichen Familienangehörigen beschneiden lassen. Dann gilt er als Einheimischer und darf das Passa mitessen. Kein Unbeschnittener darf davon essen.49 Ein und dasselbe Gesetz gilt für den Einheimischen und den Fremden, der bei euch lebt."50 Alle Israeliten machten es genauso, wie Jahwe es Mose und Aaron befohlen hatte.51 An diesem Tag führte Jahwe die Israeliten in geordneten Scharen aus Ägypten heraus.