Atti 4

Nuova Riveduta 2006

1 Mentre essi parlavano al popolo, giunsero i sacerdoti, il capitano del tempio e i sadducei[1],2 indignati perché essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti.3 Misero loro le mani addosso e li gettarono in prigione fino al giorno seguente, perché era già sera.4 Ma molti di coloro che avevano udito la Parola credettero; e il numero degli uomini salì a circa cinquemila.5 Il giorno seguente i loro capi, con gli anziani e gli scribi, si riunirono a Gerusalemme6 con Anna, il sommo sacerdote, Caiafa, Giovanni, Alessandro e tutti quelli che facevano parte della famiglia dei sommi sacerdoti.7 E, fatti condurre in mezzo a loro Pietro e Giovanni, domandarono: «Con quale potere o in nome di chi avete fatto questo?»8 Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani,9 se oggi siamo esaminati a proposito di un beneficio fatto a un uomo infermo, per sapere com’è che quest’uomo è stato guarito,10 sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele che questo è stato fatto nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato dai morti; è per la sua virtù che quest’uomo compare guarito in presenza vostra.11 Egli è “la pietra che è stata da voi costruttori rifiutata, ed è divenuta la pietra angolare”[2].12 In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati».13 Essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni, si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione; riconoscevano che erano stati con Gesù e,14 vedendo l’uomo che era stato guarito, lì presente con loro, non potevano dire niente in contrario.15 Ma, dopo aver ordinato loro di uscire dal sinedrio[3], si consultarono gli uni gli altri dicendo:16 «Che faremo a questi uomini? Che un evidente segno miracoloso sia stato fatto per mezzo di loro è noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme, e noi non possiamo negarlo.17 Ma, affinché ciò non si diffonda maggiormente tra il popolo, ordiniamo loro con minacce di non parlare più a nessuno nel nome di costui».18 E, avendoli chiamati, imposero loro di non parlare né insegnare affatto nel nome di Gesù.19 Ma Pietro e Giovanni risposero loro: «Giudicate voi se è giusto, davanti a Dio, ubbidire a voi anziché a Dio.20 Quanto a noi, non possiamo non parlare delle cose che abbiamo viste e udite».21 Ed essi, minacciatili di nuovo, li lasciarono andare, non trovando assolutamente come poterli punire, a causa del popolo; perché tutti glorificavano Dio per quello che era accaduto.22 Infatti l’uomo in cui questo segno miracoloso della guarigione era stato compiuto aveva più di quarant’anni.23 Rimessi quindi in libertà, vennero ai loro e riferirono tutte le cose che i capi dei sacerdoti e gli anziani avevano dette.24 Udito ciò, essi alzarono concordi la voce a Dio e dissero: «Signore, tu sei colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi;25 colui che mediante lo Spirito Santo ha detto per bocca del tuo servo Davide, nostro padre: “Perché si sono agitate le nazioni, e i popoli hanno meditato cose vane?26 I re della terra si sono sollevati, i prìncipi si sono riuniti insieme contro il Signore e contro il suo Cristo”[4].27 Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme con le nazioni e con tutto il popolo d’Israele,28 per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero.29 Adesso, Signore, considera le loro minacce e concedi ai tuoi servi di annunciare la tua Parola in tutta franchezza,30 stendendo la tua mano per guarire, perché si facciano segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore Gesù».31 Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza.32 La moltitudine di quelli che avevano creduto era d’un sol cuore e di un’anima sola; non vi era chi dicesse sua alcuna delle cose che possedeva, ma tutto era in comune tra di loro.33 Gli apostoli, con grande potenza, rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù; e grande grazia era sopra tutti loro.34 Infatti non c’era nessun bisognoso tra di loro; perché tutti quelli che possedevano poderi o case li vendevano, portavano l’importo delle cose vendute35 e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno, secondo il bisogno.36 Ora Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Barnaba (che tradotto vuol dire: «figlio di consolazione»), Levita, cipriota di nascita,37 avendo un campo, lo vendette e ne consegnò il ricavato, deponendolo ai piedi degli apostoli.

Atti 4

Einheitsübersetzung 2016

1 Während sie zum Volk redeten, traten die Priester, der Tempelhauptmann und die Sadduzäer zu ihnen.2 Sie waren aufgebracht, weil die Apostel das Volk lehrten und in Jesus die Auferstehung von den Toten verkündeten. (At 23,8)3 Und sie legten Hand an sie und hielten sie bis zum nächsten Morgen in Haft. Es war nämlich schon Abend.4 Viele aber von denen, die das Wort gehört hatten, wurden gläubig; und die Zahl der Männer stieg auf etwa fünftausend.5 Es geschah: Am anderen Morgen versammelten sich ihre Oberen sowie die Ältesten und die Schriftgelehrten in Jerusalem,6 dazu Hannas, der Hohepriester, Kajaphas, Johannes, Alexander und alle, die aus dem Geschlecht der Hohepriester stammten.[1] (Lu 3,2)7 Sie stellten die beiden in die Mitte und forschten sie aus: Mit welcher Kraft oder in wessen Namen habt ihr das getan? (Lu 20,2)8 Da sagte Petrus, erfüllt vom Heiligen Geist, zu ihnen: Ihr Führer des Volkes und ihr Ältesten!9 Wenn wir heute wegen einer guten Tat an einem kranken Menschen darüber vernommen werden, durch wen er geheilt worden ist,10 so sollt ihr alle und das ganze Volk Israel wissen: im Namen Jesu Christi, des Nazoräers, den ihr gekreuzigt habt und den Gott von den Toten auferweckt hat. Durch ihn steht dieser Mann gesund vor euch.11 Dieser Jesus ist der Stein, der von euch Bauleuten verworfen wurde, der aber zum Eckstein geworden ist. (Sal 118,22; Lu 20,17; Ef 2,20; 1P 2,4)12 Und in keinem anderen ist das Heil zu finden. Denn es ist uns Menschen kein anderer Name unter dem Himmel gegeben, durch den wir gerettet werden sollen. (Mat 1,21; 1Co 3,11)13 Als sie den Freimut des Petrus und des Johannes sahen und merkten, dass es ungebildete und einfache Leute waren, wunderten sie sich. Sie erkannten sie als Jünger Jesu,14 sahen aber auch, dass der Geheilte bei ihnen stand; so konnten sie nichts dagegen sagen.15 Sie befahlen ihnen, den Hohen Rat zu verlassen; dann berieten sie miteinander16 und sagten: Was sollen wir mit diesen Leuten anfangen? Dass ein offenkundiges Zeichen durch sie geschehen ist, das ist allen Einwohnern von Jerusalem bekannt; wir können es nicht abstreiten.17 Damit aber die Sache nicht weiter im Volk verbreitet wird, wollen wir ihnen unter Drohungen verbieten, je wieder in diesem Namen zu irgendeinem Menschen zu sprechen. (At 5,28)18 Und sie riefen sie herein und verboten ihnen, jemals wieder im Namen Jesu zu verkünden und zu lehren.19 Doch Petrus und Johannes antworteten ihnen: Ob es vor Gott recht ist, mehr auf euch zu hören als auf Gott, das entscheidet selbst. (At 5,29)20 Wir können unmöglich schweigen über das, was wir gesehen und gehört haben.21 Jene aber drohten ihnen noch mehr und ließen sie dann gehen; denn sie sahen keine Möglichkeit, sie zu bestrafen, mit Rücksicht auf das Volk, da alle Gott wegen des Geschehenen priesen.22 Denn der Mann, an dem das Zeichen der Heilung geschah, war über vierzig Jahre alt.23 Nach ihrer Freilassung gingen sie zu den Ihren und berichteten alles, was die Hohepriester und die Ältesten zu ihnen gesagt hatten.24 Als sie das hörten, erhoben sie einmütig ihre Stimme zu Gott und sprachen: Herr, du hast den Himmel, die Erde und das Meer geschaffen und alles, was sie erfüllt; (Eso 20,11; 2Re 19,15; Ne 9,6; Sal 146,6; Is 37,16)25 du hast durch den Mund unseres Vaters David, deines Knechtes, durch den Heiligen Geist gesagt: Warum tobten die Völker, / warum machten die Nationen nichtige Pläne? (Sal 2,1)26 Die Könige der Erde standen auf / und die Herrscher haben sich verbündet / gegen den Herrn und seinen Christus.27 Wahrhaftig, verbündet haben sich in dieser Stadt gegen deinen heiligen Knecht Jesus, den du gesalbt hast, Herodes und Pontius Pilatus mit den Heiden und den Stämmen Israels,[2] (Sal 2,2; Lu 23,12)28 um alles auszuführen, was deine Hand und dein Wille im Voraus bestimmt haben, dass es geschehe.29 Doch jetzt, Herr, sieh auf ihre Drohungen und gib deinen Knechten, mit allem Freimut dein Wort zu verkünden!30 Streck deine Hand aus, damit Heilungen und Zeichen und Wunder geschehen durch den Namen deines heiligen Knechtes Jesus!31 Als sie gebetet hatten, bebte der Ort, an dem sie versammelt waren, und alle wurden mit dem Heiligen Geist erfüllt und sie verkündeten freimütig das Wort Gottes. (At 2,44)32 Die Menge derer, die gläubig geworden waren, war ein Herz und eine Seele. Keiner nannte etwas von dem, was er hatte, sein Eigentum, sondern sie hatten alles gemeinsam.33 Mit großer Kraft legten die Apostel Zeugnis ab von der Auferstehung Jesu, des Herrn, und reiche Gnade ruhte auf ihnen allen. (At 2,22)34 Es gab auch keinen unter ihnen, der Not litt. Denn alle, die Grundstücke oder Häuser besaßen, verkauften ihren Besitz, brachten den Erlös (Lu 12,33; At 2,44)35 und legten ihn den Aposteln zu Füßen. Jedem wurde davon so viel zugeteilt, wie er nötig hatte.36 Auch Josef, ein Levit, gebürtig aus Zypern, der von den Aposteln Barnabas, das heißt übersetzt: Sohn des Trostes, genannt wurde, (At 4,13; At 9,27; At 11,22; At 12,25; 1Co 9,6; Ga 2,1; Col 4,10)37 verkaufte einen Acker, der ihm gehörte, brachte das Geld und legte es den Aposteln zu Füßen.