Romani 8

Nuova Riveduta 2006

1 Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù,2 perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte.3 Infatti, ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha fatto, mandando il proprio Figlio in carne simile a carne di peccato e, a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne,4 affinché il comandamento della legge fosse adempiuto in noi, che camminiamo non secondo la carne, ma secondo lo Spirito.5 Infatti quelli che sono secondo la carne pensano alle cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito pensano alle cose dello Spirito.6 Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace;7 infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo;8 e quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio.9 Voi però non siete nella carne ma nello Spirito, se lo Spirito di Dio abita veramente in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui.10 Ma se Cristo è in voi, nonostante il corpo sia morto a causa del peccato, lo Spirito dà vita a causa della giustificazione.11 Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.12 Così dunque, fratelli, non siamo debitori alla carne per vivere secondo la carne,13 perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete.14 Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio.15 E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre!»16 Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio.17 Se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui.18 Infatti io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che deve essere manifestata a nostro riguardo.19 Poiché la creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio;20 perché la creazione è stata sottoposta alla vanità, non di sua propria volontà, ma a motivo di colui che ve l’ha sottoposta,21 nella speranza che anche la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei figli di Dio.22 Sappiamo infatti che fino ad ora tutta la creazione geme ed è in travaglio;23 non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, gemiamo dentro di noi, aspettando l’adozione, la redenzione del nostro corpo.24 Poiché siamo stati salvati in speranza. Or la speranza di ciò che si vede non è speranza; difatti, quello che uno vede perché lo spererebbe ancora?25 Ma se speriamo ciò che non vediamo, lo aspettiamo con pazienza.26 Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili;27 e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.28 Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.29 Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli;30 e quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati.31 Che diremo dunque riguardo a queste cose? Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?32 Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?33 Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica.34 Chi li condannerà? Cristo {Gesù} è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi.35 Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?36 Com’è scritto: «Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno; siamo stati considerati come pecore da macello»[1].37 Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati.38 Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future,39 né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

Romani 8

English Standard Version

1 There is therefore now no condemnation for those who are in Christ Jesus.[1]2 For the law of the Spirit of life has set you[2] free in Christ Jesus from the law of sin and death. (Ro 6,14; Ro 6,18; Ro 7,4; Ro 8,12; 1Co 15,45; 2Co 3,6)3 For God has done what the law, weakened by the flesh, could not do. By sending his own Son in the likeness of sinful flesh and for sin,[3] he condemned sin in the flesh, (Le 16,5; Giov 1,14; At 13,39; 2Co 5,21; Ga 4,9; Fili 2,7; Eb 7,18; Eb 10,1; Eb 10,6; Eb 10,8; Eb 10,10; Eb 10,14; Eb 13,11)4 in order that the righteous requirement of the law might be fulfilled in us, who walk not according to the flesh but according to the Spirit. (Ro 1,32; Ro 2,26; Ga 5,16; Ga 5,25)5 For those who live according to the flesh set their minds on the things of the flesh, but those who live according to the Spirit set their minds on the things of the Spirit. (Ga 5,19; Ga 5,22; Ga 5,25; Ga 6,8)6 For to set the mind on the flesh is death, but to set the mind on the Spirit is life and peace. (Ro 6,21; Ro 8,13; Col 2,18)7 For the mind that is set on the flesh is hostile to God, for it does not submit to God’s law; indeed, it cannot. (1Co 2,14; Giac 4,4)8 Those who are in the flesh cannot please God.9 You, however, are not in the flesh but in the Spirit, if in fact the Spirit of God dwells in you. Anyone who does not have the Spirit of Christ does not belong to him. (Giov 14,17; At 16,7; Ro 8,11; 1Co 3,16; 1Co 6,19; 2Co 6,16; 2Ti 1,14; Giuda 1,19)10 But if Christ is in you, although the body is dead because of sin, the Spirit is life because of righteousness.11 If the Spirit of him who raised Jesus from the dead dwells in you, he who raised Christ Jesus[4] from the dead will also give life to your mortal bodies through his Spirit who dwells in you. (At 2,24; 2Co 3,6)12 So then, brothers,[5] we are debtors, not to the flesh, to live according to the flesh. (Ro 8,2)13 For if you live according to the flesh you will die, but if by the Spirit you put to death the deeds of the body, you will live. (Col 3,5)14 For all who are led by the Spirit of God are sons[6] of God. (De 14,1; Os 1,10; Giov 1,12; Ro 8,16; Ro 8,19; Ro 9,8; Ro 9,26; Ga 5,18)15 For you did not receive the spirit of slavery to fall back into fear, but you have received the Spirit of adoption as sons, by whom we cry, “Abba! Father!” (Is 56,5; Ger 31,9; Mar 14,36; Ro 8,23; Ro 9,4; 1Co 2,12; Ga 2,4; Ga 4,5; Ga 4,6; 2Ti 1,7; Eb 2,15; 1G 4,18)16 The Spirit himself bears witness with our spirit that we are children of God, (2Co 1,22; 2Co 5,5; Ef 1,13; 1G 3,24)17 and if children, then heirs—heirs of God and fellow heirs with Christ, provided we suffer with him in order that we may also be glorified with him. (At 14,22; 2Co 1,7; Ga 3,29; Ga 4,7; 2Ti 2,12; Tit 3,7)18 For I consider that the sufferings of this present time are not worth comparing with the glory that is to be revealed to us. (2Co 4,17; 1P 1,5)19 For the creation waits with eager longing for the revealing of the sons of God. (Ro 2,7; 1P 4,13; 1P 5,1; 1G 3,2)20 For the creation was subjected to futility, not willingly, but because of him who subjected it, in hope (Gen 3,17; Gen 3,18; Ec 1,2)21 that the creation itself will be set free from its bondage to corruption and obtain the freedom of the glory of the children of God. (At 3,21)22 For we know that the whole creation has been groaning together in the pains of childbirth until now. (Ger 12,4; Ger 12,11; Mar 16,15)23 And not only the creation, but we ourselves, who have the firstfruits of the Spirit, groan inwardly as we wait eagerly for adoption as sons, the redemption of our bodies. (Is 25,9; Lu 21,28; Ro 7,24; Ro 8,19; Ro 8,25; 2Co 5,2; 2Co 5,4; 2Co 5,5; Ga 5,5; Giac 1,18)24 For in this hope we were saved. Now hope that is seen is not hope. For who hopes for what he sees? (2Co 4,18; 1Te 1,3; 1Te 5,8; Eb 11,1)25 But if we hope for what we do not see, we wait for it with patience. (1Te 1,3; 1Te 5,8)26 Likewise the Spirit helps us in our weakness. For we do not know what to pray for as we ought, but the Spirit himself intercedes for us with groanings too deep for words. (Zac 12,10; Mat 20,22; Giov 14,16; Ef 6,18; Giac 4,3)27 And he who searches hearts knows what is the mind of the Spirit, because[7] the Spirit intercedes for the saints according to the will of God. (1Sam 16,7; 1Cr 28,9; Prov 15,11; Prov 17,3; Ger 11,20; Ger 17,10; Lu 16,15; Ro 8,6; Ro 8,34; 1Te 2,4; 1G 5,14)28 And we know that for those who love God all things work together for good,[8] for those who are called according to his purpose. (Esd 8,22; Ec 8,12; Ro 9,24; 1Co 1,9; 1Co 7,15; 1Co 7,17; Ga 1,15; Ga 5,8; Ef 4,1; Ef 4,4; 2Ti 1,9)29 For those whom he foreknew he also predestined to be conformed to the image of his Son, in order that he might be the firstborn among many brothers. (Ro 9,23; Ro 11,2; 1Co 2,7; 1Co 15,49; Ef 1,5; Ef 1,11; Fili 3,21; Col 1,15; Col 1,18; Col 3,10; Eb 1,6; 1P 1,2; 1G 3,2; Ap 1,5)30 And those whom he predestined he also called, and those whom he called he also justified, and those whom he justified he also glorified. (Giov 17,22; 1Co 6,11; Eb 2,10)31 What then shall we say to these things? If God is for us, who can be[9] against us? (Nu 14,9; 2Re 6,16; Sal 118,6; 1G 4,4)32 He who did not spare his own Son but gave him up for us all, how will he not also with him graciously give us all things? (Giov 3,16; Ro 4,25)33 Who shall bring any charge against God’s elect? It is God who justifies. (Is 50,8; Ap 12,10)34 Who is to condemn? Christ Jesus is the one who died—more than that, who was raised—who is at the right hand of God, who indeed is interceding for us.[10] (Mar 16,19; Ro 8,1; Ro 8,27; Eb 7,25; 1G 2,1)35 Who shall separate us from the love of Christ? Shall tribulation, or distress, or persecution, or famine, or nakedness, or danger, or sword?36 As it is written, “For your sake we are being killed all the day long; we are regarded as sheep to be slaughtered.” (Sal 44,22; At 20,24; 1Co 4,9; 1Co 15,30; 2Co 4,10)37 No, in all these things we are more than conquerors through him who loved us. (Giov 16,33; 1Co 15,57; Ga 2,20; Ef 5,2; Ap 1,5; Ap 3,9)38 For I am sure that neither death nor life, nor angels nor rulers, nor things present nor things to come, nor powers,39 nor height nor depth, nor anything else in all creation, will be able to separate us from the love of God in Christ Jesus our Lord.