Romani 4

Nuova Riveduta 2006

1 Che diremo dunque che il nostro antenato Abraamo abbia ottenuto secondo la carne?2 Poiché se Abraamo fosse stato giustificato per le opere, egli avrebbe di che vantarsi, ma non davanti a Dio;3 infatti, che dice la Scrittura? «Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia»[1].4 Ora a chi opera, il salario non è messo in conto come grazia, ma come debito;5 mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede è messa in conto come giustizia.6 Così pure Davide proclama la beatitudine dell’uomo al quale Dio mette in conto la giustizia senza opere, dicendo:7 «Beati quelli le cui iniquità sono perdonate e i cui peccati sono coperti.8 Beato l’uomo al quale il Signore non addebita affatto il peccato»[2].9 Questa beatitudine è soltanto per i circoncisi o anche per gli incirconcisi? Infatti diciamo che la fede fu messa in conto ad Abraamo come giustizia.10 In quale circostanza dunque gli fu messa in conto? Quando era circonciso, o quando era incirconciso? Non quando era circonciso, ma quando era incirconciso;11 poi ricevette il segno della circoncisione, quale sigillo della giustizia ottenuta per la fede che aveva quando era incirconciso, affinché fosse padre di tutti gli incirconcisi che credono, in modo che {anche} a loro fosse messa in conto la giustizia,12 e fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo sono circoncisi, ma seguono anche le orme della fede del nostro padre Abraamo quando era ancora incirconciso.13 Infatti la promessa di essere erede del mondo non fu fatta ad Abraamo o alla sua discendenza in base alla legge, ma in base alla giustizia che viene dalla fede.14 Perché, se diventano eredi quelli che si fondano sulla legge, la fede è resa vana e la promessa è annullata,15 poiché la legge produce ira; ma dove non c’è legge, non c’è neppure trasgressione.16 Perciò l’eredità è per fede, affinché sia per grazia, in modo che la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che è sotto la legge, ma anche per quella che discende dalla fede di Abraamo. Egli è padre di noi tutti17 (com’è scritto: «Io ti ho costituito padre di molte nazioni»[3]) davanti a colui nel quale credette, Dio, che fa rivivere i morti e chiama all’esistenza le cose che non sono.18 Egli, sperando contro speranza, credette, per diventare padre di molte nazioni, secondo quello che gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza»[4].19 Senza venir meno nella fede, egli vide che il suo corpo era svigorito (aveva quasi cent’anni) e che Sara non era più in grado di essere madre;20 però, davanti alla promessa di Dio non vacillò per incredulità, ma fu fortificato nella fede e diede gloria a Dio,21 pienamente convinto che quanto egli ha promesso, è anche in grado di compierlo.22 Perciò gli fu messo in conto come giustizia.23 Or non per lui soltanto sta scritto che questo gli fu messo in conto come giustizia,24 ma anche per noi, ai quali sarà pure messo in conto; per noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù, nostro Signore,25 il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.

Romani 4

English Standard Version

1 What then shall we say was gained by Abraham, our forefather according to the flesh? (Ro 4,16)2 For if Abraham was justified by works, he has something to boast about, but not before God. (1Co 1,31)3 For what does the Scripture say? “Abraham believed God, and it was counted to him as righteousness.” (Gen 15,6; Ro 4,9; Ro 4,22; Ga 3,6; Tit 3,8; Giac 2,23)4 Now to the one who works, his wages are not counted as a gift but as his due. (De 9,4; Ro 11,6)5 And to the one who does not work but believes in[1] him who justifies the ungodly, his faith is counted as righteousness, (Giov 6,29; Ro 3,22)6 just as David also speaks of the blessing of the one to whom God counts righteousness apart from works:7 “Blessed are those whose lawless deeds are forgiven, and whose sins are covered; (Sal 32,1)8 blessed is the man against whom the Lord will not count his sin.” (2Co 5,19)9 Is this blessing then only for the circumcised, or also for the uncircumcised? For we say that faith was counted to Abraham as righteousness. (Ro 3,30; Ro 4,3)10 How then was it counted to him? Was it before or after he had been circumcised? It was not after, but before he was circumcised.11 He received the sign of circumcision as a seal of the righteousness that he had by faith while he was still uncircumcised. The purpose was to make him the father of all who believe without being circumcised, so that righteousness would be counted to them as well, (Gen 17,10; Lu 19,9; Ro 3,22; Ro 4,12; Ro 4,16)12 and to make him the father of the circumcised who are not merely circumcised but who also walk in the footsteps of the faith that our father Abraham had before he was circumcised.13 For the promise to Abraham and his offspring that he would be heir of the world did not come through the law but through the righteousness of faith. (Gen 17,4; At 13,32; Ro 9,8; Ga 3,16; Eb 6,15; Eb 6,17; Eb 7,6; Eb 11,9; Eb 11,17)14 For if it is the adherents of the law who are to be the heirs, faith is null and the promise is void. (Ga 3,17)15 For the law brings wrath, but where there is no law there is no transgression. (Ro 3,20; Ro 7,7; Ro 7,10; 2Co 3,7; 2Co 3,9; Ga 3,10; Ga 3,19)16 That is why it depends on faith, in order that the promise may rest on grace and be guaranteed to all his offspring—not only to the adherent of the law but also to the one who shares the faith of Abraham, who is the father of us all, (Ro 3,24; Ro 9,8; Ro 15,8; Ga 3,22)17 as it is written, “I have made you the father of many nations”—in the presence of the God in whom he believed, who gives life to the dead and calls into existence the things that do not exist. (Gen 17,5; Giov 5,21; Ro 4,18; 1Co 1,28; Eb 11,3; Eb 11,19)18 In hope he believed against hope, that he should become the father of many nations, as he had been told, “So shall your offspring be.” (Gen 15,5)19 He did not weaken in faith when he considered his own body, which was as good as dead (since he was about a hundred years old), or when he considered the barrenness[2] of Sarah’s womb. (Gen 17,17; Gen 18,11; Eb 11,12)20 No unbelief made him waver concerning the promise of God, but he grew strong in his faith as he gave glory to God,21 fully convinced that God was able to do what he had promised. (Gen 18,14; Eb 11,19)22 That is why his faith was “counted to him as righteousness.”23 But the words “it was counted to him” were not written for his sake alone, (Sal 102,18; Ro 15,4; 1Co 9,9; 1Co 10,6; 1Co 10,11; 2Ti 3,16)24 but for ours also. It will be counted to us who believe in him who raised from the dead Jesus our Lord, (At 2,24; Ro 10,9; 1P 1,21)25 who was delivered up for our trespasses and raised for our justification. (Is 53,5; Mat 20,28; Ro 5,6; Ro 5,8; Ro 5,18; Ro 8,32; 1Co 15,17; Ga 1,4)