Romani 15

Nuova Riveduta 2006

1 Or noi, che siamo forti, dobbiamo sopportare le debolezze dei deboli e non compiacere a noi stessi.2 Ciascuno di noi compiaccia al prossimo, nel bene, a scopo di edificazione.3 Infatti anche Cristo non compiacque a se stesso; ma come è scritto: «Gli insulti di quelli che ti oltraggiano sono caduti sopra di me»[1].4 Poiché tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché, mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza.5 Il Dio della pazienza e della consolazione vi conceda di avere tra di voi un medesimo sentimento secondo Cristo Gesù,6 affinché di un solo animo e di una stessa bocca glorifichiate il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo.7 Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio.8 Infatti io dico che Cristo è diventato servitore dei circoncisi a dimostrazione della veracità di Dio per confermare le promesse fatte ai padri;9 mentre gli stranieri onorano Dio per la sua misericordia, come sta scritto: «Per questo ti celebrerò tra le nazioni e canterò le lodi al tuo nome»[2].10 E ancora: «Rallegratevi, o nazioni, con il suo popolo»[3].11 E altrove: «Nazioni, lodate tutte il Signore; tutti i popoli lo celebrino»[4].12 Di nuovo Isaia dice: «Spunterà la radice di Isai, colui che sorgerà a governare le nazioni; in lui spereranno le nazioni»[5].13 Or il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e di ogni pace nella fede, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo.14 Ora, fratelli miei, io pure sono persuaso, a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bontà, ricolmi di ogni conoscenza, capaci anche di ammonirvi a vicenda.15 Ma vi ho scritto un po’ arditamente su alcuni punti, per ricordarveli di nuovo, a motivo della grazia che mi è stata fatta da Dio,16 di essere un ministro di Cristo Gesù tra gli stranieri, esercitando il sacro servizio del vangelo di Dio, affinché gli stranieri diventino un’offerta gradita, santificata dallo Spirito Santo.17 Ho dunque di che vantarmi in Cristo Gesù, per quel che concerne le cose di Dio.18 Non oserei infatti parlare di cose che Cristo non avesse operato per mio mezzo allo scopo di condurre i pagani all’ubbidienza, con parole e opere,19 con la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito {di Dio}. Così da Gerusalemme e dintorni fino all’Illiria ho predicato dappertutto il vangelo di Cristo,20 avendo l’ambizione di predicare il vangelo là dove non era ancora stato portato il nome di Cristo, per non costruire sul fondamento altrui,21 ma com’è scritto: «Coloro ai quali nulla era stato annunciato di lui, lo vedranno; e coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno»[6].22 Per questa ragione appunto sono stato tante volte impedito di venire da voi;23 ma ora, non avendo più campo d’azione in queste regioni, e avendo già da molti anni un gran desiderio di venire da voi,24 quando andrò in Spagna spero, passando, di vedervi e di essere aiutato da voi a raggiungere quella regione, dopo aver goduto almeno un po’ della vostra compagnia.25 Per ora vado a Gerusalemme a rendere un servizio ai santi,26 perché la Macedonia e l’Acaia si sono compiaciute di fare una colletta per i poveri che sono tra i santi di Gerusalemme.27 Si sono compiaciute, ma esse sono anche in debito nei loro confronti; infatti, se gli stranieri sono stati fatti partecipi dei loro beni spirituali, sono anche in obbligo di aiutarli con i beni materiali.28 Quando dunque avrò compiuto questo servizio e consegnato il frutto di questa colletta, andrò in Spagna passando da voi;29 e so che, venendo da voi, verrò con la pienezza delle benedizioni di Cristo.30 Ora {, fratelli,} vi esorto, per il Signore nostro Gesù Cristo e per l’amore dello Spirito, a combattere con me nelle preghiere che rivolgete a Dio in mio favore,31 perché io sia liberato dagli increduli di Giudea, e il mio servizio per Gerusalemme sia gradito ai santi,32 in modo che, se piace a Dio, io possa venire da voi con gioia ed essere confortato insieme con voi.33 Or il Dio della pace sia con tutti voi. Amen.

Romani 15

English Standard Version

1 We who are strong have an obligation to bear with the failings of the weak, and not to please ourselves. (Ro 14,1; Ga 6,1; 1Te 5,14)2 Let each of us please his neighbor for his good, to build him up. (1Co 9,19; 1Co 9,22; 1Co 10,24; 1Co 10,33; Fili 2,4)3 For Christ did not please himself, but as it is written, “The reproaches of those who reproached you fell on me.” (Sal 69,9; Giov 5,30; Giov 6,38; Fili 2,5; Fili 2,8)4 For whatever was written in former days was written for our instruction, that through endurance and through the encouragement of the Scriptures we might have hope. (Sal 119,50; Ro 4,23; 2Ti 3,16)5 May the God of endurance and encouragement grant you to live in such harmony with one another, in accord with Christ Jesus, (Ro 12,16)6 that together you may with one voice glorify the God and Father of our Lord Jesus Christ. (Giov 20,17; 2Co 1,3; Ef 1,3; Ef 1,17; 1P 1,3; Ap 1,6)7 Therefore welcome one another as Christ has welcomed you, for the glory of God.8 For I tell you that Christ became a servant to the circumcised to show God’s truthfulness, in order to confirm the promises given to the patriarchs, (Mat 15,24; Giov 1,11; At 3,26; Ro 4,16; 2Co 1,20; Eb 3,1)9 and in order that the Gentiles might glorify God for his mercy. As it is written, “Therefore I will praise you among the Gentiles, and sing to your name.” (2Sam 22,50; Sal 18,49; Ro 3,29)10 And again it is said, “Rejoice, O Gentiles, with his people.” (De 32,43)11 And again, “Praise the Lord, all you Gentiles, and let all the peoples extol him.” (Sal 117,1)12 And again Isaiah says, “The root of Jesse will come, even he who arises to rule the Gentiles; in him will the Gentiles hope.” (Is 11,1; Is 11,10; Mat 12,21; Ap 5,5; Ap 22,16)13 May the God of hope fill you with all joy and peace in believing, so that by the power of the Holy Spirit you may abound in hope. (Ro 5,1; Ro 14,17)14 I myself am satisfied about you, my brothers,[1] that you yourselves are full of goodness, filled with all knowledge and able to instruct one another. (1Co 1,5; 1Co 8,1; 1Co 8,7; 1Co 8,10; 1Co 12,8; 1Co 13,2; 2P 1,12; 2P 3,1; 1G 2,21)15 But on some points I have written to you very boldly by way of reminder, because of the grace given me by God (Ro 1,5)16 to be a minister of Christ Jesus to the Gentiles in the priestly service of the gospel of God, so that the offering of the Gentiles may be acceptable, sanctified by the Holy Spirit. (Is 66,20; Mal 1,11; Ro 11,13; Fili 2,17)17 In Christ Jesus, then, I have reason to be proud of my work for God. (Fili 3,3; Eb 2,17; Eb 5,1)18 For I will not venture to speak of anything except what Christ has accomplished through me to bring the Gentiles to obedience—by word and deed, (At 15,12; At 21,19; Ro 1,5; Ga 2,8)19 by the power of signs and wonders, by the power of the Spirit of God—so that from Jerusalem and all the way around to Illyricum I have fulfilled the ministry of the gospel of Christ; (At 19,11; At 20,1; At 22,17; 2Co 12,12)20 and thus I make it my ambition to preach the gospel, not where Christ has already been named, lest I build on someone else’s foundation, (2Co 10,13; 2Co 10,15)21 but as it is written, “Those who have never been told of him will see, and those who have never heard will understand.” (Is 52,15)22 This is the reason why I have so often been hindered from coming to you. (Ro 1,13; 1Te 2,18)23 But now, since I no longer have any room for work in these regions, and since I have longed for many years to come to you, (At 19,21; Ro 1,10; Ro 15,29; Ro 15,32)24 I hope to see you in passing as I go to Spain, and to be helped on my journey there by you, once I have enjoyed your company for a while. (At 15,3; Ro 15,28)25 At present, however, I am going to Jerusalem bringing aid to the saints. (At 19,21; At 20,22; At 21,15; At 24,17; Ro 15,31)26 For Macedonia and Achaia have been pleased to make some contribution for the poor among the saints at Jerusalem. (1Co 16,1; 2Co 8,1; 2Co 9,2; 2Co 9,13)27 For they were pleased to do it, and indeed they owe it to them. For if the Gentiles have come to share in their spiritual blessings, they ought also to be of service to them in material blessings. (1Co 9,11; Ga 6,6)28 When therefore I have completed this and have delivered to them what has been collected,[2] I will leave for Spain by way of you. (Ro 15,24)29 I know that when I come to you I will come in the fullness of the blessing[3] of Christ.30 I appeal to you, brothers, by our Lord Jesus Christ and by the love of the Spirit, to strive together with me in your prayers to God on my behalf, (2Co 1,11; Fili 2,1; Col 1,8; Col 2,1; Col 4,12; Eb 13,18)31 that I may be delivered from the unbelievers in Judea, and that my service for Jerusalem may be acceptable to the saints, (2Co 8,4; 2Te 3,2; 2Ti 3,11; 2Ti 4,17)32 so that by God’s will I may come to you with joy and be refreshed in your company. (1Co 16,18; 2Co 7,13; File 1,7; File 1,20)33 May the God of peace be with you all. Amen. (Ro 16,20; 1Co 14,33; 2Co 13,11; Fili 4,9; 1Te 5,23; 2Te 3,16; Eb 13,20)