Giovanni 2

Nuova Riveduta 2006

1 Tre giorni dopo ci fu un matrimonio in Cana di Galilea, e la madre di Gesù era là.2 Anche Gesù fu invitato con i suoi discepoli al matrimonio.3 Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino».4 Gesù le disse: «Che c’è fra me e te, o donna? L’ora mia non è ancora venuta».5 Sua madre disse ai servitori: «Fate tutto quel che vi dirà».6 C’erano là sei recipienti di pietra, del tipo adoperato per la purificazione dei Giudei, i quali contenevano ciascuno due o tre misure[1].7 Gesù disse loro: «Riempite d’acqua i recipienti». Ed essi li riempirono fino all’orlo.8 Poi disse loro: «Adesso attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono.9 Quando il maestro di tavola ebbe assaggiato l’acqua che era diventata vino (egli non ne conosceva la provenienza, ma la sapevano bene i servitori che avevano attinto l’acqua), chiamò lo sposo e gli disse:10 «Ognuno serve prima il vino buono, e quando si è bevuto abbondantemente, il meno buono; tu, invece, hai tenuto il vino buono fino ad ora».11 Gesù fece questo primo dei suoi segni miracolosi in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui.12 Dopo questo, scese a Capernaum egli con sua madre, con i suoi fratelli e i suoi discepoli, e rimasero là alcuni giorni.13 La Pasqua dei Giudei era vicina, e Gesù salì a Gerusalemme.14 Trovò nel tempio quelli che vendevano buoi, pecore, colombi, e i cambiavalute seduti.15 Fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori dal tempio, pecore e buoi; sparpagliò il denaro dei cambiavalute, rovesciò le tavole,16 e a quelli che vendevano i colombi disse: «Portate via di qui queste cose; smettete di fare della casa del Padre mio una casa di mercato».17 E i suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi consuma»[2].18 I Giudei allora presero a dirgli: «Quale segno miracoloso ci mostri per fare queste cose?»19 Gesù rispose loro: «Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!»20 Allora i Giudei dissero: «Quarantasei anni è durata la costruzione di questo tempio e tu lo faresti risorgere in tre giorni?»21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo.22 Quando dunque fu risorto dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola che Gesù aveva detta.23 Mentre egli era in Gerusalemme, alla festa di Pasqua, molti credettero nel suo nome vedendo i segni miracolosi che egli faceva.24 Ma Gesù non si fidava di loro, perché conosceva tutti,25 e perché non aveva bisogno della testimonianza di nessuno sull’uomo, poiché egli stesso conosceva quello che era nell’uomo.

Giovanni 2

English Standard Version

1 On the third day there was a wedding at Cana in Galilee, and the mother of Jesus was there. (Giov 1,29; Giov 1,35; Giov 1,43; Giov 4,46; Giov 21,2)2 Jesus also was invited to the wedding with his disciples. (Giov 1,40)3 When the wine ran out, the mother of Jesus said to him, “They have no wine.”4 And Jesus said to her, “Woman, what does this have to do with me? My hour has not yet come.” (2Sam 16,10; Giov 7,30; Giov 8,20; Giov 13,1; Giov 19,26)5 His mother said to the servants, “Do whatever he tells you.”6 Now there were six stone water jars there for the Jewish rites of purification, each holding twenty or thirty gallons.[1] (2Cr 4,5; Mar 7,3; Giov 3,25)7 Jesus said to the servants, “Fill the jars with water.” And they filled them up to the brim.8 And he said to them, “Now draw some out and take it to the master of the feast.” So they took it.9 When the master of the feast tasted the water now become wine, and did not know where it came from (though the servants who had drawn the water knew), the master of the feast called the bridegroom (Giov 4,46)10 and said to him, “Everyone serves the good wine first, and when people have drunk freely, then the poor wine. But you have kept the good wine until now.”11 This, the first of his signs, Jesus did at Cana in Galilee, and manifested his glory. And his disciples believed in him. (Giov 1,14; Giov 2,2)12 After this he went down to Capernaum, with his mother and his brothers[2] and his disciples, and they stayed there for a few days. (Mat 12,46)13 The Passover of the Jews was at hand, and Jesus went up to Jerusalem. (De 16,1; Lu 2,41; Giov 2,23; Giov 6,4; Giov 11,55)14 In the temple he found those who were selling oxen and sheep and pigeons, and the money-changers sitting there. (Mal 3,1; Mat 21,12; Mar 11,15; Lu 19,45)15 And making a whip of cords, he drove them all out of the temple, with the sheep and oxen. And he poured out the coins of the money-changers and overturned their tables.16 And he told those who sold the pigeons, “Take these things away; do not make my Father’s house a house of trade.” (Lu 2,49; Giov 14,2)17 His disciples remembered that it was written, “Zeal for your house will consume me.” (Sal 69,9)18 So the Jews said to him, “What sign do you show us for doing these things?” (Eso 4,1; Eso 4,8; Eso 7,9; Mat 12,38; Giov 4,48; Giov 6,30)19 Jesus answered them, “Destroy this temple, and in three days I will raise it up.” (Mat 26,61; Mat 27,40; Mar 14,58; Mar 15,29; Giov 10,18)20 The Jews then said, “It has taken forty-six years to build this temple,[3] and will you raise it up in three days?”21 But he was speaking about the temple of his body. (Giov 1,14; 1Co 6,19; Col 2,9)22 When therefore he was raised from the dead, his disciples remembered that he had said this, and they believed the Scripture and the word that Jesus had spoken. (Sal 16,10; Lu 24,8; Giov 12,16; Giov 20,9)23 Now when he was in Jerusalem at the Passover Feast, many believed in his name when they saw the signs that he was doing. (Giov 11,45)24 But Jesus on his part did not entrust himself to them, because he knew all people (Mat 9,4; Giov 1,48; Giov 5,42; Giov 6,14; Giov 6,61; Giov 6,64; Giov 16,30)25 and needed no one to bear witness about man, for he himself knew what was in man. (Giov 2,24)