Giona 1

Nuova Riveduta 2006

1 La parola del Signore fu rivolta a Giona, figlio di Amittai, in questi termini:2 «Àlzati, va’ a Ninive[1], la gran città, e proclama contro di lei che la loro malvagità è salita fino a me».3 Ma Giona si mise in viaggio per fuggire a Tarsis[2], lontano dalla presenza del Signore. Scese a Iafo, dove trovò una nave diretta a Tarsis e, pagato il prezzo del suo viaggio, si imbarcò per andare con loro a Tarsis, lontano dalla presenza del Signore.4 Il Signore scatenò un gran vento sul mare, e vi fu sul mare una tempesta così forte che la nave era sul punto di sfasciarsi.5 I marinai ebbero paura e invocarono ciascuno il proprio dio e gettarono a mare il carico di bordo, per alleggerire la nave. Giona, invece, era sceso in fondo alla nave, si era coricato e dormiva profondamente.6 Il capitano gli si avvicinò e gli disse: «Che fai qui? Dormi? Àlzati, invoca il tuo dio! Forse egli si darà pensiero di noi e non periremo».7 Poi si dissero l’un l’altro: «Venite, tiriamo a sorte e sapremo per causa di chi ci capita questa disgrazia». Tirarono a sorte e la sorte cadde su Giona.8 Allora gli dissero: «Spiegaci dunque per causa di chi ci capita questa disgrazia! Qual è il tuo mestiere? Da dove vieni? Qual è il tuo paese? A quale popolo appartieni?»9 Egli rispose loro: «Sono Ebreo e temo il Signore, Dio del cielo, che ha fatto il mare e la terraferma».10 Allora quegli uomini furono presi da grande spavento e gli domandarono: «Perché hai fatto questo?» Quegli uomini infatti sapevano che egli fuggiva lontano dalla presenza del Signore, perché egli li aveva messi al corrente della cosa.11 Poi gli dissero: «Che dobbiamo fare di te perché il mare si calmi per noi?» Il mare infatti si faceva sempre più tempestoso.12 Egli rispose: «Prendetemi e gettatemi in mare, e il mare si calmerà per voi; perché io so che questa gran tempesta vi piomba addosso per causa mia».13 Tuttavia quegli uomini remavano con forza per raggiungere la riva; ma non riuscivano, perché il mare si faceva sempre più tempestoso e minaccioso.14 Allora gridarono al Signore e dissero: «Signore, non lasciarci perire per risparmiare la vita di quest’uomo e non accusarci del sangue innocente; poiché tu, Signore, hai fatto come ti è piaciuto».15 Poi presero Giona, lo gettarono in mare e la furia del mare si calmò.16 Allora quegli uomini furono presi da un grande timore del Signore; offrirono un sacrificio al Signore e fecero dei voti.

Giona 1

English Standard Version

1 Now the word of the Lord came to Jonah the son of Amittai, saying, (2Re 14,25)2 “Arise, go to Nineveh, that great city, and call out against it, for their evil[1] has come up before me.” (Gen 10,11; 2Re 19,36; Gion 3,3; Gion 4,11; Na 1,1; So 2,13; Mat 12,41; Lu 11,30; Lu 11,32; Ap 18,5)3 But Jonah rose to flee to Tarshish from the presence of the Lord. He went down to Joppa and found a ship going to Tarshish. So he paid the fare and went down into it, to go with them to Tarshish, away from the presence of the Lord. (Gen 4,16; Gios 19,46; 1Re 10,22; Sal 139,9; Gion 4,2)4 But the Lord hurled a great wind upon the sea, and there was a mighty tempest on the sea, so that the ship threatened to break up. (1Re 22,48; Sal 48,7; Sal 107,25)5 Then the mariners were afraid, and each cried out to his god. And they hurled the cargo that was in the ship into the sea to lighten it for them. But Jonah had gone down into the inner part of the ship and had lain down and was fast asleep. (Sal 107,28; At 27,18; At 27,38)6 So the captain came and said to him, “What do you mean, you sleeper? Arise, call out to your god! Perhaps the god will give a thought to us, that we may not perish.” (Gion 1,5; Gion 3,9)7 And they said to one another, “Come, let us cast lots, that we may know on whose account this evil has come upon us.” So they cast lots, and the lot fell on Jonah. (Giudic 20,9)8 Then they said to him, “Tell us on whose account this evil has come upon us. What is your occupation? And where do you come from? What is your country? And of what people are you?”9 And he said to them, “I am a Hebrew, and I fear the Lord, the God of heaven, who made the sea and the dry land.” (Sal 146,6; Ap 11,13)10 Then the men were exceedingly afraid and said to him, “What is this that you have done!” For the men knew that he was fleeing from the presence of the Lord, because he had told them. (Gion 1,3)11 Then they said to him, “What shall we do to you, that the sea may quiet down for us?” For the sea grew more and more tempestuous.12 He said to them, “Pick me up and hurl me into the sea; then the sea will quiet down for you, for I know it is because of me that this great tempest has come upon you.” (Gios 7,20)13 Nevertheless, the men rowed hard[2] to get back to dry land, but they could not, for the sea grew more and more tempestuous against them.14 Therefore they called out to the Lord, “O Lord, let us not perish for this man’s life, and lay not on us innocent blood, for you, O Lord, have done as it pleased you.” (De 21,8; Sal 115,3)15 So they picked up Jonah and hurled him into the sea, and the sea ceased from its raging. (Sal 65,7; Lu 8,24)16 Then the men feared the Lord exceedingly, and they offered a sacrifice to the Lord and made vows. (Gen 8,20; Gen 31,54; Gion 2,9)17 [3] And the Lord appointed[4] a great fish to swallow up Jonah. And Jonah was in the belly of the fish three days and three nights. (Mat 12,40; Mat 16,4; Lu 11,30)