Genesi 35

Nuova Riveduta 2006

1 Dio disse a Giacobbe: «Àlzati, va’ ad abitare a Betel; là farai un altare al Dio che ti apparve quando fuggivi davanti a tuo fratello Esaù».2 Allora Giacobbe disse alla sua famiglia e a tutti quelli che erano con lui: «Togliete gli dèi stranieri che sono in mezzo a voi, purificatevi e cambiatevi i vestiti;3 partiamo, andiamo a Betel; là farò un altare al Dio che mi esaudì nel giorno della mia angoscia e che è stato con me nel viaggio che ho fatto».4 Essi diedero a Giacobbe tutti gli dèi stranieri che erano nelle loro mani e gli anelli che avevano agli orecchi; Giacobbe li nascose sotto la quercia che è presso Sichem.5 Poi partirono. Il terrore di Dio invase le città che erano intorno a loro, e nessuno inseguì i figli di Giacobbe.6 Così Giacobbe e tutta la gente che aveva con sé giunsero a Luz, cioè Betel, che è nel paese di Canaan.7 Lì costruì un altare e chiamò quel luogo El-Betel[1], perché Dio gli era apparso lì quando egli fuggiva davanti a suo fratello.8 Allora morì Debora, balia di Rebecca, e fu sepolta al di sotto di Betel, sotto la quercia che fu chiamata Allon-Bacut[2].9 Dio apparve ancora a Giacobbe, quando questi veniva da Paddan-Aram, e lo benedisse.10 Dio gli disse: «Il tuo nome è Giacobbe. Tu non sarai più chiamato Giacobbe, ma il tuo nome sarà Israele». E lo chiamò Israele.11 Dio gli disse: «Io sono il Dio onnipotente; sii fecondo e moltìplicati; una nazione, anzi una moltitudine di nazioni discenderà da te, dei re usciranno dai tuoi lombi;12 darò a te e alla tua discendenza dopo di te il paese che diedi ad Abraamo e a Isacco».13 E Dio se ne andò risalendo dal luogo dove gli aveva parlato.14 Allora Giacobbe eresse, nel luogo dove Dio gli aveva parlato, un monumento di pietra; vi fece sopra una libazione e vi sparse su dell’olio.15 Giacobbe chiamò Betel il luogo dove Dio gli aveva parlato.16 Poi partirono da Betel. C’era ancora qualche distanza per arrivare a Efrata, quando Rachele partorì. Ella ebbe un parto difficile.17 Mentre penava a partorire, la levatrice le disse: «Non temere, perché questo è un altro figlio per te».18 Mentre l’anima sua se ne andava, perché stava morendo, chiamò il bimbo Ben-Oni[3]; ma il padre lo chiamò Beniamino[4].19 Rachele dunque morì e fu sepolta sulla via di Efrata, cioè di Betlemme.20 Giacobbe eresse una pietra commemorativa sulla tomba di lei. Questa pietra commemorativa della tomba di Rachele esiste tuttora.21 Poi Israele partì e piantò la sua tenda di là da Migdal-Eder.22 Mentre Israele abitava in quel paese, Ruben andò e si unì a Bila, concubina di suo padre, e Israele venne a saperlo.23 I figli di Giacobbe erano dodici. I figli di Lea: Ruben, primogenito di Giacobbe, Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Zabulon.24 I figli di Rachele: Giuseppe e Beniamino.25 I figli di Bila, serva di Rachele: Dan e Neftali.26 I figli di Zilpa, serva di Lea: Gad e Ascer. Questi sono i figli di Giacobbe che gli nacquero in Paddan-Aram.27 Giacobbe venne da Isacco suo padre a Mamre, a Chiriat-Arba, cioè Ebron, dove Abraamo e Isacco avevano soggiornato.28 La durata della vita d’Isacco fu di centottant’anni.29 Poi Isacco spirò, morì e fu riunito al suo popolo, vecchio e sazio di giorni; Esaù e Giacobbe, suoi figli, lo seppellirono.

Genesi 35

English Standard Version

1 God said to Jacob, “Arise, go up to Bethel and dwell there. Make an altar there to the God who appeared to you when you fled from your brother Esau.” (Gen 27,43; Gen 28,19)2 So Jacob said to his household and to all who were with him, “Put away the foreign gods that are among you and purify yourselves and change your garments. (Gen 18,19; Gen 31,19; Eso 19,10; Gios 24,15; Gios 24,23; 1Sam 7,3)3 Then let us arise and go up to Bethel, so that I may make there an altar to the God who answers me in the day of my distress and has been with me wherever I have gone.” (Gen 28,20; Gen 31,3; Gen 32,7; Gen 32,24)4 So they gave to Jacob all the foreign gods that they had, and the rings that were in their ears. Jacob hid them under the terebinth tree that was near Shechem. (Gios 24,26; Giudic 9,6)5 And as they journeyed, a terror from God fell upon the cities that were around them, so that they did not pursue the sons of Jacob.6 And Jacob came to Luz (that is, Bethel), which is in the land of Canaan, he and all the people who were with him, (Gen 28,19)7 and there he built an altar and called the place El-bethel,[1] because there God had revealed himself to him when he fled from his brother. (Gen 35,1)8 And Deborah, Rebekah’s nurse, died, and she was buried under an oak below Bethel. So he called its name Allon-bacuth.[2] (Gen 24,59)9 God appeared[3] to Jacob again, when he came from Paddan-aram, and blessed him.10 And God said to him, “Your name is Jacob; no longer shall your name be called Jacob, but Israel shall be your name.” So he called his name Israel. (Gen 17,5; Gen 17,15; Gen 32,28)11 And God said to him, “I am God Almighty:[4] be fruitful and multiply. A nation and a company of nations shall come from you, and kings shall come from your own body.[5] (Gen 17,1; Gen 17,5; Gen 17,16; Gen 26,4; Gen 28,3; Gen 48,4)12 The land that I gave to Abraham and Isaac I will give to you, and I will give the land to your offspring after you.” (Gen 12,7; Gen 13,15; Gen 17,8; Gen 26,3; Gen 28,13)13 Then God went up from him in the place where he had spoken with him. (Gen 17,22)14 And Jacob set up a pillar in the place where he had spoken with him, a pillar of stone. He poured out a drink offering on it and poured oil on it. (Gen 28,18; Gen 31,45)15 So Jacob called the name of the place where God had spoken with him Bethel. (Gen 28,19)16 Then they journeyed from Bethel. When they were still some distance[6] from Ephrath, Rachel went into labor, and she had hard labor.17 And when her labor was at its hardest, the midwife said to her, “Do not fear, for you have another son.” (Gen 30,24)18 And as her soul was departing (for she was dying), she called his name Ben-oni;[7] but his father called him Benjamin.[8] (Lu 1,59)19 So Rachel died, and she was buried on the way to Ephrath (that is, Bethlehem), (Gen 48,7; Ru 1,2; Ru 4,11; Mi 5,2; Mat 2,6; Mat 2,16)20 and Jacob set up a pillar over her tomb. It is the pillar of Rachel’s tomb, which is there to this day. (1Sam 10,2; 2Sam 18,18)21 Israel journeyed on and pitched his tent beyond the tower of Eder.22 While Israel lived in that land, Reuben went and lay with Bilhah his father’s concubine. And Israel heard of it. Now the sons of Jacob were twelve. (Gen 49,4; 2Sam 16,22; 2Sam 20,3; 1Cr 5,1; 1Co 5,1)23 The sons of Leah: Reuben (Jacob’s firstborn), Simeon, Levi, Judah, Issachar, and Zebulun. (Gen 46,8; Eso 1,2)24 The sons of Rachel: Joseph and Benjamin.25 The sons of Bilhah, Rachel’s servant: Dan and Naphtali.26 The sons of Zilpah, Leah’s servant: Gad and Asher. These were the sons of Jacob who were born to him in Paddan-aram.27 And Jacob came to his father Isaac at Mamre, or Kiriath-arba (that is, Hebron), where Abraham and Isaac had sojourned. (Gen 13,18; Gen 23,2; Gen 23,19; Gios 14,15; Gios 15,13)28 Now the days of Isaac were 180 years.29 And Isaac breathed his last, and he died and was gathered to his people, old and full of days. And his sons Esau and Jacob buried him. (Gen 15,15; Gen 25,8; Gen 25,9; Gen 49,31)