Genesi 30

Nuova Riveduta 2006

1 Rachele, vedendo che non partoriva figli a Giacobbe, invidiò sua sorella, e disse a Giacobbe: «Dammi dei figli, altrimenti muoio».2 Giacobbe s’irritò contro Rachele, e disse: «Sono forse io al posto di Dio che ti ha negato di essere feconda?»3 Lei rispose: «Ecco la mia serva Bila; entra da lei; ella partorirà sulle mie ginocchia e, per mezzo di lei, avrò anch’io dei figli».4 Ella gli diede la sua serva Bila per moglie, e Giacobbe si unì a lei.5 Bila concepì e partorì un figlio a Giacobbe.6 Rachele disse: «Dio mi ha reso giustizia, ha anche ascoltato la mia voce e mi ha dato un figlio». Perciò lo chiamò Dan[1].7 Bila, serva di Rachele, concepì ancora e partorì a Giacobbe un secondo figlio.8 Rachele disse: «Ho sostenuto contro mia sorella lotte straordinarie e ho vinto». Perciò lo chiamò Neftali[2].9 Lea, vedendo che aveva cessato d’aver figli, prese la sua serva Zilpa e la diede a Giacobbe per moglie.10 Zilpa, serva di Lea, partorì un figlio a Giacobbe.11 E Lea disse: «Che fortuna!» E lo chiamò Gad[3].12 Poi Zilpa, serva di Lea, partorì a Giacobbe un secondo figlio.13 Lea disse: «Sono felice! perché le fanciulle mi chiameranno beata». Perciò lo chiamò Ascer[4].14 Ruben uscì al tempo della mietitura del grano e trovò nei campi delle mandragole[5], che portò a Lea sua madre. Allora Rachele disse a Lea: «Ti prego, dammi delle mandragole di tuo figlio!»15 Ma Lea rispose: «Ti pare poco avermi tolto il marito, che mi vuoi togliere anche le mandragole di mio figlio?» E Rachele disse: «Ebbene, si corichi pure con te questa notte, in compenso delle mandragole di tuo figlio».16 Come Giacobbe, sul far della sera, se ne tornava nei campi, Lea uscì a incontrarlo, e gli disse: «Vieni da me, perché ti ho preso per me con le mandragole di mio figlio». Ed egli si coricò con lei quella notte.17 Dio esaudì Lea, la quale concepì e partorì a Giacobbe un quinto figlio.18 E lei disse: «Dio mi ha ricompensata, perché ho dato la mia serva a mio marito». E lo chiamò Issacar[6].19 Lea concepì ancora e partorì a Giacobbe un sesto figlio.20 E Lea disse: «Dio mi ha fatto un bel regalo; questa volta mio marito abiterà con me, perché gli ho partorito sei figli». E lo chiamò Zabulon[7].21 Poi partorì una figlia e la chiamò Dina[8].22 Dio si ricordò anche di Rachele; Dio la esaudì e la rese feconda.23 Ella concepì e partorì un figlio, e disse: «Dio ha tolto la mia vergogna».24 E lo chiamò Giuseppe[9], dicendo: «Il Signore mi aggiunga un altro figlio».25 Dopo che Rachele ebbe partorito Giuseppe, Giacobbe disse a Labano: «Lasciami partire, perché io vada a casa mia, nel mio paese.26 Dammi le mie mogli per le quali ti ho servito, i miei figli, e lasciami andare, poiché tu conosci il servizio che ti ho prestato».27 Labano gli disse: «Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, rimani; giacché credo di indovinare che il Signore mi ha benedetto per amor tuo».28 Poi disse: «Fissami il tuo salario e te lo darò».29 Giacobbe gli rispose: «Tu sai in che modo ti ho servito e quello che è diventato il tuo bestiame nelle mie mani.30 Infatti quello che avevi prima della mia venuta era poco, ma ora si è molto accresciuto. Il Signore ti ha benedetto dovunque io ho messo il piede. Ora, quando lavorerò anch’io per la mia casa?»31 Labano gli disse: «Che cosa ti devo dare?» Giacobbe rispose: «Non darmi nulla; se acconsenti a quello che sto per dirti, io pascolerò di nuovo le tue greggi e ne avrò cura.32 Passerò quest’oggi in mezzo a tutte le tue greggi, mettendo da parte ogni agnello nero tra le pecore, ogni agnello macchiato e vaiolato; e tra le capre, le vaiolate e le macchiate. Quello sarà il mio salario.33 Così da ora innanzi la mia giustizia parlerà per me in tua presenza quando verrai ad accertare il mio salario: tutto ciò che non sarà macchiato o vaiolato fra le capre e nero tra gli agnelli sarà rubato, se si troverà presso di me».34 Labano disse: «Ebbene, sia come tu dici!»35 Quello stesso giorno mise da parte i becchi striati e vaiolati e tutte le capre macchiate o vaiolate, tutto quello che aveva del bianco e tutto quello che era nero fra gli agnelli, e li affidò ai suoi figli.36 Labano frappose la distanza di tre giornate di cammino tra sé e Giacobbe; Giacobbe pascolava il rimanente delle greggi di Labano.37 Giacobbe prese dei rami verdi di pioppo, di mandorlo e di platano e vi fece delle scortecciature bianche, mettendo allo scoperto il bianco dei rami.38 Poi collocò i rami, che aveva scortecciati, nei rigagnoli, negli abbeveratoi dove le pecore venivano a bere, proprio davanti alle pecore, ed esse entravano in calore quando venivano a bere.39 Le pecore dunque entravano in calore presso quei rami e figliavano agnelli striati, macchiati e vaiolati.40 Poi Giacobbe metteva da parte questi agnelli e faceva volgere gli occhi delle pecore verso tutto quello che era striato e tutto quello che era nero nel gregge di Labano. Egli si formò così delle greggi a parte, che non unì alle greggi di Labano.41 Tutte le volte che le pecore vigorose del gregge entravano in calore, Giacobbe metteva i rami nei rigagnoli, sotto gli occhi delle pecore, perché le pecore entrassero in calore vicino a quei rami;42 ma quando le pecore erano deboli, non ve le metteva; così gli agnelli deboli erano di Labano e i vigorosi di Giacobbe.43 Quest’uomo diventò ricchissimo, ed ebbe greggi numerose, serve, servi, cammelli e asini.

Genesi 30

English Standard Version

1 When Rachel saw that she bore Jacob no children, she envied her sister. She said to Jacob, “Give me children, or I shall die!” (Gen 29,31)2 Jacob’s anger was kindled against Rachel, and he said, “Am I in the place of God, who has withheld from you the fruit of the womb?” (Gen 16,2; 1Sam 1,5)3 Then she said, “Here is my servant Bilhah; go in to her, so that she may give birth on my behalf,[1] that even I may have children[2] through her.” (Gen 29,29; Gen 50,23)4 So she gave him her servant Bilhah as a wife, and Jacob went in to her.5 And Bilhah conceived and bore Jacob a son.6 Then Rachel said, “God has judged me, and has also heard my voice and given me a son.” Therefore she called his name Dan.[3] (Gen 49,16)7 Rachel’s servant Bilhah conceived again and bore Jacob a second son.8 Then Rachel said, “With mighty wrestlings[4] I have wrestled with my sister and have prevailed.” So she called his name Naphtali.[5] (Mat 4,13)9 When Leah saw that she had ceased bearing children, she took her servant Zilpah and gave her to Jacob as a wife. (Gen 29,24; Gen 30,4)10 Then Leah’s servant Zilpah bore Jacob a son.11 And Leah said, “Good fortune has come!” so she called his name Gad.[6] (Gen 49,19)12 Leah’s servant Zilpah bore Jacob a second son.13 And Leah said, “Happy am I! For women have called me happy.” So she called his name Asher.[7] (Lu 1,48)14 In the days of wheat harvest Reuben went and found mandrakes in the field and brought them to his mother Leah. Then Rachel said to Leah, “Please give me some of your son’s mandrakes.” (Cc 7,13)15 But she said to her, “Is it a small matter that you have taken away my husband? Would you take away my son’s mandrakes also?” Rachel said, “Then he may lie with you tonight in exchange for your son’s mandrakes.”16 When Jacob came from the field in the evening, Leah went out to meet him and said, “You must come in to me, for I have hired you with my son’s mandrakes.” So he lay with her that night.17 And God listened to Leah, and she conceived and bore Jacob a fifth son.18 Leah said, “God has given me my wages because I gave my servant to my husband.” So she called his name Issachar.[8]19 And Leah conceived again, and she bore Jacob a sixth son.20 Then Leah said, “God has endowed me with a good endowment; now my husband will honor me, because I have borne him six sons.” So she called his name Zebulun.[9] (Mat 4,13)21 Afterward she bore a daughter and called her name Dinah.22 Then God remembered Rachel, and God listened to her and opened her womb. (Gen 8,1; Gen 29,31; Sal 127,3)23 She conceived and bore a son and said, “God has taken away my reproach.” (1Sam 1,6; Is 4,1; Lu 1,25)24 And she called his name Joseph,[10] saying, “May the Lord add to me another son!” (Gen 35,17)25 As soon as Rachel had borne Joseph, Jacob said to Laban, “Send me away, that I may go to my own home and country.26 Give me my wives and my children for whom I have served you, that I may go, for you know the service that I have given you.” (Gen 29,20; Gen 29,30)27 But Laban said to him, “If I have found favor in your sight, I have learned by divination that[11] the Lord has blessed me because of you.28 Name your wages, and I will give it.” (Gen 29,15)29 Jacob said to him, “You yourself know how I have served you, and how your livestock has fared with me. (Gen 31,6; Gen 31,38)30 For you had little before I came, and it has increased abundantly, and the Lord has blessed you wherever I turned. But now when shall I provide for my own household also?” (Gen 30,43; 1Ti 5,8)31 He said, “What shall I give you?” Jacob said, “You shall not give me anything. If you will do this for me, I will again pasture your flock and keep it:32 let me pass through all your flock today, removing from it every speckled and spotted sheep and every black lamb, and the spotted and speckled among the goats, and they shall be my wages. (Gen 31,8)33 So my honesty will answer for me later, when you come to look into my wages with you. Every one that is not speckled and spotted among the goats and black among the lambs, if found with me, shall be counted stolen.”34 Laban said, “Good! Let it be as you have said.”35 But that day Laban removed the male goats that were striped and spotted, and all the female goats that were speckled and spotted, every one that had white on it, and every lamb that was black, and put them in the charge of his sons.36 And he set a distance of three days’ journey between himself and Jacob, and Jacob pastured the rest of Laban’s flock.37 Then Jacob took fresh sticks of poplar and almond and plane trees, and peeled white streaks in them, exposing the white of the sticks. (Gen 31,8)38 He set the sticks that he had peeled in front of the flocks in the troughs, that is, the watering places, where the flocks came to drink. And since they bred when they came to drink, (Eso 2,16)39 the flocks bred in front of the sticks and so the flocks brought forth striped, speckled, and spotted.40 And Jacob separated the lambs and set the faces of the flocks toward the striped and all the black in the flock of Laban. He put his own droves apart and did not put them with Laban’s flock.41 Whenever the stronger of the flock were breeding, Jacob would lay the sticks in the troughs before the eyes of the flock, that they might breed among the sticks,42 but for the feebler of the flock he would not lay them there. So the feebler would be Laban’s, and the stronger Jacob’s.43 Thus the man increased greatly and had large flocks, female servants and male servants, and camels and donkeys. (Gen 24,35; Gen 26,13; Gen 30,30)