Atti 28

Nuova Riveduta 2006

1 Dopo essere scampati, riconoscemmo che l’isola si chiamava Malta.2 Gli indigeni usarono verso di noi bontà non comune; infatti ci accolsero tutti intorno a un grande fuoco acceso a motivo della pioggia che cadeva e del freddo.3 Mentre Paolo raccoglieva un fascio di rami secchi e li poneva sul fuoco, ne uscì fuori una vipera, risvegliata dal calore, e gli si attaccò alla mano.4 Quando gli indigeni videro la bestia che gli pendeva dalla mano, dissero tra di loro: «Certamente quest’uomo è un omicida perché, pur essendo scampato dal mare, la Giustizia[1] non lo lascia vivere».5 Ma Paolo, scossa la bestia nel fuoco, non ne patì alcun male.6 Ora essi si aspettavano di vederlo gonfiare o cadere morto sul colpo; ma dopo aver lungamente aspettato, vedendo che non gli avveniva alcun male, cambiarono parere e cominciarono a dire che egli era un dio.7 Nei dintorni di quel luogo vi erano dei poderi dell’uomo principale dell’isola, chiamato Publio, il quale ci accolse amichevolmente e ci ospitò per tre giorni.8 Il padre di Publio era a letto colpito da febbre e da dissenteria. Paolo andò a trovarlo; e, dopo aver pregato, gli impose le mani e lo guarì.9 Avvenuto questo, anche gli altri che avevano delle infermità nell’isola vennero e furono guariti;10 questi ci fecero grandi onori; e, quando salpammo, ci rifornirono di tutto il necessario.11 Tre mesi dopo ci imbarcammo su una nave alessandrina, recante l’insegna di Castore e Polluce, la quale aveva svernato nell’isola.12 Approdati a Siracusa, vi restammo tre giorni.13 Di là, costeggiando, arrivammo a Reggio. Il giorno seguente si levò un vento di scirocco, e in due giorni giungemmo a Pozzuoli.14 Qui trovammo dei fratelli, e fummo pregati di rimanere presso di loro sette giorni. E dunque giungemmo a Roma.15 Ora i fratelli, avute nostre notizie, di là ci vennero incontro sino al Foro Appio[2] e alle Tre Taverne[3]; e Paolo, quando li vide, ringraziò Dio e si fece coraggio.16 E quando entrammo a Roma, a Paolo fu concesso di abitare per suo conto con un soldato di guardia.17 Tre giorni dopo Paolo convocò i notabili fra i Giudei; e, quando furono riuniti, disse loro: «Fratelli, senza aver fatto nulla contro il popolo né contro i riti dei padri, fui arrestato a Gerusalemme e di là consegnato in mano ai Romani.18 Dopo avermi interrogato, essi volevano rilasciarmi perché non c’era in me nessuna colpa meritevole di morte.19 Ma i Giudei si opponevano, e io fui costretto ad appellarmi a Cesare, senza però avere nessuna accusa da portare contro la mia nazione.20 Per questo motivo dunque vi ho chiamati per vedervi e parlarvi; perché è a motivo della speranza d’Israele che sono stretto da questa catena».21 Ma essi gli dissero: «Noi non abbiamo ricevuto lettere dalla Giudea sul tuo conto, né è venuto qui alcuno dei fratelli a riferire o a dir male di te.22 Ma desideriamo sentire da te quel che tu pensi; perché, quanto a questa setta, ci è noto che dappertutto essa incontra opposizione».23 E, avendogli fissato un giorno, vennero a lui nel suo alloggio in gran numero; ed egli dalla mattina alla sera annunciava loro il regno di Dio, rendendo testimonianza e cercando di persuaderli, per mezzo della legge di Mosè e per mezzo dei profeti, riguardo a Gesù.24 Alcuni furono persuasi da ciò che egli diceva; altri invece non credettero.25 Essendo in discordia tra di loro se ne andarono, mentre Paolo pronunciava quest’unica sentenza: «Ben parlò lo Spirito Santo quando per mezzo del profeta Isaia disse ai vostri padri:26 “Va’ da questo popolo e di’: ‘Voi udrete e non comprenderete; guarderete e non vedrete;27 perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile, sono divenuti duri d’orecchi e hanno chiuso gli occhi, affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, non comprendano con il cuore, non si convertano e io non li guarisca’”[4].28 Sappiate dunque che questa salvezza di Dio è rivolta alle nazioni; ed esse presteranno ascolto».29 [Quando ebbe detto questo, i Giudei se ne andarono discutendo vivamente fra di loro.]30 E Paolo rimase due anni interi in una casa da lui presa in affitto, e riceveva tutti quelli che venivano a trovarlo,31 proclamando il regno di Dio e insegnando le cose relative al Signore Gesù Cristo con tutta franchezza e senza impedimento.

Atti 28

English Standard Version

1 After we were brought safely through, we then learned that the island was called Malta. (At 27,26; At 27,39)2 The native people[1] showed us unusual kindness, for they kindled a fire and welcomed us all, because it had begun to rain and was cold. (At 27,3; At 28,4; Ro 1,14; 1Co 14,11; Col 3,11)3 When Paul had gathered a bundle of sticks and put them on the fire, a viper came out because of the heat and fastened on his hand.4 When the native people saw the creature hanging from his hand, they said to one another, “No doubt this man is a murderer. Though he has escaped from the sea, Justice[2] has not allowed him to live.” (Nu 32,23; Giob 4,7; Am 5,19; Am 9,3; Lu 13,2; Lu 13,4; Giov 9,2; At 28,2)5 He, however, shook off the creature into the fire and suffered no harm. (Mar 16,18; Lu 10,19)6 They were waiting for him to swell up or suddenly fall down dead. But when they had waited a long time and saw no misfortune come to him, they changed their minds and said that he was a god. (At 8,10; At 14,11; At 14,19)7 Now in the neighborhood of that place were lands belonging to the chief man of the island, named Publius, who received us and entertained us hospitably for three days.8 It happened that the father of Publius lay sick with fever and dysentery. And Paul visited him and prayed, and putting his hands on him, healed him. (Mar 5,23; At 9,40; Giac 5,14)9 And when this had taken place, the rest of the people on the island who had diseases also came and were cured.10 They also honored us greatly,[3] and when we were about to sail, they put on board whatever we needed.11 After three months we set sail in a ship that had wintered in the island, a ship of Alexandria, with the twin gods[4] as a figurehead. (At 27,6)12 Putting in at Syracuse, we stayed there for three days.13 And from there we made a circuit and arrived at Rhegium. And after one day a south wind sprang up, and on the second day we came to Puteoli.14 There we found brothers[5] and were invited to stay with them for seven days. And so we came to Rome. (Giov 21,23)15 And the brothers there, when they heard about us, came as far as the Forum of Appius and Three Taverns to meet us. On seeing them, Paul thanked God and took courage. (At 28,14; Ro 1,9)16 And when we came into Rome, Paul was allowed to stay by himself, with the soldier who guarded him. (At 24,23; At 27,3)17 After three days he called together the local leaders of the Jews, and when they had gathered, he said to them, “Brothers, though I had done nothing against our people or the customs of our fathers, yet I was delivered as a prisoner from Jerusalem into the hands of the Romans. (At 6,14; At 15,1; At 21,21; At 25,8)18 When they had examined me, they wished to set me at liberty, because there was no reason for the death penalty in my case. (At 23,29; At 26,31)19 But because the Jews objected, I was compelled to appeal to Caesar—though I had no charge to bring against my nation. (At 24,17; At 25,11; At 26,4; At 26,32)20 For this reason, therefore, I have asked to see you and speak with you, since it is because of the hope of Israel that I am wearing this chain.” (Lu 2,25; At 21,33; At 23,6; At 26,29; Ef 6,20; Fili 1,7; 2Ti 1,16)21 And they said to him, “We have received no letters from Judea about you, and none of the brothers coming here has reported or spoken any evil about you. (At 22,5)22 But we desire to hear from you what your views are, for with regard to this sect we know that everywhere it is spoken against.” (Lu 2,34; At 24,5; 1P 2,12; 1P 3,16; 1P 4,14; 1P 4,16)23 When they had appointed a day for him, they came to him at his lodging in greater numbers. From morning till evening he expounded to them, testifying to the kingdom of God and trying to convince them about Jesus both from the Law of Moses and from the Prophets. (At 8,35; At 17,2; At 19,8; At 24,14; At 26,22; At 28,31)24 And some were convinced by what he said, but others disbelieved. (At 14,4; At 17,4; At 19,9; At 23,7)25 And disagreeing among themselves, they departed after Paul had made one statement: “The Holy Spirit was right in saying to your fathers through Isaiah the prophet: (Mat 15,7)26 “‘Go to this people, and say, “You will indeed hear but never understand, and you will indeed see but never perceive.” (Is 6,9; Mat 13,14; Mar 4,12; Lu 8,10)27 For this people’s heart has grown dull, and with their ears they can barely hear, and their eyes they have closed; lest they should see with their eyes and hear with their ears and understand with their heart and turn, and I would heal them.’ (Lu 22,32; Giov 12,40; Ro 11,8)28 Therefore let it be known to you that this salvation of God has been sent to the Gentiles; they will listen.”[6] (Sal 67,2; Is 40,5; Mat 8,11; Mat 21,43; Lu 2,30; Lu 3,6; Giov 10,16; At 13,26; At 13,46; At 13,48; Ro 11,11)30 He lived there two whole years at his own expense,[7] and welcomed all who came to him, (Fili 1,13)31 proclaiming the kingdom of God and teaching about the Lord Jesus Christ with all boldness and without hindrance. (Mat 12,28; Mat 13,19; At 4,29; At 8,12; At 20,25; At 28,23; Fili 1,12; 2Ti 2,9)