Atti 21

Nuova Riveduta 2006

1 Dopo esserci separati da loro, salpammo e giungemmo direttamente a Cos, il giorno seguente a Rodi e di là a Patara.2 E, trovata una nave diretta in Fenicia, salimmo a bordo e salpammo.3 Giunti in vista di Cipro, e lasciatala a sinistra, navigammo verso la Siria e approdammo a Tiro, perché qui si doveva scaricare la nave.4 Trovati i discepoli, soggiornammo là sette giorni. Essi, mossi dallo Spirito, dicevano a Paolo di non mettere piede a Gerusalemme;5 quando però fummo al termine di quei giorni, partimmo per continuare il viaggio, accompagnati da tutti loro, con le mogli e i figli, sin fuori dalla città; dopo esserci inginocchiati sulla spiaggia, pregammo e ci dicemmo addio;6 poi salimmo sulla nave, e quelli se ne tornarono alle loro case.7 Terminata la navigazione, da Tiro arrivammo a Tolemaide; e, salutati i fratelli, restammo un giorno con loro.8 Ripartiti il giorno dopo, giungemmo a Cesarea; ed entrati in casa di Filippo l’evangelista, che era uno dei sette[1], restammo da lui.9 Egli aveva quattro figlie non sposate, le quali profetizzavano.10 Eravamo là da molti giorni, quando scese dalla Giudea un profeta, di nome Agabo.11 Egli venne da noi e, presa la cintura di Paolo, si legò i piedi e le mani e disse: «Questo dice lo Spirito Santo: “A Gerusalemme i Giudei legheranno così l’uomo a cui questa cintura appartiene, e lo consegneranno nelle mani dei pagani”».12 Quando udimmo queste cose, tanto noi che quelli del luogo lo pregavamo di non salire a Gerusalemme.13 Paolo allora rispose: «Che fate voi, piangendo e spezzandomi il cuore? Sappiate che io sono pronto non solo a essere legato, ma anche a morire a Gerusalemme per il nome del Signore Gesù».14 E, poiché non si lasciava persuadere, ci rassegnammo dicendo: «Sia fatta la volontà del Signore».15 Dopo quei giorni, fatti i nostri preparativi, salimmo a Gerusalemme.16 Vennero con noi anche alcuni discepoli di Cesarea, che ci condussero in casa di un certo Mnasone di Cipro, discepolo di vecchia data, presso il quale dovevamo alloggiare.17 Arrivati a Gerusalemme, i fratelli ci accolsero festosamente.18 Il giorno seguente Paolo si recò con noi da Giacomo; e vi si trovarono tutti gli anziani.19 Dopo averli salutati, Paolo si mise a raccontare dettagliatamente quello che Dio aveva fatto tra i pagani, per mezzo del suo servizio.20 Ed essi, dopo averlo ascoltato, glorificavano Dio. Poi gli dissero: «Fratello, tu vedi quante migliaia di Giudei hanno creduto; e tutti sono zelanti per la legge.21 Ora sono stati informati su di te che vai insegnando a tutti i Giudei sparsi tra i pagani ad abbandonare Mosè, e dicendo di non circoncidere più i loro figli e di non conformarsi più ai riti.22 E allora? Sicuramente verranno a sapere che tu sei venuto.23 Fa’ dunque quello che ti diciamo: noi abbiamo quattro uomini che hanno fatto un voto;24 prendili con te, purìficati con loro e paga le spese per loro affinché possano radersi il capo; così tutti conosceranno che non c’è niente di vero nelle informazioni che hanno ricevute sul tuo conto, ma che tu pure osservi la legge.25 Quanto ai pagani che hanno creduto, noi abbiamo scritto decretando che si astengano dalle cose sacrificate agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalla fornicazione».26 Allora Paolo, il giorno seguente, prese con sé quegli uomini e, dopo essersi purificato con loro, entrò nel tempio annunciando di voler compiere i giorni della purificazione, fino alla presentazione dell’offerta per ciascuno di loro.27 Quando i sette giorni stavano per compiersi, i Giudei dell’Asia, vedendolo nel tempio, aizzarono tutta la folla e gli misero le mani addosso, gridando:28 «Israeliti, venite in aiuto: questo è l’uomo che va predicando a tutti e dappertutto contro il popolo, contro la legge e contro questo luogo; e, oltre a ciò, ha condotto anche dei Greci nel tempio e ha profanato questo santo luogo».29 Infatti, prima avevano veduto Trofimo di Efeso in città con Paolo, e pensavano che egli lo avesse condotto nel tempio.30 Tutta la città fu in agitazione e si fece un assembramento di gente; afferrato Paolo, lo trascinarono fuori dal tempio, e subito le porte furono chiuse.31 Mentre cercavano di ucciderlo, fu riferito al tribuno della coorte che tutta Gerusalemme era in subbuglio.32 Ed egli, presi immediatamente dei soldati e dei centurioni, si precipitò verso i Giudei, i quali, vedendo il tribuno e i soldati, cessarono di battere Paolo.33 Allora il tribuno si avvicinò, prese Paolo e ordinò che fosse legato con due catene; poi domandò chi fosse e che cosa avesse fatto.34 E nella folla gli uni gridavano una cosa e gli altri un’altra; per cui, non potendo sapere nulla di certo a causa della confusione, ordinò che fosse condotto nella fortezza[2].35 Quando Paolo arrivò alla gradinata dovette, per la violenza della folla, essere portato di peso dai soldati,36 perché una marea di gente incalzava, gridando: «A morte!»37 Quando Paolo stava per essere introdotto nella fortezza, disse al tribuno: «Mi è permesso dirti qualcosa?» Quegli rispose: «Sai il greco?38 Non sei dunque quell’egiziano che tempo fa sobillò e condusse nel deserto quei quattromila briganti?»39 Ma Paolo disse: «Io sono un Giudeo di Tarso, cittadino di quella non oscura città di Cilicia; e ti prego che tu mi permetta di parlare al popolo».40 Il tribuno glielo permise e Paolo, stando in piedi sulla gradinata, fece cenno con la mano al popolo e, fattosi un gran silenzio, parlò loro in ebraico, dicendo:

Atti 21

English Standard Version

1 And when we had parted from them and set sail, we came by a straight course to Cos, and the next day to Rhodes, and from there to Patara.[1] (At 16,10; At 16,11)2 And having found a ship crossing to Phoenicia, we went aboard and set sail.3 When we had come in sight of Cyprus, leaving it on the left we sailed to Syria and landed at Tyre, for there the ship was to unload its cargo.4 And having sought out the disciples, we stayed there for seven days. And through the Spirit they were telling Paul not to go on to Jerusalem. (At 20,23; At 21,11)5 When our days there were ended, we departed and went on our journey, and they all, with wives and children, accompanied us until we were outside the city. And kneeling down on the beach, we prayed (At 20,36; At 20,38)6 and said farewell to one another. Then we went on board the ship, and they returned home.7 When we had finished the voyage from Tyre, we arrived at Ptolemais, and we greeted the brothers[2] and stayed with them for one day. (Giov 21,23)8 On the next day we departed and came to Caesarea, and we entered the house of Philip the evangelist, who was one of the seven, and stayed with him. (At 6,5; At 8,5; Ef 4,11; 2Ti 4,5)9 He had four unmarried daughters, who prophesied. (Lu 2,36; At 2,17; At 13,1; 1Co 11,5)10 While we were staying for many days, a prophet named Agabus came down from Judea. (At 11,28)11 And coming to us, he took Paul’s belt and bound his own feet and hands and said, “Thus says the Holy Spirit, ‘This is how the Jews[3] at Jerusalem will bind the man who owns this belt and deliver him into the hands of the Gentiles.’” (1Sam 15,27; 1Re 11,30; Is 20,3; Ger 13,1; Ger 27,2; Mat 20,19; At 9,16; At 20,23; At 21,31; At 21,33)12 When we heard this, we and the people there urged him not to go up to Jerusalem. (Mat 16,21)13 Then Paul answered, “What are you doing, weeping and breaking my heart? For I am ready not only to be imprisoned but even to die in Jerusalem for the name of the Lord Jesus.” (At 5,41; At 15,26; At 20,24; At 21,12; Ro 8,36; 2Co 4,16; 2Co 12,10; Fili 2,17)14 And since he would not be persuaded, we ceased and said, “Let the will of the Lord be done.” (Ru 1,18; Mat 6,10)15 After these days we got ready and went up to Jerusalem.16 And some of the disciples from Caesarea went with us, bringing us to the house of Mnason of Cyprus, an early disciple, with whom we should lodge.17 When we had come to Jerusalem, the brothers received us gladly. (At 15,4; At 21,7)18 On the following day Paul went in with us to James, and all the elders were present. (At 11,30; At 12,17)19 After greeting them, he related one by one the things that God had done among the Gentiles through his ministry. (At 1,17; At 14,27; Ro 15,18)20 And when they heard it, they glorified God. And they said to him, “You see, brother, how many thousands there are among the Jews of those who have believed. They are all zealous for the law, (At 11,18; At 22,3; Ro 10,2; Ga 1,14)21 and they have been told about you that you teach all the Jews who are among the Gentiles to forsake Moses, telling them not to circumcise their children or walk according to our customs. (Mar 7,5; At 6,14; At 15,1; At 21,28; Ro 2,28; 1Co 7,19; Ga 2,14; Giac 1,1)22 What then is to be done? They will certainly hear that you have come.23 Do therefore what we tell you. We have four men who are under a vow; (At 18,18)24 take these men and purify yourself along with them and pay their expenses, so that they may shave their heads. Thus all will know that there is nothing in what they have been told about you, but that you yourself also live in observance of the law. (Giov 11,55; At 21,23; At 21,26; At 24,18)25 But as for the Gentiles who have believed, we have sent a letter with our judgment that they should abstain from what has been sacrificed to idols, and from blood, and from what has been strangled,[4] and from sexual immorality.” (At 15,19; At 15,29)26 Then Paul took the men, and the next day he purified himself along with them and went into the temple, giving notice when the days of purification would be fulfilled and the offering presented for each one of them. (Nu 6,9; Nu 6,13; At 21,24)27 When the seven days were almost completed, the Jews from Asia, seeing him in the temple, stirred up the whole crowd and laid hands on him, (At 13,50; At 21,26; At 24,18; At 26,21)28 crying out, “Men of Israel, help! This is the man who is teaching everyone everywhere against the people and the law and this place. Moreover, he even brought Greeks into the temple and has defiled this holy place.” (At 6,13; At 21,21; At 24,6)29 For they had previously seen Trophimus the Ephesian with him in the city, and they supposed that Paul had brought him into the temple. (At 20,4)30 Then all the city was stirred up, and the people ran together. They seized Paul and dragged him out of the temple, and at once the gates were shut. (2Re 11,15; At 26,21)31 And as they were seeking to kill him, word came to the tribune of the cohort that all Jerusalem was in confusion. (At 10,1; At 21,30)32 He at once took soldiers and centurions and ran down to them. And when they saw the tribune and the soldiers, they stopped beating Paul. (At 23,27)33 Then the tribune came up and arrested him and ordered him to be bound with two chains. He inquired who he was and what he had done. (At 12,6; At 20,23; At 21,11; At 22,29; At 26,29; At 28,20; Ef 6,20; 2Ti 1,16)34 Some in the crowd were shouting one thing, some another. And as he could not learn the facts because of the uproar, he ordered him to be brought into the barracks. (At 19,32; At 22,24; At 23,10)35 And when he came to the steps, he was actually carried by the soldiers because of the violence of the crowd,36 for the mob of the people followed, crying out, “Away with him!” (Lu 23,18; Giov 19,15; At 22,22)37 As Paul was about to be brought into the barracks, he said to the tribune, “May I say something to you?” And he said, “Do you know Greek?38 Are you not the Egyptian, then, who recently stirred up a revolt and led the four thousand men of the Assassins out into the wilderness?” (Mat 24,26; At 5,36)39 Paul replied, “I am a Jew, from Tarsus in Cilicia, a citizen of no obscure city. I beg you, permit me to speak to the people.” (At 9,11; At 22,3)40 And when he had given him permission, Paul, standing on the steps, motioned with his hand to the people. And when there was a great hush, he addressed them in the Hebrew language,[5] saying: (At 12,17; At 22,2; At 26,14)