1 Samuele 1

Nuova Riveduta 2006

1 C’era un uomo di Ramataim-Sofim, della regione montuosa di Efraim, che si chiamava Elcana, figlio di Ieroam, figlio di Eliù, figlio di Toù, figlio di Suf, efraimita.2 Aveva due mogli: una di nome Anna e l’altra di nome Peninna. Peninna aveva dei figli, ma Anna non ne aveva.3 Quest’uomo, ogni anno, saliva dalla sua città per andare ad adorare il Signore degli eserciti e offrirgli dei sacrifici a Silo; e là c’erano i due figli di Eli, Ofni e Fineas, sacerdoti del Signore.4 Nel giorno in cui Elcana offrì il sacrificio diede a Peninna, sua moglie, e a tutti i figli e a tutte le figlie di lei le loro parti;5 ma ad Anna diede una parte doppia, perché amava Anna, benché il Signore l’avesse fatta sterile.6 La rivale mortificava continuamente Anna per amareggiarla perché il Signore l’aveva fatta sterile.7 Così avveniva ogni anno; ogni volta che Anna saliva alla casa del Signore, Peninna la mortificava a quel modo; perciò lei piangeva e non mangiava più.8 Elcana, suo marito, le diceva: «Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Per te io non valgo forse più di dieci figli?»9 Dopo che ebbero mangiato e bevuto a Silo, Anna si alzò. Il sacerdote Eli stava in quell’ora seduto sulla sua sedia all’entrata del tempio del Signore.10 Lei aveva l’anima piena di amarezza e pregò il Signore piangendo a dirotto.11 Fece un voto e disse: «O Signore degli eserciti, se hai riguardo all’afflizione della tua serva e ti ricordi di me, se non dimentichi la tua serva e dai alla tua serva un figlio maschio, io lo consacrerò al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sulla sua testa».12 La sua preghiera davanti al Signore si prolungava, ed Eli osservava la bocca di lei.13 Anna parlava in cuor suo e si muovevano soltanto le sue labbra, ma non si sentiva la sua voce; perciò Eli credette che fosse ubriaca,14 e le disse: «Quanto durerà questa tua ubriachezza? Va’ a smaltire il tuo vino!»15 Ma Anna rispose e disse: «No, mio signore, io sono una donna tribolata nello spirito e non ho bevuto vino né bevanda alcolica, ma stavo solo aprendo il mio cuore davanti al Signore.16 Non prendere la tua serva per una donna da nulla; perché l’eccesso del mio dolore e della mia tristezza mi ha fatto parlare fino ad ora».17 Ed Eli replicò: «Va’ in pace e il Dio d’Israele esaudisca la preghiera che gli hai rivolta!»18 Lei rispose: «Possa la tua serva trovare grazia agli occhi tuoi!» Così la donna se ne andò per la sua via, mangiò, e il suo aspetto non fu più quello di prima.19 L’indomani lei e suo marito si alzarono di buon’ora e si prostrarono davanti al Signore; poi partirono e ritornarono a casa loro, a Rama. Elcana si unì ad Anna, sua moglie, e il Signore si ricordò di lei.20 Nel corso dell’anno Anna concepì e partorì un figlio, che chiamò Samuele[1], perché disse: «L’ho chiesto al Signore».21 E quell’uomo, Elcana, salì con tutta la sua famiglia per andare a offrire al Signore il sacrificio annuo e a sciogliere il suo voto.22 Ma Anna non salì, perché disse a suo marito: «Io non salirò finché il bambino non sia divezzato; allora lo condurrò, perché sia presentato davanti al Signore e rimanga là per sempre».23 Elcana, suo marito, le rispose: «Fa’ come ti sembra bene; rimani finché tu lo abbia divezzato, purché il Signore adempia la sua parola!» Così la donna rimase a casa, e allattò suo figlio fino al momento di divezzarlo.24 Quando lo ebbe divezzato, lo condusse con sé e prese tre torelli, un efa di farina e un otre di vino; e lo condusse nella casa del Signore a Silo. Il bambino era ancora molto piccolo.25 Elcana e Anna sacrificarono il torello e condussero il bambino a Eli.26 Anna gli disse: «Mio signore! Com’è vero che tu vivi, o mio signore, io sono quella donna che stava qui vicina a te, a pregare il Signore.27 Pregai per avere questo bambino; il Signore mi ha concesso quel che io gli avevo domandato.28 Perciò anch’io lo dono al Signore; finché vivrà, egli sarà donato al Signore». E si prostrò là davanti al Signore.

1 Samuele 1

English Standard Version

1 There was a certain man of Ramathaim-zophim of the hill country of Ephraim whose name was Elkanah the son of Jeroham, son of Elihu, son of Tohu, son of Zuph, an Ephrathite. (Gios 24,33; 1Sam 1,19; 1Re 11,26)2 He had two wives. The name of the one was Hannah, and the name of the other, Peninnah. And Peninnah had children, but Hannah had no children.3 Now this man used to go up year by year from his city to worship and to sacrifice to the Lord of hosts at Shiloh, where the two sons of Eli, Hophni and Phinehas, were priests of the Lord. (Eso 23,14; De 12,5; De 16,16; Gios 18,1; 1Sam 1,21; Lu 2,41)4 On the day when Elkanah sacrificed, he would give portions to Peninnah his wife and to all her sons and daughters. (De 12,17; De 16,11; Ne 8,10; Ne 8,12)5 But to Hannah he gave a double portion, because he loved her, though the Lord had closed her womb.[1]6 And her rival used to provoke her grievously to irritate her, because the Lord had closed her womb.7 So it went on year by year. As often as she went up to the house of the Lord, she used to provoke her. Therefore Hannah wept and would not eat.8 And Elkanah, her husband, said to her, “Hannah, why do you weep? And why do you not eat? And why is your heart sad? Am I not more to you than ten sons?” (Ru 4,15)9 After they had eaten and drunk in Shiloh, Hannah rose. Now Eli the priest was sitting on the seat beside the doorpost of the temple of the Lord. (1Sam 3,3)10 She was deeply distressed and prayed to the Lord and wept bitterly. (Giob 7,11; Giob 10,1)11 And she vowed a vow and said, “O Lord of hosts, if you will indeed look on the affliction of your servant and remember me and not forget your servant, but will give to your servant a son, then I will give him to the Lord all the days of his life, and no razor shall touch his head.” (Gen 28,20; Gen 29,32; Gen 30,22; Nu 6,5; Giudic 11,30; Giudic 13,5; 1Sam 1,19)12 As she continued praying before the Lord, Eli observed her mouth.13 Hannah was speaking in her heart; only her lips moved, and her voice was not heard. Therefore Eli took her to be a drunken woman.14 And Eli said to her, “How long will you go on being drunk? Put your wine away from you.”15 But Hannah answered, “No, my lord, I am a woman troubled in spirit. I have drunk neither wine nor strong drink, but I have been pouring out my soul before the Lord. (Giob 30,16; Sal 42,4; Sal 62,8; Lam 2,19)16 Do not regard your servant as a worthless woman, for all along I have been speaking out of my great anxiety and vexation.” (Giudic 19,22; 1Sam 2,12)17 Then Eli answered, “Go in peace, and the God of Israel grant your petition that you have made to him.” (Giudic 18,6; 1Sam 20,42; 2Re 5,19; Sal 20,4; Mar 5,34)18 And she said, “Let your servant find favor in your eyes.” Then the woman went her way and ate, and her face was no longer sad. (Gen 33,15; Ru 2,13; Ec 9,7)19 They rose early in the morning and worshiped before the Lord; then they went back to their house at Ramah. And Elkanah knew Hannah his wife, and the Lord remembered her. (1Sam 1,1; 1Sam 1,11; 1Sam 2,11)20 And in due time Hannah conceived and bore a son, and she called his name Samuel, for she said, “I have asked for him from the Lord.”[2]21 The man Elkanah and all his house went up to offer to the Lord the yearly sacrifice and to pay his vow. (1Sam 1,3)22 But Hannah did not go up, for she said to her husband, “As soon as the child is weaned, I will bring him, so that he may appear in the presence of the Lord and dwell there forever.” (1Sam 1,11; 1Sam 1,28; 1Sam 2,11; 1Sam 2,18; 1Sam 3,1)23 Elkanah her husband said to her, “Do what seems best to you; wait until you have weaned him; only, may the Lord establish his word.” So the woman remained and nursed her son until she weaned him. (Nu 30,7; 2Sam 7,25)24 And when she had weaned him, she took him up with her, along with a three-year-old bull,[3] an ephah[4] of flour, and a skin of wine, and she brought him to the house of the Lord at Shiloh. And the child was young. (De 12,5; De 12,11; Gios 18,1; 1Sam 1,3; 1Sam 1,9)25 Then they slaughtered the bull, and they brought the child to Eli.26 And she said, “Oh, my lord! As you live, my lord, I am the woman who was standing here in your presence, praying to the Lord. (1Sam 17,55; 1Sam 20,3; 2Sam 11,11; 2Re 2,2; 2Re 2,4; 2Re 2,6; 2Re 4,30)27 For this child I prayed, and the Lord has granted me my petition that I made to him. (1Sam 1,17; Sal 6,9)28 Therefore I have lent him to the Lord. As long as he lives, he is lent to the Lord.” And he worshiped the Lord there. (Gen 24,26; Gen 24,52)