1 Re 3

Nuova Riveduta 2006

1 Salomone s’imparentò con il faraone, re d’Egitto. Sposò la figlia del faraone e la condusse nella città di Davide, finché egli avesse finito di costruire il suo palazzo, la casa del Signore e le mura di cinta di Gerusalemme.2 Intanto il popolo continuava a offrire sacrifici sugli alti luoghi[1], perché fino a quei giorni non era stata costruita una casa al nome del Signore.3 Salomone amava il Signore e seguiva i precetti di Davide suo padre; soltanto offriva sacrifici e profumi sugli alti luoghi.4 Il re si recò a Gabaon per offrirvi sacrifici, perché quello era il principale fra gli alti luoghi; e su quell’altare Salomone offrì mille olocausti.5 A Gabaon il Signore apparve di notte, in sogno, a Salomone. Dio gli disse: «Chiedi ciò che vuoi che io ti conceda».6 Salomone rispose: «Tu hai trattato con gran benevolenza il tuo servo Davide, mio padre, perché egli agiva davanti a te con fedeltà, con giustizia, con rettitudine di cuore a tuo riguardo; tu gli hai conservato questa grande benevolenza e gli hai dato un figlio che siede sul trono di lui, come oggi avviene.7 Ora, o Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare me, tuo servo, al posto di Davide mio padre, e io sono giovane e non so come comportarmi.8 Io, tuo servo, sono in mezzo al popolo che tu hai scelto, popolo numeroso, che non può essere contato né calcolato tanto è grande.9 Da’ dunque al tuo servo un cuore intelligente perché io possa amministrare la giustizia per il tuo popolo e discernere il bene dal male; perché chi mai potrebbe amministrare la giustizia per questo tuo popolo che è così numeroso?»10 Piacque al Signore che Salomone gli avesse fatto una tale richiesta.11 E Dio gli disse: «Poiché tu hai domandato questo, e non hai chiesto per te lunga vita, né ricchezze, né la morte dei tuoi nemici, ma hai chiesto intelligenza per poter discernere ciò che è giusto,12 ecco, io faccio come tu hai detto, e ti do un cuore saggio e intelligente: nessuno è stato simile a te nel passato e nessuno sarà simile a te in futuro.13 Oltre a questo io ti do quello che non mi hai domandato: ricchezze e gloria, tanto che non vi sarà durante tutta la tua vita nessun re che possa esserti paragonato.14 Se cammini nelle mie vie, osservando le mie leggi e i miei comandamenti, come fece Davide tuo padre, io prolungherò i tuoi giorni».15 Salomone si svegliò e capì che era un sogno; tornò a Gerusalemme, si presentò davanti all’arca del patto del Signore e offrì olocausti, sacrifici di riconoscenza e fece un convito a tutti i suoi servitori.16 Allora due prostitute vennero a presentarsi davanti al re.17 Una delle due disse: «Permetti, mio signore! Io e questa donna abitavamo nella medesima casa, e io partorii mentre lei stava in casa.18 Il terzo giorno dopo il mio parto, partorì anche questa donna. Noi stavamo insieme, e non c’erano estranei; non c’eravamo che noi due in casa.19 Poi, durante la notte, il figlio di questa donna morì, perché lei gli si era coricata sopra.20 Lei, alzatasi nel cuore della notte, prese mio figlio dal mio fianco, mentre la tua serva dormiva, e lo adagiò sul suo seno, e sul mio seno mise il figlio suo morto.21 Quando mi sono alzata al mattino per allattare mio figlio, egli era morto; ma, guardandolo meglio a giorno chiaro, mi accorsi che non era il figlio che io avevo partorito».22 L’altra donna disse: «No, il figlio vivo è il mio e il morto è il tuo». Ma la prima replicò: «No, invece, il morto è il figlio tuo e il vivo è il mio». Così litigavano in presenza del re.23 Allora il re disse: «Una dice: “Questo che è vivo è mio figlio e quello che è morto è il tuo”; e l’altra dice: “No, invece, il morto è il figlio tuo e il vivo è il mio”».24 Il re ordinò: «Portatemi una spada!» E portarono una spada davanti al re.25 Il re disse: «Dividete il bambino vivo in due parti, e datene la metà all’una e la metà all’altra».26 Allora la donna a cui apparteneva il bambino vivo, sentendosi commuovere le viscere per suo figlio, disse al re: «Mio signore, date a lei il bambino vivo, e non uccidetelo, no!» Ma l’altra diceva: «Non sia mio né tuo; si divida!»27 Allora il re rispose: «Date a quella il bambino vivo, e non uccidetelo; lei è sua madre!»28 Tutto Israele udì parlare del giudizio che il re aveva pronunciato, ed ebbero rispetto per il re, perché vedevano che la sapienza di Dio era in lui per amministrare la giustizia.

1 Re 3

English Standard Version

1 Solomon made a marriage alliance with Pharaoh king of Egypt. He took Pharaoh’s daughter and brought her into the city of David until he had finished building his own house and the house of the Lord and the wall around Jerusalem. (1Re 2,10; 1Re 7,1; 1Re 7,8; 1Re 9,15; 1Re 9,16; 1Re 9,24; 2Cr 8,11)2 The people were sacrificing at the high places, however, because no house had yet been built for the name of the Lord. (De 12,2; 1Re 22,43)3 Solomon loved the Lord, walking in the statutes of David his father, only he sacrificed and made offerings at the high places. (De 6,5; De 30,16; De 30,20; 1Re 3,6; 1Re 3,14; Sal 31,23)4 And the king went to Gibeon to sacrifice there, for that was the great high place. Solomon used to offer a thousand burnt offerings on that altar. (1Cr 16,39; 1Cr 21,29; 2Cr 1,3; 2Cr 1,6; 2Cr 1,13)5 At Gibeon the Lord appeared to Solomon in a dream by night, and God said, “Ask what I shall give you.” (Nu 12,6; 1Re 9,2; 1Re 11,9; 2Cr 1,7; Mat 1,20; Mat 2,13; Mat 2,19)6 And Solomon said, “You have shown great and steadfast love to your servant David my father, because he walked before you in faithfulness, in righteousness, and in uprightness of heart toward you. And you have kept for him this great and steadfast love and have given him a son to sit on his throne this day. (1Re 1,48; 1Re 2,4; 1Re 9,4; Sal 15,2)7 And now, O Lord my God, you have made your servant king in place of David my father, although I am but a little child. I do not know how to go out or come in. (Nu 27,17; 1Cr 28,5; 1Cr 29,1)8 And your servant is in the midst of your people whom you have chosen, a great people, too many to be numbered or counted for multitude. (Gen 13,16; Gen 15,5; De 7,6)9 Give your servant therefore an understanding mind to govern your people, that I may discern between good and evil, for who is able to govern this your great people?” (2Sam 14,17; Sal 72,1; Prov 2,6; Prov 2,9; Is 7,15; Eb 5,14; Giac 1,5)10 It pleased the Lord that Solomon had asked this.11 And God said to him, “Because you have asked this, and have not asked for yourself long life or riches or the life of your enemies, but have asked for yourself understanding to discern what is right,12 behold, I now do according to your word. Behold, I give you a wise and discerning mind, so that none like you has been before you and none like you shall arise after you. (1Re 4,29; 1Re 5,12; 1Re 10,23; Ec 1,16; 1G 5,14)13 I give you also what you have not asked, both riches and honor, so that no other king shall compare with you, all your days. (1Re 4,21; 1Re 10,23; 1Re 10,27; Prov 3,16; Mat 6,33)14 And if you will walk in my ways, keeping my statutes and my commandments, as your father David walked, then I will lengthen your days.” (1Re 3,6; 1Re 15,5; Sal 91,16; Prov 3,2)15 And Solomon awoke, and behold, it was a dream. Then he came to Jerusalem and stood before the ark of the covenant of the Lord, and offered up burnt offerings and peace offerings, and made a feast for all his servants. (Gen 41,7)16 Then two prostitutes came to the king and stood before him. (Nu 27,2)17 The one woman said, “Oh, my lord, this woman and I live in the same house, and I gave birth to a child while she was in the house.18 Then on the third day after I gave birth, this woman also gave birth. And we were alone. There was no one else with us in the house; only we two were in the house.19 And this woman’s son died in the night, because she lay on him.20 And she arose at midnight and took my son from beside me, while your servant slept, and laid him at her breast, and laid her dead son at my breast.21 When I rose in the morning to nurse my child, behold, he was dead. But when I looked at him closely in the morning, behold, he was not the child that I had borne.”22 But the other woman said, “No, the living child is mine, and the dead child is yours.” The first said, “No, the dead child is yours, and the living child is mine.” Thus they spoke before the king.23 Then the king said, “The one says, ‘This is my son that is alive, and your son is dead’; and the other says, ‘No; but your son is dead, and my son is the living one.’”24 And the king said, “Bring me a sword.” So a sword was brought before the king.25 And the king said, “Divide the living child in two, and give half to the one and half to the other.”26 Then the woman whose son was alive said to the king, because her heart yearned for her son, “Oh, my lord, give her the living child, and by no means put him to death.” But the other said, “He shall be neither mine nor yours; divide him.” (Gen 43,30; Is 49,15; Ger 31,20)27 Then the king answered and said, “Give the living child to the first woman, and by no means put him to death; she is his mother.”28 And all Israel heard of the judgment that the king had rendered, and they stood in awe of the king, because they perceived that the wisdom of God was in him to do justice. (1Re 3,9; 1Re 3,11; Esd 7,25)