Jeremia 33 | Schlachter 2000 Nuova Riveduta 2006

Jeremia 33 | Schlachter 2000

Die Rückkehr des Volkes und der Wiederaufbau des Landes wird verheißen

1 Und das Wort des HERRN erging zum zweiten Mal an Jeremia, als er noch im Gefängnishof eingeschlossen war: 2 So spricht der HERR, der es tut, der HERR, der es ersinnt, um es auszuführen, HERR ist sein Name: 3 Rufe mich an, so will ich dir antworten und dir große und unbegreifliche Dinge verkünden, die du nicht weißt. 4 Denn so spricht der HERR, der Gott Israels, betreffs der Häuser dieser Stadt und der Paläste der Könige von Juda, die niedergerissen wurden, um gegen die Belagerungswälle und zum Schwert[kampf] verwendet zu werden, 5 um die Chaldäer zu bekämpfen und die Stadt mit den Leichen der Menschen zu füllen, die ich in meinem Zorn und Grimm geschlagen habe, weil ich mein Angesicht vor dieser Stadt verborgen habe wegen all ihrer Bosheit: 6 Siehe, ich verschaffe ihr Linderung und Heilung, und ich will sie heilen und ihnen eine Fülle von Frieden und Treue offenbaren. 7 Und ich werde das Geschick Judas und das Geschick Israels wenden und sie wieder bauen wie im Anfang. 8 Und ich werde sie reinigen von all ihrer Ungerechtigkeit, mit der sie gegen mich gesündigt haben, und ich werde ihnen alle ihre Missetaten vergeben, mit denen sie gegen mich gesündigt und an mir gefrevelt haben. 9 Und [Jerusalem] soll mir zum Freudennamen, zum Lob und zum Schmuck dienen bei allen Völkern der Erde, die von all dem Guten hören werden, das ich ihnen tue; und sie werden erschrecken und erzittern über all das Gute und über all den Frieden, den ich ihr verschaffen will. 10 So spricht der HERR: An diesem Ort, von dem ihr sagt, dass er verlassen sei von Menschen und Vieh, nämlich in den Städten Judas und auf den Straßen Jerusalems, die verwüstet sind, ohne Menschen und ohne Vieh, 11 da soll man wiederum Jubel- und Freudengeschrei vernehmen, die Stimme des Bräutigams und die Stimme der Braut, die Stimme derer, die sagen: »Dankt dem HERRN der Heerscharen; denn der HERR ist gütig, und seine Gnade währt ewiglich!«, und die Stimme derer, die Dankopfer bringen ins Haus des HERRN; denn ich will das Geschick des Landes wenden, dass es wieder sei wie im Anfang, spricht der HERR. 12 So spricht der HERR der Heerscharen: Es soll an diesem Ort, der von Menschen und Vieh verlassen ist, und in allen ihren Städten wieder Niederlassungen von Hirten geben, die ihre Schafe lagern werden. 13 In den Städten des Berglandes, in den Städten der Schephela und in den Städten des Negev, auch im Land Benjamin und in der Umgebung von Jerusalem und in den Städten Judas sollen die Schafe wiederum unter den Händen dessen vorübergehen, der sie zählt, spricht der HERR. 14 Siehe, es kommen Tage, spricht der HERR, da ich das gute Wort erfüllen werde, das ich über das Haus Israel und über das Haus Juda geredet habe. 15 In jenen Tagen und zu jener Zeit will ich dem David einen Spross der Gerechtigkeit hervorsprießen lassen, und er wird Recht und Gerechtigkeit schaffen auf Erden. 16 In jenen Tagen wird Juda gerettet werden und Jerusalem sicher wohnen, und mit diesem Namen wird man sie benennen: »Der HERR ist unsere Gerechtigkeit!« 17 Denn so spricht der HERR: Es soll David nie an einem Mann fehlen, der auf dem Thron des Hauses Israel sitzt! 18 Auch den Priestern und Leviten soll es nie an einem Mann fehlen vor meinem Angesicht, der allezeit Brandopfer darbringt und Speisopfer anzündet und Schlachtopfer zurichtet! 19 Und das Wort des HERRN erging an Jeremia folgendermaßen: 20 So spricht der HERR: Wenn ihr meinen Bund betreffs des Tages und meinen Bund betreffs der Nacht aufheben könnt, sodass Tag und Nacht nicht mehr zu ihrer Zeit eintreten werden, 21 dann wird auch mein Bund mit meinem Knecht David aufgehoben werden, sodass er keinen Sohn mehr habe, der auf seinem Thron regiere, und mit den Leviten, den Priestern, dass sie nicht mehr meine Diener seien. 22 Wie man das Heer des Himmels nicht zählen und den Sand am Meer nicht messen kann, so will ich den Samen meines Knechtes David mehren und die Leviten, meine Diener. 23 Und das Wort des HERRN erging an Jeremia folgendermaßen: 24 Merkst du nicht, was dieses Volk behauptet, wenn es spricht: »Die zwei Geschlechter, die der HERR erwählt hat, die hat er verworfen«? So verlästern sie mein Volk, dass es in ihren Augen kein Volk mehr ist. 25 So spricht nun der HERR: So gewiss ich meinen Bund mit Tag und Nacht, die Ordnungen des Himmels und der Erde festgesetzt habe, 26 so wenig werde ich den Samen Jakobs und meines Knechtes David verwerfen, dass ich aus seinen Nachkommen keinen Herrscher mehr nähme, der über den Samen Abrahams, Isaaks und Jakobs herrschen soll; denn ich werde ihr Geschick wenden und mich über sie erbarmen!

Bibeltext der Schlachter Copyright © 2000 Genfer Bibelgesellschaft Wiedergegeben mit der freundlichen Genehmigung. Alle Rechte vorbehalten.

Nuova Riveduta 2006

Promessa della restaurazione d’Israele

1 La parola del Signore fu rivolta per la seconda volta a Geremia in questi termini, mentre egli era ancora rinchiuso nel cortile della prigione: 2 «Così parla il Signore, che sta per fare questo; il Signore che lo concepisce per mandarlo ad effetto, colui che ha nome il Signore: 3 “Invocami, e io ti risponderò, ti annuncerò cose grandi e impenetrabili che tu non conosci”. 4 Infatti così parla il Signore, Dio d’Israele, riguardo alle case di questa città e riguardo alle case del re di Giuda che saranno diroccate per far fronte ai terrapieni e alla spada del nemico, 5 quando si verrà a combattere contro i Caldei e a riempire quelle case di cadaveri di uomini, che io colpirò nella mia ira e nel mio furore e per le cui malvagità io nasconderò la mia faccia a questa città: 6 “Ecco, io recherò ad essa medicazione e rimedi, guarirò i suoi abitanti e aprirò loro un tesoro di pace e di verità. 7 Farò tornare dalla deportazione Giuda e Israele, li ristabilirò com’erano prima; 8 li purificherò di tutta l’iniquità con cui hanno peccato contro di me; perdonerò tutte le loro iniquità con cui hanno peccato contro di me e si sono ribellati a me. 9 Questa città sarà per me un motivo di gioia, di lode e di gloria fra tutte le nazioni della terra, che udranno tutto il bene che io sto per fare loro; esse temeranno e tremeranno a causa di tutto il bene e di tutta la pace che io procurerò a Gerusalemme”. 10 Così parla il Signore: “In questo luogo, del quale voi dite: ‘È un deserto, non c’è più uomo né bestia’, nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme, che sono desolate e dove non è più né uomo, né abitante, né bestia, 11 si udrà ancora il grido di gioia e il grido d’esultanza, il canto dello sposo e il canto della sposa, la voce di quelli che dicono: ‘Celebrate il Signore degli eserciti, poiché il Signore è buono, poiché la sua bontà dura per sempre’, e che portano offerte di ringraziamento nella casa del Signore. Poiché io farò tornare i deportati nel paese, e lo ristabilirò com’era prima”, dice il Signore. 12 Così parla il Signore degli eserciti: “In questo luogo desolato, dove non c’è più né uomo né bestia, e in tutte le sue città ci saranno ancora delle abitazioni di pastori, che faranno riposare le loro greggi. 13 Nelle città della regione montuosa, nelle città della pianura, nelle città del mezzogiorno, nel paese di Beniamino, nei dintorni di Gerusalemme e nelle città di Giuda le pecore passeranno ancora sotto la mano di chi le conta”, dice il Signore. 14 “Ecco, i giorni vengono”, dice il Signore, “in cui io manderò ad effetto la buona parola che ho pronunciata riguardo alla casa d’Israele e riguardo alla casa di Giuda. 15 In quei giorni e in quel tempo io farò germogliare per Davide un germoglio di giustizia, ed esso eserciterà il diritto e la giustizia nel paese. 16 In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme abiterà al sicuro; questo è il nome con cui sarà chiamata: Signore nostra giustizia”. 17 Poiché così parla il Signore: “Non verrà mai meno a Davide chi sieda sul trono della casa d’Israele, 18 ai sacerdoti levitici non verrà mai meno, in mia presenza, chi offra olocausti, chi faccia fumare le offerte e chi faccia tutti i giorni i sacrifici”». 19 La parola del Signore fu rivolta a Geremia in questi termini: 20 «Così parla il Signore: “Se voi potete annullare il mio patto con il giorno e il mio patto con la notte, in maniera che il giorno e la notte non vengano al tempo loro, 21 allora si potrà anche annullare il mio patto con Davide mio servitore, in modo che egli non abbia più figlio che regni sul suo trono, e con i sacerdoti levitici miei ministri. 22 Come non si può contare l’esercito del cielo né misurare la sabbia del mare, così io moltiplicherò la discendenza di Davide, mio servitore, e i Leviti che fanno il servizio in mio onore”». 23 La parola del Signore fu rivolta a Geremia in questi termini: 24 «Non hai posto mente alle parole di questo popolo quando va dicendo: “Le due famiglie che il Signore aveva scelte, le ha rigettate”? Così disprezzano il mio popolo, che agli occhi loro non è più una nazione. 25 Così parla il Signore: “Se io non ho stabilito il mio patto con il giorno e con la notte, e se non ho fissato le leggi del cielo e della terra, 26 allora rigetterò anche la progenie di Giacobbe e di Davide mio servitore, e non prenderò più dai suoi discendenti coloro che governeranno la discendenza di Abraamo, d’Isacco e di Giacobbe! Poiché io farò tornare i loro esuli e avrò pietà di loro”».