Psalm 38 | Neue evangelistische Übersetzung Nuova Riveduta 2006

Psalm 38 | Neue evangelistische Übersetzung

Zermürbt von Krankheit und Schuld

1 Ein Psalmlied zur Erinnerung. Von David. 2 Jahwe, straf mich nicht in deinem Zorn, / züchtige mich nicht in deinem Grimm! 3 Denn deine Pfeile bohrten sich in mich hinein, / deine Hand liegt schwer auf mir. 4 Mein ganzer Körper ist wund durch deinen Zorn, / und durch meine Sünde ist keins von meinen Gliedern heil. 5 Meine Schuld wächst mir über den Kopf. / Sie wiegt zu schwer, ich kann sie nicht tragen. 6 Meine Wunden stinken und eitern, / weil ich so unvernünftig war. 7 Gekrümmt und tief gebeugt / schlepp ich mich trauernd durch den Tag. 8 Brennender Schmerz quält meine Seite, / nichts ist mehr heil an mir. 9 Müde bin ich und ganz zerschlagen; / manchmal schreie ich, weil mein Herz so rast. 10 Du weißt, wonach ich verlange, Herr! / Du hast ja mein Stöhnen gehört. 11 Mein Herz pocht und meine Kraft ist fort, / auch meine Augen versagen den Dienst. 12 Vor meiner Plage scheuen Freunde und Gefährten zurück, / auch meine Verwandten halten sich fern. 13 Meine Feinde stellen mir tödliche Fallen, / suchen mein Unglück und verleumden mich. / Intrigen spinnen sie den ganzen Tag. 14 Doch ich stelle mich taub und höre nicht, / ich bleibe stumm und sage kein Wort. 15 Ich bin wie einer, der nichts hört / und keine Widerrede mehr hat. 16 Auf dich verlasse ich mich, Jahwe. / Du wirst antworten, Herr, mein Gott. 17 Denn ich sagte: Sie sollen sich nicht über mich freuen, / nicht triumphieren, wenn ich den Halt verlier. 18 Denn es fehlt nicht viel zu meinem Sturz, / mein Schmerz erinnert mich daran. 19 Doch ich bekenne meine Schuld, / ich bereue, was ich tat. 20 Meine Todfeinde sind stark. / So viele hassen mich ohne Grund. 21 Sie vergelten mir Gutes mit Bösem. / Weil ich Gutes suche, feinden sie mich an. 22 Verlass mich nicht, Jahwe! / Mein Gott, bleib mir nicht fern! 23 Herr, mein Retter, hilf mir schnell!
Nuova Riveduta 2006

Il peccatore pentito implora misericordia

1 Salmo di Davide. Per far ricordare. O Signore, non rimproverarmi nella tua ira, non punirmi nel tuo furore! 2 Poiché le tue frecce mi hanno trafitto e la tua mano è scesa su di me. 3 Non c’è nulla d’intatto nel mio corpo a causa della tua ira; non c’è requie per le mie ossa a causa del mio peccato. 4 Poiché le mie iniquità sorpassano il mio capo; sono come un grave carico, troppo pesante per me. 5 Le mie piaghe sono fetide e purulenti per la mia follia. 6 Sono curvo e abbattuto, triste vado in giro tutto il giorno. 7 I miei fianchi sono infiammati e non v’è nulla d’intatto nel mio corpo. 8 Sono sfinito e depresso; ruggisco per il fremito del mio cuore. 9 Signore, ti sta davanti ogni mio desiderio, i miei gemiti non ti sono nascosti. 10 Il mio cuore palpita, la mia forza mi lascia; anche la luce dei miei occhi m’è venuta meno. 11 Amici e compagni stanno lontani dalla mia piaga, i miei stessi parenti si fermano a distanza. 12 Tende lacci chi desidera la mia morte, dice cose cattive chi mi augura del male e medita inganni tutto il giorno. 13 Ma io mi comporto come un sordo che non ode, come un muto che non apre bocca. 14 Sono come un uomo che non ascolta, nella cui bocca non ci sono parole per replicare. 15 In te spero, o Signore; tu risponderai, o Signore, Dio mio! 16 Io ho detto: «Non si rallegrino di me; e quando il mio piede vacilla, non s’innalzino superbi contro di me». 17 Perché io sto per cadere, il mio dolore è sempre davanti a me. 18 Io confesso il mio peccato, sono angosciato per la mia colpa. 19 Ma quelli che senza motivo mi sono nemici sono forti, quelli che mi odiano a torto si sono moltiplicati. 20 Anche quelli che mi rendono male per bene sono miei avversari, perché seguo il bene. 21 O Signore, non abbandonarmi; Dio mio, non allontanarti da me. 22 Affrèttati in mio aiuto, o Signore, mia salvezza!