Psalm 109 | Neue evangelistische Übersetzung Nuova Riveduta 2006

Psalm 109 | Neue evangelistische Übersetzung

Erbarmungslose Feinde

1 Dem Chorleiter. Ein Psalmlied von David. Gott, den ich lobe, / schweige doch nicht! 2 Denn gottlose Verleumder reißen ihr Lügenmaul gegen mich auf. / Sie lügen mir glatt ins Gesicht. 3 Mit gehässigen Reden bedrängen sie mich / und bekämpfen mich ohne Grund. 4 Für meine Liebe feindeten sie mich an, / doch ich bleibe stets im Gebet. 5 Sie haben mir Gutes mit Bösem vergolten, / meine Liebe erwiderten sie mit Hass:* 6 "Bestelle einen Gottlosen gegen ihn, / ein Ankläger stehe an seiner Seite! 7 Stellt er sich dem Gericht, werde er schuldig gesprochen! / Selbst sein Gebet gelte als Sünde! 8 Er soll möglichst früh sterben, / und sein Amt soll ein anderer bekommen!* 9 Seine Kinder sollen Waisen werden, / seine Frau eine Witwe! 10 Ja, endlos umherirren sollen seine Kinder, / betteln und ihre Trümmer absuchen. 11 Der Gläubiger umstricke alles, was er hat, / ein Fremder plündere den Ertrag seiner Arbeit. 12 Es soll keinen geben, der freundlich an ihn denkt, / keinen, der seinen Waisen gnädig ist. 13 Seine Nachkommen soll man vernichten, / sein Name erlösche schon in der nächsten Generation! 14 Nie vergesse Jahwe die Schuld seiner Väter! / Die Sünde seiner Mutter bleibe ungesühnt! 15 Nichts davon soll Jahwe vergessen! Er lasse ihr Andenken von der Erde verschwinden! 16 Weil er nicht daran dachte, gnädig zu sein, / hat er den Armen und Hilflosen gejagt / und wollte den Verzweifelten töten. 17 Er liebte den Fluch, so treffe er ihn, / er wollte keinen Segen, so bleib er ihm fern! 18 Er zog den Fluch an wie ein Hemd, / so dringe er wie Wasser in sein Inneres, / wie Öl in seine Gebeine! 19 Er soll ihn bedecken wie ein Gewand, / ihn wie ein Gürtel umschließen!" 20 So soll Jahwe mit meinen Feinden verfahren, / mit denen, die mich verleumden. 21 Aber du, Jahwe, mein Herr, / tu mir, was deinem Namen entspricht, / denn deine Gnade ist gut! Reiß mich heraus! 22 Denn ich bin elend und hilflos, / im Innersten verwundet. 23 Wie ein Schatten, der sich streckt, gehe ich hin; / wie ein Insekt schüttelt man mich ab. 24 Vom Fasten zittern mir die Knie, / mein Körper fällt vom Fleisch. 25 Ich bin ihnen zum Gespött geworden. / Wenn sie mich sehen, schütteln sie den Kopf. 26 Hilf mir, Jahwe, mein Gott! / In deiner Gnade rette mich! 27 Lass sie erkennen, dass es deine Hand war, / dass du es so getan hast. 28 Sie mögen fluchen, du aber segnest. / Greifen sie mich an, müssen sie scheitern, / und dein Diener darf sich freuen. 29 Lass meine Feinde sich in Schande kleiden, / ihre Schmach sei wie ein Mantel für sie. 30 Mit lauter Stimme will ich Jahwe preisen, / inmitten der Menge will ich ihn loben. 31 Denn er steht dem Armen zur Seite, / um ihn vor denen zu retten, die ihn verdammen.
Nuova Riveduta 2006

Preghiera contro l’empio

1 Al direttore del coro. Salmo di Davide. Dio della mia lode, non tacere, 2 perché la bocca dell’empio e la bocca del disonesto si sono aperte contro di me; mi hanno parlato con lingua bugiarda. 3 Mi hanno assalito con parole d’odio e mi hanno fatto guerra senza motivo. 4 In cambio della mia amicizia, mi accusano, e io non faccio che pregare. 5 Essi mi hanno reso male per bene, e odio in cambio di amore. 6 Suscita un empio contro di lui, e un accusatore stia alla sua destra. 7 Quando sarà giudicato, esca condannato, e la sua preghiera gli sia imputata come peccato. 8 Siano pochi i suoi giorni: un altro prenda il suo posto. 9 I suoi figli diventino orfani e sua moglie vedova. 10 I suoi figli siano vagabondi e mendicanti e cerchino il pane lontano dalle loro case in rovina. 11 L’usuraio divori tutto il suo patrimonio ed estranei lo spoglino del frutto delle sue fatiche. 12 Nessuno sia misericordioso con lui e nessuno abbia pietà dei suoi orfani. 13 La sua discendenza sia distrutta; nella seconda generazione sia cancellato il loro nome! 14 L’iniquità dei suoi padri sia ricordata dal Signore e il peccato di sua madre non sia cancellato. 15 Siano quei peccati sempre davanti al Signore, e faccia egli sparire dalla terra il ricordo di lui. 16 Infatti non si è ricordato di fare il bene, ma ha perseguitato il misero, il povero e chi ha il cuore spezzato, per farlo morire. 17 Egli ha amato la maledizione: essa ricada su di lui! Non si è compiaciuto nella benedizione: questa se ne stia lontana da lui! 18 Si è coperto di maledizione come se fosse il suo vestito; essa è penetrata come acqua dentro di lui, e come olio nelle sue ossa. 19 Sia per lui come vestito che lo ricopre, come cintura che lo lega per sempre! 20 Sia questa da parte del Signore la ricompensa per i miei avversari e per quanti proferiscono del male contro l’anima mia. 21 Ma tu, o Dio, Signore, intervieni in mio favore, per amore del tuo nome; salvami, perché la tua misericordia è benevola. 22 Io sono misero e povero e il mio cuore è ferito dentro di me. 23 Me ne vado come ombra che si allunga, sono cacciato via come una cavalletta. 24 Le mie ginocchia vacillano per il digiuno e il mio corpo è gracile e deperisce. 25 Sono diventato per loro un oggetto di scherno; quando mi vedono scuotono il capo. 26 Aiutami, o Signore, mio Dio, salvami per la tua grazia, 27 e sappiano che questo è opera della tua mano, che sei tu, o Signore, che l’hai fatto. 28 Essi maledicono, ma tu benedirai; s’innalzano e resteranno confusi, ma il tuo servo esulterà. 29 I miei avversari saranno coperti d’infamia e avvolti di vergogna come di un mantello! 30 A voce alta celebrerò il Signore, lo loderò in mezzo all’assemblea, 31 poiché egli sta alla destra del povero per salvarlo da quelli che lo condannano a morte.