2.Samuel 7 | Neue evangelistische Übersetzung Nuova Riveduta 2006

2.Samuel 7 | Neue evangelistische Übersetzung

Gottes Zusagen an David

1 Als nun der König in seinem Palast wohnte und Jahwe ihm Ruhe vor all seinen Feinden ringsum verschafft hatte, 2 sagte er eines Tages zum Propheten Natan: "Sieh doch, ich wohne hier in einem Palast aus Zedernholz, und die Lade Gottes steht nur in einem Zelt." 3 Natan sagte zum König: "Geh ruhig ans Werk und tu, was du auf dem Herzen hast, denn Jahwe ist mit dir!" 4 Doch in derselben Nacht kam das Wort Jahwes zu Natan: 5 "Geh zu meinem Diener David und richte ihm aus: 'So spricht Jahwe: Du willst mir ein Haus bauen, in dem ich wohnen soll? 6 Seit ich die Söhne Israels aus Ägypten herausführte, habe ich noch nie in einem Haus gewohnt, sondern bin bis heute in einer Zeltwohnung umhergezogen. 7 Habe ich während dieser ganzen Zeit jemals zu einem der Führer Israels gesagt: "Warum baut ihr mir kein Haus aus Zedernholz?" Ich hatte ihnen nur aufgetragen, mein Volk Israel zu weiden.' 8 Darum sollst du meinem Diener David ausrichten: 'So spricht Jahwe, der Allmächtige: Ich selbst habe dich von der Schafherde weggeholt und dich zum Herrscher über mein Volk Israel gemacht. 9 Und wohin du auch gegangen bist, bin ich bei dir gewesen und habe alle deine Feinde vor dir beseitigt. Ich habe deinen Namen berühmt gemacht. Du wirst zu den Großen der Erde gezählt. 10 Ich habe meinem Volk Israel eine Heimat gegeben, ein Land, in dem es sicher leben kann und nicht mehr zittern muss. Böse Menschen werden es nicht mehr unterdrücken wie früher 11 und auch noch zu der Zeit, als ich Richter über mein Volk Israel einsetzte. Ich habe dir Ruhe vor all deinen Feinden verschafft. Und nun kündigt Jahwe dir an, dass er dir ein Haus bauen wird. 12 Wenn deine Zeit abgelaufen ist und du gestorben bist, werde ich dir einen deiner eigenen Nachkommen auf dem Thron folgen lassen und seine Herrschaft festigen. 13 Der wird dann ein Haus für meinen Namen bauen. Und seinem Königtum werde ich ewigen Bestand geben. 14 Ich werde sein Vater sein, und er soll mir Sohn sein.* Wenn er Unrecht begeht, werde ich ihn mit menschlicher Rute und auf menschliche Weise züchtigen. 15 Aber meine Gnade entziehe ich ihm nicht, wie ich sie Saul entzog, den ich vor dir beseitigt habe. 16 Dein Königshaus und deine Königsherrschaft sollen für immer vor mir Bestand haben. Dein Thron steht fest auf ewig.'"

Davids Dankgebet

17 Natan gab David alles genauso weiter, wie es ihm gesagt und offenbart worden war. 18 Da ging David in das Zelt, setzte sich vor Jahwe nieder und sagte: "Wer bin ich schon, Jahwe, mein Herr, und was bedeutet meine Familie, dass du mich bis hierher gebracht hast? 19 Und das war dir noch zu wenig, mein Herr, Jahwe! Du hast sogar Zusagen gemacht, die noch meinen fernen Nachkommen gelten – und das für jemand wie mich, Jahwe, mein Herr! 20 Was soll David da noch weiter sagen? Du kennst ja deinen Diener, Jahwe, mein Herr! 21 Weil du es versprochen hattest und weil es dein Wille war, hast du all das Große getan, um es deinen Diener erkennen zu lassen. 22 Darum bist du groß, Jahwe, mein Gott! Niemand ist dir gleich. Und nach allem, was wir gehört haben, gibt es keinen Gott außer dir. 23 Und welches Volk gleicht deinem Volk Israel? Nur für dieses eine Volk ist Gott hingegangen, um es freizukaufen und zu seinem eigenen Volk zu machen. So hat er sich einen Namen gemacht und für dieses Volk große und Furcht erregende Dinge getan. Aus Ägypten hast du es erlöst und hast andere Nationen samt ihren Göttern vor ihm vertrieben. 24 Für alle Zeiten hast du dir Israel zu deinem Volk gemacht, und du selbst, Jahwe, bist sein Gott geworden. 25 Und nun, Jahwe, mein Gott, lass die Zusage, die du deinem Diener und seinem Königshaus gemacht hast, für immer gültig sein, und tu, was du versprochen hast! 26 Dann wird dein Name groß für alle Zeiten sein, und man wird sagen: 'Jahwe, der Allmächtige, ist Gott über Israel!' Und auch das Königshaus deines Dieners David wird vor dir bestehen. 27 Denn du, Jahwe, allmächtiger Gott Israels, du hast dem Ohr deines Dieners offenbart: 'Ich werde dein Königsgeschlecht bestehen lassen!' Darum hat dein Diener sich ein Herz gefasst, so zu dir zu beten. 28 Und nun, Jahwe, mein Herr, du allein bist wirklich Gott, und deine Worte sind Wahrheit, und du hast deinem Diener all das Gute versprochen. 29 So lass es dir nun gefallen und segne bitte das Königshaus deines Dieners, dass es für immer vor dir bestehe! Denn du, Herr, Jahwe, du hast es gesagt, und mit deinem Segen wird das Haus deines Diener für immer gesegnet sein!"
Nuova Riveduta 2006

Davide si propone di costruire un tempio; promesse fatte alla casa di Davide

1 Quando il re si fu stabilito nel suo palazzo e il Signore gli ebbe dato riposo liberandolo da tutti i nemici che lo circondavano, 2 disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in un palazzo di cedro e l’arca di Dio sta sotto una tenda». 3 Natan rispose al re: «Va’, fa’ tutto quello che hai in mente di fare, perché il Signore è con te». 4 Ma quella stessa notte la parola del Signore fu rivolta a Natan in questo modo: 5 «Va’ e di’ al mio servo Davide: “Così dice il Signore: ‘Saresti tu quello che mi costruirebbe una casa perché io vi abiti? 6 Ma io non ho abitato in una casa, dal giorno che feci uscire i figli d’Israele dall’Egitto fino a oggi; ho viaggiato sotto una tenda, in un tabernacolo. 7 Dovunque sono andato, ora qua, ora là, in mezzo a tutti i figli d’Israele, ho forse mai detto a uno dei giudici a cui avevo comandato di pascere il mio popolo d’Israele: Perché non mi costruite una casa di cedro?’”. 8 Ora dunque parlerai così al mio servo Davide: “Così dice il Signore degli eserciti: ‘Io ti presi dall’ovile, da dietro alle pecore, perché tu fossi il principe d’Israele, mio popolo; 9 e sono stato con te dovunque sei andato; ho sterminato davanti a te tutti i tuoi nemici. Io renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra; 10 darò un posto a Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché abiti in casa sua e non sia più turbato e i malvagi non lo opprimano come prima, 11 come facevano nel tempo in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo, Israele; e ti darò riposo liberandoti da tutti i tuoi nemici. In più il Signore ti annuncia questo: sarà lui che ti fonderà una casa! 12 Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu riposerai con i tuoi padri, io innalzerò al trono dopo di te la tua discendenza, il figlio che sarà uscito da te, e stabilirò saldamente il suo regno. 13 Egli costruirà una casa al mio nome e io renderò stabile per sempre il trono del suo regno. 14 Io sarò per lui un padre ed egli mi sarà figlio; e se fa del male, lo castigherò con vergate da uomini e con colpi da figli di uomini, 15 ma la mia grazia non si ritirerà da lui, come si è ritirata da Saul, che io ho rimosso davanti a te. 16 La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te e il tuo trono sarà reso stabile per sempre’”». 17 Natan riferì a Davide tutte queste parole e tutta questa visione. 18 Allora il re Davide andò a presentarsi davanti al Signore e disse: «Chi sono io, Signore, Dio, e che cos’è la mia casa, perché tu mi abbia fatto arrivare fino a questo punto? 19 Questo è parso ancora poca cosa ai tuoi occhi, Signore, Dio; tu hai parlato anche della casa del tuo servo per un lontano avvenire. Questa è l’istruzione per l’uomo, Signore, Dio! 20 Che potrebbe Davide dirti di più? Tu conosci il tuo servo, Signore, Dio! 21 Per amore della tua parola e seguendo il tuo cuore, hai compiuto tutte queste cose per rivelarle al tuo servo. 22 Tu sei davvero grande, Signore, Dio! Nessuno è pari a te e non c’è altro Dio fuori di te, secondo tutto quello che abbiamo udito con i nostri orecchi. 23 E qual popolo è come il tuo popolo, come Israele, l’unica nazione sulla terra che Dio sia venuto a redimere per formare il suo popolo, per farsi un nome, per compiere cose grandi e tremende, cacciando davanti al tuo popolo, che ti sei redento dall’Egitto, delle nazioni con i loro dèi? 24 Tu hai stabilito il tuo popolo, Israele, perché sia per sempre il tuo popolo; e tu, Signore, sei divenuto il suo Dio. 25 Dunque, o Signore, Dio, la parola che hai pronunciata riguardo al tuo servo e alla sua casa mantienila per sempre e fa’ come hai detto. 26 Il tuo nome sia lodato per sempre e si dica: “Il Signore degli eserciti è il Dio d’Israele! La casa del tuo servo Davide sia stabile davanti a te!” 27 Poiché tu, o Signore degli eserciti, Dio d’Israele, hai fatto una rivelazione al tuo servo e gli hai detto: “Io ti edificherò una casa!” Perciò il tuo servo ha avuto il coraggio di rivolgerti questa preghiera. 28 Ora, o Signore, Dio, tu sei Dio, le tue parole sono verità e hai promesso questo bene al tuo servo; 29 piacciati dunque benedire ora la casa del tuo servo, perché essa sia sempre davanti a te! Poiché tu, o Signore, Dio, sei colui che ha parlato e per la tua benedizione la casa del tuo servo sarà benedetta per sempre!»