Hesekiel 9 | Nuova Riveduta 2006 La Parola è Vita

Hesekiel 9 | Nuova Riveduta 2006

Giudizio contro gli idolatri

1 Poi gridò ad alta voce alle mie orecchie e disse: «Fate avvicinare quelli che debbono punire la città, e ciascuno abbia in mano la sua arma di distruzione». 2 Ed ecco venire dal lato della porta superiore che guarda verso settentrione sei uomini, ognuno dei quali aveva in mano la sua arma di distruzione. In mezzo a loro c’era un uomo vestito di lino, che aveva un corno da scrivano alla cintura; essi vennero a mettersi di fianco all’altare di bronzo. 3 E la gloria del Dio d’Israele si alzò dal cherubino sul quale stava, e andò verso la soglia della casa. Il Signore chiamò l’uomo vestito di lino, che aveva il calamaio da scrivano alla cintura, e gli disse: 4 «Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e fa’ un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le abominazioni che si commettono in mezzo a lei». 5 Agli altri, in modo che io sentissi, disse: «Passate per la città dietro a lui e colpite; il vostro occhio sia senza pietà, e non abbiate compassione. 6 Uccidete, sterminate vecchi, giovani, vergini, bambini e donne, ma non vi avvicinate ad alcuno che porti il segno; cominciate dal mio santuario». Essi cominciarono da quegli anziani che stavano davanti alla casa. 7 Poi egli disse loro: «Contaminate la casa e riempite di cadaveri i cortili! Uscite!» Quelli uscirono e andarono colpendo per la città. 8 Mentre essi colpivano e io ero rimasto solo, caddi faccia a terra e gridai: «Ahimè, Signore, Dio, distruggerai forse tutto ciò che è rimasto d’Israele, riversando il tuo furore su Gerusalemme?» 9 Egli mi rispose: «L’iniquità della casa d’Israele e di Giuda è troppo grande; il paese è pieno di sangue e la città è piena d’ingiustizie, poiché dicono: “Il Signore ha abbandonato il paese, il Signore non vede nulla”. 10 Perciò, anche il mio occhio sarà senza pietà, io non avrò compassione, e farò ricadere sul loro capo la loro condotta». 11 Ed ecco, l’uomo vestito di lino, che aveva il calamaio da scrivano alla cintura, venne a fare il suo rapporto e disse: «Ho fatto come tu mi hai comandato».