Psalm 144 | Nuova Riveduta 2006 Neue evangelistische Übersetzung

Psalm 144 | Nuova Riveduta 2006

Preghiera per la liberazione del popolo

1 Salmo di Davide. Benedetto sia il Signore, la mia rocca, che addestra le mie mani al combattimento e le mie dita alla battaglia; 2 egli è il mio benefattore e la mia fortezza, il mio alto riparo e il mio liberatore, il mio scudo, colui nel quale mi rifugio, che mi rende soggetto il mio popolo. 3 Signore, che cos’è l’uomo, perché te ne prenda cura? O il figlio dell’uomo perché tu ne tenga conto? 4 L’uomo è simile a un soffio, i suoi giorni sono come l’ombra che passa. 5 Signore, abbassa i tuoi cieli e scendi; tocca i monti e fa’ che fumino. 6 Fa’ guizzare il lampo e disperdi i miei nemici. Lancia le tue frecce e mettili in fuga. 7 Tendi le tue mani dall’alto, salvami e liberami dalle grandi acque, dalla mano degli stranieri, 8 la cui bocca dice menzogne e la cui destra* giura il falso. 9 O Dio, ti canterò un nuovo cantico; sul saltèrio a dieci corde salmeggerò a te, 10 che dai la vittoria ai re, che liberi il tuo servo Davide dalla spada micidiale. 11 Salvami e liberami dalla mano degli stranieri, la cui bocca dice menzogne e la cui destra giura il falso. 12 I nostri figli, nella loro gioventù, siano come piante novelle che crescono, e le nostre figlie come colonne scolpite per adornare un palazzo. 13 I nostri granai siano pieni e forniscano ogni specie di beni. Le nostre greggi moltiplichino a migliaia e a decine di migliaia nelle nostre campagne. 14 Le nostre giovenche siano feconde, e non vi sia breccia, né fuga, né grido nelle nostre piazze. 15 Beato il popolo che è in tale stato, beato il popolo il cui Dio è il Signore.

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

Neue evangelistische Übersetzung

Danklied des Königs

1 Von David. Gepriesen sei Jahwe, mein Fels, / der meine Hände das Kämpfen lehrt, / meine Finger den Waffengebrauch. 2 Meine Gnade und meine Burg, / meine Festung und mein Retter, / mein Schild und der, bei dem ich sicher bin, / der mir mein Volk unterwirft. 3 Was ist der Mensch, Jahwe, dass du an ihn denkst, / das kleine Menschlein, dass du Acht darauf hast? 4 Der Mensch ist wie ein Hauch, / sein Leben wie ein Schatten, der vorüberfliegt. 5 Neige deinen Himmel, Jahwe, und steige herab! / Berühre die Berge, dass Rauch aufsteigt! 6 Lass Blitze blitzen und zerstreue den Feind! / Schieß deine Pfeile und verwirre sie! 7 Streck deine Hände vom Himmel herab, / reiß mich heraus aus der tödlichen Flut, / rette mich aus fremder Männer Gewalt! 8 Mit ihren Worten betrügen sie / und mit ihrer Hand schwören sie falsch. 9 Gott, ich singe dir ein neues Lied, / auf der zehnsaitigen Harfe spiele ich dir: 10 "Er gibt den Königen Sieg, / auch David, seinem Diener, / und entreißt ihn dem tödlichen Schwert." 11 Rette mich aus fremder Männer Gewalt! / Denn mit ihren Worten betrügen sie / und mit ihrer Hand schwören sie falsch. 12 Unsere Söhne seien wie junge Bäume, / großgezogen in ihrer Jugend. / Unsere Töchter seien Ecksäulen gleich, / geschnitzt für einen Palast. 13 Unsere Scheunen seien gut gefüllt, / uns mit Vorräten aller Art zu versorgen. / Unser Kleinvieh möge sich tausendfach mehren, / zehntausendfach auf unseren Weiden. 14 Unsere Kühe mögen trächtig sein / und ohne Riss und Fehlgeburt kalben. / Auf unseren Plätzen höre man kein Klagegeschrei. 15 Wohl dem Volk, dem es so ergeht! / Wie glücklich das Volk, das Jahwe zum Gott hat!