Psalm 38 | Nuova Riveduta 2006 Einheitsübersetzung 2016

Psalm 38 | Nuova Riveduta 2006

Il peccatore pentito implora misericordia

1 Salmo di Davide. Per far ricordare. O Signore, non rimproverarmi nella tua ira, non punirmi nel tuo furore! 2 Poiché le tue frecce mi hanno trafitto e la tua mano è scesa su di me. 3 Non c’è nulla d’intatto nel mio corpo a causa della tua ira; non c’è requie per le mie ossa a causa del mio peccato. 4 Poiché le mie iniquità sorpassano il mio capo; sono come un grave carico, troppo pesante per me. 5 Le mie piaghe sono fetide e purulenti per la mia follia. 6 Sono curvo e abbattuto, triste vado in giro tutto il giorno. 7 I miei fianchi sono infiammati e non v’è nulla d’intatto nel mio corpo. 8 Sono sfinito e depresso; ruggisco per il fremito del mio cuore. 9 Signore, ti sta davanti ogni mio desiderio, i miei gemiti non ti sono nascosti. 10 Il mio cuore palpita, la mia forza mi lascia; anche la luce dei miei occhi m’è venuta meno. 11 Amici e compagni stanno lontani dalla mia piaga, i miei stessi parenti si fermano a distanza. 12 Tende lacci chi desidera la mia morte, dice cose cattive chi mi augura del male e medita inganni tutto il giorno. 13 Ma io mi comporto come un sordo che non ode, come un muto che non apre bocca. 14 Sono come un uomo che non ascolta, nella cui bocca non ci sono parole per replicare. 15 In te spero, o Signore; tu risponderai, o Signore, Dio mio! 16 Io ho detto: «Non si rallegrino di me; e quando il mio piede vacilla, non s’innalzino superbi contro di me». 17 Perché io sto per cadere, il mio dolore è sempre davanti a me. 18 Io confesso il mio peccato, sono angosciato per la mia colpa. 19 Ma quelli che senza motivo mi sono nemici sono forti, quelli che mi odiano a torto si sono moltiplicati. 20 Anche quelli che mi rendono male per bene sono miei avversari, perché seguo il bene. 21 O Signore, non abbandonarmi; Dio mio, non allontanarti da me. 22 Affrèttati in mio aiuto, o Signore, mia salvezza!

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

Einheitsübersetzung 2016

Klage eines Kranken

1 Ein Psalm Davids. Zum Weihrauchopfer. 2 HERR, strafe mich nicht in deinem Zorn und züchtige mich nicht in deinem Grimm! 3 Denn in mich herabgefahren sind deine Pfeile und deine Hand fuhr auf mich nieder. 4 Nichts blieb gesund an meinem Fleisch, weil du mir grollst; weil ich gesündigt, blieb an meinen Gliedern nichts heil. 5 Denn über den Kopf gewachsen sind mir meine Sünden, sie erdrücken mich wie eine schwere Last. 6 Stinkend und eitrig wurden meine Wunden wegen meiner Torheit. 7 Ich habe mich gekrümmt, bin tief gebeugt, den ganzen Tag ging ich trauernd einher. 8 Denn meine Lenden waren voller Brand, nichts blieb gesund an meinem Fleisch. 9 Kraftlos bin ich geworden, ganz zerschlagen, ich schrie in der Qual meines Herzens. 10 HERR, all mein Sehnen liegt offen vor dir, mein Seufzen war dir nicht verborgen. 11 Mein Herz pochte heftig, meine Kraft hat mich verlassen, das Licht meiner Augen, auch sie sind erloschen. 12 Freunde und Gefährten bleiben mir fern in meinem Unglück und meine Nachbarn blieben mir fern. 13 Die mir nach dem Leben trachten, legten mir Schlingen; / die mein Unheil suchen, planten Verderben und den ganzen Tag haben sie Arglist im Sinn. 14 Ich bin wie ein Tauber, der nicht hört, wie ein Stummer, der den Mund nicht auftut. 15 Ich wurde wie einer, der nicht hören kann, aus dessen Mund keine Entgegnung kommt. 16 Doch auf dich, HERR, habe ich geharrt; du bist es, der mir antwortet, Herr, du mein Gott. 17 Denn ich sagte: Über mich sollen sie sich nicht freuen, die gegen mich groß tun, wenn meine Füße straucheln. 18 Ja, ich bin dem Fallen nahe, immer ist vor mir mein Schmerz. 19 Ja, ich bekenne meine Schuld, ich bin wegen meiner Sünde in Angst. 20 Meine Feinde sind voller Leben und Kraft; viele hassen und täuschen mich. 21 Sie vergelten mir Gutes mit Bösem, sie sind mir feind; denn ich trachte nach dem Guten. 22 Verlass mich nicht, HERR, / mein Gott, bleib mir nicht fern! 23 Eile mir zu Hilfe, HERR, du mein Heil!