Psalm 144 | Nuova Riveduta 2006 Einheitsübersetzung 2016

Psalm 144 | Nuova Riveduta 2006

Preghiera per la liberazione del popolo

1 Salmo di Davide. Benedetto sia il Signore, la mia rocca, che addestra le mie mani al combattimento e le mie dita alla battaglia; 2 egli è il mio benefattore e la mia fortezza, il mio alto riparo e il mio liberatore, il mio scudo, colui nel quale mi rifugio, che mi rende soggetto il mio popolo. 3 Signore, che cos’è l’uomo, perché te ne prenda cura? O il figlio dell’uomo perché tu ne tenga conto? 4 L’uomo è simile a un soffio, i suoi giorni sono come l’ombra che passa. 5 Signore, abbassa i tuoi cieli e scendi; tocca i monti e fa’ che fumino. 6 Fa’ guizzare il lampo e disperdi i miei nemici. Lancia le tue frecce e mettili in fuga. 7 Tendi le tue mani dall’alto, salvami e liberami dalle grandi acque, dalla mano degli stranieri, 8 la cui bocca dice menzogne e la cui destra* giura il falso. 9 O Dio, ti canterò un nuovo cantico; sul saltèrio a dieci corde salmeggerò a te, 10 che dai la vittoria ai re, che liberi il tuo servo Davide dalla spada micidiale. 11 Salvami e liberami dalla mano degli stranieri, la cui bocca dice menzogne e la cui destra giura il falso. 12 I nostri figli, nella loro gioventù, siano come piante novelle che crescono, e le nostre figlie come colonne scolpite per adornare un palazzo. 13 I nostri granai siano pieni e forniscano ogni specie di beni. Le nostre greggi moltiplichino a migliaia e a decine di migliaia nelle nostre campagne. 14 Le nostre giovenche siano feconde, e non vi sia breccia, né fuga, né grido nelle nostre piazze. 15 Beato il popolo che è in tale stato, beato il popolo il cui Dio è il Signore.

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

Einheitsübersetzung 2016

Gebet eines Königs

1 Von David. Gepriesen sei der HERR, mein Fels, / der meine Hände den Kampf lehrt, meine Finger den Krieg! 2 Er, meine Huld und meine Festung, meine Burg und mein Retter, mein Schild, dem ich vertraue, der mir mein Volk unterwirft. 3 HERR, was ist der Mensch, dass du ihn wahrnimmst, des Menschen Kind, dass du es beachtest? 4 Der Mensch gleicht einem Hauch, seine Tage sind wie ein flüchtiger Schatten. 5 HERR, neige deinen Himmel und steige herab, rühre die Berge an, dass sie rauchen! 6 Schleudre Blitze und zerstreue sie, schieß deine Pfeile ab und erschrecke sie! 7 Streck deine Hände herab aus der Höhe, / befreie und rette mich aus mächtigen Wassern, aus der Hand der Fremden, 8 deren Mund Trug geredet hat und deren Rechte zum Meineid erhoben war! 9 Gott, ein neues Lied will ich dir singen, auf der zehnsaitigen Harfe will ich dir spielen, 10 dir, der den Königen Sieg verleiht, der David, seinen Knecht, vom Schwert des Unheils befreit. 11 Befreie und entreiß mich der Hand der Fremden, / deren Mund Trug geredet hat und deren Rechte zum Meineid erhoben war! 12 Dann sind unsere Söhne wie junge Bäume, hoch gewachsen in ihrer Jugend, unsere Töchter schön gestaltet wie Säulen am Bau eines Palastes. 13 Unsere Speicher sind gefüllt, überquellend von vielerlei Vorrat. Unsere Schafe und Ziegen werfen tausendfach, vieltausendfach auf unseren Fluren. 14 Unsere Kühe sind trächtig. / Es gibt keinen Schaden und keine Fehlgeburt, es erschallt kein Wehgeschrei auf unseren Plätzen. 15 Selig das Volk, dem es so ergeht, selig das Volk, dessen Gott der HERR ist!