Psalm 109 | Nuova Riveduta 2006 Einheitsübersetzung 2016

Psalm 109 | Nuova Riveduta 2006

Preghiera contro l’empio

1 Al direttore del coro. Salmo di Davide. Dio della mia lode, non tacere, 2 perché la bocca dell’empio e la bocca del disonesto si sono aperte contro di me; mi hanno parlato con lingua bugiarda. 3 Mi hanno assalito con parole d’odio e mi hanno fatto guerra senza motivo. 4 In cambio della mia amicizia, mi accusano, e io non faccio che pregare. 5 Essi mi hanno reso male per bene, e odio in cambio di amore. 6 Suscita un empio contro di lui, e un accusatore stia alla sua destra. 7 Quando sarà giudicato, esca condannato, e la sua preghiera gli sia imputata come peccato. 8 Siano pochi i suoi giorni: un altro prenda il suo posto. 9 I suoi figli diventino orfani e sua moglie vedova. 10 I suoi figli siano vagabondi e mendicanti e cerchino il pane lontano dalle loro case in rovina. 11 L’usuraio divori tutto il suo patrimonio ed estranei lo spoglino del frutto delle sue fatiche. 12 Nessuno sia misericordioso con lui e nessuno abbia pietà dei suoi orfani. 13 La sua discendenza sia distrutta; nella seconda generazione sia cancellato il loro nome! 14 L’iniquità dei suoi padri sia ricordata dal Signore e il peccato di sua madre non sia cancellato. 15 Siano quei peccati sempre davanti al Signore, e faccia egli sparire dalla terra il ricordo di lui. 16 Infatti non si è ricordato di fare il bene, ma ha perseguitato il misero, il povero e chi ha il cuore spezzato, per farlo morire. 17 Egli ha amato la maledizione: essa ricada su di lui! Non si è compiaciuto nella benedizione: questa se ne stia lontana da lui! 18 Si è coperto di maledizione come se fosse il suo vestito; essa è penetrata come acqua dentro di lui, e come olio nelle sue ossa. 19 Sia per lui come vestito che lo ricopre, come cintura che lo lega per sempre! 20 Sia questa da parte del Signore la ricompensa per i miei avversari e per quanti proferiscono del male contro l’anima mia. 21 Ma tu, o Dio, Signore, intervieni in mio favore, per amore del tuo nome; salvami, perché la tua misericordia è benevola. 22 Io sono misero e povero e il mio cuore è ferito dentro di me. 23 Me ne vado come ombra che si allunga, sono cacciato via come una cavalletta. 24 Le mie ginocchia vacillano per il digiuno e il mio corpo è gracile e deperisce. 25 Sono diventato per loro un oggetto di scherno; quando mi vedono scuotono il capo. 26 Aiutami, o Signore, mio Dio, salvami per la tua grazia, 27 e sappiano che questo è opera della tua mano, che sei tu, o Signore, che l’hai fatto. 28 Essi maledicono, ma tu benedirai; s’innalzano e resteranno confusi, ma il tuo servo esulterà. 29 I miei avversari saranno coperti d’infamia e avvolti di vergogna come di un mantello! 30 A voce alta celebrerò il Signore, lo loderò in mezzo all’assemblea, 31 poiché egli sta alla destra del povero per salvarlo da quelli che lo condannano a morte.

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

Einheitsübersetzung 2016

Bitte um Hilfe gegen erbarmungslose Feinde

1 Für den Chormeister. Ein Psalm Davids. Gott meines Lobes, schweig doch nicht! 2 Denn ein Mund voll Frevel, ein Lügenmaul hat sich gegen mich aufgetan. Sie reden zu mir mit falscher Zunge, / 3 umgeben mich mit Worten des Hasses und bekämpfen mich grundlos. 4 Sie klagen mich an für meine Liebe, ich aber bete.* 5 Sie vergelten mir Gutes mit Bösem, mit Hass meine Liebe: 6 Einen Frevler bestelle gegen ihn als Zeugen, ein Ankläger trete zu seiner Rechten. 7 Als Verurteilter gehe er aus dem Gericht hervor und sein Gebet erweise sich als Sünde. 8 Nur gering noch sei die Zahl seiner Tage, sein Amt erhalte ein anderer. 9 Zu Waisen sollen werden seine Kinder und seine Frau zur Witwe. 10 Unstet sollen seine Kinder umherziehen und betteln, aus den Trümmern des Hauses vertrieben.* 11 All seinen Besitz reiße an sich ein Gläubiger, Fremde sollen plündern, was er erworben hat. 12 Niemand sei da, der ihm Huld bewahrt, keiner, der sich seiner Waisen erbarmt. 13 Seine Nachkommen soll man vernichten, im nächsten Geschlecht schon erlösche ihr Name. 14 Der Schuld seiner Väter werde beim HERRN gedacht, ungetilgt bleibe die Sünde seiner Mutter. 15 Ihre Schuld stehe dem HERRN allzeit vor Augen, ihr Andenken lösche er aus auf Erden. 16 Denn dieser Mensch dachte nie daran, Huld zu üben; / er verfolgte den Gebeugten und den Armen und wollte den Verzagten töten. 17 Er liebte den Fluch - der komme über ihn; er verschmähte den Segen - der bleibe ihm fern. 18 Er zog den Fluch an wie ein Gewand; / der dringe in seinen Leib wie Wasser und wie Öl in seine Knochen. 19 Er werde für ihn wie das Kleid, in das er sich hüllt, wie der Gürtel, mit dem er sich allzeit umgürtet. 20 So treiben es die, die mich anklagen mit Berufung auf den HERRN, die Böses gegen mein Leben reden. 21 Du aber, GOTT und Herr, / handle an mir, wie es deinem Namen entspricht! Ja, gut ist deine Huld, befreie mich! 22 Denn ich bin gebeugt und arm, mein Herz ist durchbohrt in meinem Innern. 23 Wie ein flüchtiger Schatten schwinde ich dahin, wie eine Heuschrecke schüttelt man mich ab. 24 Mir wanken die Knie vom Fasten, mein Fleisch nimmt ab und wird mager. 25 Ja, ich wurde ihnen zum Spott, sie schütteln den Kopf, wenn sie mich sehen. 26 Hilf mir, HERR, mein Gott, in deiner Huld errette mich! 27 Sie sollen erkennen, dass dies deine Hand vollbracht hat, dass du, HERR, es getan hast. 28 Mögen sie fluchen - du wirst segnen. / Sie haben sich erhoben, aber sie werden zuschanden, doch dein Knecht wird sich freuen. 29 Meine Ankläger müssen sich mit Schmach bekleiden, wie in einen Mantel sich in Schande hüllen. 30 Ich will dem HERRN danken mit lauter Stimme, inmitten der Menge will ich ihn loben. 31 Denn er steht zur Rechten des Armen, um sein Leben vor bösen Richtern zu retten.