Jeremia 32 | Nuova Riveduta 2006 Einheitsübersetzung 2016

Jeremia 32 | Nuova Riveduta 2006

Geremia acquista un campo

1 Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore nel decimo anno di Sedechia, re di Giuda, che fu l’anno diciottesimo di Nabucodonosor. 2 L’esercito del re di Babilonia assediava allora Gerusalemme, e il profeta Geremia era rinchiuso nel cortile della prigione che era nella casa del re di Giuda. 3 L’aveva fatto rinchiudere Sedechia, re di Giuda, dicendo: «Tu, infatti, profetizzi e dici: “Così parla il Signore: ‘Ecco, io do questa città in mano al re di Babilonia, ed egli la prenderà; 4 Sedechia, re di Giuda, non scamperà dalle mani dei Caldei, ma sarà per certo dato in mano al re di Babilonia, e parlerà con lui bocca a bocca e i suoi occhi vedranno gli occhi suoi; 5 Nabucodonosor deporterà Sedechia a Babilonia, ed egli resterà là finché io lo visiti’, dice il Signore; ‘se combattete contro i Caldei, voi non avrete esito favorevole’”». 6 Geremia disse: «La parola del Signore mi è stata rivolta in questi termini: 7 “Ecco, Canameel, figlio di Sallum, tuo zio, viene da te per dirti: ‘Còmprati il mio campo che è ad Anatot, poiché tu hai il diritto di riscatto per comprarlo’”». 8 E Canameel, figlio di mio zio, venne da me, secondo la parola del Signore, nel cortile della prigione, e mi disse: «Ti prego, compra il mio campo che è ad Anatot, nel territorio di Beniamino; poiché tu hai il diritto di successione e il diritto di riscatto, còmpratelo!» Allora riconobbi che questa era parola del Signore. 9 Io comprai da Canameel, figlio di mio zio, il campo che era ad Anatot, e gli pesai il denaro: diciassette sicli d’argento. 10 Scrissi tutto questo in un documento, lo sigillai, chiamai i testimoni e pesai il denaro nella bilancia. 11 Poi presi l’atto d’acquisto, quello sigillato, contenente i termini e le condizioni, e quello aperto, 12 e consegnai l’atto di acquisto a Baruc, figlio di Neria, figlio di Maseia, in presenza di Canameel mio cugino, in presenza dei testimoni che avevano sottoscritto l’atto d’acquisto e in presenza di tutti i Giudei che sedevano nel cortile della prigione. 13 Poi, davanti a loro, diedi quest’ordine a Baruc: 14 «Così parla il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: “Prendi questi atti, l’atto d’acquisto, sia quello sigillato sia quello aperto, e mettili in un vaso di terra, perché si conservino a lungo”. 15 Infatti così parla il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: “Si compreranno ancora case, campi e vigne in questo paese”».

Conferma della restaurazione d’Israele

16 Dopo che io ebbi consegnato l’atto d’acquisto a Baruc, figlio di Neria, pregai il Signore, dicendo: 17 «Ah, Signore, Dio! Ecco, tu hai fatto il cielo e la terra con la tua gran potenza e con il tuo braccio steso; non c’è nulla di troppo difficile per te. 18 Tu usi benevolenza verso mille generazioni e dai la retribuzione per l’iniquità dei padri ai figli, dopo di loro; tu sei Dio grande, potente, il cui nome è: Signore degli eserciti. 19 Tu sei grande in pensieri e potente in opere; hai gli occhi aperti su tutte le vie dei figli degli uomini, per rendere a ciascuno secondo le sue opere e secondo il frutto delle sue azioni. 20 Tu hai fatto nel paese d’Egitto, in Israele e fra gli altri uomini, fino a questo giorno, miracoli e prodigi, ti sei acquistato un nome quale esso è oggi. 21 Tu conducesti il tuo popolo fuori dal paese d’Egitto con miracoli e prodigi, con mano potente e braccio steso, con gran terrore; 22 dèsti loro questo paese che avevi giurato ai loro padri di dar loro: un paese dove scorrono latte e miele. 23 Essi vi entrarono e ne presero possesso, ma non hanno ubbidito alla tua voce e non hanno camminato secondo la tua legge; tutto quello che avevi loro comandato di fare essi non l’hanno fatto, perciò tu hai riversato su di essi tutti questi mali. 24 Ecco, le opere d’assedio giungono fino alla città per prenderla; la città, vinta dalla spada, dalla fame e dalla peste, è data in mano ai Caldei che combattono contro di lei. Quello che tu hai detto è avvenuto, ed ecco, tu lo vedi. 25 Eppure, Signore, Dio, tu mi hai detto: “Còmprati con denaro il campo e chiama dei testimoni”, ma la città è data in mano ai Caldei». 26 Allora la parola del Signore fu rivolta a Geremia in questi termini: 27 «Ecco, io sono il Signore, Dio di ogni carne; c’è forse qualcosa di troppo difficile per me?» 28 Perciò così parla il Signore: «Ecco, io do questa città in mano ai Caldei, in mano a Nabucodonosor, re di Babilonia, il quale la conquisterà; 29 e i Caldei che combattono contro questa città vi entreranno, vi appiccheranno il fuoco e incendieranno le case sui cui tetti hanno offerto profumi a Baal e fatto libazioni ad altri dèi, per provocare la mia ira. 30 Poiché i figli d’Israele e i figli di Giuda hanno fatto, sin dalla loro adolescenza, ciò che è male ai miei occhi; poiché i figli d’Israele non hanno fatto che provocare la mia ira con l’opera delle loro mani», dice il Signore. 31 «Infatti questa città, dal giorno che fu costruita sino a oggi, è stata una continua provocazione alla mia ira e al mio furore, al punto che la voglio togliere via dalla mia presenza, 32 a causa di tutto il male che i figli d’Israele e i figli di Giuda hanno fatto per provocare la mia ira: essi, i loro re, i loro prìncipi, i loro sacerdoti, i loro profeti, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. 33 Mi hanno voltato non la faccia, ma le spalle; sebbene io li abbia istruiti continuamente fin dalla mattina, essi non hanno dato ascolto per ricevere la correzione. 34 Ma hanno messo le loro abominazioni nella casa sulla quale è invocato il mio nome, per profanarla. 35 Hanno costruito gli alti luoghi di Baal, che sono nella valle dei figli di Innom, per far passare per il fuoco i loro figli e le loro figlie offrendoli a Moloc, cosa che io non avevo comandata loro, e non mi era venuto in mente che si dovesse commettere una tale abominazione, facendo peccare Giuda. 36 Ma ora, in seguito a tutto questo, così parla il Signore, Dio d’Israele, riguardo a questa città, della quale voi dite: “Essa è data in mano al re di Babilonia, per la spada, per la fame e per la peste”: 37 “Ecco, li raccoglierò da tutti i paesi dove li ho cacciati nella mia ira, nel mio furore, nella mia grande indignazione; li farò tornare in questo luogo e ve li farò abitare al sicuro. 38 Essi saranno mio popolo e io sarò loro Dio; 39 darò loro uno stesso cuore, una stessa via, perché mi temano per sempre, per il loro bene e per quello dei loro figli dopo di loro. 40 Farò con loro un patto eterno, che non mi allontanerò più da loro per cessare di far loro del bene; metterò il mio timore nel loro cuore perché non si allontanino da me. 41 Metterò la mia gioia nel far loro del bene e li pianterò in questo paese con fedeltà, con tutto il mio cuore, con tutta l’anima mia”. 42 Poiché così parla il Signore: “Come ho fatto venire su questo popolo un gran male, così farò venire su di lui tutto il bene che gli prometto. 43 Si compreranno dei campi in questo paese del quale voi dite: ‘È desolato, non c’è più né uomo né bestia; è dato in mano ai Caldei’. 44 Si compreranno dei campi con denaro, se ne scriveranno gli atti, si sigilleranno, si chiameranno testimoni, nel paese di Beniamino e nei luoghi circostanti a Gerusalemme, nelle città di Giuda, nelle città della regione montuosa, nelle città della pianura, nelle città della regione meridionale; poiché io farò tornare quelli che sono deportati”, dice il Signore».

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

Einheitsübersetzung 2016

ERZÄHLUNGEN UND HEILSWORTE

Zeichen des Ackerkaufs

1 Das Wort, das vom HERRN an Jeremia erging im zehnten Jahr Zidkijas, des Königs von Juda - das ist das achtzehnte Jahr Nebukadnezzars. 2 Damals belagerte das Heer des Königs von Babel Jerusalem. Der Prophet Jeremia aber befand sich im Wachhof am Palast des Königs von Juda in Haft. 3 Dort hatte ihn Zidkija, der König von Juda, gefangen gesetzt mit der Begründung: Warum hast du prophezeit: So spricht der HERR: Siehe, ich gebe diese Stadt in die Hand des Königs von Babel und er wird sie erobern. 4 Auch Zidkija, der König von Juda, wird der Hand der Chaldäer nicht entrinnen, sondern in die Hand des Königs von Babel gegeben werden, sodass er von Mund zu Mund mit ihm reden und ihn Auge in Auge sehen wird. 5 Er wird Zidkija nach Babel bringen; dort wird er bleiben, bis ich mich seiner annehme - Spruch des HERRN. Wenn ihr mit den Chaldäern Krieg führt, werdet ihr kein Glück haben. 6 Jeremia sagte: Das Wort des HERRN erging an mich: 7 Siehe, Hanamel, der Sohn deines Onkels Schallum, wird zu dir kommen und sagen: Kauf dir meinen Acker in Anatot; denn dir steht es nach dem Auslösungsrecht zu, ihn zu kaufen! 8 Und Hanamel, der Sohn meines Onkels, kam dem Wort des HERRN gemäß zu mir in den Wachhof und sagte zu mir: Kauf doch meinen Acker in Anatot im Land Benjamin; denn du hast das Besitzrecht und die Pflicht der Auslösung. Kauf ihn dir! Da erkannte ich, dass es das Wort des HERRN war. 9 So kaufte ich von Hanamel, dem Sohn meines Onkels, den Acker in Anatot und wog ihm das Geld ab: siebzehn Silberschekel. 10 Ich schrieb die Kaufurkunde, versiegelte sie, nahm auch Zeugen hinzu und wog das Silber auf der Waage ab. 11 Dann nahm ich die Kaufurkunde, die versiegelte - mit dem Vertrag und den Bestimmungen -, sowie eine nicht versiegelte Urkunde. 12 Ich übergab die Kaufurkunde Baruch, dem Sohn Nerijas, des Sohnes Machsejas, vor den Augen Hanamels, des Sohnes meines Onkels, und vor den Augen der Zeugen, die die Kaufurkunde unterschrieben hatten, sowie vor den Augen aller Judäer, die sich im Wachhof aufhielten. 13 Und vor ihren Augen befahl ich Baruch: 14 So spricht der HERR der Heerscharen, der Gott Israels: Nimm diese Urkunden, sowohl die versiegelte Kaufurkunde als auch die nicht versiegelte Urkunde, und leg sie in ein Tongefäß, damit sie lange Zeit erhalten bleiben! 15 Denn so spricht der HERR der Heerscharen, der Gott Israels: Man wird wieder Häuser, Äcker und Weinberge kaufen in diesem Land. 16 Nachdem ich die Kaufurkunde Baruch, dem Sohn Nerijas, übergeben hatte, betete ich zum HERRN: 17 Ach, Herr und GOTT! Siehe, du hast Himmel und Erde erschaffen durch deine große Kraft und deinen hoch erhobenen Arm. Nichts ist dir unmöglich. 18 Du erweist Tausenden Gnade, doch du vergiltst die Schuld der Väter an ihren Söhnen, die nach ihnen kommen - du gewaltiger, starker Gott, dessen Name HERR der Heerscharen ist! 19 Groß bist du an Rat und mächtig an Tat; deine Augen wachen über alle Wege der Menschen, um jedem entsprechend seinem Verhalten und der Frucht seiner Taten zu geben. 20 Du hast an Israel und an den Menschen Zeichen und Wunder getan, im Land Ägypten und bis auf den heutigen Tag. So hast du dir einen Namen gemacht, wie am heutigen Tag. 21 Du hast dein Volk Israel unter Zeichen und Wundern, mit starker Hand, mit hoch erhobenem Arm und gewaltigem Schrecken aus dem Land Ägypten herausgeführt. 22 Du hast ihnen dieses Land gegeben, wie du ihren Vätern eidlich zugesichert hattest, es ihnen zu geben, ein Land, in dem Milch und Honig fließen. 23 Als sie aber dorthin kamen und es in Besitz nahmen, hörten sie nicht auf deine Stimme und folgten deiner Weisung nicht. Nichts von alledem, was du ihnen befohlen hast, haben sie getan; darum hast du über sie all dies Unheil gebracht. 24 Siehe: Schon haben sie die Belagerungsrampen bis an die Stadt herangebaut, um sie einzunehmen; durch Schwert, Hunger und Pest ist die Stadt den Chaldäern preisgegeben, die gegen sie ankämpfen. Was du angedroht hast, ist eingetroffen; du siehst es ja selbst.* 25 Und du, Herr und GOTT, hast zu mir gesagt: Kauf dir den Acker für Geld und nimm Zeugen hinzu, wo doch die Stadt den Chaldäern preisgegeben ist! 26 Nun erging das Wort des HERRN an Jeremia: 27 Siehe, ich bin der HERR, der Gott allen Fleisches. Ist mir irgendetwas unmöglich? 28 Darum - so spricht der HERR: Siehe, ich gebe diese Stadt in die Hand der Chaldäer und in die Hand Nebukadnezzars, des Königs von Babel, und er wird sie einnehmen. 29 Die Chaldäer, die gegen diese Stadt ankämpfen, werden eindringen, die Stadt in Brand stecken und einäschern samt den Häusern, auf deren Dächern man dem Baal Rauchopfer und fremden Göttern Trankopfer dargebracht hat, um mich zu erzürnen. 30 Denn die Leute von Israel und die Leute von Juda haben von Jugend an nur das getan, was in meinen Augen schlecht ist; ja, die Leute von Israel haben mich durch das Tun ihrer Hände nur erzürnt - Spruch des HERRN. 31 In der Tat, diese Stadt hat seit ihrer Gründung bis zum heutigen Tag meinen Zorn und meinen Grimm erregt, sodass ich sie von meinem Angesicht entfernen muss 32 wegen all des Bösen, das die Söhne Israels und die Söhne Judas verübt haben, um mich zu erzürnen, sie, ihre Könige, ihre Beamten, ihre Priester und ihre Propheten, die Leute von Juda und die Einwohner Jerusalems. 33 Sie haben mir den Rücken zugewandt und nicht das Gesicht. Ich habe sie unermüdlich belehrt, aber sie hörten nicht und nahmen keine Zucht an. 34 Vielmehr stellten sie in dem Haus, über dem mein Name ausgerufen ist, ihre Scheusale auf, um es zu entweihen. 35 Sie errichteten die Kulthöhen des Baal im Tal Ben-Hinnom, um ihre Söhne und Töchter für den Moloch durchs Feuer gehen zu lassen. Das habe ich ihnen nie befohlen und niemals ist mir in den Sinn gekommen, solchen Gräuel zu verlangen und Juda in Sünde zu stürzen. 36 Nun aber - so spricht der HERR, der Gott Israels, über diese Stadt, von der ihr sagt, sie sei durch Schwert, Hunger und Pest dem König von Babel preisgegeben: 37 Siehe, ich sammle sie aus allen Ländern, wohin ich sie in meinem Zorn und meinem Grimm und in großem Groll versprengt habe. Ich bringe sie wieder zurück an diesen Ort und lasse sie in Sicherheit wohnen. 38 Sie werden mir Volk sein und ich werde ihnen Gott sein. 39 Ich bringe sie dazu, nur eines im Herzen zu haben und nur eines zu tun: mich alle Tage zu fürchten, zum Heil für sie und ihre Kinder nach ihnen.* 40 Ich schließe mit ihnen einen ewigen Bund, dass ich mich nicht von ihnen abwenden werde, sondern ihnen Gutes erweise. Ich lege ihnen die Furcht vor mir ins Herz, damit sie nicht von mir weichen. 41 Ich werde mich über sie freuen, wenn ich ihnen Gutes erweise. Ich pflanze sie ein in diesem Land, in Treue, mit meinem ganzen Herzen und mit meiner ganzen Seele. 42 Denn so spricht der HERR: Wie ich über dieses Volk all dieses große Unheil gebracht habe, so bringe ich über sie all das Gute, das ich ihnen verspreche. 43 Man wird wieder Felder kaufen in diesem Land, von dem ihr sagt: Es ist eine Wüste, ohne Mensch und Vieh, der Hand der Chaldäer preisgegeben. 44 Äcker wird man wieder kaufen für Geld, Kaufurkunden ausstellen und versiegeln und Zeugen hinzunehmen im Land Benjamin, in der Umgebung Jerusalems, in den Städten Judas und in den Städten des Gebirges, in den Städten der Schefela und in den Städten des Negeb. Denn ich wende ihr Geschick - Spruch des HERRN.