Jeremia 14 | Nuova Riveduta 2006 Einheitsübersetzung 2016

Jeremia 14 | Nuova Riveduta 2006

La siccità

1 La parola del Signore che fu rivolta a Geremia in occasione della siccità. 2 «Giuda è in lutto, le porte delle sue città languiscono, giacciono per terra a lutto; il grido di Gerusalemme sale al cielo. 3 I nobili fra di loro mandano i piccoli a cercare acqua; questi vanno alle cisterne, non trovano acqua e tornano con i loro vasi vuoti. Sono pieni di vergogna, di confusione e si coprono il capo. 4 Il suolo è costernato perché non c’è stata pioggia nel paese; i lavoratori sono pieni di confusione e si coprono il capo. 5 Persino la cerva che figlia nella campagna abbandona il suo parto, perché non c’è erba. 6 Gli onagri si fermano sulle alture, soffiano aria come gli sciacalli; i loro occhi sono spenti, perché non c’è verdura». 7 Signore, se le nostre iniquità testimoniano contro di noi, opera per amore del tuo nome; poiché le nostre infedeltà sono molte; noi abbiamo peccato contro di te. 8 Speranza d’Israele, suo salvatore in tempo di angoscia, perché saresti nel paese come un forestiero, come un viandante che si ferma per passarvi la notte? 9 Perché saresti come un uomo sopraffatto, come un prode che non può salvare? Eppure, Signore, tu sei in mezzo a noi e il tuo nome è invocato su di noi; non abbandonarci!

I falsi profeti

10 Così parla il Signore a questo popolo: «Essi amano andare peregrinando, non trattengono i loro piedi; perciò il Signore non li gradisce, si ricorda ora della loro iniquità e punisce i loro peccati». 11 Il Signore mi disse: «Non pregare per il bene di questo popolo. 12 Se digiunano, non ascolterò il loro grido; se offrono olocausti e offerte, non li gradirò; anzi, io sto per consumarli con la spada, con la fame, con la peste». 13 Allora io dissi: «Ah, Signore, Dio! Ecco, i profeti dicono loro: “Voi non vedrete la spada, né avrete mai la fame; ma io vi darò una pace sicura in questo luogo”». 14 Il Signore mi disse: «Quei profeti profetizzano menzogne nel mio nome; io non li ho mandati, non ho dato loro nessun ordine e non ho parlato loro. Le profezie che vi fanno sono visioni menzognere, divinazione, vanità, imposture del proprio cuore. 15 Perciò così parla il Signore riguardo ai profeti che profetizzano nel mio nome, sebbene io non li abbia mandati, e dicono: “Non ci sarà spada né fame in questo paese”. Quei profeti saranno consumati dalla spada e dalla fame, 16 e quelli ai quali essi profetizzano saranno gettati per le vie di Gerusalemme morti di fame e di spada, essi, le loro mogli, i loro figli e le loro figlie, né vi sarà chi dia loro sepoltura; riverserò su di loro la loro malvagità. 17 Di’ loro dunque questa parola: “I miei occhi si sciolgano in lacrime giorno e notte, senza posa, poiché la vergine figlia del mio popolo è stata stroncata in modo straziante, ha ricevuto un colpo tremendo. 18 Se esco per i campi, ecco gli uccisi con la spada; se entro in città, ecco i languenti per fame. Persino il profeta, persino il sacerdote vanno a mendicare in un paese che non conoscono”».

Perplessità di Geremia

19 Hai dunque rigettato Giuda? Hai preso in disgusto Sion? Perché ci colpisci senza che ci sia guarigione per noi? Noi aspettavamo la pace, ma nessun bene ci giunge; noi aspettavamo un tempo di guarigione, ed ecco il terrore. 20 Signore, noi riconosciamo la nostra malvagità, l’iniquità dei nostri padri, poiché noi abbiamo peccato contro di te. 21 Per amore del tuo nome, non disprezzare, non disonorare il trono della tua gloria; ricòrdati del tuo patto con noi, non annullarlo! 22 Fra gli idoli vani delle genti ve ne sono forse di quelli che possano far piovere? O è forse il cielo che dà gli acquazzoni? Non sei tu, Signore, tu, il nostro Dio? Perciò noi speriamo in te, poiché tu hai fatto tutte queste cose.

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

Einheitsübersetzung 2016

Antwort Gottes auf die Klage des Volkes

1 Ein Wort des HERRN, das an Jeremia erging wegen der großen Dürre: 2 Juda ist ausgedörrt; / seine Tore verfallen, sie sinken trauernd zu Boden / und Jerusalems Klageschrei steigt empor. 3 Die Vornehmen schicken ihre Diener nach Wasser; / sie kommen zu den Zisternen, / finden aber kein Wasser; sie kehren mit leeren Krügen zurück. / Sie sind bestürzt und enttäuscht / und verhüllen ihr Haupt. 4 Um den Ackerboden voller Risse sind die Bauern besorgt; / denn es fiel kein Regen im Land. Sie sind bestürzt / und verhüllen ihr Haupt. 5 Die Hirschkuh gebiert auf dem Feld / und lässt ihr Junges im Stich, / weil kein Grün mehr da ist. 6 Die Wildesel stehen auf den kahlen Höhen; / sie schnappen nach Luft wie Schakale. Ihre Augen erlöschen; / denn nirgends ist Gras. 7 Wenn unsre Sünden uns anklagen, / handle um deines Namens willen, o HERR! Ja, groß ist unsere Abtrünnigkeit; / gegen dich haben wir gesündigt. 8 Du, Israels Hoffnung, / sein Retter zur Zeit der Not, warum bist du wie ein Fremder im Land / und wie ein Wanderer, der nur über Nacht einkehrt? 9 Warum bist du wie ein ratloser Mann, / wie ein Held, der nicht zu retten vermag? Du bist doch in unsrer Mitte, HERR, / und dein Name ist über uns ausgerufen. / Verlass uns nicht! 10 So spricht der HERR von diesem Volk: Hin und her zu schweifen, das lieben sie; ihren Füßen gönnen sie keine Ruhe. Doch der HERR hat kein Gefallen an ihnen. Jetzt denkt er an ihre Schuld und sucht ihre Sünden heim. 11 Und der HERR sprach zu mir: Bete nicht um das Wohlergehen dieses Volkes! 12 Auch wenn sie fasten, höre ich nicht auf ihr Flehen; wenn sie Brandopfer und Speiseopfer darbringen, habe ich kein Gefallen an ihnen. Durch Schwert, Hunger und Pest mache ich ihnen ein Ende. 13 Da sagte ich: Ach, Herr und GOTT, die Propheten sagen doch zu ihnen: Ihr werdet das Schwert nicht sehen, der Hunger wird nicht über euch kommen, sondern beständiges Heil gewähre ich euch an diesem Ort. 14 Aber der HERR erwiderte mir: Lüge prophezeien die Propheten in meinem Namen. Ich habe sie weder gesandt noch beauftragt, ich habe nicht zu ihnen gesprochen. Erlogene Visionen, nichtige Wahrsagerei und selbst erdachten Betrug prophezeien sie euch. 15 Darum spreche ich, der HERR, so gegen die Propheten, die in meinem Namen prophezeien, obwohl ich sie nicht gesandt habe, und die behaupten, Schwert und Hunger werde es nicht geben in diesem Land: Durch Schwert und Hunger werden diese Propheten ihr Ende finden. 16 Die Leute aber, denen sie prophezeien, werden auf den Straßen Jerusalems liegen, hingestreckt durch Hunger und Schwert. Niemand wird sie begraben, weder die Männer noch die Frauen, die Söhne oder die Töchter. So gieße ich ihre eigene Bosheit über sie aus. 17 Du sollst zu ihnen dieses Wort sagen: Meine Augen fließen über von Tränen / bei Nacht und bei Tag / und finden keine Ruhe. Denn einen großen Zusammenbruch / erlitt die Jungfrau, die Tochter, mein Volk, / eine unheilbare Wunde. 18 Gehe ich aufs Feld hinaus - / siehe: vom Schwert Durchbohrte! Komme ich in die Stadt - / siehe: vom Hunger Gequälte! Ja, auch Prophet und Priester / ziehen in ein Land, das sie nicht kennen. 19 Hast du denn Juda ganz verworfen, / wurde dir Zion zum Abscheu? Warum hast du uns so geschlagen, / dass es für uns keine Heilung mehr gibt? Wir hofften auf Heil, / doch kommt nichts Gutes, auf die Zeit der Heilung, / doch siehe: nur Schrecken! 20 Wir erkennen, HERR, unser Unrecht, / die Schuld unsrer Väter: / Ja, wir haben gegen dich gesündigt. 21 Um deines Namens willen verschmäh nicht, / verstoß nicht den Thron deiner Herrlichkeit! / Gedenke! Brich nicht deinen Bund mit uns! 22 Gibt es etwa Regenspender / unter den Götzen der Völker? Oder ist es der Himmel, der von selbst regnen lässt? / Bist nicht du es, HERR, unser Gott? Wir setzen unsre Hoffnung auf dich; / denn du hast dies alles gemacht.