1.Mose 35 | Nuova Riveduta 2006 Einheitsübersetzung 2016

1.Mose 35 | Nuova Riveduta 2006

Giacobbe a Betel

1 Dio disse a Giacobbe: «Àlzati, va’ ad abitare a Betel; là farai un altare al Dio che ti apparve quando fuggivi davanti a tuo fratello Esaù». 2 Allora Giacobbe disse alla sua famiglia e a tutti quelli che erano con lui: «Togliete gli dèi stranieri che sono in mezzo a voi, purificatevi e cambiatevi i vestiti; 3 partiamo, andiamo a Betel; là farò un altare al Dio che mi esaudì nel giorno della mia angoscia e che è stato con me nel viaggio che ho fatto». 4 Essi diedero a Giacobbe tutti gli dèi stranieri che erano nelle loro mani e gli anelli che avevano agli orecchi; Giacobbe li nascose sotto la quercia che è presso Sichem. 5 Poi partirono. Il terrore di Dio invase le città che erano intorno a loro, e nessuno inseguì i figli di Giacobbe. 6 Così Giacobbe e tutta la gente che aveva con sé giunsero a Luz, cioè Betel, che è nel paese di Canaan. 7 Lì costruì un altare e chiamò quel luogo El-Betel*, perché Dio gli era apparso lì quando egli fuggiva davanti a suo fratello. 8 Allora morì Debora, balia di Rebecca, e fu sepolta al di sotto di Betel, sotto la quercia che fu chiamata Allon-Bacut*. 9 Dio apparve ancora a Giacobbe, quando questi veniva da Paddan-Aram, e lo benedisse. 10 Dio gli disse: «Il tuo nome è Giacobbe. Tu non sarai più chiamato Giacobbe, ma il tuo nome sarà Israele». E lo chiamò Israele. 11 Dio gli disse: «Io sono il Dio onnipotente; sii fecondo e moltìplicati; una nazione, anzi una moltitudine di nazioni discenderà da te, dei re usciranno dai tuoi lombi; 12 darò a te e alla tua discendenza dopo di te il paese che diedi ad Abraamo e a Isacco». 13 E Dio se ne andò risalendo dal luogo dove gli aveva parlato. 14 Allora Giacobbe eresse, nel luogo dove Dio gli aveva parlato, un monumento di pietra; vi fece sopra una libazione e vi sparse su dell’olio. 15 Giacobbe chiamò Betel il luogo dove Dio gli aveva parlato.

Nascita di Beniamino; morte di Rachele

16 Poi partirono da Betel. C’era ancora qualche distanza per arrivare a Efrata, quando Rachele partorì. Ella ebbe un parto difficile. 17 Mentre penava a partorire, la levatrice le disse: «Non temere, perché questo è un altro figlio per te». 18 Mentre l’anima sua se ne andava, perché stava morendo, chiamò il bimbo Ben-Oni*; ma il padre lo chiamò Beniamino*. 19 Rachele dunque morì e fu sepolta sulla via di Efrata, cioè di Betlemme. 20 Giacobbe eresse una pietra commemorativa sulla tomba di lei. Questa pietra commemorativa della tomba di Rachele esiste tuttora.

Giacobbe rivede suo padre; morte d’Isacco

21 Poi Israele partì e piantò la sua tenda di là da Migdal-Eder. 22 Mentre Israele abitava in quel paese, Ruben andò e si unì a Bila, concubina di suo padre, e Israele venne a saperlo. 23 I figli di Giacobbe erano dodici. I figli di Lea: Ruben, primogenito di Giacobbe, Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Zabulon. 24 I figli di Rachele: Giuseppe e Beniamino. 25 I figli di Bila, serva di Rachele: Dan e Neftali. 26 I figli di Zilpa, serva di Lea: Gad e Ascer. Questi sono i figli di Giacobbe che gli nacquero in Paddan-Aram. 27 Giacobbe venne da Isacco suo padre a Mamre, a Chiriat-Arba, cioè Ebron, dove Abraamo e Isacco avevano soggiornato. 28 La durata della vita d’Isacco fu di centottant’anni. 29 Poi Isacco spirò, morì e fu riunito al suo popolo, vecchio e sazio di giorni; Esaù e Giacobbe, suoi figli, lo seppellirono.

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

Einheitsübersetzung 2016

Die Rückkehr nach Bet-El

1 Gott sprach zu Jakob: Steh auf, zieh nach Bet-El hinauf und lass dich dort nieder! Errichte dort einen Altar dem Gott, der dir auf der Flucht vor deinem Bruder Esau erschienen ist! 2 Dann sagte Jakob zu seinem Haus und zu allen, die bei ihm waren: Entfernt die fremden Götter aus eurer Mitte, reinigt euch und wechselt eure Kleider! 3 Wir wollen uns aufmachen und nach Bet-El hinaufziehen. Dort will ich einen Altar für den Gott errichten, der mich am Tag meiner Bedrängnis erhört hat und der auf dem Weg, den ich gegangen bin, mit mir war. 4 Sie übergaben Jakob alle fremden Götter, die sie in ihren Händen hatten, und die Ringe an ihren Ohren. Jakob vergrub sie unter der Terebinthe bei Sichem. 5 Dann brachen sie auf. Da überkam ein Gottesschrecken die Städte ringsum und sie verfolgten die Söhne Jakobs nicht. 6 Jakob kam nach Lus, das im Land Kanaan liegt und jetzt Bet-El heißt, er und alles Volk, das bei ihm war. 7 Er baute dort einen Altar und nannte die Stätte Gott von Bet-El; denn auf der Flucht vor seinem Bruder hatte Gott sich ihm dort offenbart. 8 Debora, die Amme Rebekkas, starb. Man begrub sie unterhalb von Bet-El unter der Eiche. Er gab ihr den Namen Träneneiche. 9 Gott erschien Jakob noch einmal, als er aus Paddan-Aram kam, und segnete ihn. 10 Gott sprach zu ihm: Dein Name ist Jakob. Dein Name soll jedoch nicht mehr Jakob lauten, sondern Israel soll dein Name sein. Er gab ihm also den Namen Israel. 11 Und Gott sprach zu ihm: Ich bin El-Schaddai. Sei fruchtbar und vermehre dich! Ein Volk, eine Schar von Völkern soll aus dir werden, Könige sollen aus deinen Lenden hervorgehen. 12 Das Land, das ich Abraham und Isaak gegeben habe, will ich dir geben und auch deinen Nachkommen will ich es geben. 13 An dem Ort, an dem er mit ihm geredet hatte, fuhr Gott von ihm empor. 14 Jakob richtete an dem Ort, wo Gott mit ihm geredet hatte, ein Steinmal, einen Gedenkstein, auf. Darüber schüttete er ein Trankopfer und goss Öl darauf. 15 Jakob gab dem Ort, an dem Gott mit ihm geredet hatte, den Namen Bet-El.

Benjamins Geburt und Rahels Tod

16 Sie brachen von Bet-El auf. Es war nur noch eine kurze Strecke bis Efrata, als Rahel gebar. Sie hatte eine schwere Geburt. 17 Da sie eine so schwere Geburt hatte, sagte ihr die Hebamme: Fürchte dich nicht, auch diesmal hast du einen Sohn. 18 Während die Lebenskraft sie verließ - denn sie lag im Sterben -, gab sie ihm den Namen Ben-Oni - Sohn meiner Not -; sein Vater aber nannte ihn Benjamin - Sohn der Rechten -.* 19 Als Rahel gestorben war, begrub man sie an der Straße nach Efrata, das jetzt Betlehem heißt. 20 Jakob errichtete ein Steinmal über ihrem Grab. Das ist bis heute das Grabmal Rahels.

Die Söhne Jakobs und Isaaks Tod

21 Israel brach auf und schlug sein Zelt jenseits von Migdal-Eder auf. 22 Während Israel in jenem Land wohnte, ging Ruben hin und schlief mit Bilha, der Nebenfrau seines Vaters. Israel hörte davon. Jakob hatte zwölf Söhne. 23 Die Söhne Leas waren: Ruben, der Erstgeborene Jakobs, und Simeon, Levi, Juda, Issachar und Sebulon. 24 Die Söhne Rahels waren: Josef und Benjamin. 25 Die Söhne Bilhas, der Magd Rahels, waren: Dan und Naftali. 26 Die Söhne Silpas, der Magd Leas, waren: Gad und Ascher. Das waren die Söhne Jakobs, die ihm in Paddan-Aram geboren wurden. 27 Jakob kam zu seinem Vater Isaak nach Mamre, nach Kirjat-Arba, das jetzt Hebron heißt, wo sich Abraham und Isaak als Fremde aufgehalten hatten. 28 Isaak wurde hundertachtzig Jahre alt, 29 dann verschied er. Er starb und wurde mit seinen Vorfahren vereint, betagt und satt an Jahren. Seine Söhne Esau und Jakob begruben ihn.