1.Samuel 11 | Nuova Riveduta 2006 Einheitsübersetzung 2016

1.Samuel 11 | Nuova Riveduta 2006

Saul sconfigge gli Ammoniti

1 Naas, l’Ammonita, salì e si accampò contro Iabes di Galaad. Tutti quelli di Iabes dissero a Naas: «Fa’ alleanza con noi e noi ti serviremo». 2 Naas, l’Ammonita, rispose loro: «Io farò alleanza con voi a questa condizione: che io cavi a tutti voi l’occhio destro per far disonore a tutto Israele». 3 Gli anziani di Iabes gli dissero: «Concedici sette giorni di tregua perché inviamo dei messaggeri per tutto il territorio d’Israele; se nessuno verrà in nostro aiuto, ci arrenderemo a te». 4 I messaggeri giunsero dunque a Ghibea di Saul, riferirono queste parole in presenza del popolo, e tutto il popolo alzò la voce e pianse. 5 Ed ecco, Saul tornava dai campi dietro ai buoi e disse: «Che cos’ha il popolo? Perché piange?» Allora gli riferirono le parole di quelli di Iabes. 6 Lo Spirito di Dio investì Saul, quando udì queste parole, ed egli s’infiammò d’ira: 7 prese un paio di buoi, li tagliò a pezzi, li mandò per mano dei messaggeri in tutto il territorio d’Israele, e disse: «Così saranno trattati i buoi di chi non seguirà Saul e Samuele». Il terrore del Signore s’impadronì del popolo e partirono come se fossero stati un uomo solo. 8 Saul li passò in rassegna a Bezec: i figli d’Israele erano trecentomila e gli uomini di Giuda trentamila. 9 E dissero a quei messaggeri che erano venuti: «Dite così agli abitanti di Iabes di Galaad: “Domani, quando il sole sarà in tutto il suo calore, sarete liberati”». I messaggeri andarono a riferire queste parole a quelli di Iabes, i quali si rallegrarono 10 e dissero agli Ammoniti: «Domani verremo da voi e farete di noi tutto quello che vi parrà». 11 Il giorno seguente Saul divise il popolo in tre squadre, che penetrarono nell’accampamento degli Ammoniti prima dell’alba e li batterono fino alle ore calde del giorno. Quelli che scamparono furono dispersi in maniera che non ne rimasero due insieme.

Conferma dell’autorità regale di Saul

12 Il popolo disse a Samuele: «Chi è che diceva: “Saul regnerà forse su di noi?” Dateci quegli uomini e li faremo morire». 13 Ma Saul rispose: «Nessuno sarà messo a morte in questo giorno, perché oggi il Signore ha liberato Israele». 14 Samuele disse al popolo: «Venite, andiamo a Ghilgal; là riconfermiamo l’autorità regale». 15 Tutto il popolo andò a Ghilgal e là, a Ghilgal, fecero Saul re davanti al Signore, e offrirono davanti al Signore sacrifici di riconoscenza. Saul e tutti gli uomini d’Israele fecero gran festa in quel luogo.

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

Einheitsübersetzung 2016

Sauls Sieg über die Ammoniter

1 Da zog der Ammoniter Nahasch heran und belagerte Jabesch-Gilead. Die Männer von Jabesch sagten zu Nahasch: Schließ einen Vertrag mit uns, dann wollen wir dir dienen! 2 Der Ammoniter Nahasch erwiderte ihnen: Unter einer Bedingung will ich mit euch einen Vertrag schließen: Ich steche euch allen das rechte Auge aus und bringe damit Schande über ganz Israel. 3 Die Ältesten von Jabesch sagten: Lass uns sieben Tage Zeit! Wir wollen Boten durch das ganze Gebiet von Israel schicken. Wenn sich niemand findet, der uns retten kann, werden wir zu dir hinauskommen. 4 Als die Boten nach Gibea-Saul kamen und die Sache dem Volk vortrugen, brach das ganze Volk in lautes Weinen aus. 5 Saul kam gerade hinter seinen Rindern vom Feld her und fragte: Was haben denn die Leute, dass sie weinen? Sie erzählten ihm, was die Männer von Jabesch berichtet hatten. 6 Als Saul das hörte, kam der Geist Gottes über ihn und sein Zorn entbrannte heftig. 7 Er ergriff ein Gespann Rinder und hieb es in Stücke, schickte die Stücke durch Boten in das ganze Gebiet von Israel und ließ sagen: Wer nicht hinter Saul und Samuel in den Kampf zieht, dessen Rindern soll es ebenso gehen. Da fiel der Schrecken des HERRN auf das ganze Volk und sie rückten aus wie ein Mann. 8 Als Saul sie in Besek musterte, waren es dreihunderttausend Männer aus Israel und dreißigtausend Männer aus Juda. 9 Sie sagten zu den Boten, die gekommen waren: Folgendes sollt ihr den Männern von Jabesch-Gilead sagen: Morgen, wenn die Sonne am heißesten brennt, bekommt ihr Hilfe. Die Boten gingen heim und berichteten alles und die Männer von Jabesch freuten sich. 10 Sie ließen Nahasch sagen: Morgen werden wir zu euch hinauskommen. Dann könnt ihr mit uns machen, was euch gefällt. 11 Am nächsten Morgen stellte Saul das Volk in drei Abteilungen auf. Um die Zeit der Morgenwache drangen sie mitten in das Lager ein. Sie hatten die Ammoniter bis zur Zeit der Mittagshitze geschlagen. Die übrig blieben, wurden zerstreut, sodass nicht einmal zwei von ihnen beieinander blieben. 12 Da sagte das Volk zu Samuel: Wer hat damals gesagt: Soll etwa Saul als König über uns herrschen? Gebt diese Männer heraus, damit wir sie töten! 13 Saul aber sagte: An diesem Tag soll niemand getötet werden; denn heute hat der HERR Israel Hilfe gebracht. 14 Samuel sagte zum Volk: Kommt, wir wollen nach Gilgal gehen und dort das Königtum erneuern. 15 Da ging das ganze Volk nach Gilgal. Sie machten dort in Gilgal Saul vor dem HERRN zum König, schlachteten dem HERRN Heilsopfer und Saul und alle Männer Israels waren voll Freude.