1.Könige 20 | Nuova Riveduta 2006 Einheitsübersetzung 2016

1.Könige 20 | Nuova Riveduta 2006

Assedio e liberazione di Samaria

1 Ben-Adad, re di Siria, radunò tutto il suo esercito; aveva con sé trentadue re, cavalli e carri; poi salì, cinse d’assedio Samaria e l’attaccò. 2 Inviò dei messaggeri nella città, per dire ad Acab, re d’Israele: 3 «Così dice Ben-Adad: “Il tuo argento e il tuo oro sono miei; così pure le tue mogli e i tuoi figli più belli sono cosa mia”». 4 Il re d’Israele rispose: «Come dici tu, o re, mio signore, io ti appartengo con tutto ciò che è mio». 5 I messaggeri tornarono di nuovo e dissero: «Così parla Ben-Adad: “Io ti avevo mandato a dire che tu mi dessi il tuo argento e il tuo oro, le tue mogli e i tuoi figli; 6 invece, domani, a quest’ora, manderò da te i miei servitori, i quali rovisteranno la tua casa e le case dei tuoi servi, s’impadroniranno di tutto quello che hai di più caro e lo porteranno via”». 7 Allora il re d’Israele chiamò tutti gli anziani del paese e disse: «Guardate, vi prego, e vedete come quest’uomo cerca la nostra rovina; poiché mi ha mandato a chiedere le mie mogli, i miei figli, il mio argento e il mio oro, e io non gli ho rifiutato nulla». 8 Tutti gli anziani e tutto il popolo gli dissero: «Non lo ascoltare e non dargli retta!» 9 Acab dunque rispose ai messaggeri di Ben-Adad: «Dite al re mio signore: “Tutto quello che facesti dire al tuo servo, la prima volta, io lo farò; ma questo non posso farlo”». I messaggeri se ne andarono e portarono la risposta a Ben-Adad. 10 Ben-Adad mandò a dire ad Acab: «Gli dèi mi trattino con tutto il loro rigore, se la polvere di Samaria basterà per riempire il pugno di tutta la gente che mi segue!» 11 Il re d’Israele rispose: «Ditegli così: “Chi cinge le armi non si vanti come chi le depone”». 12 Quando Ben-Adad ricevette quella risposta stava bevendo con i re sotto le tende; e disse ai suoi servitori: «Disponetevi in ordine!» E quelli si disposero ad attaccare la città. 13 Allora un profeta si avvicinò ad Acab, re d’Israele, e disse: «Così dice il Signore: “Vedi questa gran moltitudine? Ecco, oggi la darò in tuo potere, e tu saprai che io sono il Signore”». 14 Acab disse: «Per mezzo di chi?» E quegli rispose: «Così dice il Signore: “Per mezzo dei servitori dei capi delle province”». Acab riprese: «Chi comincerà la battaglia?» L’altro rispose: «Tu». 15 Allora Acab passò in rivista i servitori dei capi delle province, ed erano duecentotrentadue. Dopo questi passò in rivista tutto il popolo, tutti i figli d’Israele, ed erano settemila. 16 Essi fecero una sortita verso il mezzogiorno, mentre Ben-Adad stava bevendo e ubriacandosi sotto le tende con i trentadue re venuti in suo aiuto. 17 I servitori dei capi delle province andarono fuori per primi. Ben-Adad mandò a vedere, e gli fu riferito: «Da Samaria è uscita gente!» 18 Il re disse: «Se sono usciti per la pace, prendeteli vivi; se sono usciti per la guerra, prendeteli vivi ugualmente». 19 Quando quei servitori dei capi delle province e l’esercito che li seguiva furono usciti dalla città, 20 ciascuno di loro uccise il suo uomo. I Siri si diedero alla fuga, gli Israeliti li inseguirono e Ben-Adad, re di Siria, fuggì a cavallo con alcuni cavalieri. 21 Il re d’Israele uscì, mise in fuga cavalli e carri e fece una grande strage fra i Siri.

Nuova vittoria d’Israele sui Siri

22 Allora il profeta si avvicinò al re d’Israele e gli disse: «Va’, rinfòrzati; considera bene quel che dovrai fare; perché di qui a un anno il re di Siria marcerà contro di te». 23 I servitori del re di Siria gli dissero: «Gli dèi d’Israele sono dèi di montagna; per questo ci hanno vinti; ma diamo la battaglia in pianura e li vinceremo di certo. 24 E tu, fa’ questo: togli ognuno di quei re dal suo posto e sostituiscili con dei capitani; 25 fòrmati quindi un esercito pari a quello che hai perduto, con altrettanti cavalli e altrettanti carri; poi daremo battaglia a costoro in pianura e li vinceremo di certo». Egli accettò il loro consiglio e fece così. 26 L’anno seguente Ben-Adad passò in rivista i Siri, e marciò verso Afec per combattere contro Israele. 27 Anche i figli d’Israele furono passati in rivista e forniti di viveri; quindi mossero contro i Siri e si accamparono di fronte a loro: parevano due minuscole greggi di capre di fronte ai Siri che inondavano il paese. 28 Allora l’uomo di Dio si avvicinò al re d’Israele e gli disse: «Così dice il Signore: “Poiché i Siri hanno detto: ‘Il Signore è Dio dei monti e non è Dio delle valli’, io ti darò nelle mani tutta questa gran moltitudine; e voi conoscerete che io sono il Signore”». 29 Essi rimasero accampati gli uni di fronte agli altri per sette giorni; il settimo giorno scoppiò la battaglia e i figli d’Israele uccisero, in un giorno, centomila fanti dei Siri. 30 Il rimanente si rifugiò nella città di Afec, dove le mura caddero sui ventisettemila uomini che erano rimasti. Ben-Adad fuggì e, giunto nella città, cercava rifugio di camera in camera.

Acab risparmia il re di Siria

31 I suoi servitori gli dissero: «Abbiamo sentito dire che i re della casa d’Israele sono dei re clementi; lascia dunque che ci mettiamo dei sacchi sui fianchi e delle corde al collo e usciamo incontro al re d’Israele; forse egli ti salverà la vita». 32 Così essi si misero dei sacchi intorno ai fianchi e delle corde al collo, andarono dal re d’Israele e dissero: «Il tuo servo Ben-Adad dice: “Ti prego, lasciami in vita!”» Acab rispose: «È ancora vivo? Egli è mio fratello». 33 Quegli uomini ne trassero buoni auspici e, per accertarsi se quello era proprio il suo sentimento, gli dissero: «Ben-Adad è dunque tuo fratello!» Egli rispose: «Andate e conducetelo qua». Ben-Adad si recò da Acab, il quale lo invitò a salire sul suo carro. 34 Ben-Adad gli disse: «Io ti restituirò le città che mio padre tolse a tuo padre, e tu ti stabilirai dei mercati a Damasco, come mio padre se ne era stabiliti a Samaria». «E io», riprese Acab, «con questo patto ti lascerò andare»; così Acab stabilì un patto con lui, e lo lasciò andare.

Acab ripreso per il suo atto

35 Allora uno dei figli dei profeti disse, per ordine del Signore, al suo compagno: «Ti prego, percuotimi!» Ma quello non volle percuoterlo. 36 Allora il primo gli disse: «Poiché tu non hai ubbidito alla voce del Signore, appena ti sarai allontanato da me un leone ti ucciderà». Infatti, appena si fu allontanato, un leone lo incontrò e lo uccise. 37 Poi quel profeta trovò un altro uomo e gli disse: «Ti prego, percuotimi!» E quello lo percosse e lo ferì. 38 Allora il profeta andò ad aspettare il re sulla strada e si camuffò con una benda sugli occhi. 39 Quando il re passò, il profeta si mise a gridare e disse al re: «Il tuo servo si trovava in piena battaglia; quand’ecco uno si avvicina, mi conduce un uomo e mi dice: “Custodisci quest’uomo; se mai venisse a mancare, la tua vita pagherà per la sua, oppure pagherai un talento d’argento”. 40 Mentre il tuo servo era occupato qua e là, quell’uomo sparì». Il re d’Israele gli disse: «Quella è la tua condanna; l’hai pronunciata tu stesso». 41 Subito quello si tolse la benda dagli occhi e il re d’Israele lo riconobbe per uno dei profeti. 42 Allora il profeta disse al re: «Così dice il Signore: “Poiché ti sei lasciato sfuggire di mano l’uomo che io avevo votato allo sterminio, la tua vita pagherà per la sua, e il tuo popolo per il suo popolo”». 43 E il re d’Israele se ne tornò a casa sua triste e irritato, e si recò a Samaria.

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

Einheitsübersetzung 2016

Krieg mit den Aramäern

1 Ben-Hadad, der König von Aram, sammelte sein ganzes Heer. In seinem Gefolge waren zweiunddreißig Könige mit Pferden und Wagen. Er zog herauf, belagerte Samaria und bestürmte es.* 2 Dann schickte er Boten in die Stadt zu Ahab, dem König von Israel, 3 und ließ ihm sagen: So spricht Ben-Hadad: Dein Silber und dein Gold gehören mir. Auch deine Frauen und deine edlen Söhne gehören mir. 4 Der König von Israel antwortete: Ganz wie du sagst, mein Herr und König, gehöre ich dir mit allem, was ich besitze. 5 Aber die Boten kamen ein zweites Mal und meldeten: So spricht Ben-Hadad: Ich habe dir sagen lassen, dass du mir dein Silber und Gold, deine Frauen und Söhne ausliefern sollst. 6 Doch morgen um diese Zeit werde ich meine Leute zu dir schicken, damit sie dein Haus und auch die Häuser deiner Diener durchsuchen und alles, was wertvoll ist, nehmen und forttragen. 7 Da rief der König von Israel alle Ältesten des Landes zu sich und sagte: Seht und erkennt, dass dieser Mann Böses im Sinn hat. Er hat von mir meine Frauen und Söhne, mein Silber und Gold gefordert und ich habe ihm nichts verweigert. 8 Da antworteten ihm alle Ältesten und das ganze Volk: Gehorch ihm nicht und willige nicht ein! 9 Er gab daher den Abgesandten Ben-Hadads den Bescheid: Sagt zu meinem Herrn, dem König: Alles, was du zuerst von deinem Knecht verlangt hast, will ich tun; doch diese Forderung kann ich nicht erfüllen. Die Boten zogen ab und meldeten es ihrem Herrn. 10 Darauf sandte Ben-Hadad abermals Boten und ließ sagen: Die Götter sollen mir dies und das antun, wenn der Staub Samarias ausreicht, um allen Leuten in meinem Gefolge die Hand zu füllen. 11 Doch der König von Israel antwortete: Sagt zu ihm: Wer den Gürtel anlegt, soll sich nicht rühmen wie einer, der ihn bereits ablegt. 12 Als Ben-Hadad diese Meldung empfing, hielt er gerade in den Zelten ein Gelage mit den Königen. Er befahl seinen Leuten anzugreifen und diese begannen den Sturm auf die Stadt. 13 Doch ein Prophet kam zu Ahab, dem König von Israel, und sagte: So spricht der HERR: Siehst du diese gewaltige Menge? Ich gebe sie heute in deine Hand und du wirst erkennen, dass ich der HERR bin. 14 Ahab fragte: Durch wen? Er erwiderte: So spricht der HERR: Durch die Truppe der Provinzstatthalter. Als dann der König weiter wissen wollte, wer den Kampf eröffnen solle, sprach er: Du selbst. 15 Daraufhin musterte er die Truppe der Provinzstatthalter; es waren zweihundertzweiunddreißig Mann. Nach ihnen musterte er das ganze Kriegsvolk, die Gesamtheit der Israeliten; es waren siebentausend Mann. 16 Als sie um die Mittagszeit ausrückten, zechte Ben-Hadad mit den zweiunddreißig Königen, seinen Bundesgenossen, in den Zelten. 17 Die Truppe der Provinzstatthalter rückte zuerst aus. Ben-Hadad hatte Beobachter ausgesandt und sie meldeten ihm, dass Leute aus Samaria herauskommen. 18 Er befahl: Wenn sie in friedlicher Absicht kommen, ergreift sie lebendig! Wenn sie zum Kampf ausrücken, ergreift sie ebenfalls lebendig! 19 Sobald nun die Truppe der Statthalter und das Heer, das ihr folgte, aus der Stadt ausgerückt waren, 20 gelang es jedem Einzelnen, seinen Gegner zu überwinden. Die Aramäer mussten fliehen und die Israeliten setzten ihnen nach. Ben-Hadad, der König von Aram, konnte zu Pferd entkommen, ebenso einige Wagenkämpfer. 21 Als dann auch der König von Israel ausrückte, vernichtete er die Pferde und Kriegswagen und bereitete den Aramäern eine schwere Niederlage. 22 Da erschien der Prophet wieder beim König von Israel und sagte zu ihm: Sammle deine Kräfte und überleg dir gut, was du zu tun hast; denn um die Jahreswende wird der König von Aram abermals gegen dich ziehen. 23 Zum König von Aram hatten nämlich seine Ratgeber gesagt: Ihr Gott ist ein Gott der Berge; darum waren sie uns überlegen. Wenn wir aber in der Ebene mit ihnen kämpfen, dann werden wir sie bestimmt besiegen. 24 Tu also Folgendes: Entfern die Könige aus ihrer Stellung und ersetze sie durch Statthalter! 25 Dann sammle ein ebenso großes Heer, wie du es verloren hast, und ebenso viele Pferde und Kriegswagen, wie du zuvor hattest! Wir werden in der Ebene mit ihnen kämpfen und sie gewiss besiegen. Ben-Hadad befolgte ihren Rat. 26 Um die Jahreswende musterte er die Aramäer und rückte zum Krieg gegen Israel bis Afek vor. 27 Auch die Israeliten wurden gemustert und mit Lebensmitteln versehen. Sie zogen den Aramäern entgegen und lagerten ihnen gegenüber wie zwei Ziegenherden; die Aramäer aber füllten die ganze Gegend. 28 Nun trat der Gottesmann zum König von Israel hin und sagte: So spricht der HERR: Weil die Aramäer sagen, dass der HERR ein Gott der Berge und nicht ein Gott der Ebenen sei, gebe ich diese ganze gewaltige Menge in deine Hand; und ihr werdet erkennen, dass ich der HERR bin. 29 Sie lagen dann sieben Tage einander gegenüber. Am siebten Tag kam es zur Schlacht und die Israeliten töteten vom aramäischen Fußvolk hunderttausend Mann an einem Tag. 30 Der Rest floh in die Stadt Afek; doch die Mauer stürzte über den siebenundzwanzigtausend Mann, die übrig geblieben waren, zusammen. Auch Ben-Hadad war in die Stadt geflohen und irrte von einem Gemach in das andere. 31 Da sagten seine Ratgeber zu ihm: Wir haben gehört, dass die Könige des Hauses Israel milde Könige sind. Wir wollen daher Trauergewänder anlegen und mit Stricken um den Hals zum König von Israel hinausgehen. Vielleicht schenkt er dir das Leben. 32 Sie legten also Trauergewänder an und mit Stricken um den Hals kamen sie zum König von Israel. Sie flehten ihn an: Dein Knecht Ben-Hadad bittet dich, ihm das Leben zu schenken. Er antwortete: Lebt er noch? Er ist mein Bruder. 33 Die Männer nahmen das Wort als gutes Zeichen, gingen sogleich darauf ein und sagten: Ben-Hadad ist dein Bruder. Dann befahl der König von Israel: Geht, bringt ihn zu mir! Als Ben-Hadad kam, nahm er ihn zu sich auf seinen Wagen. 34 Da erklärte Ben-Hadad: Die Städte, die mein Vater deinem Vater weggenommen hat, werde ich zurückgeben und in Damaskus magst du dir Handelsniederlassungen errichten, wie mein Vater es in Samaria getan hat. Auf diese Abmachung hin werde ich dich freilassen. So schloss er mit ihm einen Vertrag und ließ ihn frei. 35 Einer von den Prophetenjüngern sprach im Auftrag des HERRN zu seinem Gefährten: Schlag mich! Als dieser sich weigerte, ihn zu schlagen, 36 sagte er zu ihm: Weil du der Stimme des HERRN nicht gehorcht hast, wird dich ein Löwe töten, sobald du von mir weggegangen bist. Der Mann hatte sich kaum von ihm entfernt, als ihn ein Löwe anfiel und tötete. 37 Hierauf traf der Prophet einen andern und befahl ihm: Schlag mich! Dieser schlug auf ihn ein und verwundete ihn. 38 Sogleich begab sich der Prophet zum König und stellte sich ihm in den Weg. Durch eine Binde über den Augen hatte er sich unkenntlich gemacht. 39 Als der König vorbeikam, rief er ihn und sagte: Dein Knecht ist in den Kampf gezogen. Da kam jemand herbei, brachte mir einen Gefangenen und befahl: Bewach diesen Mann! Wenn er entkommt, dann musst du es mit deinem Leben büßen oder du musst ein Talent Silber bezahlen. 40 Während nun dein Knecht da und dort zu tun hatte, konnte der Gefangene entkommen. Da sagte der König von Israel: Du hast dir dein Urteil selbst gesprochen. 41 Sogleich nahm der Prophet die Binde von den Augen und der König von Israel erkannte ihn als einen von den Propheten. 42 Dieser aber sagte zu ihm: So spricht der HERR: Weil du den Mann, der meinem Bann verfallen war, aus deiner Hand entlassen hast, muss dein Leben für sein Leben, dein Volk für sein Volk einstehen. 43 Missmutig und verdrossen ging der König von Israel nach Hause und kam nach Samaria.