1.Könige 18 | Nuova Riveduta 2006 Einheitsübersetzung 2016

1.Könige 18 | Nuova Riveduta 2006

Elia e Abdia

1 Molto tempo dopo, nel corso del terzo anno, la parola del Signore fu rivolta a Elia in questi termini: «Va’, presèntati ad Acab, e io manderò la pioggia sul paese». 2 Elia andò a presentarsi ad Acab. La carestia era grave in Samaria. 3 E Acab mandò a chiamare Abdia, che era il sovrintendente del palazzo. Abdia era molto timorato del Signore; 4 e quando Izebel sterminava i profeti del Signore, Abdia aveva preso cento profeti, li aveva nascosti, cinquanta in una spelonca e cinquanta in un’altra, e li aveva nutriti con pane e acqua. 5 Acab disse ad Abdia: «Va’ per il paese, verso tutte le sorgenti e tutti i ruscelli; forse troveremo dell’erba e potremo conservare in vita i cavalli e i muli, e non avremo bisogno di uccidere parte del bestiame. 6 Si spartirono dunque il paese da percorrere; Acab andò da una parte e Abdia dall’altra. 7 Mentre Abdia era in viaggio, gli venne incontro Elia; e Abdia, avendolo riconosciuto, si prostrò con la faccia a terra e disse: «Sei tu il mio signore Elia?» 8 Quegli rispose: «Sono io; va’ a dire al tuo signore: “Ecco qua Elia”». 9 Ma Abdia replicò: «Che peccato ho mai commesso, ché tu dia il tuo servo nelle mani di Acab perché egli mi uccida? 10 Com’è vero che il Signore, il tuo Dio, vive, non c’è nazione né regno dove il mio signore non abbia mandato a cercarti; e quando gli si diceva: “Egli non è qui”, faceva giurare il regno e la nazione che davvero non ti avevano trovato. 11 E ora tu dici: “Va’ a dire al tuo signore: ‘Ecco qua Elia!’”. 12 Succederà che quando io ti avrò lasciato, lo Spirito del Signore ti trasporterà non so dove; io andrò a fare l’ambasciata ad Acab, ed egli, non trovandoti, mi ucciderà. Eppure il tuo servo teme il Signore fin dalla sua giovinezza! 13 Non ti hanno riferito quello che io feci quando Izebel uccideva i profeti del Signore? Come io nascosi cento uomini di quei profeti del Signore, cinquanta in una spelonca e cinquanta in un’altra, e li sostentai con pane e acqua? 14 E ora tu dici: “Va’ a dire al tuo signore: ‘Ecco qua Elia!’”. Ma egli mi ucciderà!» 15 Elia rispose: «Com’è vero che vive il Signore degli eserciti di cui sono servo, oggi mi presenterò ad Acab». 16 Abdia dunque andò a trovare Acab e gli fece l’ambasciata; e Acab andò incontro a Elia. 17 Appena Acab vide Elia, gli disse: «Sei tu colui che mette scompiglio in Israele?» 18 Elia rispose: «Non sono io che metto scompiglio in Israele, ma tu e la casa di tuo padre, perché avete abbandonato i comandamenti del Signore, e tu sei andato dietro ai Baal. 19 Adesso fa’ radunare tutto Israele presso di me sul monte Carmelo, insieme ai quattrocentocinquanta profeti di Baal e ai quattrocento profeti di Astarte che mangiano alla mensa di Izebel».

Elia sul monte Carmelo

20 Acab mandò a chiamare tutti i figli d’Israele e radunò quei profeti sul monte Carmelo. 21 Allora Elia si avvicinò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando zoppicherete dai due lati? Se il Signore è Dio, seguitelo; se invece lo è Baal, seguite lui». Il popolo non gli rispose nulla. 22 Allora Elia disse al popolo: «Sono rimasto io solo dei profeti del Signore, mentre i profeti di Baal sono in quattrocentocinquanta. 23 Dateci dunque due tori; quelli ne scelgano uno per loro, lo facciano a pezzi e lo mettano sulla legna, senz’appiccarvi il fuoco; io pure preparerò l’altro toro, lo metterò sulla legna e non vi appiccherò il fuoco. 24 Quindi invocate voi il nome del vostro dio, e io invocherò il nome del Signore; il dio che risponderà mediante il fuoco, lui è Dio». Tutto il popolo rispose dicendo: «Ben detto!» 25 Allora Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi uno dei tori; preparatelo per primi, poiché siete i più numerosi; e invocate il nome del vostro dio, ma non appiccate il fuoco. 26 Quelli presero il loro toro e lo prepararono; poi invocarono il nome di Baal dalla mattina fino a mezzogiorno, dicendo: «Baal, rispondici!», ma non si udì né voce né risposta; e saltavano intorno all’altare che avevano fatto. 27 A mezzogiorno Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate forte; poiché egli è dio, ma sta meditando, oppure è indaffarato, o è in viaggio; può anche darsi che si sia addormentato, e si risveglierà». 28 E quelli si misero a gridare più forte, e a farsi delle incisioni addosso, secondo il loro costume, con spade e lance, finché grondavano di sangue. 29 E passato che fu il mezzogiorno, quelli profetizzarono fino all’ora in cui si offriva l’offerta. Ma non si udì voce o risposta, e nessuno diede loro retta. 30 Allora Elia disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi a me!» Tutto il popolo si avvicinò a lui; ed Elia riparò l’altare del Signore che era stato demolito. 31 Prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figli di Giacobbe, al quale il Signore aveva detto: «Il tuo nome sarà Israele*». 32 Con quelle pietre costruì un altare al nome del Signore, e fece intorno all’altare un fosso della capacità di due misure di grano. 33 Poi vi sistemò la legna, fece a pezzi il toro e lo pose sopra la legna. 34 E disse: «Riempite quattro vasi d’acqua e versatela sull’olocausto e sulla legna». Poi disse: «Fatelo una seconda volta». E quelli lo fecero una seconda volta. E disse ancora: «Fatelo per la terza volta». E quelli lo fecero per la terza volta. 35 L’acqua correva attorno all’altare, ed egli riempì d’acqua anche il fosso. 36 All’ora in cui si offriva l’offerta, il profeta Elia si avvicinò e disse: «Signore, Dio di Abraamo, d’Isacco e d’Israele, fa’ che oggi si conosca che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose per ordine tuo. 37 Rispondimi, Signore, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o Signore, sei Dio e che tu sei colui che converte il loro cuore!» 38 Allora cadde il fuoco del Signore e consumò l’olocausto, la legna, le pietre e la polvere, e prosciugò l’acqua che era nel fosso. 39 Tutto il popolo, veduto ciò, si gettò con la faccia a terra e disse: «Il Signore è Dio! Il Signore è Dio!» 40 Elia disse loro: «Prendete i profeti di Baal; neppure uno ne scampi!» Quelli li presero, ed Elia li fece scendere al torrente Chison, e laggiù li sgozzò. 41 Poi Elia disse ad Acab: «Risali, mangia e bevi, poiché già si ode un rumore di grande pioggia». 42 Acab risalì per mangiare e bere, ma Elia salì in vetta al Carmelo; e, gettatosi a terra, si mise la faccia tra le ginocchia 43 e disse al suo servo: «Ora va’ su, e guarda dalla parte del mare!» Quegli andò su, guardò e disse: «Non c’è nulla». Elia gli disse: «Ritornaci sette volte!» 44 E la settima volta il servo disse: «Ecco una nuvoletta grossa come la palma della mano, che sale dal mare». Allora Elia ordinò: «Sali e di’ ad Acab: “Attacca i cavalli al carro e scendi, perché la pioggia non ti fermi”». 45 In un momento il cielo si oscurò di nuvole, il vento si scatenò e cadde una gran pioggia. Acab montò sul suo carro e se ne andò a Izreel. 46 La mano del Signore fu sopra Elia, il quale si cinse i fianchi e corse davanti ad Acab fino all’ingresso di Izreel.

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

Einheitsübersetzung 2016

Konflikt mit Ahab

1 Nach langer Zeit - es war im dritten Jahr - erging das Wort des HERRN an Elija: Geh und zeig dich dem Ahab! Ich will Regen auf die Erde senden. 2 Da ging Elija hin, um sich Ahab zu zeigen. Die Hungersnot war groß in Samaria. 3 Daher rief Ahab den Palastvorsteher Obadja. Dieser war sehr gottesfürchtig. 4 Als Isebel die Propheten des HERRN ausrottete, hatte Obadja hundert von ihnen beiseitegenommen, sie zu je fünfzig in einer Höhle verborgen und mit Brot und Wasser versorgt. 5 Ahab befahl nun Obadja: Geh an alle Wasserquellen und Bäche im Land! Vielleicht finden wir Gras, damit wir Pferde und Maultiere am Leben erhalten können und nicht einen Teil des Viehs töten müssen. 6 Sie teilten sich das Land, um es zu durchstreifen. Ahab ging in die eine und Obadja in die andere Richtung. 7 Als nun Obadja unterwegs war, kam ihm Elija entgegen. Obadja erkannte ihn, warf sich vor ihm nieder und rief: Bist du es, mein Herr Elija? 8 Dieser antwortete: Ich bin es. Geh und melde deinem Herrn: Elija ist da. 9 Obadja entgegnete: Was habe ich mir zuschulden kommen lassen, dass du deinen Knecht an Ahab ausliefern und dem Tod preisgeben willst? 10 So wahr der HERR, dein Gott, lebt: Es gibt kein Volk und kein Reich, wo mein Herr dich nicht hätte suchen lassen. Und wenn man sagte: Er ist nicht hier, dann ließ er dieses Reich oder Volk schwören, dass man dich nicht gefunden habe. 11 Und jetzt befiehlst du: Geh und melde deinem Herrn: Elija ist da. 12 Wenn ich nun von dir weggehe, könnte ja der Geist des HERRN dich an einen Ort tragen, den ich nicht kenne. Käme ich dann zu Ahab, um dich zu melden, und könnte er dich nicht finden, so würde er mich töten. Dabei hat dein Knecht doch von Jugend auf den HERRN gefürchtet. 13 Hat man dir denn nicht berichtet, was ich getan habe, als Isebel die Propheten des HERRN umbrachte? Ich habe doch hundert von ihnen, je fünfzig in einer Höhle, verborgen und mit Brot und Wasser versorgt. 14 Und nun befiehlst du: Geh und melde deinem Herrn: Elija ist da. Ahab würde mich töten. 15 Doch Elija antwortete: So wahr der HERR der Heerscharen lebt, in dessen Dienst ich stehe: Heute noch werde ich ihm vor die Augen treten. 16 Obadja kam zu Ahab und brachte ihm die Nachricht. Ahab ging Elija entgegen. 17 Sobald er ihn sah, rief er aus: Bist du es, Verderber Israels? 18 Elija entgegnete: Nicht ich habe Israel ins Verderben gestürzt, sondern du und das Haus deines Vaters, weil ihr die Gebote des HERRN übertreten habt und du den Baalen nachgelaufen bist. 19 Doch schick jetzt Boten aus und versammle mir ganz Israel auf dem Karmel, auch die vierhundertfünfzig Propheten des Baal und die vierhundert Propheten der Aschera, die vom Tisch Isebels essen!

Entscheidung auf dem Karmel

20 Ahab schickte in ganz Israel umher und ließ die Propheten auf dem Karmel zusammenkommen. 21 Und Elija trat vor das ganze Volk und rief: Wie lange noch schwankt ihr nach zwei Seiten? Wenn der HERR der wahre Gott ist, dann folgt ihm! Wenn aber Baal es ist, dann folgt diesem! Doch das Volk gab ihm keine Antwort. 22 Da sagte Elija zum Volk: Ich allein bin als Prophet des HERRN übrig geblieben; die Propheten des Baal aber sind vierhundertfünfzig. 23 Man gebe uns zwei Stiere. Sie sollen sich einen auswählen, ihn zerteilen und auf das Holz legen, aber kein Feuer anzünden. Ich werde den andern zubereiten, auf das Holz legen und kein Feuer anzünden. 24 Dann sollt ihr den Namen eures Gottes anrufen und ich werde den Namen des HERRN anrufen. Der Gott, der mit Feuer antwortet, ist der wahre Gott. Da rief das ganze Volk: Der Vorschlag ist gut. 25 Nun sagte Elija zu den Propheten des Baal: Wählt ihr zuerst den einen Stier aus und bereitet ihn zu; denn ihr seid die Mehrheit. Ruft dann den Namen eures Gottes an, entzündet aber kein Feuer! 26 Sie nahmen den Stier, den er ihnen überließ, und bereiteten ihn zu. Dann riefen sie vom Morgen bis zum Mittag den Namen des Baal an und schrien: Baal, erhöre uns! Doch es kam kein Laut und niemand gab Antwort. Sie tanzten hüpfend um den Altar, den man gemacht hatte.* 27 Um die Mittagszeit verspottete sie Elija und sagte: Ruft lauter! Er ist doch Gott. Er könnte beschäftigt sein, könnte beiseitegegangen oder verreist sein. Vielleicht schläft er und wacht dann auf. 28 Sie schrien nun mit lauter Stimme. Nach ihrem Brauch ritzten sie sich mit Schwertern und Lanzen wund, bis das Blut an ihnen herabfloss. 29 Als der Mittag vorüber war, verfielen sie in Raserei und das dauerte bis zu der Zeit, da man das Speiseopfer darzubringen pflegt. Doch es kam kein Laut, keine Antwort, keine Erhörung. 30 Nun forderte Elija das ganze Volk auf: Tretet her zu mir! Sie kamen und Elija baute den zerstörten Altar des HERRN wieder auf. 31 Er nahm zwölf Steine, nach der Zahl der Stämme der Söhne Jakobs, zu dem der HERR gesagt hatte: Israel soll dein Name sein. 32 Er fügte die Steine zu einem Altar für den Namen des HERRN, zog rings um den Altar einen Graben und grenzte eine Fläche ab, die zwei Sea Saat hätte aufnehmen können. 33 Sodann schichtete er das Holz auf, zerteilte den Stier und legte ihn auf das Holz. 34 Nun befahl er: Füllt vier Krüge mit Wasser und gießt es über das Brandopfer und das Holz! Hierauf sagte er: Tut es noch einmal! Und sie wiederholten es. Dann sagte er: Tut es zum dritten Mal! Und sie taten es zum dritten Mal. 35 Das Wasser lief rings um den Altar. Auch den Graben füllte er mit Wasser. 36 Zu der Zeit nun, da man das Speiseopfer darzubringen pflegt, trat der Prophet Elija an den Altar und rief: HERR, Gott Abrahams, Isaaks und Israels, heute soll man erkennen, dass du Gott bist in Israel, dass ich dein Knecht bin und all das in deinem Auftrag tue. 37 Erhöre mich, HERR, erhöre mich! Dieses Volk soll erkennen, dass du, HERR, der wahre Gott bist und dass du sein Herz zur Umkehr wendest. 38 Da kam das Feuer des HERRN herab und verzehrte das Brandopfer, das Holz, die Steine und die Erde. Auch das Wasser im Graben leckte es auf. 39 Das ganze Volk sah es, warf sich auf das Angesicht nieder und rief: Der HERR ist Gott, der HERR ist Gott! 40 Elija aber befahl ihnen: Ergreift die Propheten des Baal! Keiner von ihnen soll entkommen. Man ergriff sie und Elija ließ sie zum Bach Kischon hinabführen und dort töten.

Ende der Dürre

41 Dann sagte Elija zu Ahab: Geh hinauf, iss und trink; denn das Rauschen des Regens ist schon hörbar. 42 Während Ahab wegging, um zu essen und zu trinken, stieg Elija zur Höhe des Karmel empor, kauerte sich auf den Boden nieder und legte seinen Kopf zwischen die Knie. 43 Dann befahl er seinem Diener: Geh hinauf und schau auf das Meer hinaus! Dieser ging hinauf schaute hinaus und meldete: Es ist nichts zu sehen. Elija befahl: Geh sieben Mal hinauf! 44 Beim siebten Mal meldete der Diener: Eine Wolke, klein wie eine Menschenhand, steigt aus dem Meer herauf. Darauf sagte Elija: Geh hinauf und sag zu Ahab: Spanne an und fahr hinab, damit der Regen dich nicht aufhält! 45 Es dauerte nicht lange, da verfinsterte sich der Himmel durch Sturm und Wolken und es fiel ein starker Regen. Ahab bestieg den Wagen und fuhr nach Jesreel. 46 Über Elija aber kam die Hand des HERRN. Er gürtete sich und lief vor Ahab her bis dorthin, wo der Weg nach Jesreel abzweigt.