Richter 20 | Nuova Riveduta 2006 English Standard Version

Richter 20 | Nuova Riveduta 2006

Guerra contro la tribù di Beniamino

1 Allora tutti i figli d’Israele uscirono, da Dan fino a Beer-Sceba e al paese di Galaad, e la comunità si raccolse come un solo uomo davanti al Signore, a Mispa. 2 I capi di tutto il popolo e tutte le tribù d’Israele si presentarono all’assemblea del popolo di Dio, in numero di quattrocentomila fanti, capaci di usare la spada. 3 I figli di Beniamino udirono che i figli d’Israele erano saliti a Mispa. I figli d’Israele dissero: «Parlate! Com’è stato commesso questo delitto?» 4 Allora il Levita, il marito della donna che era stata uccisa, rispose: «Io ero giunto con la mia concubina a Ghibea di Beniamino per passarvi la notte. 5 Ma gli abitanti di Ghibea insorsero contro di me e circondarono di notte la casa dove stavo; avevano l’intenzione di uccidermi; violentarono la mia concubina e lei morì. 6 Io presi la mia concubina, la feci a pezzi, che mandai per tutto il territorio della eredità d’Israele, perché costoro hanno commesso un delitto e una infamia in Israele. 7 Eccovi qui tutti, o figli d’Israele; dite qui il vostro parere e che cosa consigliate di fare». 8 Tutto il popolo si alzò come un sol uomo e disse: «Nessuno di noi tornerà alla sua tenda, nessuno di noi rientrerà in casa sua. 9 Ecco ora quel che faremo a Ghibea: l’assaliremo, tireremo a sorte chi deve cominciare. 10 Prenderemo in tutte le tribù d’Israele dieci uomini su cento, cento su mille e mille su diecimila, i quali andranno a cercare dei viveri per il popolo affinché, al loro ritorno, Ghibea di Beniamino sia trattata secondo tutta l’infamia che ha commessa in Israele». 11 Così tutti gli uomini d’Israele si radunarono contro quella città, uniti come fossero un solo uomo. 12 Le tribù d’Israele mandarono degli uomini in tutte le famiglie di Beniamino a dire: «Che delitto è questo che è stato commesso in mezzo a voi? 13 Consegnateci dunque quegli uomini, quegli scellerati di Ghibea, perché li mettiamo a morte e togliamo il male da Israele». Ma i figli di Beniamino non vollero dare ascolto alla voce dei loro fratelli, i figli d’Israele. 14 I figli di Beniamino uscirono dalle loro città e si radunarono a Ghibea per andare a combattere contro i figli d’Israele. 15 Il censimento che in quel giorno si fece dei figli di Beniamino usciti dalle città fu di ventiseimila uomini capaci di usare la spada, senza contare gli abitanti di Ghibea, che erano settecento uomini scelti. 16 Fra tutta questa gente c’erano settecento uomini scelti, che erano mancini. Tutti costoro potevano lanciare una pietra con la fionda a un capello, senza fallire il colpo. 17 Si fece pure il censimento degli uomini d’Israele, non compresi quelli di Beniamino; ed erano in numero di quattrocentomila uomini capaci di usare la spada, tutta gente di guerra. 18 I figli d’Israele si mossero, salirono a Betel e consultarono Dio, dicendo: «Chi di noi salirà per primo a combattere contro i figli di Beniamino?» Il Signore rispose: «Giuda salirà per primo». 19 L’indomani mattina, i figli d’Israele si misero in marcia e si accamparono presso Ghibea. 20 Gli uomini d’Israele uscirono per combattere contro Beniamino e si disposero in ordine di battaglia contro di loro, presso Ghibea. 21 Allora i figli di Beniamino uscirono da Ghibea e in quel giorno stesero al suolo, morti, ventiduemila uomini d’Israele. 22 Il popolo, gli uomini d’Israele, ripresero animo, si disposero di nuovo in ordine di battaglia, nel luogo dove si erano disposti il primo giorno. 23 I figli d’Israele salirono e piansero davanti al Signore fino alla sera; e consultarono il Signore, dicendo: «Devo continuare a combattere contro i figli di Beniamino, mio fratello?» Il Signore rispose: «Salite contro di loro». 24 I figli d’Israele attaccarono i figli di Beniamino il giorno appresso. 25 I Beniaminiti una seconda volta uscirono da Ghibea contro di loro e stesero al suolo, morti, altri diciottomila uomini dei figli d’Israele, tutti capaci di usare la spada. 26 Allora tutti i figli d’Israele e tutto il popolo salirono a Betel, piansero e rimasero là davanti al Signore e digiunarono quel giorno fino alla sera e offrirono olocausti e sacrifici di riconoscenza davanti al Signore. 27 I figli d’Israele consultarono il Signore – l’arca del patto di Dio, in quel tempo, era là 28 e Fineas*, figlio di Eleazar, figlio di Aaronne, ne faceva allora il servizio – e dissero: «Devo continuare ancora a combattere contro i figli di Beniamino mio fratello, o devo cessare?» Il Signore rispose: «Salite, poiché domani ve li darò nelle mani». 29 Così Israele tese un’imboscata intorno a Ghibea. 30 I figli d’Israele salirono per la terza volta contro i figli di Beniamino e si disposero in ordine di battaglia presso Ghibea come le altre volte. 31 I figli di Beniamino, usciti per affrontare il popolo, si lasciarono attirare lontano dalla città e cominciarono a colpire e a uccidere, come le altre volte, alcuni del popolo d’Israele, per le strade, delle quali una sale a Betel e l’altra a Ghibea per la campagna; ne uccisero circa trenta. 32 Allora i figli di Beniamino dissero: «Eccoli sconfitti davanti a noi come la prima volta!» Ma i figli d’Israele dissero: «Fuggiamo e attiriamoli lontano dalla città sulle strade maestre!» 33 Tutti gli uomini d’Israele abbandonarono la loro posizione e si disposero in ordine di battaglia a Baal-Tamar, mentre l’imboscata d’Israele si slanciò fuori dal luogo dove si trovava, da Maare-Ghibea. 34 Diecimila uomini scelti in tutto Israele giunsero davanti a Ghibea. Il combattimento fu aspro e i Beniaminiti non si accorgevano del disastro che stava per colpirli. 35 Il Signore sconfisse Beniamino davanti a Israele; e i figli d’Israele uccisero quel giorno venticinquemilacento uomini di Beniamino, tutti capaci di usare la spada. 36 I figli di Beniamino si accorsero di essere sconfitti; infatti gli Israeliti avevano ceduto terreno a Beniamino, perché confidavano nell’imboscata che avevano tesa contro Ghibea. 37 Quelli dell’imboscata si gettarono prontamente su Ghibea; avanzarono e passarono a fil di spada l’intera città. 38 C’era un segnale convenuto fra gli uomini d’Israele e quelli dell’imboscata: questi dovevano far salire dalla città un segnale di fumo. 39 Gli uomini d’Israele avevano dunque voltato le spalle nel combattimento; e quelli di Beniamino avevano cominciato a colpire e uccidere circa trenta uomini d’Israele. Essi dicevano: «Certo, li abbiamo sconfitti come nella prima battaglia!» 40 Ma quando il segnale, la colonna di fumo, cominciò ad alzarsi dalla città, quelli di Beniamino si voltarono indietro, ed ecco che da tutta la città salivano le fiamme verso il cielo. 41 Allora gli uomini d’Israele si voltarono e quelli di Beniamino furono spaventati, vedendo il disastro che piombava loro addosso. 42 Essi voltarono le spalle davanti agli uomini d’Israele, e presero la via del deserto; ma gli assalitori si misero alle loro calcagna e uccidevano sul posto quelli che uscivano dalla città. 43 Circondarono i Beniaminiti, li inseguirono, furono loro addosso dovunque si fermavano, fino di fronte a Ghibea dal lato dove nasce il sole. 44 Caddero, dei Beniaminiti, diciottomila uomini, tutta gente di valore. 45 I Beniaminiti voltarono le spalle e fuggirono verso il deserto, in direzione del masso di Rimmon, e gli Israeliti ne uccisero per le strade cinquemila, poi continuarono l’inseguimento fino a Ghideom e ne colpirono altri duemila. 46 Così il numero totale dei Beniaminiti che caddero quel giorno fu di venticinquemila, tutta gente di valore, capace di usare la spada. 47 Seicento uomini, che avevano voltato le spalle ed erano fuggiti verso il deserto in direzione del masso di Rimmon, vi rimasero quattro mesi. 48 Poi gli Israeliti tornarono contro i figli di Beniamino, li passarono a fil di spada, dagli abitanti delle città al bestiame, a tutto quello che si trovava; e diedero alle fiamme tutte le città che trovarono.

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

English Standard Version

Israel’s War with the Tribe of Benjamin

1 Then all the people of Israel came out, from Dan to Beersheba, including the land of Gilead, and the congregation assembled as one man to the Lord at Mizpah. 2 And the chiefs of all the people, of all the tribes of Israel, presented themselves in the assembly of the people of God, 400,000 men on foot that drew the sword. 3 (Now the people of Benjamin heard that the people of Israel had gone up to Mizpah.) And the people of Israel said, “Tell us, how did this evil happen?” 4 And the Levite, the husband of the woman who was murdered, answered and said, “I came to Gibeah that belongs to Benjamin, I and my concubine, to spend the night. 5 And the leaders of Gibeah rose against me and surrounded the house against me by night. They meant to kill me, and they violated my concubine, and she is dead. 6 So I took hold of my concubine and cut her in pieces and sent her throughout all the country of the inheritance of Israel, for they have committed abomination and outrage in Israel. 7 Behold, you people of Israel, all of you, give your advice and counsel here.” 8 And all the people arose as one man, saying, “None of us will go to his tent, and none of us will return to his house. 9 But now this is what we will do to Gibeah: we will go up against it by lot, 10 and we will take ten men of a hundred throughout all the tribes of Israel, and a hundred of a thousand, and a thousand of ten thousand, to bring provisions for the people, that when they come they may repay Gibeah of Benjamin for all the outrage that they have committed in Israel.” 11 So all the men of Israel gathered against the city, united as one man. 12 And the tribes of Israel sent men through all the tribe of Benjamin, saying, “What evil is this that has taken place among you? 13 Now therefore give up the men, the worthless fellows in Gibeah, that we may put them to death and purge evil from Israel.” But the Benjaminites would not listen to the voice of their brothers, the people of Israel. 14 Then the people of Benjamin came together out of the cities to Gibeah to go out to battle against the people of Israel. 15 And the people of Benjamin mustered out of their cities on that day 26,000 men who drew the sword, besides the inhabitants of Gibeah, who mustered 700 chosen men. 16 Among all these were 700 chosen men who were left-handed; every one could sling a stone at a hair and not miss. 17 And the men of Israel, apart from Benjamin, mustered 400,000 men who drew the sword; all these were men of war. 18 The people of Israel arose and went up to Bethel and inquired of God, “Who shall go up first for us to fight against the people of Benjamin?” And the Lord said, “Judah shall go up first.” 19 Then the people of Israel rose in the morning and encamped against Gibeah. 20 And the men of Israel went out to fight against Benjamin, and the men of Israel drew up the battle line against them at Gibeah. 21 The people of Benjamin came out of Gibeah and destroyed on that day 22,000 men of the Israelites. 22 But the people, the men of Israel, took courage, and again formed the battle line in the same place where they had formed it on the first day. 23 And the people of Israel went up and wept before the Lord until the evening. And they inquired of the Lord, “Shall we again draw near to fight against our brothers, the people of Benjamin?” And the Lord said, “Go up against them.” 24 So the people of Israel came near against the people of Benjamin the second day. 25 And Benjamin went against them out of Gibeah the second day, and destroyed 18,000 men of the people of Israel. All these were men who drew the sword. 26 Then all the people of Israel, the whole army, went up and came to Bethel and wept. They sat there before the Lord and fasted that day until evening, and offered burnt offerings and peace offerings before the Lord. 27 And the people of Israel inquired of the Lord (for the ark of the covenant of God was there in those days, 28 and Phinehas the son of Eleazar, son of Aaron, ministered before it in those days), saying, “Shall we go out once more to battle against our brothers, the people of Benjamin, or shall we cease?” And the Lord said, “Go up, for tomorrow I will give them into your hand.” 29 So Israel set men in ambush around Gibeah. 30 And the people of Israel went up against the people of Benjamin on the third day and set themselves in array against Gibeah, as at other times. 31 And the people of Benjamin went out against the people and were drawn away from the city. And as at other times they began to strike and kill some of the people in the highways, one of which goes up to Bethel and the other to Gibeah, and in the open country, about thirty men of Israel. 32 And the people of Benjamin said, “They are routed before us, as at the first.” But the people of Israel said, “Let us flee and draw them away from the city to the highways.” 33 And all the men of Israel rose up out of their place and set themselves in array at Baal-tamar, and the men of Israel who were in ambush rushed out of their place from Maareh-geba.* 34 And there came against Gibeah 10,000 chosen men out of all Israel, and the battle was hard, but the Benjaminites did not know that disaster was close upon them. 35 And the Lord defeated Benjamin before Israel, and the people of Israel destroyed 25,100 men of Benjamin that day. All these were men who drew the sword. 36 So the people of Benjamin saw that they were defeated. The men of Israel gave ground to Benjamin, because they trusted the men in ambush whom they had set against Gibeah. 37 Then the men in ambush hurried and rushed against Gibeah; the men in ambush moved out and struck all the city with the edge of the sword. 38 Now the appointed signal between the men of Israel and the men in the main ambush was that when they made a great cloud of smoke rise up out of the city 39 the men of Israel should turn in battle. Now Benjamin had begun to strike and kill about thirty men of Israel. They said, “Surely they are defeated before us, as in the first battle.” 40 But when the signal began to rise out of the city in a column of smoke, the Benjaminites looked behind them, and behold, the whole of the city went up in smoke to heaven. 41 Then the men of Israel turned, and the men of Benjamin were dismayed, for they saw that disaster was close upon them. 42 Therefore they turned their backs before the men of Israel in the direction of the wilderness, but the battle overtook them. And those who came out of the cities were destroying them in their midst. 43 Surrounding the Benjaminites, they pursued them and trod them down from Nohah* as far as opposite Gibeah on the east. 44 Eighteen thousand men of Benjamin fell, all of them men of valor. 45 And they turned and fled toward the wilderness to the rock of Rimmon. Five thousand men of them were cut down in the highways. And they were pursued hard to Gidom, and 2,000 men of them were struck down. 46 So all who fell that day of Benjamin were 25,000 men who drew the sword, all of them men of valor. 47 But 600 men turned and fled toward the wilderness to the rock of Rimmon and remained at the rock of Rimmon four months. 48 And the men of Israel turned back against the people of Benjamin and struck them with the edge of the sword, the city, men and beasts and all that they found. And all the towns that they found they set on fire.