Richter 16 | Nuova Riveduta 2006 English Standard Version

Richter 16 | Nuova Riveduta 2006

Sansone tradito da Dalila e prigioniero dei Filistei

1 Sansone andò a Gaza, vide là una prostituta ed entrò da lei. 2 Fu detto a quelli di Gaza: «Sansone è venuto qua». Essi lo circondarono, stettero in agguato tutta la notte presso la porta della città e tutta quella notte rimasero quieti e dissero: «Allo spuntar del giorno lo uccideremo». 3 Sansone rimase a letto fino a mezzanotte; e a mezzanotte si alzò, afferrò i battenti della porta della città e i due stipiti, li divelse insieme con la sbarra, se li mise sulle spalle e li portò in cima al monte che è di fronte a Ebron. 4 Dopo questo si innamorò di una donna della valle di Sorec, che si chiamava Dalila. 5 I prìncipi dei Filistei salirono da lei e le dissero: «Tentalo, e vedi da dove viene quella sua gran forza, e come potremmo prevalere contro di lui per giungere a legarlo e a domarlo; e ti daremo ciascuno millecento sicli d’argento». 6 Dalila dunque disse a Sansone: «Dimmi, ti prego, da dove viene la tua gran forza e in che modo ti si potrebbe legare per domarti». 7 Sansone le rispose: «Se mi si legasse con sette corde d’arco fresche, non ancora secche, io diventerei debole e sarei come un uomo qualsiasi». 8 Allora i prìncipi dei Filistei le portarono sette corde d’arco fresche, non ancora secche e lei lo legò con esse. 9 C’era gente che stava in agguato, da lei, in una camera interna. Lei gli disse: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!» Egli ruppe le corde, come un filo di stoppa si rompe quando sente il fuoco. Così il segreto della sua forza rimase sconosciuto. 10 Poi Dalila disse a Sansone: «Ecco, tu mi hai beffata e mi hai detto delle bugie; ora dimmi, ti prego, con che cosa ti si potrebbe legare». 11 Egli le rispose: «Se mi si legasse con funi nuove che non fossero ancora state adoperate, io diventerei debole e sarei come un uomo qualsiasi». 12 Dalila dunque prese delle funi nuove, lo legò e gli disse: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!» C’era gente in agguato nella camera interna. Egli ruppe, come un filo, le funi che aveva alle braccia. 13 Dalila disse a Sansone: «Fino ad ora tu mi hai beffata e mi hai detto delle bugie; dimmi con che ti si potrebbe legare». Egli le rispose: «Se tesserai le sette trecce del mio capo con il tuo telaio». 14 Lei le fissò al subbio, poi gli disse: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!» Ma egli si svegliò dal sonno e strappò via il subbio del telaio con l’ordito. 15 Lei gli disse: «Come fai a dirmi: “Ti amo”, mentre il tuo cuore non è con me? Già tre volte mi hai beffata e non mi hai detto da dove viene la tua gran forza». 16 La donna faceva ogni giorno pressione su di lui con le sue parole e lo tormentava. Egli ne fu rattristato a morte 17 e le aperse tutto il suo cuore e le disse: «Non è mai passato rasoio sulla mia testa, perché sono un nazireo, consacrato a Dio, dal seno di mia madre; se mi tagliassero i capelli, la mia forza se ne andrebbe, diventerei debole e sarei come un uomo qualsiasi». 18 Dalila, visto che egli le aveva aperto tutto il suo cuore, mandò a chiamare i prìncipi dei Filistei e fece dire loro: «Venite su, questa volta, perché egli mi ha aperto tutto il suo cuore». Allora i prìncipi dei Filistei salirono da lei e portarono con sé il denaro. 19 Lei lo fece addormentare sulle sue ginocchia, chiamò un uomo e gli fece tagliare le sette trecce della testa di Sansone; così giunse a domarlo; e la sua forza lo lasciò. 20 Allora lei gli disse: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!» Egli, svegliatosi dal sonno, disse: «Io ne uscirò come le altre volte, e mi libererò». Ma non sapeva che il Signore si era ritirato da lui. 21 I Filistei lo presero e gli cavarono gli occhi; lo fecero scendere a Gaza e lo legarono con catene di bronzo. Ed egli girava la macina nella prigione.

Morte di Sansone

22 Intanto, la capigliatura che gli avevano tagliata cominciava a ricrescergli. 23 Ora i prìncipi dei Filistei si radunarono per offrire un grande sacrificio a Dagon*, loro dio, e per rallegrarsi. Dicevano: «Il nostro dio ci ha dato nelle mani Sansone, nostro nemico. 24 Quando il popolo lo vide, cominciò a lodare il suo dio e a dire: «Il nostro dio ci ha dato nelle mani il nostro nemico, colui che ci devastava il paese e che ha ucciso tanti di noi». 25 Nella gioia del loro cuore, dissero: «Chiamate Sansone, ché ci faccia divertire!» Fecero quindi uscire Sansone dalla prigione ed egli si mise a fare il buffone in loro presenza. Lo posero fra le colonne; 26 Sansone disse al ragazzo che lo teneva per mano: «Lasciami, che io possa toccare le colonne sulle quali poggia la casa e mi appoggi a esse». 27 La casa era piena di uomini e donne, e tutti i prìncipi dei Filistei erano lì; c’erano sul tetto circa tremila persone, fra uomini e donne, che stavano a guardare mentre Sansone faceva il buffone. 28 Allora Sansone invocò il Signore e disse: «Signore, Dio, ti prego, ricòrdati di me! Dammi forza per questa volta soltanto, o Dio, perché io mi vendichi in un colpo solo dei Filistei, per la perdita dei miei due occhi». 29 Sansone tastò le due colonne di mezzo che sostenevano la casa; si appoggiò a esse: all’una con la destra, all’altra con la sinistra e disse: 30 «Che io muoia insieme con i Filistei!» Si curvò con tutta la sua forza e la casa crollò addosso ai prìncipi e a tutto il popolo che c’era dentro; così quelli che uccise mentre moriva furono di più di quanti ne aveva uccisi durante la sua vita. 31 Poi i suoi fratelli e tutta la casa di suo padre scesero e lo portarono via; quindi risalirono e lo seppellirono fra Sorea ed Estaol, nel sepolcro di Manoà, suo padre. Egli era stato giudice d’Israele per vent’anni.

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

English Standard Version

Samson and Delilah

1 Samson went to Gaza, and there he saw a prostitute, and he went in to her. 2 The Gazites were told, “Samson has come here.” And they surrounded the place and set an ambush for him all night at the gate of the city. They kept quiet all night, saying, “Let us wait till the light of the morning; then we will kill him.” 3 But Samson lay till midnight, and at midnight he arose and took hold of the doors of the gate of the city and the two posts, and pulled them up, bar and all, and put them on his shoulders and carried them to the top of the hill that is in front of Hebron. 4 After this he loved a woman in the Valley of Sorek, whose name was Delilah. 5 And the lords of the Philistines came up to her and said to her, “Seduce him, and see where his great strength lies, and by what means we may overpower him, that we may bind him to humble him. And we will each give you 1,100 pieces of silver.” 6 So Delilah said to Samson, “Please tell me where your great strength lies, and how you might be bound, that one could subdue you.” 7 Samson said to her, “If they bind me with seven fresh bowstrings that have not been dried, then I shall become weak and be like any other man.” 8 Then the lords of the Philistines brought up to her seven fresh bowstrings that had not been dried, and she bound him with them. 9 Now she had men lying in ambush in an inner chamber. And she said to him, “The Philistines are upon you, Samson!” But he snapped the bowstrings, as a thread of flax snaps when it touches the fire. So the secret of his strength was not known. 10 Then Delilah said to Samson, “Behold, you have mocked me and told me lies. Please tell me how you might be bound.” 11 And he said to her, “If they bind me with new ropes that have not been used, then I shall become weak and be like any other man.” 12 So Delilah took new ropes and bound him with them and said to him, “The Philistines are upon you, Samson!” And the men lying in ambush were in an inner chamber. But he snapped the ropes off his arms like a thread. 13 Then Delilah said to Samson, “Until now you have mocked me and told me lies. Tell me how you might be bound.” And he said to her, “If you weave the seven locks of my head with the web and fasten it tight with the pin, then I shall become weak and be like any other man.” 14 So while he slept, Delilah took the seven locks of his head and wove them into the web.* And she made them tight with the pin and said to him, “The Philistines are upon you, Samson!” But he awoke from his sleep and pulled away the pin, the loom, and the web. 15 And she said to him, “How can you say, ‘I love you,’ when your heart is not with me? You have mocked me these three times, and you have not told me where your great strength lies.” 16 And when she pressed him hard with her words day after day, and urged him, his soul was vexed to death. 17 And he told her all his heart, and said to her, “A razor has never come upon my head, for I have been a Nazirite to God from my mother’s womb. If my head is shaved, then my strength will leave me, and I shall become weak and be like any other man.” 18 When Delilah saw that he had told her all his heart, she sent and called the lords of the Philistines, saying, “Come up again, for he has told me all his heart.” Then the lords of the Philistines came up to her and brought the money in their hands. 19 She made him sleep on her knees. And she called a man and had him shave off the seven locks of his head. Then she began to torment him, and his strength left him. 20 And she said, “The Philistines are upon you, Samson!” And he awoke from his sleep and said, “I will go out as at other times and shake myself free.” But he did not know that the Lord had left him. 21 And the Philistines seized him and gouged out his eyes and brought him down to Gaza and bound him with bronze shackles. And he ground at the mill in the prison. 22 But the hair of his head began to grow again after it had been shaved.

The Death of Samson

23 Now the lords of the Philistines gathered to offer a great sacrifice to Dagon their god and to rejoice, and they said, “Our god has given Samson our enemy into our hand.” 24 And when the people saw him, they praised their god. For they said, “Our god has given our enemy into our hand, the ravager of our country, who has killed many of us.”* 25 And when their hearts were merry, they said, “Call Samson, that he may entertain us.” So they called Samson out of the prison, and he entertained them. They made him stand between the pillars. 26 And Samson said to the young man who held him by the hand, “Let me feel the pillars on which the house rests, that I may lean against them.” 27 Now the house was full of men and women. All the lords of the Philistines were there, and on the roof there were about 3,000 men and women, who looked on while Samson entertained. 28 Then Samson called to the Lord and said, “O Lord God, please remember me and please strengthen me only this once, O God, that I may be avenged on the Philistines for my two eyes.” 29 And Samson grasped the two middle pillars on which the house rested, and he leaned his weight against them, his right hand on the one and his left hand on the other. 30 And Samson said, “Let me die with the Philistines.” Then he bowed with all his strength, and the house fell upon the lords and upon all the people who were in it. So the dead whom he killed at his death were more than those whom he had killed during his life. 31 Then his brothers and all his family came down and took him and brought him up and buried him between Zorah and Eshtaol in the tomb of Manoah his father. He had judged Israel twenty years.