Josua 8 | Nuova Riveduta 2006 English Standard Version

Josua 8 | Nuova Riveduta 2006

La presa di Ai

1 Poi il Signore disse a Giosuè: «Non temere, e non ti sgomentare! Prendi con te tutta la gente di guerra, àlzati e sali contro Ai. Guarda, io do in tua mano il re di Ai, il suo popolo, la sua città e il suo paese. 2 Tu tratterai Ai e il suo re come hai trattato Gerico e il suo re; ne prenderete per voi soltanto il bottino e il bestiame. Tendi un’imboscata dietro la città». 3 Giosuè dunque con tutta la gente di guerra si alzò per salire contro Ai. Egli scelse trentamila uomini valenti e prodi, li fece partire di notte 4 e diede loro quest’ordine: «Tenderete un’imboscata dietro la città; non allontanatevi troppo dalla città e siate tutti pronti. 5 Io e tutto il popolo che è con me ci accosteremo alla città e, quando essi usciranno contro di noi come la prima volta, ci metteremo in fuga davanti a loro. 6 Essi c’inseguiranno finché noi li avremo attirati lontano dalla città, perché diranno: “Essi fuggono dinanzi a noi come la prima volta”. E noi fuggiremo davanti a loro. 7 Voi allora uscirete dall’imboscata e v’impadronirete della città; il Signore, il vostro Dio, la darà in mano vostra. 8 E quando avrete preso la città, la incendierete; farete come ha detto il Signore. Badate bene, questo è l’ordine che io vi do». 9 Così Giosuè li mandò, e quelli andarono al luogo dell’imboscata, e si fermarono fra Betel e Ai, a occidente di Ai; ma Giosuè rimase quella notte in mezzo al popolo. 10 La mattina presto si alzò, passò in rassegna il popolo e salì contro Ai: egli con gli anziani d’Israele, alla testa del popolo. 11 E tutta la gente di guerra che era con lui salì, si avvicinò, giunse di fronte alla città e si accampò a nord di Ai. Tra lui e Ai c’era una valle. 12 Giosuè prese circa cinquemila uomini, con i quali tese un’imboscata fra Betel e Ai, a occidente della città. 13 Il popolo sistemò tutto l’accampamento a nord della città e tese l’imboscata a occidente della città; ma Giosuè, durante quella notte, si spinse avanti in mezzo alla valle. 14 Quando il re di Ai vide questo, la gente della città si alzò in fretta di buon mattino; e il re e tutto il suo popolo uscirono contro Israele, per dargli battaglia al punto convenuto, al principio della pianura; perché il re non sapeva che c’era un’imboscata contro di lui dietro la città. 15 Allora Giosuè e tutto Israele, fingendosi battuti da quelli, si misero in fuga verso il deserto. 16 E tutto il popolo che era nella città fu chiamato a raccolta per inseguirli; e inseguirono Giosuè e furono attirati lontano dalla città. 17 Non ci fu uomo, in Ai e in Betel, che non uscisse dietro a Israele. Lasciarono la città aperta e inseguirono Israele. 18 Allora il Signore disse a Giosuè: «Stendi verso Ai la lancia che hai in mano, perché io sto per dare Ai in tuo potere». E Giosuè stese verso la città la lancia che aveva in mano. 19 E subito, non appena ebbe steso la mano, gli uomini dell’imboscata uscirono dal luogo dov’erano, entrarono di corsa nella città, la presero, e si affrettarono ad appiccarvi il fuoco. 20 E la gente di Ai, voltandosi indietro, guardò e vide che il fumo della città saliva al cielo; e non vi fu per loro alcuna possibilità di fuggire né da una parte né dall’altra, perché il popolo che fuggiva verso il deserto si era voltato contro quelli che lo inseguivano. 21 Giosuè e tutto Israele, vedendo che quelli dell’imboscata avevano preso la città e che il fumo saliva dalla città, tornarono indietro e batterono la gente di Ai. 22 Anche gli altri uscirono dalla città contro di loro; cosicché gli uomini di Ai furono presi in mezzo da Israele, avendo gli uni di qua e gli altri di là; e Israele li batté in modo che non ne rimase né superstite né fuggiasco. 23 Ma il re di Ai lo presero vivo e lo portarono da Giosuè. 24 Quando Israele ebbe finito di uccidere tutti gli abitanti di Ai nella campagna, nel deserto dove quelli l’avevano inseguito, e tutti furono caduti sotto i colpi della spada finché non ne rimasero più, tutto Israele tornò verso Ai e la mise a fil di spada. 25 Tutti quelli che caddero in quel giorno, fra uomini e donne, furono dodicimila: vale a dire tutta la gente di Ai. 26 Giosuè non ritirò la mano che aveva stesa con la lancia, finché non ebbe sterminato tutti gli abitanti di Ai. 27 Israele prese per sé soltanto il bestiame e il bottino di quella città, secondo l’ordine che il Signore aveva dato a Giosuè. 28 Giosuè incendiò dunque Ai e la ridusse per sempre in un mucchio di rovine com’è ancora oggi. 29 Quanto al re di Ai, lo appese a un albero, e ve lo lasciò fino a sera; ma al tramonto del sole Giosuè ordinò che il cadavere fosse calato dall’albero; e lo gettarono all’ingresso della porta della città, e gli ammassarono sopra un gran mucchio di pietre, che rimane ancora al giorno d’oggi.

Lettura delle maledizioni e delle benedizioni

30 Allora Giosuè costruì un altare al Signore, Dio d’Israele, sul monte Ebal, 31 come Mosè, servo del Signore, aveva ordinato ai figli d’Israele, e come sta scritto nel libro della legge di Mosè: un altare di pietre intatte sulle quali nessun ferro era passato; e i figli d’Israele offrirono su di esso olocausti al Signore e fecero sacrifici di riconoscenza. 32 E là, su delle pietre, Giosuè scrisse una copia della legge che Mosè aveva scritta in presenza dei figli d’Israele. 33 Tutto Israele, i suoi anziani, i suoi ufficiali e i suoi giudici stavano in piedi ai due lati dell’arca, di fronte ai sacerdoti levitici che portavano l’arca del patto del Signore: gli stranieri come gli Israeliti di nascita, metà dal lato del monte Gherizim, metà dal lato del monte Ebal, come Mosè, servo del Signore, aveva da prima ordinato che si benedicesse il popolo d’Israele. 34 Dopo questo, Giosuè lesse tutte le parole della legge, le benedizioni e le maledizioni, secondo tutto ciò che è scritto nel libro della legge. 35 Non vi fu parola, di tutto ciò che Mosè aveva comandato, che Giosuè non leggesse in presenza di tutta la comunità d’Israele, delle donne, dei bambini e degli stranieri che camminavano in mezzo a loro.

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

English Standard Version

The Fall of Ai

1 And the Lord said to Joshua, “Do not fear and do not be dismayed. Take all the fighting men with you, and arise, go up to Ai. See, I have given into your hand the king of Ai, and his people, his city, and his land. 2 And you shall do to Ai and its king as you did to Jericho and its king. Only its spoil and its livestock you shall take as plunder for yourselves. Lay an ambush against the city, behind it.” 3 So Joshua and all the fighting men arose to go up to Ai. And Joshua chose 30,000 mighty men of valor and sent them out by night. 4 And he commanded them, “Behold, you shall lie in ambush against the city, behind it. Do not go very far from the city, but all of you remain ready. 5 And I and all the people who are with me will approach the city. And when they come out against us just as before, we shall flee before them. 6 And they will come out after us, until we have drawn them away from the city. For they will say, ‘They are fleeing from us, just as before.’ So we will flee before them. 7 Then you shall rise up from the ambush and seize the city, for the Lord your God will give it into your hand. 8 And as soon as you have taken the city, you shall set the city on fire. You shall do according to the word of the Lord. See, I have commanded you.” 9 So Joshua sent them out. And they went to the place of ambush and lay between Bethel and Ai, to the west of Ai, but Joshua spent that night among the people. 10 Joshua arose early in the morning and mustered the people and went up, he and the elders of Israel, before the people to Ai. 11 And all the fighting men who were with him went up and drew near before the city and encamped on the north side of Ai, with a ravine between them and Ai. 12 He took about 5,000 men and set them in ambush between Bethel and Ai, to the west of the city. 13 So they stationed the forces, the main encampment that was north of the city and its rear guard west of the city. But Joshua spent that night in the valley. 14 And as soon as the king of Ai saw this, he and all his people, the men of the city, hurried and went out early to the appointed place* toward the Arabah to meet Israel in battle. But he did not know that there was an ambush against him behind the city. 15 And Joshua and all Israel pretended to be beaten before them and fled in the direction of the wilderness. 16 So all the people who were in the city were called together to pursue them, and as they pursued Joshua they were drawn away from the city. 17 Not a man was left in Ai or Bethel who did not go out after Israel. They left the city open and pursued Israel. 18 Then the Lord said to Joshua, “Stretch out the javelin that is in your hand toward Ai, for I will give it into your hand.” And Joshua stretched out the javelin that was in his hand toward the city. 19 And the men in the ambush rose quickly out of their place, and as soon as he had stretched out his hand, they ran and entered the city and captured it. And they hurried to set the city on fire. 20 So when the men of Ai looked back, behold, the smoke of the city went up to heaven, and they had no power to flee this way or that, for the people who fled to the wilderness turned back against the pursuers. 21 And when Joshua and all Israel saw that the ambush had captured the city, and that the smoke of the city went up, then they turned back and struck down the men of Ai. 22 And the others came out from the city against them, so they were in the midst of Israel, some on this side, and some on that side. And Israel struck them down, until there was left none that survived or escaped. 23 But the king of Ai they took alive, and brought him near to Joshua. 24 When Israel had finished killing all the inhabitants of Ai in the open wilderness where they pursued them, and all of them to the very last had fallen by the edge of the sword, all Israel returned to Ai and struck it down with the edge of the sword. 25 And all who fell that day, both men and women, were 12,000, all the people of Ai. 26 But Joshua did not draw back his hand with which he stretched out the javelin until he had devoted all the inhabitants of Ai to destruction.* 27 Only the livestock and the spoil of that city Israel took as their plunder, according to the word of the Lord that he commanded Joshua. 28 So Joshua burned Ai and made it forever a heap of ruins, as it is to this day. 29 And he hanged the king of Ai on a tree until evening. And at sunset Joshua commanded, and they took his body down from the tree and threw it at the entrance of the gate of the city and raised over it a great heap of stones, which stands there to this day.

Joshua Renews the Covenant

30 At that time Joshua built an altar to the Lord, the God of Israel, on Mount Ebal, 31 just as Moses the servant of the Lord had commanded the people of Israel, as it is written in the Book of the Law of Moses, “an altar of uncut stones, upon which no man has wielded an iron tool.” And they offered on it burnt offerings to the Lord and sacrificed peace offerings. 32 And there, in the presence of the people of Israel, he wrote on the stones a copy of the law of Moses, which he had written. 33 And all Israel, sojourner as well as native born, with their elders and officers and their judges, stood on opposite sides of the ark before the Levitical priests who carried the ark of the covenant of the Lord, half of them in front of Mount Gerizim and half of them in front of Mount Ebal, just as Moses the servant of the Lord had commanded at the first, to bless the people of Israel. 34 And afterward he read all the words of the law, the blessing and the curse, according to all that is written in the Book of the Law. 35 There was not a word of all that Moses commanded that Joshua did not read before all the assembly of Israel, and the women, and the little ones, and the sojourners who lived* among them.