1.Mose 44 | Nuova Riveduta 2006 English Standard Version

1.Mose 44 | Nuova Riveduta 2006

Giuseppe mette alla prova i suoi fratelli

1 Giuseppe diede quest’ordine al suo maggiordomo: «Riempi i sacchi di questi uomini di tanti viveri quanti ne possono portare e metti il denaro di ciascuno di loro alla bocca del suo sacco. 2 Metti la mia coppa, la coppa d’argento, alla bocca del sacco del più giovane, assieme al denaro del suo grano». Ed egli fece come Giuseppe aveva detto. 3 La mattina, appena fu giorno, quegli uomini furono fatti partire con i loro asini. 4 Quando furono usciti dalla città e non erano ancora lontani, Giuseppe disse al suo maggiordomo: «Parti, vai dietro a quegli uomini, e quando li avrai raggiunti dirai loro: “Perché avete reso male per bene? 5 Non è quella la coppa dalla quale il mio signore beve e di cui si serve per trarre presagi? Avete fatto male a fare questo!”». 6 Egli li raggiunse e disse loro quelle parole. 7 Essi gli risposero: «Perché il mio signore ci rivolge parole come queste? Dio preservi i tuoi servi dal fare una cosa simile. 8 Ecco, noi ti abbiamo riportato dal paese di Canaan il denaro che avevamo trovato alla bocca dei nostri sacchi; come dunque avremmo rubato dell’argento o dell’oro dalla casa del tuo signore? 9 Quello dei tuoi servi presso il quale si troverà la coppa sia messo a morte e noi pure saremo schiavi del tuo signore!» 10 Ed egli disse: «Ebbene, sia fatto come dite: colui presso il quale essa sarà trovata sarà mio schiavo, e voi sarete innocenti». 11 In tutta fretta, ognuno di loro scaricò a terra il proprio sacco e ciascuno aprì il suo. 12 Il maggiordomo li frugò, cominciando da quello del maggiore per finire con quello del più giovane; la coppa fu trovata nel sacco di Beniamino. 13 Allora quelli si stracciarono le vesti, ognuno ricaricò il suo asino e tornarono alla città. 14 Giuda e i suoi fratelli arrivarono alla casa di Giuseppe, il quale era ancora lì; si gettarono con la faccia a terra davanti a lui. 15 Giuseppe disse loro: «Che azione è questa che avete fatto? Non lo sapete che un uomo come me ha il potere di indovinare?» 16 Giuda rispose: «Che diremo al mio signore? Quali parole useremo? O come ci giustificheremo? Dio ha trovato l’iniquità dei tuoi servi. Ecco, siamo schiavi del mio signore: tanto noi, quanto colui in mano del quale è stata trovata la coppa». 17 Ma Giuseppe disse: «Dio mi guardi dal far questo! L’uomo nella cui mano è stata trovata la coppa, lui sarà mio schiavo; quanto a voi, tornate in pace da vostro padre». 18 Allora Giuda si avvicinò a Giuseppe e disse: «Mio signore, permetti al tuo servo di fare udire una parola al mio signore. La tua ira non si accenda contro il tuo servo, poiché tu sei come il faraone. 19 Il mio signore interrogò i suoi servi, dicendo: “Avete un padre o un fratello?” 20 Noi rispondemmo al mio signore: “Abbiamo un padre che è vecchio, con un giovane figlio, natogli nella vecchiaia; il fratello di questi è morto, è rimasto lui soltanto dei figli di sua madre, e suo padre lo ama”. 21 Allora tu dicesti ai tuoi servi: “Fatelo scendere da me perché io lo veda con i miei occhi”. 22 Noi dicemmo al mio signore: “Il ragazzo non può lasciare suo padre perché, se lo lasciasse, suo padre morirebbe”. 23 Tu dicesti ai tuoi servi: “Se il vostro fratello più giovane non scende con voi, voi non vedrete più la mia faccia”. 24 Come fummo risaliti da mio padre, tuo servo, gli riferimmo le parole del mio signore. 25 Poi nostro padre disse: “Tornate a comprare un po’ di viveri”. 26 E noi rispondemmo: “Non possiamo scendere laggiù; se il nostro fratello più giovane verrà con noi, scenderemo; perché non possiamo vedere la faccia di quell’uomo, se il nostro fratello più giovane non è con noi”. 27 Mio padre, tuo servo, ci rispose: “Voi sapete che mia moglie mi partorì due figli; 28 uno di questi partì da me, e io dissi: ‘Certamente egli è stato sbranato’; e non l’ho più visto da allora. 29 Se mi togliete anche questo, se gli capita qualche disgrazia, voi farete scendere con tristezza i miei capelli bianchi nel soggiorno dei morti”. 30 Or dunque, quando giungerò da mio padre, tuo servo, se il ragazzo, alla vita del quale la sua è legata, non è con noi, 31 avverrà che, come avrà visto che il ragazzo non c’è, egli morirà e i tuoi servi avranno fatto scendere con tristezza i capelli bianchi del tuo servo, nostro padre, nel soggiorno dei morti. 32 Siccome il tuo servo si è reso garante del ragazzo presso mio padre e gli ha detto: “Se non te lo riconduco, sarò per sempre colpevole verso mio padre”, 33 ti prego, permetti ora che il tuo servo rimanga schiavo del mio signore invece del ragazzo e che il ragazzo se ne torni con i suoi fratelli. 34 Altrimenti, come farei a risalire da mio padre senza avere il ragazzo con me? Ah, che io non veda il dolore che ne verrebbe a mio padre».

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

English Standard Version

Joseph Tests His Brothers

1 Then he commanded the steward of his house, “Fill the men’s sacks with food, as much as they can carry, and put each man’s money in the mouth of his sack, 2 and put my cup, the silver cup, in the mouth of the sack of the youngest, with his money for the grain.” And he did as Joseph told him. 3 As soon as the morning was light, the men were sent away with their donkeys. 4 They had gone only a short distance from the city. Now Joseph said to his steward, “Up, follow after the men, and when you overtake them, say to them, ‘Why have you repaid evil for good?* 5 Is it not from this that my lord drinks, and by this that he practices divination? You have done evil in doing this.’” 6 When he overtook them, he spoke to them these words. 7 They said to him, “Why does my lord speak such words as these? Far be it from your servants to do such a thing! 8 Behold, the money that we found in the mouths of our sacks we brought back to you from the land of Canaan. How then could we steal silver or gold from your lord’s house? 9 Whichever of your servants is found with it shall die, and we also will be my lord’s servants.” 10 He said, “Let it be as you say: he who is found with it shall be my servant, and the rest of you shall be innocent.” 11 Then each man quickly lowered his sack to the ground, and each man opened his sack. 12 And he searched, beginning with the eldest and ending with the youngest. And the cup was found in Benjamin’s sack. 13 Then they tore their clothes, and every man loaded his donkey, and they returned to the city. 14 When Judah and his brothers came to Joseph’s house, he was still there. They fell before him to the ground. 15 Joseph said to them, “What deed is this that you have done? Do you not know that a man like me can indeed practice divination?” 16 And Judah said, “What shall we say to my lord? What shall we speak? Or how can we clear ourselves? God has found out the guilt of your servants; behold, we are my lord’s servants, both we and he also in whose hand the cup has been found.” 17 But he said, “Far be it from me that I should do so! Only the man in whose hand the cup was found shall be my servant. But as for you, go up in peace to your father.” 18 Then Judah went up to him and said, “Oh, my lord, please let your servant speak a word in my lord’s ears, and let not your anger burn against your servant, for you are like Pharaoh himself. 19 My lord asked his servants, saying, ‘Have you a father, or a brother?’ 20 And we said to my lord, ‘We have a father, an old man, and a young brother, the child of his old age. His brother is dead, and he alone is left of his mother’s children, and his father loves him.’ 21 Then you said to your servants, ‘Bring him down to me, that I may set my eyes on him.’ 22 We said to my lord, ‘The boy cannot leave his father, for if he should leave his father, his father would die.’ 23 Then you said to your servants, ‘Unless your youngest brother comes down with you, you shall not see my face again.’ 24 “When we went back to your servant my father, we told him the words of my lord. 25 And when our father said, ‘Go again, buy us a little food,’ 26 we said, ‘We cannot go down. If our youngest brother goes with us, then we will go down. For we cannot see the man’s face unless our youngest brother is with us.’ 27 Then your servant my father said to us, ‘You know that my wife bore me two sons. 28 One left me, and I said, “Surely he has been torn to pieces,” and I have never seen him since. 29 If you take this one also from me, and harm happens to him, you will bring down my gray hairs in evil to Sheol.’ 30 “Now therefore, as soon as I come to your servant my father, and the boy is not with us, then, as his life is bound up in the boy’s life, 31 as soon as he sees that the boy is not with us, he will die, and your servants will bring down the gray hairs of your servant our father with sorrow to Sheol. 32 For your servant became a pledge of safety for the boy to my father, saying, ‘If I do not bring him back to you, then I shall bear the blame before my father all my life.’ 33 Now therefore, please let your servant remain instead of the boy as a servant to my lord, and let the boy go back with his brothers. 34 For how can I go back to my father if the boy is not with me? I fear to see the evil that would find my father.”