1.Mose 39 | Nuova Riveduta 2006 English Standard Version

1.Mose 39 | Nuova Riveduta 2006

Giuseppe in Egitto

1 Giuseppe fu portato in Egitto; e Potifar, ufficiale del faraone, capitano delle guardie, un Egiziano, lo comprò da quegli Ismaeliti che ce l’avevano condotto. 2 Il Signore era con Giuseppe: a lui riusciva bene ogni cosa e stava in casa del suo padrone egiziano. 3 Il suo padrone vide che il Signore era con lui e che il Signore gli faceva prosperare nelle mani tutto ciò che intraprendeva. 4 Giuseppe trovò grazia agli occhi di lui e si occupava del servizio personale di Potifar, il quale lo fece maggiordomo della sua casa e gli affidò l’amministrazione di tutto quello che possedeva. 5 Dal momento che lo ebbe fatto maggiordomo della sua casa e gli ebbe affidato tutto quello che possedeva, il Signore benedisse la casa dell’Egiziano per amore di Giuseppe; la benedizione del Signore si posò su tutto ciò che egli possedeva, in casa e in campagna. 6 Potifar lasciò tutto quello che aveva nelle mani di Giuseppe; non si occupava più di nulla, tranne del cibo che mangiava. Giuseppe era avvenente e di bell’aspetto.

Giuseppe in prigione

7 Dopo queste cose, la moglie del padrone di Giuseppe gli mise gli occhi addosso e gli disse: «Unisciti a me!» 8 Ma egli rifiutò e disse alla moglie del suo padrone: «Ecco, il mio padrone non mi chiede conto di quanto è nella casa e mi ha affidato tutto quello che ha. 9 In questa casa egli stesso non è più grande di me e nulla mi ha vietato, se non te, perché sei sua moglie. Come dunque potrei fare questo gran male e peccare contro Dio?» 10 Benché lei gliene parlasse ogni giorno, Giuseppe non acconsentì a unirsi né a stare con lei. 11 Un giorno egli entrò in casa per fare il suo lavoro; lì non c’era nessuno della gente di casa; 12 allora lei lo afferrò per la veste e gli disse: «Unisciti a me!» Ma egli le lasciò in mano la veste e fuggì. 13 Quando lei vide che egli le aveva lasciato la veste in mano e che era fuggito, 14 chiamò la gente di casa sua e disse: «Vedete, ci ha portato un Ebreo perché questi si prendesse gioco di noi; egli è venuto da me per unirsi a me, ma io ho gridato a gran voce. 15 E com’egli ha udito che io alzavo la voce e gridavo, mi ha lasciato qui la sua veste ed è fuggito». 16 E si tenne accanto la veste di lui finché il suo padrone non tornò a casa. 17 Allora gli parlò in questa maniera: «Quel servo ebreo che hai condotto in casa è venuto da me per prendersi gioco di me. 18 Ma appena io ho alzato la voce e ho gridato, egli mi ha lasciato qui la sua veste ed è fuggito». 19 Quando il padrone di Giuseppe udì le parole di sua moglie che gli diceva: «Il tuo servo mi ha fatto questo!» si accese d’ira. 20 Il padrone di Giuseppe lo prese e lo mise nella prigione, nel luogo dove si tenevano chiusi i carcerati del re. Egli era dunque là in quella prigione. 21 E il Signore fu con Giuseppe, gli mostrò il suo favore e gli fece trovare grazia agli occhi del governatore della prigione. 22 Così il governatore della prigione affidò alla sorveglianza di Giuseppe tutti i detenuti che erano nel carcere; e nulla si faceva senza di lui. 23 Il governatore della prigione non rivedeva niente di quello che era affidato a lui, perché il Signore era con lui, e il Signore faceva prosperare tutto quello che egli intraprendeva.

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

English Standard Version

Joseph and Potiphar’s Wife

1 Now Joseph had been brought down to Egypt, and Potiphar, an officer of Pharaoh, the captain of the guard, an Egyptian, had bought him from the Ishmaelites who had brought him down there. 2 The Lord was with Joseph, and he became a successful man, and he was in the house of his Egyptian master. 3 His master saw that the Lord was with him and that the Lord caused all that he did to succeed in his hands. 4 So Joseph found favor in his sight and attended him, and he made him overseer of his house and put him in charge of all that he had. 5 From the time that he made him overseer in his house and over all that he had, the Lord blessed the Egyptian’s house for Joseph’s sake; the blessing of the Lord was on all that he had, in house and field. 6 So he left all that he had in Joseph’s charge, and because of him he had no concern about anything but the food he ate. Now Joseph was handsome in form and appearance. 7 And after a time his master’s wife cast her eyes on Joseph and said, “Lie with me.” 8 But he refused and said to his master’s wife, “Behold, because of me my master has no concern about anything in the house, and he has put everything that he has in my charge. 9 He is not greater in this house than I am, nor has he kept back anything from me except you, because you are his wife. How then can I do this great wickedness and sin against God?” 10 And as she spoke to Joseph day after day, he would not listen to her, to lie beside her or to be with her. 11 But one day, when he went into the house to do his work and none of the men of the house was there in the house, 12 she caught him by his garment, saying, “Lie with me.” But he left his garment in her hand and fled and got out of the house. 13 And as soon as she saw that he had left his garment in her hand and had fled out of the house, 14 she called to the men of her household and said to them, “See, he has brought among us a Hebrew to laugh at us. He came in to me to lie with me, and I cried out with a loud voice. 15 And as soon as he heard that I lifted up my voice and cried out, he left his garment beside me and fled and got out of the house.” 16 Then she laid up his garment by her until his master came home, 17 and she told him the same story, saying, “The Hebrew servant, whom you have brought among us, came in to me to laugh at me. 18 But as soon as I lifted up my voice and cried, he left his garment beside me and fled out of the house.” 19 As soon as his master heard the words that his wife spoke to him, “This is the way your servant treated me,” his anger was kindled. 20 And Joseph’s master took him and put him into the prison, the place where the king’s prisoners were confined, and he was there in prison. 21 But the Lord was with Joseph and showed him steadfast love and gave him favor in the sight of the keeper of the prison. 22 And the keeper of the prison put Joseph in charge of all the prisoners who were in the prison. Whatever was done there, he was the one who did it. 23 The keeper of the prison paid no attention to anything that was in Joseph’s charge, because the Lord was with him. And whatever he did, the Lord made it succeed.