1.Mose 38 | Nuova Riveduta 2006 English Standard Version

1.Mose 38 | Nuova Riveduta 2006

Giuda e Tamar

1 In quel tempo Giuda si separò dai suoi fratelli e andò a stare da un uomo di Adullam, di nome Chira. 2 Là Giuda vide la figlia di un Cananeo di nome Sua; se la prese e si unì a lei. 3 Ella concepì e partorì un figlio, che egli chiamò Er. 4 Poi ella concepì di nuovo e partorì un figlio, che chiamò Onan. 5 Partorì ancora un figlio e lo chiamò Sela. Giuda era a Chezib, quando ella lo partorì. 6 Giuda prese per Er, suo primogenito, una moglie che si chiamava Tamar. 7 Ma Er, primogenito di Giuda, era perverso agli occhi del Signore; e il Signore lo fece morire. 8 Allora Giuda disse a Onan: «Va’ dalla moglie di tuo fratello, prenditela in moglie come cognato e suscita una discendenza a tuo fratello». 9 Onan, sapendo che quei discendenti non sarebbero stati suoi, quando si accostava alla moglie di suo fratello, faceva in modo di impedire il concepimento, per non dare discendenti al fratello. 10 Ciò che egli faceva dispiacque al Signore, il quale fece morire anche lui. 11 Allora Giuda disse a Tamar sua nuora: «Rimani vedova in casa di tuo padre, finché Sela, mio figlio, sia cresciuto». Perché diceva: «Badiamo che anche egli non muoia come i suoi fratelli». E Tamar se ne andò e abitò in casa di suo padre. 12 Passarono molti giorni e la figlia di Sua, moglie di Giuda, morì; e, dopo che Giuda si fu consolato, salì da quelli che tosavano le sue pecore a Timna: c’era con lui il suo amico Chira, l’Adullamita. 13 Tamar ne fu informata. Le dissero: «Ecco, tuo suocero sale a Timna a tosare le sue pecore». 14 Allora ella si tolse le vesti da vedova, si coprì d’un velo, se ne avvolse tutta e si mise seduta alla porta di Enaim che è sulla via di Timna; infatti, aveva visto che Sela era cresciuto, e tuttavia lei non gli era stata data in moglie. 15 Come Giuda la vide, la prese per una prostituta, perché ella aveva il viso coperto. 16 Avvicinatosi a lei sulla via, le disse: «Lasciami venire da te!» Infatti non sapeva che quella fosse sua nuora. Lei rispose: «Che mi darai per venire da me?» 17 Egli le disse: «Ti manderò un capretto del mio gregge». E lei: «Mi darai un pegno finché tu me lo abbia mandato?» 18 Ed egli: «Che pegno ti darò?» L’altra rispose: «Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano». Egli glieli diede, andò da lei ed ella rimase incinta di lui. 19 Allora Tamar si alzò e se ne andò; si tolse il velo e si rimise le vesti da vedova. 20 Giuda mandò il capretto per mezzo del suo amico, l’Adullamita, al fine di ritirare il pegno dalle mani di quella donna, ma egli non la trovò. 21 Interrogò la gente del luogo, dicendo: «Dov’è quella prostituta che stava a Enaim, sulla via?» Quelli risposero: «Qui non c’è stata nessuna prostituta». 22 Egli se ne tornò da Giuda e gli disse: «Non l’ho trovata e, per di più, la gente del luogo mi ha detto: “Qui non c’è stata nessuna prostituta”». 23 Giuda disse: «Si tenga pure il pegno, e non esponiamoci agli scherni! Ecco, io ho mandato questo capretto e tu non l’hai trovata». 24 Circa tre mesi dopo vennero a dire a Giuda: «Tamar, tua nuora, si è prostituita e, per di più, eccola incinta in seguito alla sua prostituzione». Giuda disse: «Portatela fuori e sia bruciata!» 25 Mentre la portavano fuori, mandò a dire a suo suocero: «Sono incinta dell’uomo al quale appartengono queste cose». E disse: «Riconosci, ti prego, di chi siano questo sigillo, questi cordoni e questo bastone». 26 Giuda li riconobbe e disse: «È più giusta di me, perché non l’ho data a mio figlio Sela». Ed egli non ebbe più relazioni con lei. 27 Quando venne il tempo in cui doveva partorire, ecco che Tamar aveva in grembo due gemelli. 28 Mentre partoriva, l’uno di essi mise fuori una mano e la levatrice la prese e vi legò un filo scarlatto, dicendo: «Questo qui esce per primo». 29 Ma egli ritirò la mano, ed uscì suo fratello. Allora la levatrice disse: «Perché ti sei fatta questa breccia?» Per questo motivo gli fu messo nome Perez. 30 Poi uscì suo fratello, che aveva alla mano il filo scarlatto; e fu chiamato Zerac*.

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

English Standard Version

Judah and Tamar

1 It happened at that time that Judah went down from his brothers and turned aside to a certain Adullamite, whose name was Hirah. 2 There Judah saw the daughter of a certain Canaanite whose name was Shua. He took her and went in to her, 3 and she conceived and bore a son, and he called his name Er. 4 She conceived again and bore a son, and she called his name Onan. 5 Yet again she bore a son, and she called his name Shelah. Judah* was in Chezib when she bore him. 6 And Judah took a wife for Er his firstborn, and her name was Tamar. 7 But Er, Judah’s firstborn, was wicked in the sight of the Lord, and the Lord put him to death. 8 Then Judah said to Onan, “Go in to your brother’s wife and perform the duty of a brother-in-law to her, and raise up offspring for your brother.” 9 But Onan knew that the offspring would not be his. So whenever he went in to his brother’s wife he would waste the semen on the ground, so as not to give offspring to his brother. 10 And what he did was wicked in the sight of the Lord, and he put him to death also. 11 Then Judah said to Tamar his daughter-in-law, “Remain a widow in your father’s house, till Shelah my son grows up”—for he feared that he would die, like his brothers. So Tamar went and remained in her father’s house. 12 In the course of time the wife of Judah, Shua’s daughter, died. When Judah was comforted, he went up to Timnah to his sheepshearers, he and his friend Hirah the Adullamite. 13 And when Tamar was told, “Your father-in-law is going up to Timnah to shear his sheep,” 14 she took off her widow’s garments and covered herself with a veil, wrapping herself up, and sat at the entrance to Enaim, which is on the road to Timnah. For she saw that Shelah was grown up, and she had not been given to him in marriage. 15 When Judah saw her, he thought she was a prostitute, for she had covered her face. 16 He turned to her at the roadside and said, “Come, let me come in to you,” for he did not know that she was his daughter-in-law. She said, “What will you give me, that you may come in to me?” 17 He answered, “I will send you a young goat from the flock.” And she said, “If you give me a pledge, until you send it—” 18 He said, “What pledge shall I give you?” She replied, “Your signet and your cord and your staff that is in your hand.” So he gave them to her and went in to her, and she conceived by him. 19 Then she arose and went away, and taking off her veil she put on the garments of her widowhood. 20 When Judah sent the young goat by his friend the Adullamite to take back the pledge from the woman’s hand, he did not find her. 21 And he asked the men of the place, “Where is the cult prostitute* who was at Enaim at the roadside?” And they said, “No cult prostitute has been here.” 22 So he returned to Judah and said, “I have not found her. Also, the men of the place said, ‘No cult prostitute has been here.’” 23 And Judah replied, “Let her keep the things as her own, or we shall be laughed at. You see, I sent this young goat, and you did not find her.” 24 About three months later Judah was told, “Tamar your daughter-in-law has been immoral.* Moreover, she is pregnant by immorality.”* And Judah said, “Bring her out, and let her be burned.” 25 As she was being brought out, she sent word to her father-in-law, “By the man to whom these belong, I am pregnant.” And she said, “Please identify whose these are, the signet and the cord and the staff.” 26 Then Judah identified them and said, “She is more righteous than I, since I did not give her to my son Shelah.” And he did not know her again. 27 When the time of her labor came, there were twins in her womb. 28 And when she was in labor, one put out a hand, and the midwife took and tied a scarlet thread on his hand, saying, “This one came out first.” 29 But as he drew back his hand, behold, his brother came out. And she said, “What a breach you have made for yourself!” Therefore his name was called Perez.* 30 Afterward his brother came out with the scarlet thread on his hand, and his name was called Zerah.