Apostelgeschichte 7 | Nuova Riveduta 2006 English Standard Version

Apostelgeschichte 7 | Nuova Riveduta 2006

Discorso di Stefano

1 Il sommo sacerdote disse: «Le cose stanno proprio così?» 2 Egli rispose: «Fratelli e padri, ascoltate. Il Dio della gloria apparve ad Abraamo, nostro padre, mentre egli era in Mesopotamia, prima che si stabilisse in Caran, 3 e gli disse: “Esci dal tuo paese e dal tuo parentado, e va’ nel paese che io ti mostrerò”*. 4 Allora egli lasciò il paese dei Caldei e andò ad abitare in Caran; e di là, dopo che suo padre morì, Dio lo fece venire in questo paese che ora voi abitate. 5 In esso però non gli diede in proprietà neppure un palmo di terra, ma gli promise di darla in possesso a lui e alla sua discendenza dopo di lui, quando egli non aveva ancora nessun figlio. 6 Dio parlò così: “La sua discendenza soggiornerà in terra straniera, e sarà ridotta in schiavitù e maltrattata per quattrocento anni. 7 Ma io giudicherò la nazione che avranno servita”, disse Dio; “e dopo questo essi partiranno e mi renderanno il loro culto in questo luogo”*. 8 Poi gli diede il patto della circoncisione; così Abraamo, dopo aver generato Isacco, lo circoncise l’ottavo giorno; e Isacco generò Giacobbe, e Giacobbe i dodici patriarchi. 9 I patriarchi, portando invidia a Giuseppe, lo vendettero, perché fosse condotto in Egitto; ma Dio era con lui 10 e lo liberò da ogni sua tribolazione, e gli diede sapienza e grazia davanti al faraone, re d’Egitto, che lo costituì governatore dell’Egitto e di tutta la sua casa. 11 Sopraggiunse poi una carestia in tutto l’Egitto e in Canaan; l’angoscia era grande e i nostri padri non trovavano viveri. 12 Giacobbe, saputo che in Egitto c’era grano, vi mandò una prima volta i nostri padri. 13 La seconda volta Giuseppe si fece riconoscere dai suoi fratelli, e così il faraone venne a sapere di che stirpe fosse Giuseppe. 14 Poi Giuseppe mandò a chiamare suo padre Giacobbe e tutta la sua parentela, composta di settantacinque persone. 15 Giacobbe discese in Egitto, dove morirono lui e i nostri padri; 16 poi furono trasportati a Sichem e deposti nel sepolcro che Abraamo aveva comprato con una somma di denaro dai figli di Emmor in Sichem. 17 Mentre si avvicinava il tempo del compimento della promessa che Dio aveva fatto ad Abraamo, il popolo crebbe e si moltiplicò in Egitto, 18 finché sorse {sull’Egitto} un altro re, che non sapeva nulla di Giuseppe*. 19 Costui, procedendo con astuzia contro il nostro popolo, maltrattò i {nostri} padri fino a costringerli ad abbandonare i loro bambini, perché non fossero lasciati in vita. 20 In quel tempo nacque Mosè, che era bello agli occhi di Dio; egli fu nutrito per tre mesi in casa di suo padre; 21 e, quando fu abbandonato, la figlia del faraone lo raccolse e lo allevò come figlio. 22 Mosè fu istruito in tutta la sapienza degli Egiziani e divenne potente in parole e opere. 23 Ma quando raggiunse l’età di quarant’anni, gli venne in animo di andare a visitare i suoi fratelli, i figli d’Israele. 24 Vedendo che uno di loro era maltrattato, ne prese le difese e vendicò l’oppresso, colpendo a morte l’Egiziano. 25 Ora egli pensava che i {suoi} fratelli avrebbero capito che Dio voleva salvarli per mano di lui; ma essi non compresero. 26 Il giorno seguente si presentò a loro mentre litigavano, e cercava di riconciliarli, dicendo: “Uomini, voi siete fratelli; perché vi fate torto a vicenda?” 27 Ma quello che faceva torto al suo prossimo lo respinse, dicendo: “Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi? 28 Vuoi uccidere me come ieri uccidesti l’Egiziano?”* 29 A queste parole Mosè fuggì e andò a vivere come straniero nel paese di Madian, dove ebbe due figli. 30 Trascorsi quarant’anni, un angelo gli apparve nel deserto del monte Sinai, nella fiamma di un pruno ardente*. 31 Mosè guardò e rimase stupito di questa visione; e, come si avvicinava per osservare meglio, si udì la voce del Signore: 32 “Io sono il Dio dei tuoi padri, il Dio di Abraamo, di Isacco e di Giacobbe”. Mosè, tutto tremante, non osava guardare. 33 Il Signore gli disse: “Togliti i calzari dai piedi; perché il luogo dove stai è suolo sacro. 34 Certo, ho visto l’afflizione del mio popolo in Egitto, ho udito i loro gemiti e sono disceso per liberarli; e ora, vieni, ti manderò in Egitto”*. 35 Questo Mosè che avevano rinnegato dicendo: “Chi ti ha costituito capo e giudice?”, proprio lui Dio mandò loro come capo e liberatore con l’aiuto dell’angelo che gli era apparso nel pruno. 36 Egli li fece uscire, compiendo prodigi e segni nel paese d’Egitto, nel mar Rosso e nel deserto per quarant’anni. 37 Questi è il Mosè che disse ai figli d’Israele: “Dio vi susciterà, tra i vostri fratelli, un profeta come me”*. 38 Questi è colui che nell’assemblea del deserto fu con l’angelo che gli parlava sul monte Sinai e con i nostri padri, e che ricevette parole di vita da trasmettere a noi. 39 Ma i nostri padri non vollero dargli ascolto, lo respinsero e si volsero in cuor loro verso l’Egitto, 40 dicendo ad Aaronne: “Facci degli dèi che vadano davanti a noi, perché di questo Mosè, che ci ha condotti fuori dall’Egitto, non sappiamo che cosa sia avvenuto”*. 41 E in quei giorni fabbricarono un vitello, offrirono sacrifici all’idolo e si rallegrarono per l’opera delle loro mani. 42 Ma Dio si ritrasse da loro e li abbandonò al culto dell’esercito del cielo, come sta scritto nel libro dei profeti: “Mi avete forse offerto vittime e sacrifici per quarant’anni nel deserto, o casa d’Israele? 43 Anzi, vi portaste appresso la tenda di Moloc e la stella del {vostro} dio Refàn; immagini che voi faceste per adorarle. Perciò io vi deporterò al di là di Babilonia”*. 44 I nostri padri avevano nel deserto la tenda della testimonianza, come aveva ordinato colui che aveva detto a Mosè di farla secondo il modello da lui veduto. 45 I nostri padri, guidati da Giosuè, dopo averla ricevuta la trasportarono nel paese posseduto dai popoli che Dio scacciò davanti a loro. Là rimase fino ai tempi di Davide, 46 il quale trovò grazia davanti a Dio e chiese di poter preparare lui una dimora al Dio di Giacobbe. 47 Fu invece Salomone che gli costruì una casa. 48 L’Altissimo però non abita in edifici fatti da mano d’uomo, come dice il profeta: 49 “Il cielo è il mio trono, e la terra lo sgabello dei miei piedi. Quale casa mi costruirete”, dice il Signore, “o quale sarà il luogo del mio riposo? 50 Non ha la mia mano creato tutte queste cose?”* 51 Gente di collo duro e incirconcisa di cuore e d’orecchi, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo; come fecero i vostri padri, così fate anche voi. 52 Quale dei profeti non perseguitarono i vostri padri? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete divenuti i traditori e gli uccisori; 53 voi, che avete ricevuto la legge promulgata dagli angeli e non l’avete osservata».

Stefano, primo martire della fede

54 Essi, udendo queste cose, fremevano di rabbia in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui. 55 Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio, 56 e disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo in piedi alla destra di Dio». 57 Ma essi, gettando grida altissime, si turarono gli orecchi e si avventarono tutti insieme sopra di lui; 58 e, cacciatolo fuori dalla città, cominciarono a lapidarlo. I testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. 59 E continuarono a lapidare Stefano mentre pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». 60 Poi, messosi in ginocchio, gridò ad alta voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». E detto questo si addormentò.

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

English Standard Version

Stephen’s Speech

1 And the high priest said, “Are these things so?” 2 And Stephen said: “Brothers and fathers, hear me. The God of glory appeared to our father Abraham when he was in Mesopotamia, before he lived in Haran, 3 and said to him, ‘Go out from your land and from your kindred and go into the land that I will show you.’ 4 Then he went out from the land of the Chaldeans and lived in Haran. And after his father died, God removed him from there into this land in which you are now living. 5 Yet he gave him no inheritance in it, not even a foot’s length, but promised to give it to him as a possession and to his offspring after him, though he had no child. 6 And God spoke to this effect—that his offspring would be sojourners in a land belonging to others, who would enslave them and afflict them four hundred years. 7 ‘But I will judge the nation that they serve,’ said God, ‘and after that they shall come out and worship me in this place.’ 8 And he gave him the covenant of circumcision. And so Abraham became the father of Isaac, and circumcised him on the eighth day, and Isaac became the father of Jacob, and Jacob of the twelve patriarchs. 9 “And the patriarchs, jealous of Joseph, sold him into Egypt; but God was with him 10 and rescued him out of all his afflictions and gave him favor and wisdom before Pharaoh, king of Egypt, who made him ruler over Egypt and over all his household. 11 Now there came a famine throughout all Egypt and Canaan, and great affliction, and our fathers could find no food. 12 But when Jacob heard that there was grain in Egypt, he sent out our fathers on their first visit. 13 And on the second visit Joseph made himself known to his brothers, and Joseph’s family became known to Pharaoh. 14 And Joseph sent and summoned Jacob his father and all his kindred, seventy-five persons in all. 15 And Jacob went down into Egypt, and he died, he and our fathers, 16 and they were carried back to Shechem and laid in the tomb that Abraham had bought for a sum of silver from the sons of Hamor in Shechem. 17 “But as the time of the promise drew near, which God had granted to Abraham, the people increased and multiplied in Egypt 18 until there arose over Egypt another king who did not know Joseph. 19 He dealt shrewdly with our race and forced our fathers to expose their infants, so that they would not be kept alive. 20 At this time Moses was born; and he was beautiful in God’s sight. And he was brought up for three months in his father’s house, 21 and when he was exposed, Pharaoh’s daughter adopted him and brought him up as her own son. 22 And Moses was instructed in all the wisdom of the Egyptians, and he was mighty in his words and deeds. 23 “When he was forty years old, it came into his heart to visit his brothers, the children of Israel. 24 And seeing one of them being wronged, he defended the oppressed man and avenged him by striking down the Egyptian. 25 He supposed that his brothers would understand that God was giving them salvation by his hand, but they did not understand. 26 And on the following day he appeared to them as they were quarreling and tried to reconcile them, saying, ‘Men, you are brothers. Why do you wrong each other?’ 27 But the man who was wronging his neighbor thrust him aside, saying, ‘Who made you a ruler and a judge over us? 28 Do you want to kill me as you killed the Egyptian yesterday?’ 29 At this retort Moses fled and became an exile in the land of Midian, where he became the father of two sons. 30 “Now when forty years had passed, an angel appeared to him in the wilderness of Mount Sinai, in a flame of fire in a bush. 31 When Moses saw it, he was amazed at the sight, and as he drew near to look, there came the voice of the Lord: 32 ‘I am the God of your fathers, the God of Abraham and of Isaac and of Jacob.’ And Moses trembled and did not dare to look. 33 Then the Lord said to him, ‘Take off the sandals from your feet, for the place where you are standing is holy ground. 34 I have surely seen the affliction of my people who are in Egypt, and have heard their groaning, and I have come down to deliver them. And now come, I will send you to Egypt.’ 35 “This Moses, whom they rejected, saying, ‘Who made you a ruler and a judge?’—this man God sent as both ruler and redeemer by the hand of the angel who appeared to him in the bush. 36 This man led them out, performing wonders and signs in Egypt and at the Red Sea and in the wilderness for forty years. 37 This is the Moses who said to the Israelites, ‘God will raise up for you a prophet like me from your brothers.’ 38 This is the one who was in the congregation in the wilderness with the angel who spoke to him at Mount Sinai, and with our fathers. He received living oracles to give to us. 39 Our fathers refused to obey him, but thrust him aside, and in their hearts they turned to Egypt, 40 saying to Aaron, ‘Make for us gods who will go before us. As for this Moses who led us out from the land of Egypt, we do not know what has become of him.’ 41 And they made a calf in those days, and offered a sacrifice to the idol and were rejoicing in the works of their hands. 42 But God turned away and gave them over to worship the host of heaven, as it is written in the book of the prophets: “‘Did you bring to me slain beasts and sacrifices, during the forty years in the wilderness, O house of Israel? 43 You took up the tent of Moloch and the star of your god Rephan, the images that you made to worship; and I will send you into exile beyond Babylon.’ 44 “Our fathers had the tent of witness in the wilderness, just as he who spoke to Moses directed him to make it, according to the pattern that he had seen. 45 Our fathers in turn brought it in with Joshua when they dispossessed the nations that God drove out before our fathers. So it was until the days of David, 46 who found favor in the sight of God and asked to find a dwelling place for the God of Jacob.* 47 But it was Solomon who built a house for him. 48 Yet the Most High does not dwell in houses made by hands, as the prophet says, 49 “‘Heaven is my throne, and the earth is my footstool. What kind of house will you build for me, says the Lord, or what is the place of my rest? 50 Did not my hand make all these things?’ 51 “You stiff-necked people, uncircumcised in heart and ears, you always resist the Holy Spirit. As your fathers did, so do you. 52 Which of the prophets did your fathers not persecute? And they killed those who announced beforehand the coming of the Righteous One, whom you have now betrayed and murdered, 53 you who received the law as delivered by angels and did not keep it.”

The Stoning of Stephen

54 Now when they heard these things they were enraged, and they ground their teeth at him. 55 But he, full of the Holy Spirit, gazed into heaven and saw the glory of God, and Jesus standing at the right hand of God. 56 And he said, “Behold, I see the heavens opened, and the Son of Man standing at the right hand of God.” 57 But they cried out with a loud voice and stopped their ears and rushed together* at him. 58 Then they cast him out of the city and stoned him. And the witnesses laid down their garments at the feet of a young man named Saul. 59 And as they were stoning Stephen, he called out, “Lord Jesus, receive my spirit.” 60 And falling to his knees he cried out with a loud voice, “Lord, do not hold this sin against them.” And when he had said this, he fell asleep.