2.Samuel 15 | Nuova Riveduta 2006 English Standard Version

2.Samuel 15 | Nuova Riveduta 2006

Ribellione di Absalom

1 Dopo queste cose Absalom si procurò un cocchio, dei cavalli e cinquanta uomini che correvano davanti a lui. 2 Absalom si alzava la mattina presto e si metteva da un lato della via che conduceva alle porte della città; quando qualcuno aveva un processo e si recava dal re per chiedere giustizia, Absalom lo chiamava e gli chiedeva: «Di quale città sei?» L’altro gli rispondeva: «Il tuo servo è di tale e tale tribù d’Israele». 3 Allora Absalom gli diceva: «Vedi, la tua causa è buona e giusta, ma non c’è chi sia delegato dal re per sentirti». 4 Poi Absalom aggiungeva: «Oh, se facessero me giudice del paese! Chiunque avesse un litigio o un reclamo verrebbe da me e io gli farei giustizia». 5 Quando uno gli si avvicinava per prostrarsi davanti a lui, egli gli porgeva la mano, lo abbracciava e lo baciava. 6 Absalom faceva così con tutti gli Israeliti che venivano dal re per chiedere giustizia; in questo modo Absalom rubò il cuore della gente d’Israele. 7 Quattro anni dopo, Absalom disse al re: «Ti prego, lasciami andare a Ebron a sciogliere un voto che ho fatto al Signore. 8 Infatti, durante la sua residenza a Ghesur, in Siria, il tuo servo fece un voto, dicendo: “Se il Signore mi riconduce a Gerusalemme, io servirò il Signore a Ebron”». 9 Il re gli disse: «Va’ in pace!» Così egli si alzò e andò a Ebron. 10 Intanto Absalom mandò degli emissari per tutte le tribù d’Israele a dire: «Quando udrete il suono della tromba, direte: “Absalom è proclamato re a Ebron”». 11 Con Absalom partirono da Gerusalemme duecento uomini, i quali, essendo stati invitati, partirono in tutta la loro semplicità, senza sapere nulla. 12 Mentre offriva i sacrifici, Absalom mandò a chiamare Aitofel, il Ghilonita, consigliere di Davide, perché venisse dalla sua città di Ghilo. La congiura si rafforzava e il popolo diventava sempre più numeroso attorno ad Absalom.

Fuga di Davide

13 Venne a Davide un messaggero, che disse: «Il cuore degli uomini d’Israele si è volto verso Absalom». 14 Allora Davide disse a tutti i suoi servi che erano con lui a Gerusalemme: «Alzatevi, fuggiamo, altrimenti nessuno di noi scamperà dalle mani di Absalom. Affrettatevi a partire, affinché, con una rapida marcia, non ci sorprenda, piombandoci rovinosamente addosso e mettendo la città a fil di spada». 15 I servitori del re gli dissero: «Ecco i tuoi servi, pronti a fare tutto quello che piacerà al re, nostro signore». 16 Il re dunque partì, seguito da tutta la sua casa, e lasciò dieci concubine a custodire il palazzo. 17 Il re partì seguito da tutto il popolo, e si fermarono a Bet-Merac. 18 Tutti i servitori del re camminavano al suo fianco; e tutti i Cheretei, tutti i Peletei e tutti i Ghittei, che in seicento erano venuti da Gat al suo seguito, camminavano davanti al re. 19 Allora il re disse a Ittai di Gat: «Perché vuoi venire anche tu con noi? Torna indietro e rimani con il re; perché sei un forestiero e per di più un esule della tua patria. 20 Tu sei arrivato solo ieri e oggi ti farei andare errando qua e là con noi, mentre io stesso non so dove vado? Torna indietro e riconduci con te i tuoi fratelli; siano con te la bontà e la fedeltà del Signore!» 21 Ma Ittai rispose al re e disse: «Com’è vero che il Signore vive e che vive il re mio signore, in qualunque luogo sarà il re mio signore, per morire o per vivere, là sarà pure il tuo servo». 22 Allora Davide disse a Ittai: «Va’ pure avanti!» Ittai, il Ghitteo, passò avanti con tutta la sua gente e con tutti i bambini che erano con lui. 23 Tutti quelli del paese piangevano ad alta voce, mentre tutto il popolo passava. Il re attraversò il torrente Chidron. Anche tutto il popolo lo attraversò, prendendo la via del deserto. 24 C’era anche Sadoc con tutti i Leviti, i quali portavano l’arca del patto di Dio. Mentre Abiatar saliva, essi posarono l’arca di Dio, finché tutto il popolo non ebbe finito di uscire dalla città. 25 Il re disse a Sadoc: «Riporta in città l’arca di Dio. Se io trovo grazia agli occhi del Signore, egli mi farà tornare e mi farà vedere l’arca e la sua dimora; 26 ma se dice: “Io non ti gradisco!”, eccomi, faccia di me quello che egli vorrà». 27 Il re disse ancora al sacerdote Sadoc: «Vedi? Torna in pace in città con tuo figlio Aimaas e con Gionatan, figlio di Abiatar, i vostri due figli con voi. 28 Guardate, io aspetterò nelle pianure del deserto, finché mi sia recata qualche notizia da parte vostra». 29 Così Sadoc e Abiatar riportarono a Gerusalemme l’arca di Dio e abitarono là. 30 Davide saliva il monte degli Ulivi; saliva piangendo e camminava con il capo coperto, a piedi scalzi; e tutta la gente che era con lui aveva il capo coperto e, salendo, piangeva. 31 Qualcuno venne a dire a Davide: «Aitofel è con Absalom tra i congiurati». Davide disse: «O Signore, rendi vani i consigli di Aitofel!» 32 Quando Davide giunse in vetta al monte, al luogo dove si adora Dio, gli venne incontro Cusai, l’Archita, con la tunica stracciata e il capo coperto di polvere. 33 Davide gli disse: «Se tu vieni con me, mi sarai di peso; 34 ma se torni in città e dici ad Absalom: “Io sarò tuo servo, o re; come fui servo di tuo padre nel passato, così sarò adesso servo tuo”, cambierai a mio favore i consigli di Aitofel. 35 Laggiù avrai con te i sacerdoti Sadoc e Abiatar. Tutto quello che sentirai dire della casa del re, lo farai sapere ai sacerdoti Sadoc e Abiatar. 36 Siccome essi hanno i loro due figli, Aimaas, figlio di Sadoc, e Gionatan, figlio di Abiatar, per mezzo di loro mi farete sapere tutto quello che avrete sentito». 37 Così Cusai, amico di Davide, tornò in città; e Absalom entrò in Gerusalemme.

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

English Standard Version

Absalom’s Conspiracy

1 After this Absalom got himself a chariot and horses, and fifty men to run before him. 2 And Absalom used to rise early and stand beside the way of the gate. And when any man had a dispute to come before the king for judgment, Absalom would call to him and say, “From what city are you?” And when he said, “Your servant is of such and such a tribe in Israel,” 3 Absalom would say to him, “See, your claims are good and right, but there is no man designated by the king to hear you.” 4 Then Absalom would say, “Oh that I were judge in the land! Then every man with a dispute or cause might come to me, and I would give him justice.” 5 And whenever a man came near to pay homage to him, he would put out his hand and take hold of him and kiss him. 6 Thus Absalom did to all of Israel who came to the king for judgment. So Absalom stole the hearts of the men of Israel. 7 And at the end of four* years Absalom said to the king, “Please let me go and pay my vow, which I have vowed to the Lord, in Hebron. 8 For your servant vowed a vow while I lived at Geshur in Aram, saying, ‘If the Lord will indeed bring me back to Jerusalem, then I will offer worship to* the Lord.’” 9 The king said to him, “Go in peace.” So he arose and went to Hebron. 10 But Absalom sent secret messengers throughout all the tribes of Israel, saying, “As soon as you hear the sound of the trumpet, then say, ‘Absalom is king at Hebron!’” 11 With Absalom went two hundred men from Jerusalem who were invited guests, and they went in their innocence and knew nothing. 12 And while Absalom was offering the sacrifices, he sent for* Ahithophel the Gilonite, David’s counselor, from his city Giloh. And the conspiracy grew strong, and the people with Absalom kept increasing.

David Flees Jerusalem

13 And a messenger came to David, saying, “The hearts of the men of Israel have gone after Absalom.” 14 Then David said to all his servants who were with him at Jerusalem, “Arise, and let us flee, or else there will be no escape for us from Absalom. Go quickly, lest he overtake us quickly and bring down ruin on us and strike the city with the edge of the sword.” 15 And the king’s servants said to the king, “Behold, your servants are ready to do whatever my lord the king decides.” 16 So the king went out, and all his household after him. And the king left ten concubines to keep the house. 17 And the king went out, and all the people after him. And they halted at the last house. 18 And all his servants passed by him, and all the Cherethites, and all the Pelethites, and all the six hundred Gittites who had followed him from Gath, passed on before the king. 19 Then the king said to Ittai the Gittite, “Why do you also go with us? Go back and stay with the king, for you are a foreigner and also an exile from your home. 20 You came only yesterday, and shall I today make you wander about with us, since I go I know not where? Go back and take your brothers with you, and may the Lord show* steadfast love and faithfulness to you.” 21 But Ittai answered the king, “As the Lord lives, and as my lord the king lives, wherever my lord the king shall be, whether for death or for life, there also will your servant be.” 22 And David said to Ittai, “Go then, pass on.” So Ittai the Gittite passed on with all his men and all the little ones who were with him. 23 And all the land wept aloud as all the people passed by, and the king crossed the brook Kidron, and all the people passed on toward the wilderness. 24 And Abiathar came up, and behold, Zadok came also with all the Levites, bearing the ark of the covenant of God. And they set down the ark of God until the people had all passed out of the city. 25 Then the king said to Zadok, “Carry the ark of God back into the city. If I find favor in the eyes of the Lord, he will bring me back and let me see both it and his dwelling place. 26 But if he says, ‘I have no pleasure in you,’ behold, here I am, let him do to me what seems good to him.” 27 The king also said to Zadok the priest, “Are you not a seer? Go back* to the city in peace, with your two sons, Ahimaaz your son, and Jonathan the son of Abiathar. 28 See, I will wait at the fords of the wilderness until word comes from you to inform me.” 29 So Zadok and Abiathar carried the ark of God back to Jerusalem, and they remained there. 30 But David went up the ascent of the Mount of Olives, weeping as he went, barefoot and with his head covered. And all the people who were with him covered their heads, and they went up, weeping as they went. 31 And it was told David, “Ahithophel is among the conspirators with Absalom.” And David said, “O Lord, please turn the counsel of Ahithophel into foolishness.” 32 While David was coming to the summit, where God was worshiped, behold, Hushai the Archite came to meet him with his coat torn and dirt on his head. 33 David said to him, “If you go on with me, you will be a burden to me. 34 But if you return to the city and say to Absalom, ‘I will be your servant, O king; as I have been your father’s servant in time past, so now I will be your servant,’ then you will defeat for me the counsel of Ahithophel. 35 Are not Zadok and Abiathar the priests with you there? So whatever you hear from the king’s house, tell it to Zadok and Abiathar the priests. 36 Behold, their two sons are with them there, Ahimaaz, Zadok’s son, and Jonathan, Abiathar’s son, and by them you shall send to me everything you hear.” 37 So Hushai, David’s friend, came into the city, just as Absalom was entering Jerusalem.