2.Samuel 13 | Nuova Riveduta 2006 English Standard Version

2.Samuel 13 | Nuova Riveduta 2006

Incesto di Amnon

1 Dopo queste cose avvenne che Absalom, figlio di Davide, aveva una sorella di nome Tamar, che era bella; e Amnon, figlio di Davide, se ne innamorò. 2 Amnon si appassionò a tal punto per Tamar, sua sorella, da diventarne malato; perché lei era vergine e pareva difficile ad Amnon di fare qualche tentativo con lei. 3 Amnon aveva un amico di nome Ionadab, figlio di Simea, fratello di Davide; Ionadab era un uomo molto accorto. 4 Questi gli disse: «Come mai tu, figlio del re, sei ogni giorno più deperito? Non me lo vuoi dire?» Amnon gli rispose: «Sono innamorato di Tamar, sorella di mio fratello Absalom». 5 Ionadab gli disse: «Mettiti a letto e fingiti malato. Quando tuo padre verrà a vederti, digli: “Fa’, ti prego, che mia sorella Tamar venga a darmi da mangiare e a preparare il cibo in mia presenza perché io lo veda e mangi quel che mi darà”». 6 Amnon dunque si mise a letto e si finse ammalato; e quando il re lo venne a vedere, Amnon gli disse: «Fa’, ti prego, che mia sorella Tamar venga e prepari un paio di frittelle in mia presenza; così mangerò quel che mi darà». 7 Allora Davide mandò a dire a Tamar: «Va’ a casa di Amnon e preparagli qualcosa da mangiare». 8 Tamar andò a casa di Amnon, suo fratello, che era a letto; prese della farina stemperata, l’intrise, preparò delle frittelle e le fece cuocere davanti a lui. 9 Poi prese la padella, servì le frittelle e gliele mise davanti, ma egli rifiutò di mangiare e disse: «Fate uscire di qui tutta la gente». Tutti uscirono. 10 Allora Amnon disse a Tamar: «Portami il cibo in camera e lo prenderò dalle tue mani». Tamar prese le frittelle che aveva fatte e le portò in camera ad Amnon, suo fratello. 11 Ma mentre gliele porgeva perché mangiasse, egli l’afferrò e le disse: «Vieni a unirti a me, sorella mia». 12 Lei gli rispose: «No, fratello mio, non farmi violenza; questo non si fa in Israele; non commettere una tale infamia! 13 Io dove potrei andare piena di vergogna? E quanto a te, tu saresti considerato un infame in Israele. Te ne prego, parlane piuttosto al re, egli non ti rifiuterà il permesso di sposarmi». 14 Ma egli non volle darle ascolto e, essendo più forte di lei, la violentò e si unì a lei. 15 Poi Amnon ebbe verso di lei un odio fortissimo, a tal punto che l’odio per lei fu maggiore dell’amore di cui l’aveva amata prima. Le disse: «Àlzati, vattene!» 16 Lei gli rispose: «Non mi fare, cacciandomi, un torto maggiore di quello che mi hai già fatto». Ma egli non volle darle ascolto. 17 Anzi, chiamato il servo che lo assisteva, gli disse: «Caccia via da me costei e chiudile dietro la porta!» 18 Lei portava una tunica con le maniche, perché le figlie del re portavano simili vesti finché erano vergini. Il servo di Amnon dunque la mise fuori e le chiuse la porta dietro. 19 E Tamar si sparse della cenere sulla testa, si stracciò di dosso la tunica con le maniche e, mettendosi la mano sul capo, se ne andò gridando. 20 Absalom, suo fratello, le disse: «Forse che Amnon, tuo fratello, è stato con te? Per ora taci, sorella mia; egli è tuo fratello; non tormentarti per questo». Tamar, desolata, rimase in casa di Absalom, suo fratello. 21 Il re Davide udì tutte queste cose e si adirò molto. 22 Absalom non disse una parola ad Amnon né in bene né in male; perché odiava Amnon per la violenza che aveva fatta a Tamar, sua sorella.

Absalom fa uccidere Amnon; la sua fuga

23 Due anni dopo, Absalom faceva tosare le sue pecore a Baal-Asor presso Efraim, e invitò tutti i figli del re. 24 Absalom andò a trovare il re e gli disse: «Ecco, il tuo servo ha i tosatori; ti prego, venga anche il re con i suoi servitori a casa del tuo servo!» 25 Ma il re disse ad Absalom: «No, figlio mio, non andiamo tutti, affinché non ti siamo di peso». Sebbene Absalom insistesse, il re non volle andare; ma gli diede la sua benedizione. 26 Absalom disse: «Se non vuoi venire, ti prego, permetti ad Amnon, mio fratello, di venire con noi». Il re gli rispose: «Perché dovrebbe andare con te?» 27 Ma Absalom tanto insisté, che Davide lasciò andare con lui Amnon e tutti i figli del re. 28 Allora Absalom diede quest’ordine ai suoi servi: «Badate, quando Amnon avrà il cuore riscaldato dal vino e io vi dirò: “Colpite Amnon!”, uccidetelo, e non abbiate paura; non sono io che ve lo comando? Fatevi coraggio e comportatevi da forti!» 29 I servi di Absalom fecero ad Amnon come Absalom aveva comandato. Allora tutti i figli del re si alzarono, montarono ciascuno sul suo mulo e fuggirono. 30 Mentre essi erano ancora per via, giunse a Davide la notizia che Absalom aveva ucciso tutti i figli del re e che neppure uno di loro era scampato. 31 Allora il re si alzò, si strappò le vesti e si gettò per terra e tutti i suoi servi gli stavano accanto, con le vesti stracciate. 32 Ma Ionadab, figlio di Simea, fratello di Davide, prese a dire: «Non dica il mio signore che tutti i giovani, figli del re, sono stati uccisi; solo Amnon è morto; per Absalom era cosa decisa fin dal giorno che Amnon gli violentò sua sorella Tamar. 33 Quindi non si affligga il re mio signore come se tutti i figli del re fossero morti; solo Amnon è morto. E Absalom è fuggito». 34 Il giovane che stava di sentinella alzò gli occhi, guardò e vide che una gran folla di gente veniva per la via di ponente, dal lato del monte. 35 Ionadab disse al re: «Ecco i figli del re che arrivano! Le cose stanno come il tuo servo ha detto». 36 Appena finì di parlare, ecco giungere i figli del re, i quali alzarono la voce e piansero; anche il re e tutti i suoi servitori versarono abbondanti lacrime. 37 Absalom fuggì e andò da Talmai, figlio di Ammiur, re di Ghesur. Davide faceva cordoglio per suo figlio ogni giorno. 38 Absalom rimase tre anni a Ghesur, dove era andato dopo essersi dato alla fuga. 39 Poi l’ira del re Davide contro Absalom si calmò, perché Davide si era consolato della morte di Amnon.

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

English Standard Version

Amnon and Tamar

1 Now Absalom, David’s son, had a beautiful sister, whose name was Tamar. And after a time Amnon, David’s son, loved her. 2 And Amnon was so tormented that he made himself ill because of his sister Tamar, for she was a virgin, and it seemed impossible to Amnon to do anything to her. 3 But Amnon had a friend, whose name was Jonadab, the son of Shimeah, David’s brother. And Jonadab was a very crafty man. 4 And he said to him, “O son of the king, why are you so haggard morning after morning? Will you not tell me?” Amnon said to him, “I love Tamar, my brother Absalom’s sister.” 5 Jonadab said to him, “Lie down on your bed and pretend to be ill. And when your father comes to see you, say to him, ‘Let my sister Tamar come and give me bread to eat, and prepare the food in my sight, that I may see it and eat it from her hand.’” 6 So Amnon lay down and pretended to be ill. And when the king came to see him, Amnon said to the king, “Please let my sister Tamar come and make a couple of cakes in my sight, that I may eat from her hand.” 7 Then David sent home to Tamar, saying, “Go to your brother Amnon’s house and prepare food for him.” 8 So Tamar went to her brother Amnon’s house, where he was lying down. And she took dough and kneaded it and made cakes in his sight and baked the cakes. 9 And she took the pan and emptied it out before him, but he refused to eat. And Amnon said, “Send out everyone from me.” So everyone went out from him. 10 Then Amnon said to Tamar, “Bring the food into the chamber, that I may eat from your hand.” And Tamar took the cakes she had made and brought them into the chamber to Amnon her brother. 11 But when she brought them near him to eat, he took hold of her and said to her, “Come, lie with me, my sister.” 12 She answered him, “No, my brother, do not violate* me, for such a thing is not done in Israel; do not do this outrageous thing. 13 As for me, where could I carry my shame? And as for you, you would be as one of the outrageous fools in Israel. Now therefore, please speak to the king, for he will not withhold me from you.” 14 But he would not listen to her, and being stronger than she, he violated her and lay with her. 15 Then Amnon hated her with very great hatred, so that the hatred with which he hated her was greater than the love with which he had loved her. And Amnon said to her, “Get up! Go!” 16 But she said to him, “No, my brother, for this wrong in sending me away is greater than the other that you did to me.”* But he would not listen to her. 17 He called the young man who served him and said, “Put this woman out of my presence and bolt the door after her.” 18 Now she was wearing a long robe with sleeves,* for thus were the virgin daughters of the king dressed. So his servant put her out and bolted the door after her. 19 And Tamar put ashes on her head and tore the long robe that she wore. And she laid her hand on her head and went away, crying aloud as she went. 20 And her brother Absalom said to her, “Has Amnon your brother been with you? Now hold your peace, my sister. He is your brother; do not take this to heart.” So Tamar lived, a desolate woman, in her brother Absalom’s house. 21 When King David heard of all these things, he was very angry.* 22 But Absalom spoke to Amnon neither good nor bad, for Absalom hated Amnon, because he had violated his sister Tamar.

Absalom Murders Amnon

23 After two full years Absalom had sheepshearers at Baal-hazor, which is near Ephraim, and Absalom invited all the king’s sons. 24 And Absalom came to the king and said, “Behold, your servant has sheepshearers. Please let the king and his servants go with your servant.” 25 But the king said to Absalom, “No, my son, let us not all go, lest we be burdensome to you.” He pressed him, but he would not go but gave him his blessing. 26 Then Absalom said, “If not, please let my brother Amnon go with us.” And the king said to him, “Why should he go with you?” 27 But Absalom pressed him until he let Amnon and all the king’s sons go with him. 28 Then Absalom commanded his servants, “Mark when Amnon’s heart is merry with wine, and when I say to you, ‘Strike Amnon,’ then kill him. Do not fear; have I not commanded you? Be courageous and be valiant.” 29 So the servants of Absalom did to Amnon as Absalom had commanded. Then all the king’s sons arose, and each mounted his mule and fled. 30 While they were on the way, news came to David, “Absalom has struck down all the king’s sons, and not one of them is left.” 31 Then the king arose and tore his garments and lay on the earth. And all his servants who were standing by tore their garments. 32 But Jonadab the son of Shimeah, David’s brother, said, “Let not my lord suppose that they have killed all the young men, the king’s sons, for Amnon alone is dead. For by the command of Absalom this has been determined from the day he violated his sister Tamar. 33 Now therefore let not my lord the king so take it to heart as to suppose that all the king’s sons are dead, for Amnon alone is dead.”

Absalom Flees to Geshur

34 But Absalom fled. And the young man who kept the watch lifted up his eyes and looked, and behold, many people were coming from the road behind him* by the side of the mountain. 35 And Jonadab said to the king, “Behold, the king’s sons have come; as your servant said, so it has come about.” 36 And as soon as he had finished speaking, behold, the king’s sons came and lifted up their voice and wept. And the king also and all his servants wept very bitterly. 37 But Absalom fled and went to Talmai the son of Ammihud, king of Geshur. And David mourned for his son day after day. 38 So Absalom fled and went to Geshur, and was there three years. 39 And the spirit of the king* longed to go out* to Absalom, because he was comforted about Amnon, since he was dead.