1.Samuel 3 | Nuova Riveduta 2006 English Standard Version

1.Samuel 3 | Nuova Riveduta 2006

Vocazione di Samuele

1 Il piccolo Samuele serviva il Signore sotto gli occhi di Eli. La parola del Signore era rara a quei tempi, e le visioni non erano frequenti. 2 In quel medesimo tempo, Eli, la cui vista cominciava a intorbidarsi e non gli consentiva di vedere, se ne stava un giorno coricato nel suo luogo consueto; 3 la lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio del Signore dove si trovava l’arca di Dio. 4 Il Signore chiamò Samuele, il quale rispose: «Eccomi!» 5 Poi corse da Eli e disse: «Eccomi, poiché tu mi hai chiamato». Eli rispose: «Io non ti ho chiamato, torna a coricarti». Ed egli andò a coricarsi. 6 Il Signore chiamò Samuele di nuovo. Samuele si alzò, andò da Eli e disse: «Eccomi, poiché tu mi hai chiamato». Egli rispose: «Figlio mio, io non ti ho chiamato; torna a coricarti». 7 Ora Samuele non conosceva ancora il Signore e la parola del Signore non gli era ancora stata rivelata. 8 Il Signore chiamò di nuovo Samuele, per la terza volta. Ed egli si alzò, andò da Eli e disse: «Eccomi, poiché tu mi hai chiamato». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il bambino. 9 Ed Eli disse a Samuele: «Va’ a coricarti; e, se sarai chiamato ancora, dirai: “Parla, Signore, poiché il tuo servo ascolta”». Samuele andò dunque a coricarsi al suo posto. 10 Il Signore venne, si fermò accanto a lui e chiamò come le altre volte: «Samuele, Samuele!» E Samuele rispose: «Parla, poiché il tuo servo ascolta». 11 Allora il Signore disse a Samuele: «Ecco, io sto per fare in Israele una cosa tale che chi la udrà ne avrà intronati tutti e due gli orecchi. 12 In quel giorno io compirò contro Eli, dal principio fino alla fine, tutto ciò che ho detto circa la sua casa. 13 Gli ho predetto che avrei esercitato i miei giudizi sulla sua casa per sempre, a causa dell’iniquità che egli ben conosce, poiché i suoi figli hanno attirato su di sé la maledizione ed egli non li ha sgridati. 14 Perciò io giuro alla casa di Eli che l’iniquità della casa di Eli non sarà mai espiata né con sacrifici né con oblazioni». 15 Samuele rimase coricato fino alla mattina, poi aprì le porte della casa del Signore. Egli temeva di raccontare a Eli la visione. 16 Ma Eli chiamò Samuele e disse: «Samuele, figlio mio!» Egli rispose: «Eccomi». 17 Ed Eli: «Qual è la parola che egli ti ha detto? Ti prego, non me la nascondere! Dio ti tratti con il massimo rigore, se mi nascondi qualcosa di tutto quello che egli ti ha detto». 18 Samuele allora gli raccontò tutto, senza nascondergli nulla. Allora Eli disse: «Egli è il Signore: faccia quello che gli parrà bene». 19 Samuele intanto cresceva e il Signore era con lui e non lasciò andare a vuoto nessuna delle sue parole. 20 Tutto Israele, da Dan fino a Beer-Sceba, riconobbe che Samuele era stabilito come profeta del Signore. 21 Il Signore continuò ad apparire a Silo, poiché a Silo il Signore si rivelava a Samuele mediante la sua parola.

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

English Standard Version

The Lord Calls Samuel

1 Now the boy Samuel was ministering to the Lord in the presence of Eli. And the word of the Lord was rare in those days; there was no frequent vision. 2 At that time Eli, whose eyesight had begun to grow dim so that he could not see, was lying down in his own place. 3 The lamp of God had not yet gone out, and Samuel was lying down in the temple of the Lord, where the ark of God was. 4 Then the Lord called Samuel, and he said, “Here I am!” 5 and ran to Eli and said, “Here I am, for you called me.” But he said, “I did not call; lie down again.” So he went and lay down. 6 And the Lord called again, “Samuel!” and Samuel arose and went to Eli and said, “Here I am, for you called me.” But he said, “I did not call, my son; lie down again.” 7 Now Samuel did not yet know the Lord, and the word of the Lord had not yet been revealed to him. 8 And the Lord called Samuel again the third time. And he arose and went to Eli and said, “Here I am, for you called me.” Then Eli perceived that the Lord was calling the boy. 9 Therefore Eli said to Samuel, “Go, lie down, and if he calls you, you shall say, ‘Speak, Lord, for your servant hears.’” So Samuel went and lay down in his place. 10 And the Lord came and stood, calling as at other times, “Samuel! Samuel!” And Samuel said, “Speak, for your servant hears.” 11 Then the Lord said to Samuel, “Behold, I am about to do a thing in Israel at which the two ears of everyone who hears it will tingle. 12 On that day I will fulfill against Eli all that I have spoken concerning his house, from beginning to end. 13 And I declare to him that I am about to punish his house forever, for the iniquity that he knew, because his sons were blaspheming God,* and he did not restrain them. 14 Therefore I swear to the house of Eli that the iniquity of Eli’s house shall not be atoned for by sacrifice or offering forever.” 15 Samuel lay until morning; then he opened the doors of the house of the Lord. And Samuel was afraid to tell the vision to Eli. 16 But Eli called Samuel and said, “Samuel, my son.” And he said, “Here I am.” 17 And Eli said, “What was it that he told you? Do not hide it from me. May God do so to you and more also if you hide anything from me of all that he told you.” 18 So Samuel told him everything and hid nothing from him. And he said, “It is the Lord. Let him do what seems good to him.” 19 And Samuel grew, and the Lord was with him and let none of his words fall to the ground. 20 And all Israel from Dan to Beersheba knew that Samuel was established as a prophet of the Lord. 21 And the Lord appeared again at Shiloh, for the Lord revealed himself to Samuel at Shiloh by the word of the Lord.