1.Korinther 4 | Nuova Riveduta 2006
1Così ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio.2Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele.3A me poi pochissimo importa di essere giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, non mi giudico neppure da me stesso.4Infatti non ho coscienza di alcuna colpa; non per questo però sono giustificato; colui che mi giudica è il Signore.5Perciò non giudicate nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce quello che è nascosto nelle tenebre e manifesterà i pensieri dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.
Orgoglio dei Corinzi; umiltà di Paolo
6Ora, fratelli, ho applicato queste cose a me stesso e ad Apollo a causa di voi, perché per nostro mezzo impariate a praticare il non oltre quel che è scritto e non vi gonfiate d’orgoglio esaltando l’uno a danno dell’altro.7Infatti, chi ti distingue dagli altri? E che cosa possiedi che tu non abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto, perché ti vanti come se tu non l’avessi ricevuto?8Già siete sazi, già siete arricchiti, senza di noi siete giunti a regnare! E fosse pure che voi foste giunti a regnare, affinché anche noi potessimo regnare con voi!9Poiché io ritengo che Dio abbia messo in mostra noi, gli apostoli, ultimi fra tutti, come uomini condannati a morte; poiché siamo diventati uno spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini.10Noi siamo pazzi a causa di Cristo, ma voi siete sapienti in Cristo; noi siamo deboli, ma voi siete forti; voi siete onorati, ma noi siamo disprezzati.11Fino a questo momento noi abbiamo fame e sete. Siamo nudi, schiaffeggiati e senza fissa dimora,12e ci affatichiamo lavorando con le nostre proprie mani; ingiuriati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; diffamati, esortiamo;13siamo diventati, e siamo tuttora, come la spazzatura del mondo, come il rifiuto di tutti.14Vi scrivo queste cose non per farvi vergognare, ma per ammonirvi come miei cari figli.15Poiché anche se aveste diecimila precettori in Cristo, non avete però molti padri; perché sono io che vi ho generati in Cristo Gesù mediante il vangelo.16Vi esorto dunque: siate miei imitatori.17Appunto per questo vi ho mandato Timoteo, che è mio caro e fedele figlio nel Signore; egli vi ricorderà come io mi comporto in Cristo {Gesù} e come insegno dappertutto, in ogni chiesa.18Or alcuni si sono gonfiati d’orgoglio, come se io non dovessi più venire da voi;19ma, se il Signore vorrà, mi recherò presto da voi e conoscerò non il parlare, ma la potenza di coloro che si sono gonfiati;20perché il regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza.21Che volete? Che venga da voi con la verga o con amore e con spirito di mansuetudine?
English Standard Version
The Ministry of Apostles
1This is how one should regard us, as servants of Christ and stewards of the mysteries of God.2Moreover, it is required of stewards that they be found faithful.3But with me it is a very small thing that I should be judged by you or by any human court. In fact, I do not even judge myself.4For I am not aware of anything against myself, but I am not thereby acquitted. It is the Lord who judges me.5Therefore do not pronounce judgment before the time, before the Lord comes, who will bring to light the things now hidden in darkness and will disclose the purposes of the heart. Then each one will receive his commendation from God.6I have applied all these things to myself and Apollos for your benefit, brothers,* that you may learn by us not to go beyond what is written, that none of you may be puffed up in favor of one against another.7For who sees anything different in you? What do you have that you did not receive? If then you received it, why do you boast as if you did not receive it?8Already you have all you want! Already you have become rich! Without us you have become kings! And would that you did reign, so that we might share the rule with you!9For I think that God has exhibited us apostles as last of all, like men sentenced to death, because we have become a spectacle to the world, to angels, and to men.10We are fools for Christ’s sake, but you are wise in Christ. We are weak, but you are strong. You are held in honor, but we in disrepute.11To the present hour we hunger and thirst, we are poorly dressed and buffeted and homeless,12and we labor, working with our own hands. When reviled, we bless; when persecuted, we endure;13when slandered, we entreat. We have become, and are still, like the scum of the world, the refuse of all things.14I do not write these things to make you ashamed, but to admonish you as my beloved children.15For though you have countless* guides in Christ, you do not have many fathers. For I became your father in Christ Jesus through the gospel.16I urge you, then, be imitators of me.17That is why I sent* you Timothy, my beloved and faithful child in the Lord, to remind you of my ways in Christ,* as I teach them everywhere in every church.18Some are arrogant, as though I were not coming to you.19But I will come to you soon, if the Lord wills, and I will find out not the talk of these arrogant people but their power.20For the kingdom of God does not consist in talk but in power.21What do you wish? Shall I come to you with a rod, or with love in a spirit of gentleness?
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