Josua 9 | King James Version Nuova Riveduta 2006

Josua 9 | King James Version
1 And it came to pass, when all the kings which were on this side Jordan, in the hills, and in the valleys, and in all the coasts of the great sea over against Lebanon, the Hittite, and the Amorite, the Canaanite, the Perizzite, the Hivite, and the Jebusite, heard thereof ; 2 That they gathered themselves together, to fight with Joshua and with Israel, with one accord. 3 And when the inhabitants of Gibeon heard what Joshua had done unto Jericho and to Ai, 4 They did work wilily, and went and made as if they had been ambassadors, and took old sacks upon their asses, and wine bottles, old, and rent, and bound up; 5 And old shoes and clouted upon their feet, and old garments upon them; and all the bread of their provision was dry and mouldy. 6 And they went to Joshua unto the camp at Gilgal, and said unto him, and to the men of Israel, We be come from a far country: now therefore make ye a league with us. 7 And the men of Israel said unto the Hivites, Peradventure ye dwell among us; and how shall we make a league with you? 8 And they said unto Joshua, We are thy servants. And Joshua said unto them, Who are ye? and from whence come ye? 9 And they said unto him, From a very far country thy servants are come because of the name of the LORD thy God: for we have heard the fame of him, and all that he did in Egypt, 10 And all that he did to the two kings of the Amorites, that were beyond Jordan, to Sihon king of Heshbon, and to Og king of Bashan, which was at Ashtaroth. 11 Wherefore our elders and all the inhabitants of our country spake to us, saying, Take victuals with you for the journey, and go to meet them, and say unto them, We are your servants: therefore now make ye a league with us. 12 This our bread we took hot for our provision out of our houses on the day we came forth to go unto you; but now, behold, it is dry, and it is mouldy: 13 And these bottles of wine, which we filled, were new; and, behold, they be rent: and these our garments and our shoes are become old by reason of the very long journey. 14 And the men took of their victuals, and asked not counsel at the mouth of the LORD. 15 And Joshua made peace with them, and made a league with them, to let them live: and the princes of the congregation sware unto them. 16 And it came to pass at the end of three days after they had made a league with them, that they heard that they were their neighbours, and that they dwelt among them. 17 And the children of Israel journeyed, and came unto their cities on the third day. Now their cities were Gibeon, and Chephirah, and Beeroth, and Kirjathjearim. 18 And the children of Israel smote them not, because the princes of the congregation had sworn unto them by the LORD God of Israel. And all the congregation murmured against the princes. 19 But all the princes said unto all the congregation, We have sworn unto them by the LORD God of Israel: now therefore we may not touch them. 20 This we will do to them; we will even let them live, lest wrath be upon us, because of the oath which we sware unto them. 21 And the princes said unto them, Let them live; but let them be hewers of wood and drawers of water unto all the congregation; as the princes had promised them. 22 And Joshua called for them, and he spake unto them, saying, Wherefore have ye beguiled us, saying, We are very far from you; when ye dwell among us? 23 Now therefore ye are cursed, and there shall none of you be freed from being bondmen, and hewers of wood and drawers of water for the house of my God. 24 And they answered Joshua, and said, Because it was certainly told thy servants, how that the LORD thy God commanded his servant Moses to give you all the land, and to destroy all the inhabitants of the land from before you, therefore we were sore afraid of our lives because of you, and have done this thing. 25 And now, behold, we are in thine hand: as it seemeth good and right unto thee to do unto us, do. 26 And so did he unto them, and delivered them out of the hand of the children of Israel, that they slew them not. 27 And Joshua made them that day hewers of wood and drawers of water for the congregation, and for the altar of the LORD, even unto this day, in the place which he should choose.

King James Bible (1769). Public Domain. Please note the following exceptions for use and publication in the United Kingdom: Cambridge University Press

Nuova Riveduta 2006

L’astuzia dei Gabaoniti

1 Tutti i re che erano di qua dal Giordano, nella regione montuosa, nella pianura e lungo tutta la costa del mar Grande di fronte al Libano, l’Ittita, l’Amoreo, il Cananeo, il Ferezeo, l’Ivveo e il Gebuseo udirono queste cose, 2 e si adunarono tutti assieme, di comune accordo, per muovere guerra a Giosuè e ad Israele. 3 Gli abitanti di Gabaon, dal canto loro, quando ebbero udito ciò che Giosuè aveva fatto a Gerico e ad Ai, 4 agirono con astuzia: partirono, provvisti di viveri, caricarono sui loro asini dei sacchi vecchi e dei vecchi otri da vino, vecchi e ricuciti. 5 Si misero ai piedi calzari vecchi e rappezzati, e dei vecchi abiti addosso; e tutto il pane, di cui si erano provvisti, era duro e sbriciolato. 6 Andarono da Giosuè, all’accampamento di Ghilgal, e dissero a lui e alla gente d’Israele: «Noi veniamo da un paese lontano; fate dunque alleanza con noi». 7 La gente d’Israele rispose a questi Ivvei: «Forse voi abitate in mezzo a noi; come dunque faremmo alleanza con voi?» 8 Ma quelli dissero a Giosuè: «Noi siamo tuoi servi!» E Giosuè a loro: «Chi siete? E da dove venite?» 9 Quelli gli risposero: «I tuoi servi vengono da un paese molto lontano, attratti dalla fama del Signore tuo Dio; poiché abbiamo sentito parlare di lui, di tutto quello che ha fatto in Egitto 10 e di tutto quello che ha fatto ai due re degli Amorei di là dal Giordano, a Sicon re di Chesbon e ad Og re di Basan, che abitava ad Astarot. 11 I nostri anziani e tutti gli abitanti del nostro paese ci hanno detto: “Prendete con voi delle provviste per il viaggio, andate loro incontro e dite: ‘Noi siamo vostri servi; fate dunque alleanza con noi’”. 12 Ecco il nostro pane; lo prendemmo caldo dalle nostre case, come provvista, il giorno che partimmo per venire da voi, e ora eccolo duro e sbriciolato; 13 e questi sono gli otri da vino che riempimmo tutti nuovi, ed eccoli rotti; e questi i nostri abiti e i nostri calzari, che si sono logorati per il cammino molto lungo». 14 Allora la gente d’Israele prese delle loro provviste, e non consultò il Signore. 15 Giosuè fece pace con loro e stabilì con loro un patto per il quale avrebbe lasciato loro la vita; e i capi della comunità lo giurarono loro. 16 Ma tre giorni dopo che ebbero stabilito questo patto, seppero che quelli erano loro vicini e abitavano in mezzo a loro. 17 Infatti i figli d’Israele partirono, e giunsero alle loro città il terzo giorno. Le loro città erano Gabaon, Chefira, Beerot e Chiriat-Iearim. 18 Ma i figli d’Israele non li uccisero, a causa del giuramento che i capi della comunità avevano fatto loro nel nome del Signore, Dio d’Israele. Però tutta la comunità mormorò contro i capi. 19 E tutti i capi dissero all’intera comunità: «Noi abbiamo giurato loro nel nome del Signore, Dio d’Israele; perciò non li possiamo toccare. 20 Ecco quel che faremo loro: li lasceremo in vita, per non attirarci addosso l’ira del Signore, a causa del giuramento che abbiamo fatto loro». 21 I capi dissero dunque: «Essi vivranno!» Ma quelli furono semplici spaccalegna e portatori d’acqua per tutta la comunità, come i capi avevano detto loro. 22 Giosuè dunque li chiamò e parlò loro così: «Perché ci avete ingannati dicendo: “Stiamo molto lontano da voi”, mentre abitate in mezzo a noi? 23 Ora dunque siete maledetti e voi non cesserete mai d’essere schiavi, spaccalegna e portatori d’acqua per la casa del mio Dio». 24 E quelli risposero a Giosuè e dissero: «Era stato espressamente riferito ai tuoi servi che il tuo Dio, il Signore, aveva ordinato al suo servo Mosè di darvi tutto il paese e di sterminarne davanti a voi tutti gli abitanti. E noi, per causa vostra, siamo stati in gran timore per le nostre vite e abbiamo fatto questo. 25 E ora eccoci qui nelle tue mani; trattaci come ti pare che sia bene e giusto di fare». 26 Giosuè li trattò dunque così: li liberò dalle mani dei figli d’Israele, perché questi non li uccidessero; 27 ma in quel giorno li destinò a essere spaccalegna e portatori d’acqua per la comunità e per l’altare del Signore, nel luogo che il Signore si sarebbe scelto; ed è ciò che fanno ancora al giorno d’oggi.